Salve, sono una ragazza di 31 anni vegetariana, soffro di reflusso e sono risultata intollerante

14 risposte
Salve,

sono una ragazza di 31 anni vegetariana, soffro di reflusso e sono risultata intollerante al latte vaccino e, in minor misura, a grano duro e farro. Vorrei perdere peso (ho qualche kg di troppo) e avrei bisogno di un piano alimentare che tenga conto delle mie esigenze. Esiste una tipologia di dieta di massima verso la quale potrei orientarmi, tipo quelle già "etichettate" (come ad es. la chetogenica)? Il pensiero di dover coniugare questi diversi aspetti, sinceramente mi crea un po' di difficoltà, anche perché oltre a evitare determinati alimenti, devo comunque riuscire ad apportare tutti i nutrienti necessari.

Grazie
Sconsiglio vivamente una chetogenica "fai da te" con sostituti pasto presi a caso visto la non competenza del paziente; la migliore soluzione è farsi seguire da un professionista che componga una dieta personalizzata che tenga conto delle tue intolleranze ed allergie e del tuo regime vegetariano senza incorrere in carenze nutrizionali.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

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Gentilissima, sono perfettamente d'accordo con il collega.
Una dieta chetogenica deve essere studiata per il paziente in base alle sue necessità. Prevede infatti una ratio molto attenta e si rischia di "ripiegare con prodotti confezionati" che non sono sempre salutari, ovviamente tenendo conto della frequenza d'utilizzo.
Un professionista potrà sicuramente accompagnarla in un percorso di dieta chetogenica o in qualsiasi altra scelta e percorso alimentare differente.
Buona giornata
Buonasera,
in questo caso non è necessario adottare una Dieta chetogenica.
Coniugare tutti questi suoi aspetti in un Dieta Mediterranea correttamente bilanciata è possibile, senza dover per forza eliminare altri alimenti oltre a quelli che già sarebbe necessario escludere dato il suo quadro clinico.

Le consiglio sempre di affidarsi ad uno specialista della nutrizione e di non ricorrere a diete fai da te, che possono soltanto che peggiorare la sua situazione.

Resto a disposizione
Dott.ssa Gaia Scovacricchi
Gentilissima paziente, concordo con i colleghi sulla valutazione accurata del suo caso clinico e sull'adottare una strategia nutrizionale personalizzata che sia confacente a tutte le esigenze da lei esposte.
Bisognerebbe anche valutare accuratamente la tipologia degli accertamenti da lei effettuati per diagnosticare le intolleranze rilevate. Potrebbe essersi trattata anche di una fase transitoria, e quindi risultare necessario effettuare nuove indagini.
Affidandosi all'aiuto di un buon professionista, sono certa riuscirebbe a trovare una soluzione che potrà traslare nella vita di tutti i giorni.
Per qualsiasi altro dubbio, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti

Dott.ssa Maria Guarino
Gentile utente, come hanno detto i colleghi sconsiglio sicuramente la dieta chetogenica. In linea genere un'alimentazione plant-based non è un problema e può essere impostata tenendo conto del fatto che vuole perdere peso e considerando la sua condizione di reflusso e intolleranze (a tal proposito, nutro alcuni dubbi su questa intolleranza al farro e al grano duro: com'è stata diagnosticata?). Le consiglio di affidarsi a un/a nutrizionista che sappia trattare e abbia dimestichezza con l'alimentazione vegetariana e vegana. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e aiuti, dott.ssa Viviana Leotta
Gentile paziente, le problematiche che riferisce sono assolutamente gestibili da un professionista. Le strategie nutrizionali che si possono mettere in atto sono molte, tutte da valutare in sede di visita, per poter personalizzare al meglio il trattamento
Resto a disposizione.
Buona giornata
Dott.ssa Colciago
Buongiorno, allora la dieta chetogenica con lei non c'entra assolutamente nulla.
Lei dovrebbe fare una dieta ipocalorica per il reflusso gastroesofageo, senza lattosio. Il che vuol dire una dieta fatta da uno specialista che possa farla, non una dieta chetogenica a caso. La informo che la dieta per il reflusso gastroesofageo deve essere molto attenzionata. Quindi nello specifico e nel totale una dieta a se.
Io potrei aiutarla, ovviamente se lei vorrà.
Una buona giornata.
Dottor Sebastiano Mangiafico
Dietista nutrizionista
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Gentile paziente, le consiglio di rivolgersi ad un professionista della nutrizione per poter valutare la sua situazione, in modo tale da elaborare un piano alimentare ad hoc per le sue necessità. Le consiglio inoltre di evitare le diete fai da te, soprattutto quando si tratta di dover eliminare determinate categorie di alimenti dalla propria alimentazione, per non rischiare di avere delle carenze nutrizionali.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Caterina Cesari
Buonasera,
Considerando il fatto che le cose da tenere in considerazione sono molte, non è possibile andare a dare delle indicazioni generali da seguire ma risulta fondamentale elaborare un piano nutrizionale ben strutturato e bilanciato in funzione delle tue esigenze e intolleranze varie. Le consiglio di evitare il "fai da te" o seguire consigli generali poichè ciascun tipo di alimentazione e piano nutrizionale deve essere adattato in base al singolo. Diete improvvisate possono non solo rendere il percorso più lungo e difficoltoso ma anche arrecare danni di carenze all'organismo.
Rimango a sua disposizione,

Cordialmente
Dott.ssa Olivia Passaleva
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Buonasera, anche io come i colleghi le dico che non è necessario adottare un piano chetogenico. La dieta chetogenica non bisogna farla con tanta leggerezza in quanto è una vera e propria terapia che deve essere necessariamente gestita da un professionista.
Si può benissimo perdere qualche kg con una mediterranea cucita su misura. Le consiglio però di farsi seguire per evitare carenze nutrizionali e diete sbilanciate.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Gentilissima, trova anche me d'accordo con i colleghi sul non adottare una dieta chetogenica, sicuramente troppo rigida e che le causerebbe tante rinunce (inutili) :). Seguire la nostra dieta mediterranea può essere un buon punto di partenza, andando a ridurre gli alimenti che le causano fastidi e sostituendoli con altri (ad esempio per i cereali introdurre riso, quinoa, grano saraceno, mais, eventualmente grano tenero; al posto del latte vaccino le bevande vegetali; tofu e tempeh come principali fonti proteiche). Sicuramente per essere più tranquilla e serena le consiglio una chiacchierata con un professionista.
Gentilissima paziente,
capisco la sua situazione e l'importanza di trovare un piano alimentare che si adatti alle sue esigenze. Data la sua dieta vegetariana, l'intolleranza al latte vaccino e la sensibilità al grano duro e farro, ci sono diverse opzioni che potrebbe considerare.
Una dieta vegetariana equilibrata potrebbe essere un buon punto di partenza. Questo tipo di dieta include frutta, verdura, legumi, cereali integrali (escludendo quelli a cui è intollerante), noci e semi. È fondamentale assicurarsi di avere un adeguato apporto di proteine, ferro e calcio, che possono essere ottenuti da fonti vegetali come:
- Proteine: legumi (lenticchie, ceci, fagioli), tofu, tempeh, seitan (se non ha problemi con il glutine), noci e semi.
- Ferro: legumi, verdure a foglia verde scuro (come spinaci e cavolo), semi di zucca, quinoa e frutta secca.
- Calcio: bevande vegetali fortificate (senza latte vaccino), tofu, broccoli, mandorle e semi di chia.
Per quanto riguarda le diete, una dieta mediterranea vegetariana potrebbe adattarsi bene alle sue necessità. Questa dieta è ricca di frutta, verdura, legumi, cereali integrali (escludendo quelli problematici), olio d'oliva e noci, e può aiutare nella perdita di peso. È anche povera di grassi saturi e zuccheri aggiunti, il che è vantaggioso per la gestione del reflusso.
Inoltre, potrebbe considerare un approccio di dieta anti-infiammatoria, che enfatizza alimenti freschi e naturali, riducendo al contempo gli alimenti processati e zuccherati. Questo può anche aiutare a gestire i sintomi del reflusso.
È importante tenere sotto controllo le porzioni e non saltare i pasti, per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e prevenire attacchi di fame.
Le consiglio di consultare un nutrizionista specializzato che possa aiutarla a sviluppare un piano alimentare personalizzato, tenendo conto di tutte le sue esigenze e gusti individuali. Questo le permetterà di avere una guida più precisa e sicura.
Se desidera ulteriori dettagli o idee su pasti specifici, non esiti a chiedere.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Gentile paziente, le consiglio di seguire uno specialista della nutrizione in modo da far convergere la sua alimentazione su più obiettivi. Sicuramente calzata su di lei la giusta dieta per risolvere gli aspetti di salute come reflusso e intolleranze e allo stesso tempo perdere i kg superflui. Per questo conta avere un' educazione alimentare, aspetto da me molto curato proprio per far mantenere i risultati ai pazienti nel tempo. La dieta chetogenica è utile sotto consiglio dello specialista ma in casi da valutare in prima visita e non credo sia la soluzione giusta per voi.
Saluti
Dott.ssa Sara Curcio biologa nutrizionista
Buonasera, nel suo caso è fondamentale un piano nutrizionale che tenga in considerazione il reflusso gastroesofageo, cercando di limitare alimenti che possono aggravare la situazione come salsa di pomodoro, agrumi, cibi fritti e grassi in eccesso. Bisognerebbe lavorare anche sulle porzioni e sui tempi dei pasti, evitando per esempio pasti troppo abbondanti. Per quanto riguarda l'intolleranza al latte vaccino, bisogna capire se si tratta di intolleranza al lattosio o di una più generale sensibilità alle proteine del latte, come la caseina. Se è intollerante al lattosio, esiste una certa tolleranza individuale, alcune persone possono consumare fino a 250 ml di latte senza problemi, ma se preferisce evitare del tutto i latticini, esistono ottime alternative vegetali, come le bevande a base di soia. Per l'intolleranza al grano duro e al farro l'idea di un'intolleranza isolata a questi cereali non è ancora fortemente supportata dalle attuali evidenze scientifiche. Tuttavia, se nota che questi alimenti le causano fastidi, può temporaneamente evitarli e reintrodurli gradualmente, monitorando la sua reazione. Potrebbe trattarsi di una sensibilità individuale o di una reazione correlata all'accumulo di alimenti ricchi di FODMAP, che sono noti per provocare gonfiore e disagio intestinale. Per quanto riguarda la dieta dimagrante, la chetogenica non è consigliabile nel suo caso, soprattutto per via del reflusso, che potrebbe peggiorare a causa dell'alto contenuto di grassi tipico di questo regime. La dieta vegetariana invece è un'ottima base da cui partire e può essere strutturata per favorire la perdita di peso. Le consiglio di affidarsi a un nutrizionista esperto in alimentazione vegetale per elaborare un piano su misura che rispetti le sue esigenze e obiettivi. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Saluti, Dott.ssa Stefania Susca
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