salve sono una ragazza di quasi 17 anni e da ormai parecchi mesi mi sento spenta e sempre stanca. ho

19 risposte
salve sono una ragazza di quasi 17 anni e da ormai parecchi mesi mi sento spenta e sempre stanca. ho perso interesse per ogni tipo di attività e durante la giornata non faccio ormai nulla, a fatica provo a studiare ma ultimamente mi risulta davvero difficile quasi impossibile. ho difficoltà a concentrarmi e a memorizzare, spesso non ricordo le cose, soprattutto ciò che studio, sento il cervello spento, offuscato, la testa pesante e nonostante io mi sforzi i miei voti si stanno abbassando e tutto ciò mi rende triste e mi scoraggia. studiare è diventato per me difficilissimo e dopo poco tempo mi sento immediatamente stanca, distrutta e ho sempre questa sensazione di vuoto in testa. è come se non riuscissi più a stare nel qui e ora, ho sempre la mente offuscata, è come se fossi rinchiusa all'interno della mia testa e non sentissi più gli stimoli esterni. mi sento parecchio rallentata e stanca. inoltre come dicevo prima, ho perso interesse per ogni cosa, mi sento un po' apatica, parecchio pigra e quasi sempre giù di morale, non riesco più ad essere felice come una volta anche se accadono delle cose che prima mi facevano sentire al settimo cielo. non pratico nessuno sport, né hobby, però ho una ragazza (ma ultimamente ho notato una leggere perdita del desiderio sessuale). mi sento veramente a terra, non c'è una cosa che mi renda felice né qualcosa che faccio con piacere, ormai è diventato pesante perfino alzarmi e vestirmi la mattina. non c'è niente che io voglia fare, ho perso persino la voglia di uscire con gli amici e di uscire in generale. I miei familiari mi sentono distante, mi dicono che non faccio nulla dalla mattina alla sera e dicono che è come se non stessi lì con loro. purtroppo però non mi ascoltano abbastanza e tendono a sminuire questo mio problema dicendo che è colpa della quarantena e della pandemia e che se non riesco "la devo trovare la voglia di studiare, mi devo sforzare".
Gentilissima, e’ ammirevole che lei abbia provato ad accennare ai suoi genitori del suo malessere di questo periodo. Sarebbe importante in questa fase poter fare un colloquio con uno psicoterapeuta che possa ascoltarla e accogliere il suo disagio. Per questo è necessario che vi sia il consenso dei suoi genitori, sarebbe quindi importante che lei provasse nuovamente a sollecitare una loro attivazione, volta a sostenerla in questa fase di difficoltà ed anche in un eventuale percorso psicologico. I sintomi durano da parecchi mesi, sarebbe quindi utile provare a domandarsi se negli ultimi mesi possa essere accaduto qualcosa che sia per lei rilevante. Accenna al fatto che ha una ragazza, ma che ultimamente ha notato un “perdita del desiderio sessuale”. Crede che questa possa essere una questione da tenere in considerazione? Data anche la sua giovanissima età mostra una notevole capacità introspettiva e un desiderio forte di stare bene. Vada avanti così, cercando un riferimento col quale confrontarsi e superare questo momento di crescita e di difficoltà. Coraggio. Un caro saluto, Marta Corradi

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Ciao. Quella che descrivi è sicuramente una situazione di disagio che merita di essere ascoltata e compresa. Sono certa che la quarantena e il distanziamento sociale abbiano influito accentuando un malessere sottostante.
La tua capacità di ascoltare le tue emozioni e sensazioni può essere un punto di forza e magari con l'aiuto di uno psicoterapeuta potrai riuscire a ritrovare quella vitalità e entusiasmo che in questo momento non riesci a sentire. Non mollare!!!!
Buongiorno, nella sua lunga lettera descrive con molta attenzione quello che le succede. Quindi anche se si sente confusa e soprafatta, ha mantenuto le sue capacità di riflessione. Però tutti i suoi pensieri sono assorbiti dal suo disagio. Non so quanto può parlare di sé con i suoi genitori, se oltre alla scuola, può parlare delle sue questioni più personali, come il desiderio per una ragazza, quello che immagina per la sua vita. Alla sua età si comincia a pensare anche al proprio futuro, al proprio modo di essere e questo può creare anche molta angoscia. Stare chiusi in casa non aiuta e anche gli impegni possono perdere interesse. È molto importante che lotti contro lo stato di apatia che la immobilizza e cerchi di reagire per se stessa più che per la scuola. Se non ritrova un suo punto di equilibrio, è veramente molto importante che si rivolga a uno psicoterapeuta che la aiuti a evitare il prolungamento del suo disagio. Se vuole può mettersi in contatto con qualcuno di noi o con sportelli di ascolto nella sua città. Cordiali saluti. PG
Buongiorno grazie di aver condiviso con noi questa tua situazione che sicuramente merita molto attenzione e ascolto.
ti consiglio di condividere con i tuoi genitori la necessità di parlare con uno/una psicoterapeuta e di iniziare una terapia. ti aiuterà tantissimo a capire il tuo stato, a migliorarlo, a acquisire strategie giuste utili per la tua vita.
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Buongiorno,
So quanto sia difficile fare ma è importante mettersi in moto, a piccoli passi. Non riesci a studiare a lungo? Inizia con 5 minuti, poi riposati, poi ricomincia per altri 5 minuti se ce la fai. L’importante è continuare a provare.
Buona vita
Buongiorno. Forse magari desideri delle risposte. Io intanto vorrei porti delle domande? Come ti piacerebbe immaginarti? Qual è la parte di te che viene offuscata da questa " te" così diversa da quello che vuoi? Così anedonica, con la testa vuota? Magari hai già idea dell'opposto. O forse esistono delle vie di mezzo. Se non ti piace sentirti vuota e senza stimoli, forse non necessariamente essere attiva ed efficiente al top è aspettativa desiderata. Valuta step graduali nel rispetto di te e di questo isolamento così singolare. Chiediti cosa vogliono gli altri da te e cosa invece vuoi tu da te stessa. Ascoltati in questo vuoto, che a volte il vuoto può diventare fertile. Forse potrai farlo con un aiuto terapeutico. Se i tuoi non possono o non vogliono, sei prossima alla maggiore età e a breve potrai decidere di intraprendere un percorso di accompagnamento psicologico in autonomia. Ok?
Salve. Se questa situazione difficile in cui si trova e dalla quale fa fatica ad uscire si protrae da diversi mesi a mio parere è già possibile effettuare una diagnosi e strutturare un percorso terapeutico volto a ritrovare la serenità e il benessere psicofisico. La tua giovane età e un rapporto aperto e sincero con i tuoi genitori sono fattori che predispongono ad una rapida riduzione dei sintomi più invalidanti. Un caro saluto.
Cara ragazza, dalla sua descrizione è evidente che il tono del suo umore è basso.
I motivi possono essere molti, certamente anche la situazione che stiamo vivendo non aiuta.
Le consiglio di indagarne le cause più approfonditamente e sono convinta che ripartirà più forte di prima.
Un caro saluto.
Giada Bruni
Carissima, dalle tue parole si comprende come questo stato ti stia condizionando sempre più. Certamente, come dicono i tuoi genitori, il contesto in cui stiamo vivendo non è di aiuto ma potrebbero esserci anche altri motivi che ti stanno impedendo di vivere al meglio. Per questo motivo in questa fase ti invito a considerare, insieme alla tua famiglia, la possibilità di ricevere un aiuto esterno. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarti a ripartire passo passo. Un caro saluto, Monica
Buon giorno. Dalle tue parole si percepisce un vissuto di forte sofferenza e disagio che credo dovresti magari approfondiste meglio con l’ausilio di un terapeuta che ti possa aiutare a entrare maggiormente in risonanza con le tue risorse ed emozioni al fine di trovare assieme a te la migliore strategia per il raggiungimento di una maggiore condizione di benessere. Non sempre ciò che vediamo è tutto nero e ci saranno certamente situazioni e momenti felici che bisogna solamente individuare e riconoscere. Coraggio. A tua disposizione. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Salve ragazza di 17 anni, più che sforzarti a vedere come non hai voglia di fare le cose che fai, prova a guardare con quale atteggiamento affronti le cose che hai sempre vissuto. Valuta per chi le stai facendo.
Salve gentile ragazza. Brava per lo sforzo di comunicare il tuo disagio.
Sai servirebbe conoscere meglio la tua situazione personale e familiare per poter dare qualche indicazione più precisa. Sicuramente questo periodo di lontananza, distanza, chiusura non ha aiutato nessuno di noi e nessum studente a studiare meglio ed avere più motivazione. Saresti disponibile ad una consulenza insieme ai tuoi genitori?
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buongiorno a lei,
comprendo come la situazione attuale abbia un effetto a boomerang sulla fascia giovanile. Stare chiusi in casa non fa cha acuire, rinforzare pensieri e sentimenti disfunzionali. Data però la sua giovane età, decidere di chiedere l'aiuto di uno psicoterapeuta potrebbe esserle di giovamento per uscire dallo stato di disperazione che vive quotidianamente. Perciò insista con i suoi genitori, affinché la sostengano nel iniziare una psicoterapia (dato che è minorenne è fondamentale un loro coinvolgimento attivo). Un caro saluto e buona fortuna, dott.ssa Margherita Maggioni.
Salve.
Mi colpisce la stanchezza e il metterci impegno per cercare di superarla, così come viene richiesto dai suoi genitori.
Come lei ha potuto verificare non funziona così.
Sarebbe importante indagare da cosa deriva la stanchezza, cosa le sta comunicando il suo corpo attraverso la stanchezza. Ha cercato di dare spazio a questa stanchezza? O cerca di superarla pensando a quello che deve fare, sentendola solo come un problema?
Se lei ha il cellulare scarico, lo usa di più per stimolarlo? O lo spegne e mette sotto carica per ricaricarlo prima? Noi non siamo molto diversi, quando c'è tanta stanchezza l'organismo potrebbe comunicarci che le energie che consumiamo sono più di quelle che recuperiamo.
Sarebbe il caso di fare chiarezza sulla stanchezza con un percorso psicoterapeutico di tipo bioenegretico che lavorando sull'integrazione mente corpo può essere più indicata ad affrontare la stanchezza anche sul piano fisico.
Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti

Cara ragazza, mi dispiace per come ti senti. Cosa vuoi fare per te? Intendi affrontare la tua situazione e provare a fare chiarezza nella tua mente "offuscata" ? Sono disponibile per te, anche online.
Ciao,
Rosella Pettinari
Salve, lei vive un momento di evidente difficoltà esistenziale. Occorre ascoltare i segnali che il suo corpo e la sua mente manda a lei stessa e agli altri. Sono un medico omeopata, psicoterapeuta ed esperto in varie tearapie naturali le consiglio e le propongo, per la sua situazione, una Consulenza psicologica-medica globale che si fonda su due presupposti fondamentali: 1) i sintomi e i segni derivanti dalla sofferenza non sono nemici da sopprimere, ma segnali da accogliere, decifrare e comprendere; 2) una visione dell'essere umano come sistema globale. Partendo da questi presupposti le dico che è possibile curare efficacemente le sue attuali difficoltà riequilibrando tutto il suo organismo attraverso colloqui che permettono non solo un intervento su i suoi "nodi" mentali e psicologici ma anche la prescrizione personalizzata di terapie naturali e innocue: Floriterapia di Bach, la Psicoprobiotica, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica e la Fitoterapia che determinano i seguenti reali benefici: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero di forze e del buon umore e la disintossicazione. Sono a sua disposizione per informazioni telefoniche. Qualora lei abitasse lontano da Roma sono possibili colloqui on line. Cordiali saluti!

Gentile utente di mio dottore,
a volte può essere difficile “sforzarsi”, come le suggeriscono i suoi genitori.
Può darsi si tratti di un momento che necessita di un contenimento da parte di un professionista in grado di seguirLa e accompagnare anche i suoi genitori in questa fase della sua vita in cui sembra che nulla abbia senso.
Un particolare periodo storico quello in cui ci troviamo caratterizzato da una pandemia e che ha generato vissuti e dinamiche che vanno contenuti ed elaborati, dove il rischio è che se inespressi possano essere agiti, vissuti attraverso il corpo come sintomi.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dott. Diego Ferrara
Chicca quanto disagio emerge da quello che scrivi... Mi spiace che ancora i tuoi genitori non abbiano preso provvedimenti per aiutarti.
Essendo minorenne è necessario il loro benestare... Parlagliene.
Ciò che ti servirebbe è un percorso di Psicoterapia Cognitivo-comportamentale.
Per qualsiasi bisogno sono qui.
Anche online, Skype o WhatsApp.
In bocca al lupo di cuore

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