Salve, sono una ragazza di 27 anni. Vi scrivo perché mi sento sola in ciò che vivo a volte. Prima di

18 risposte
Salve, sono una ragazza di 27 anni. Vi scrivo perché mi sento sola in ciò che vivo a volte. Prima di raccontarvi il motivo che mi ha spinto a scrivere, faccio un breve ex cursus alle mie relazioni precedenti. In passato ho avuto una relazione di 4 anni con un ragazzo, dei quali 4 anni, 2 trascorsi bene e 2 male, perché in quel periodo cominciò a essere aggressivo con me. Nello specifico mi alzava la voce, mi sminuiva e si assentava fisicamente dalla mia vita, pur vivendo nella stessa città. Ricordo che un giorno ebbi una specie di attacco di panico in macchina, perché aveva ricominciato a strillarmi addosso, e lui, vedendomi in quello stato mi urlò più forte all'orecchio. Queste sono alcune delle cose che riesco a ricordare. Successivamente ho avuto il coraggio di lasciarlo, grazie all'aiuto di un mio amico. In seguito avrò una relazione di un anno con un ragazzo che cambiava idea continuamente (se stare insieme a me o no) e poi dei rapporti non seri con altri due ragazzi, di cui uno troncato perché questo ragazzo voleva lavorare fuori e l'altro troncato dopo due giorni in modo strano. In particolare in quest'ultima occasione mi trovavo in casa da sola e nella mia testa mi sentivo così satura da volerla fare finita. Un amico mi aiuta a ragionare e fortunatamente mi calmo, non faccio nulla. Faccio un corso sull'autostima e per i successivi mesi sento dei cambiamenti significativi. Dentro mi sento diversa. Non sentivo più la necessità di ferirmi fisicamente, cosa che faccio dall'età di 12 anni, e non ricado più in quel turbinio di emozioni negative. Diversi mesi dopo un ragazzo mi contatta. Ci scriviamo e ci sentiamo a tel. Lui sembra incuriosito da me e la cosa mi fa piacere. Decidiamo di vederci e frequentarci,ma lui sembra deciso a definirsi "fidanzato", cosa che da un lato mi fa piacere e dall'altro trovo acerba. Allo stato attuale ci siamo visti diverse volte, anche se lontani per via del lavoro, ma ci sono cose che mi hanno lasciata perplessa: la seconda volta che ci siamo visti, mi ha portata a casa sua, dove vive con sua mamma, che sembrava gentile, ma un po' invadente, anche nei miei confronti (lavoro, offerte di lavoro vicino al paese di suo figlio, questione vaccini) entrava in camera di suo figlio mentre c'ero io e si sedeva a coccolarlo e parlargli come se io non ci fossi. In particolare, mentre era lì con noi, consiglia al figlio di iscriversi in palestra così che possa conoscere persone e, non so voi, ma a me è sembrata una frecciatina, come a dire "se ti lasci con lei, almeno hai altre persone e non ci pensi". In tutto questo mi sono sentita fortemente a disagio, anche perché in quei giorni sua madre, che avrebbe dovuto lavorare, si era presa dei giorni di malattia, ma stava benissimo. Ad ogni modo, dopo quella volta, non riesco ad avere rapporti sessuali con questo ragazzo, sembra che tutto ciò che gli "consigli" la madre lui fa, e la cosa non mi piace. Io adoro i miei genitori, ma faccio tutto di testa mia. Recentemente io e lui abbiamo avuto due discussioni : la prima riguardo al fatto che, sebbene mi sforzi, non riesco ad avere rapporti con lui, perché non mi sento abbastanza desiderata, come se in quel momento ci fosse solo lui e io rappresento una sorta di mezzo del suo piacere ; mi dice che lui non si sente calcolato (premetto che a casa mia gli ho cucinato tutto ciò che voleva, uscivamo sempre a piedi per tutta la città) e di questa cosa me ne parla quando sta per partire, tramite messaggio, mentre fino a poche ore prima mi aveva guardato negli occhi dicendomi che non aveva nulla e che stava bene. La seconda discussione riguarda il fatto che, avendogli chiesto se lui ci fosse al mio compleanno, lui mi dice che stavolta non sarebbe sceso perché doveva accompagnare un suo familiare a fare delle visite mediche proprio quel giorno. Ovviamente ci rimango e in me sento tanta rabbia e nervosismo e delusione che mi sento così sola in queste situazioni. Come se tutta la colpa ricadesse su di me, di tutte queste persone e ho bisogno di una mano a capire. Potreste darmi un consiglio su come affrontare la mia situazione?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno gentilissima,
sembra che lei chieda una mano per comprendere come mai nelle relazioni sentimentali si sente spesso insoddisfatta e colpevole, anche sorpresa delle reazioni del partner. La cosa migliore sarebbe chiedere un colloquio psicologico, per poter parlare di ciò che la assilla e insieme al terapeuta fare ipotesi che possano aiutare a comprendere e chiarire. Molto dipende dalle sue aspettative e dai suoi vissuti relazionali precoci.
Le auguro il meglio e resto a sua disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Buongiorno, spesso le situazioni che ci generano dubbi interrogativi e sofferenza possono costituire una buona occasione per lavorare su noi stessi e crescere. Le suggerirei di avviare una consulenza specialistica sulle questioni che ha descritto. Resto a disposizione e le auguro un buon percorso. EG
Buongiorno, le relazioni sono sempre molto complicate, sicuramente però una comunicazione aperta e sincera con il suo ragazzo potrebbe essere il primo passo per rispondere ad alcune delle sue domande.
Sarebbe però importante che lei si faccia delle domande rispetto a come sta lei in questa relazione? Cosa cerca in questa relazione? Cosa le da questa persona?
Le sue emozioni e sensazioni sono importanti.
Potrebbe ritagliarsi uno spazio di riflessione con uno psicologo.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera,
Le relazioni interpersonali sono sempre un tema complesso e a volte toccano nostri temi dolorosi, portandoci a mettere in atto strategie automatiche per provare a sopravvivere nel miglior modo che conosciamo.
Mi viene da consigliarle di approfondire i suoi vissuti emotivi in uno spazio psicologico privato, che possa essere d’ascolto verso i suoi bisogni prima di quelli delle altre persone.
Potrebbe approfondire attraverso l’aiuto di un professionista i motivi e le cause che la spingono a percepire sensi di colpa, solitudine e vissuti rabbiosi.
Rimango a disposizione se necessita aiuto, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessia Malaguti
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Buonasera, a volte nella vita ci sono momenti in cui è importante fermarsi e chiedere una mano. Credo che questo sia per lei uno di quei momenti, le consiglio un percorso di psicoterapia che la possa aiutare con sé stessa e di conseguenza anche nelle relazioni.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera,le sue relazioni sentimentali hanno avuto sempre degli ostacoli non semplici.Credo che valga la pena ,oggi,chiedere una consulenza psicologica per approfondire quello che la avvicina a relazioni e compagni insoddisfacenti.Credo che le sarebbe molto utile fare un percorso che le dia maggiori strumenti di consapevolezza su di sé e sulle sue relazioni.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera, le sue parole mi hanno fatto venire in mente una frase, apparentemente banale, detta da una paziente anni fa, e cioè che: "è una cosa intelligente stare con chi ci tratta bene.." Orbene, la prego, non viva queste parole come una critica alle sue competenze intellettive, ma come uno stimolo a porsi alcune domande a proposito dell'instaurare relazioni insoddisfacenti, che forse può trovare la propria origine nel suo passato infantile/puberale ed emotivo, per cui, come già suggeritole, l'idea di iniziare un percorso psicologico la trovo condivisibile, al fine, tra l'altro, di prevenire sfiancanti e dolorose "coazioni a ripetere".
Cordialmente.
M.M.
Cara ragazza,

è evidente che nel corso della sua vita in diverse occasioni le relazioni non hanno funzionato. Spesso questo può dipendere dalla posizione che uno assume all' interno della relazione con l'altro. Per poter meglio capire cosa accade e quali sono le variabili che entrano in gioco ad esempio nelle sue relazioni di coppia sarebbe opportuno approfondire degli aspetti della sua persona e della sua storia attraverso una psicoterapia. Un percorso psicoterapico le consentirebbe di divenire maggiormente consapevole di se dei propri strumenti e di quali sono le strategie messe in campo poi ogni volta per poter scappare da rapporti che divengono disfunzionali o comunque fonte di malessere. Nel caso volesse un consulto non esiti a contattarmi privatamente. Ricevo anche on line.

Un caro saluto
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno, per problematiche relazionali è sempre importante poterle definire sotto supervisione di uno specialista.

Saluti

MT
Buongiorno,

comprendo quanto può essere per lei faticoso vivere con questi pensieri e fatiche che le attraversano la mente. Dalla sua descrizione sembrerebbe che ci siano alcuni ostacoli che la stressano nel corso delle relazioni che costruisce con gli altri e che la mettono molto in uno stato di interrogazione. Credo che sia importante per lei intraprendere un percorso psicologico ed esplorare bene cosa sente dentro di lei, approfondendo anche le sue scelte passate di auto-ferirsi, comprendendo che significato hanno avuto per lei. Resto a disposizione.

Dott. Riccardo Scalcinati
Buongiorno. Mi spiace per il "disagio" che sta vivendo nella sua relazione e per quello che ha vissuto nelle precedenti relazioni, disagio che se ho ben capito sperimenta oggi attraverso la rabbia e il nervosismo, la delusione ed il senso di colpa.
Credo possa esserle d'aiuto rivolgersi ad un/a professionista psicologo/a - psicoterapeuta per dar voce ed esplorare ulteriormente i propri vissuti, le proprie emozioni, sentimenti, pensieri ecc. comprendendo più a fondo i significati che questi hanno per lei ed il modo in cui influenzano le sue modalità di relazione con l'altro, al fine di poter aumentare la consapevolezza di sé e trasformare le proprie difficoltà relazionali in occasioni di crescita nel rapporto con se stessa e con l'altro. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno, mi spiace molto per il malessere che stai provando. Le relazioni possono essere complicate ed è difficile trovare un equilibrio che faccia sentire soddisfatti entrambi. Io ti direi di porre l'accento sulle tue esigenze e sui tuoi desideri, magari analizzandoli all'interno di un percorso psicologico. Ci sono molte tematiche che porti nel tuo racconto che sarebbe importante affrontare. Rimango a disposizione, Federica Curci
Salve, grazie per aver condiviso qua la sua storia, si percepisce la sofferenza e la fatica vissuta nella sua vita sino ad adesso.
Come professionista le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, poiché credo che sia necessario indagare anche la sua storia infantile, le sue tappe di vita, il rapporto con i suoi genitori e la presenza di eventuali vissuti angosciosi o traumi. Associato al potersi raccontare, andranno esplorati vissuti, emozioni e sentimenti annessi, in modo da poter ricostruire con il clinico, come si siano organizzati determinati schemi e modalità comportamentali.
Mi spiace molto che abbia vissuto delle relazioni con uomini che possono non averla fatta sentire amata, si dia la possibilità di poter cominciare a prendersi cura di lei.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento, mi contatti pure.
Saluti,
Dott.ssa Angela Peronace.
Buonasera, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso una parte di sè così importante, cosa non facile, specialmente quando si tratta di situazioni in cui siamo portati a farci del male. Il suo discorso sembra incentrato sulle relazioni sbagliate, lasciando passare quasi per caso il messaggio che da molti anni tende a farsi del male, e questo lo fa in maniera diversa, a volte autoinfliggendosi fisicamente delle ferite, altre volte scegliendo partner che la feriscono emotivamente. Un buon percorso psicoterapeutico la aiuterebbe a comprendere le motivazioni che stanno alla base di questo suo comportamento autolesivo.
So che posso sembrarle dura, ma ha già dimostrato una volta di essere in grado di scegliere cosa sia meglio per lei, adesso dovrebbe provare a trovare gli strumenti affinchè quella scelta divenga definitiva tanto da essere lei al centro del suo mondo.
Rimango a disposizione per ogni necessità

Cordialmente, Dott.ssa Simona Silva
Buonasera, la scelta di un ragazzo non è mai casuale, dice qualcosa dei bisogni più profondi, anche quelli disillusi. Finora ha scelto persone ambivalenti che alimentano dubbi sul suo valore. Il nodo da sciogliere sembra essere questo e lei stessa ha fatto un corso sull'autostima ammettendo implicitamente che è un suo punto fragile. Ciò che dovrebbe fare è prendere in considerazione un professionista che la aiuti a non ricercare il suo valore in persone che lo mettono in dubbio, a centrare il fulcro su se stessa.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Grazie per aver condiviso così apertamente la tua esperienza e le difficoltà che hai incontrato nelle relazioni. Ciò che hai raccontato mostra non solo le sfide che hai affrontato, ma anche la tua forza e capacità di riprenderti, come dimostrato dal corso di autostima e dal coraggio di chiudere relazioni non salutari. Ecco alcuni spunti per aiutarti a fare chiarezza:

Riconoscere i propri bisogni e confini: La tua esperienza passata con relazioni problematiche può rendere difficile, ma molto importante, identificare cosa desideri e cosa non sei disposta ad accettare in un partner. Nel caso del tuo attuale ragazzo, sembra che la dinamica tra lui e sua madre e la sua difficoltà a prendere decisioni indipendenti ti abbia dato una sensazione di disagio e insicurezza. Riconoscere questa reazione è il primo passo per comprendere che il tuo disagio è un segnale che qualcosa non ti fa sentire valorizzata o rispettata.

Esplorare il senso di inadeguatezza: Dopo anni di relazioni difficili, è comune interiorizzare una sorta di “colpa” per quello che è andato storto, anche quando è evidente che non è così. Hai affrontato situazioni in cui sei stata sminuita, trascurata, e ti sei sentita usata. Queste esperienze possono lasciare segni, come la paura di non essere abbastanza o di non meritare rispetto e amore. Lavorare con un terapeuta potrebbe aiutarti a rafforzare la tua autostima e a spezzare questo schema di autocritica, portandoti a vivere le relazioni con maggiore fiducia e serenità.

Comunicazione aperta e onesta: Affrontare questi disagi con il tuo attuale ragazzo in modo chiaro e diretto potrebbe darti maggiore chiarezza sulla vostra compatibilità. Spiegagli ciò che ti fa sentire distante o sottovalutata, come la sua relazione con la madre, la mancanza di supporto emotivo, e la poca iniziativa nel condividere momenti importanti per te (come il tuo compleanno). La sua reazione e il suo impegno nel migliorare saranno indicativi di quanto è disposto a lavorare per costruire un legame basato sul rispetto e sulla reciprocità.

Capire cosa vuoi davvero: Se senti che la tua attuale relazione non ti offre ciò di cui hai bisogno per sentirti amata e rispettata, può essere utile riflettere su cosa cerchi in un partner e una relazione. Desiderare una connessione autentica, dove l’altro sia presente emotivamente e rispetti i tuoi spazi e le tue necessità, è un diritto in ogni relazione sana.

Costruire una rete di supporto: Sentirsi sola e pensare di dover gestire tutto da sola può portare a un senso di isolamento, ma ricordare che puoi contare su amici, familiari o un terapeuta per supportarti in questo percorso può darti la forza di cui hai bisogno. Avere qualcuno con cui condividere i tuoi sentimenti può alleviare la pressione e darti prospettive nuove per valutare la situazione.

Se deciderai di continuare questa relazione, è importante farlo con consapevolezza, stabilendo dei limiti sani e cercando di capire se il tuo ragazzo può realmente soddisfare i tuoi bisogni o se le sue scelte riflettono una mancanza di compatibilità.
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