Salve, sono una ragazza di 29 anni con un passato familiare molto difficile e troppo lungo da riassumere

18 risposte
Salve, sono una ragazza di 29 anni con un passato familiare molto difficile e troppo lungo da riassumere quindi diciamo che sono crescita molto, troppo in fretta…Da quando ho 12 anni soffro di ansia generalizzata (ho sofferto anche di attacchi di panico ma che poi sono fortunatamente spariti) da cui non me ne sono mai liberata completamente. Sono andata da tre psicologi nel corso della vita che una volta stata meglio mi “lasciavano” continuare la mia vita. Da 4/5 anni fatico a viaggiare e a spostarmi troppo da casa (anche solo andare ad un corso per lavoro) e da un anno faccio terapia cognitiva comportamentale che sicuramente mi fa stare meglio ma non risolve del tutto il mio problema. Quindi la mia domanda è: continuo la terapia con questa dottoressa con cui a volte mi trovo bene altre volte meno oppure passo alla psicoanalisi? Un’amica mi ha detto che è inutile che cerco di risolvere con la TCC quando non vado a risolvere i traumi del passato.. ne ho parlato con la mia attuale psicologa ma non ha reagito benissimo dicendo che i risultati ci sono e che se voglio andare nel passato lo possiamo fare. Aiutatemi, non so se sto percorrendo la strada giusta!
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo molto valido il fatto che lei si sia rivolta ad una psicologa per cercare di risolvere questo problema, ogni professionista ha una propria metodologia nella approcciarsi alle problematiche pertanto non mi sento di dire cosa sia meglio o peggio. Dal mio punto di vista, ho un approccio cognitivo comportamentale che ritengo molto utile in situazioni di questo tipo Tuttavia ritengo anche utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Cordialmente, dott FDL

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Salve,
prendere la decisione di proseguire un percorso terapeutico o cambiare psicoterapeuta non è una scelta facile. Credo che sia molto importante che ne abbia parlato all'interno del suo percorso e che possa riportare le sue necessità alla dottoressa che la segue, perché tale confronto possa aiutarla nella sua scelta. Bicchi
Buonasera, le consiglio di affrontare questa domanda con la sua terapeuta, per trovare insieme la strada migliore, per fronteggiare la situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giuli Proietti
Gentile utente indagherei sulla personalità. Quando l'infanzia e l'adolescenza risultano difficili o complicate incidono sulla formazione della personalità. Anche se sono specializzata cognitivo comportamentale le posso dire che le tecniche non sono sufficienti. È bene integrare con alcune di esperienze psicodiagnostica e se necessario l'EMDR. Come vede, la psicoterapia è un abito che va cucito su misura. Resto disponibile per eventuali chiarimenti. Saluti Dott ssa Silvana Zito
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Buonasera,non è così fondamentale l orientamento del terapeuta,quanto la sua capacità, profondità e l alleanza terapeutica che si crea .La scelta non possiamo indicarla noi dall' esterno ,non sarebbe corretto c,ne parli con la sua terapeuta .Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Salve, mi associo ai colleghi sull'importanza di confrontarsi in merito alla sua scelta con la terapeuta che attualmente la segue. Il processo terapeutico, al di lá della tecnica usata e dell'orientamento seguito, è l'incontro tra due persone e deve essere per il paziente un luogo in cui un sentirsi libero di esprimersi, sentirsi accolto ed ascoltato. Penso che questo può aiutarla per riflettere su cosa scegliere per il suo percorso terapeutico e su cosa vorrebbe dal rapporto terapeutico che sta vivendo ora.
Un saluto,
Dott.ssa Baiardo Bruni
Qualora un approccio terapeutico - ivi incluso quello cognitivo-comportamentale - non venga utilizzato in modo rigido, ortodosso, ma in modo tale da essere tagliato su misura per il paziente, risulta efficace nella risoluzione dei problemi, a patto che tra paziente e terapeuta ci sia una solida alleanza terapeutica.
Buongiorno,

in merito alla psicoterapia, non é importante l approccio dello specialista scelto ma la alleanza terapeutica che si struttura tra lei e lo psicoterapeuta ossia quella relazione di fiducia che si viene a creare all’ interno della psicoterapia stessa. É quella la chiave della guarigione. Aggiungo inoltre che per i disturbi d ansia in alcuni casi può esser utile integrare anche un trattamento farmacologico affinché la sintomatologia acuta in qualche modo possa esser tamponata.
Continui la terapia iniziata e si affidi vedrà che con il tempo raggiungerà gli obiettivi che si é prefissata.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, la TCC è una terapia elettiva per i disturbi d'ansia in particolare, perché si basa su protocolli di intervento che sono scientificamente fondati. Il cambiamento è un processo lento, a volte difficile. Come dico ai miei pazienti, non è come il gioco dell'oca che si torna indietro. Anche i piccoli passi in avanti sono fondamentali per generare un cambiamento globale. Capisco la voglia di stare bene, ma sono sicura che con il percorso intrapreso è sulla strada giusta per risolvere e gestire l'ansia.
In bocca al lupo!
La terapia cognitivo-comportamentale è molto gettonata ultimamente. Permette di raggiungere risultati concreti nel breve periodo. Io non ho mai ritenuto troppo utile sposare un orientamento per partito preso per questo ho una formazione ibrida ed un pò eclettica che mi permette di valutare l'approccio migliore per un determinato paziente in un determinato momento senza campanilismi. Questo per dire che non sono d'accordo con i colleghi. Se ha già effettuato tre percorsi evidentemente ha già affrontato quello che era affrontabile con la terapia cognitivo comportamentale. La sua terapeuta manifesta dissenso ma è troppo di parte. Fossi in lei mi orienterei verso un terapeuta psicodinamico, che la possa aiutare, sempre nel breve periodo (quindi non psicoanalisi che richiederebbe un allungamento notevole delle tempistiche), schiacciando altri tasti. Ripeto non è un discorso su quale sia l'approccio migliore ma cosa è meglio per lei in questo momento. Confermo come già detto da altri, in presenza di memorie traumatiche anche un trattamento con EMDR potrebbe esserle molto utile.
Buongiorno,
decidere di cambiare terapeuta non è mai facile. Se sente che la relazione non è più come prima, ne discuta apertamente con la terapeuta. Ciò può aiutarla a prendere una decisione.
Cordialmente, EP
Buongiorno,
sicuramente i trattamenti effettuati in passato saranno stati di aiuto nei vari momenti della sua vita, ma allo stesso tempo è fondamentale dare ascolto al proprio vissuto interno. La trattazione dei suoi dubbi sono tipici di un percorso di terapia a orientamento psicanalitico, per cui al momento sarebbe prioritario ascoltare come rassicurarla piuttosto che convincerla sull'efficacia di un trattamento.
Cordialmente
MA
Buonasera. Ritengo che sia importante che si confronti in modo aperto ed onesto con la sua attuale terapeuta in merito alla sua condivisione ed alla sua domanda, per avere uno spazio in cui poter esplorare direttamente con la professionista come sta vivendo il suo percorso di psicoterapia, le sue aspettative di cambiamento e tutti gli altri aspetti che ritiene significativi, e poter valutare qual' è la migliore scelta per se stessa. Consideri che uno dei fattori cruciali che influenza l'efficacia di un percorso di psicoterapia è l'alleanza terapeutica, ovvero la qualità e la forza della relazione collaborativa che si instaura tra il cliente ed il professionista. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buonasera, probabilmente il suo sintomo ha una funzione ben precisa all'interno del contesto o sistema in cui vive.
Occorrerebbero tante altre informazioni per poter esprimere un parere o consigliarle un approccio piuttosto che un altro.
In ogni caso mi sento di consigliarle un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione il contesto in cui si manifestano i suoi disturbi.
In aggiunta sarebbero utili anche alcune sedute E.M.D.R, di tecniche di desensibilizzazione e rielaborazione di piccoli e grandi traumi.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Gentile utente, da quello che lei dice riferendosi ad un "passato molto difficile e troppo lungo da riassumere" penso che abbia proprio senso per lei affrontare alcuni temi del suo passato. Penso inoltre che abbia fatto bene a parlarne con la sua terapeuta, anche se il discorso è andato a sfociare su una validità del tipo di approccio, in realtà da quello che posso cogliere dal suo racconto sembra che lei esprima il desiderio di fare chiarezza su un infanzia che è durata "troppo in fretta". Per rispondere alla sua domanda riferita al dubbio se sta percorrendo "la strada giusta", quello che le posso consigliare se si sente bloccata in questo momento, come prima cosa è quella di far presente il suo bisogno alla sua terapeuta, ovvero quello di lavorare di più sul suo passato.
Se tale richiesta non dovesse essere accolta, può darsi la possibilità di esplorare liberamente un ulteriore percorso.
Un ulteriore approccio terapeutico oltre ai due menzionati da lei potrebbe essere quello Analitico Transazionale, che le potrebbe offrire la possibilità di esplorare il suo passato, e vedere come influenzi il suo presente nel qui ed ora.
Spero di averle dato delle informazioni utili per poterla aiutare a riflettere e trovare la strada giusta per lei.
Cordiali Saluti Dott. E. Saya
Gentilissima credo che i suoi dubbi facciano parte del percorso terapeutico e personalmente ritengo che uno dei momenti migliori della terapia sia quello in cui ci si può sentire abbastanza sicuri da poter avanzare perplessità, spesso superato il momentaneo empasse si procede abbastanza speditamente in un clima di rinnovata cooperazione. Ritengo inoltre che nessuna terapia al di là dello specifico orientamento possa eludere il riferimento al passato, anche e inevitabilmente attraverso l'osservazione degli schemi interpersonali incarnati e agiti, questo quindi conduce a spostare l'attenzione verso il passato. rimango a disposizione per eventuali domande.
Cordiali saluti.
Salve, ovviamente non discuto il lavoro della collega. La valutazione sulla reale efficacia del percorso è una cosa che lei dovrebbe sentire verificando i risultati ottenuti. Il problema di cui lei ci parla è risolvibile con terapie mirate e non lunghe ovvero con interventi brevi e strategici mirati alla risoluzione del problema. Cordiali saluti.. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, credo che lei voglia affrontare il suo passato, forse adesso è pronta. In merito alla scelta della terapia conta molto come percepisce il percorso fatto e la relazione con chi la segue. Provi a parlarne con la specialista che l'ha in cura.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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