Salve sono una ragazza di 27 anni e da un po' di mesi penso che sto avendo momenti di depressione,la

21 risposte
Salve sono una ragazza di 27 anni e da un po' di mesi penso che sto avendo momenti di depressione,la mia testa inizia a chiudersi e voglio solo mettermi nel letto e non fare niente , sento molta tristezza e i pensieri sono brutti vorrei non avere più questi momenti . Ho 3 bambini e una casa grande , un marito che lascia portare il peso tutto a me nella gestione di tutto , da parte sua ho un aiuto minimo , se chiedo aiuto mi dice non sono una donna che devo mettermi a pulire .Sono perennemente arrabbiata con lui , mi alzo al mattino per portare i bambini a scuola e già c'è lo con lui perché lo vedo tranquillo a dormire e poi quando si alza verso le 10 e super rilassato e vorrebbe avere un dialogo tranquillo con me ma io nel frattempo ho già fatto tantissime cose da sola e la rabbia parla per me, anzi propio evito di parlarli .Vorrei lasciarlo perché per me lui è un peso in più , ma lui non vuole e mi dice vattene tu .Cerco sempre di guardare il lato positivo, ho i miei bambini che amo moltissimo ma lui è la sua presenza mi fa stare male , se non ci fosse non mi lamenterei così tanto perché so di essere sola e che le cose le devo farle io .Help
Salve, dalle sue parole traspare tutta la sua sofferenza e frustrazione. Può accadere di sentirsi depressi nella situazione che descrive, il peso delle responsabilità che si ritrova ad affrontare è grande. Quello che posso consigliarle e di parlare con un professionista con cui intraprendere un percorso con il giusto supporto. E' importante provare a comprendere le dinamiche della sua relazione, trovare un canale di comunicazione tra lei ed il suo partner ma soprattutto un percorso per sè stessa. Ci sono alcuni fondamenti di una relazione di coppia che risultano fondamentali affinchè possa proseguire al meglio: fiducia, rispetto reciproco e supporto. Indagare con un professionista cosa sia andato storto nel suo rapporto potrà aiutarla a fare chiarezza e, pian piano a trovare un modo per uscire dalla situazione che descrive. Le auguro una buona fortuna. Rimango a disposizione

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Gentile utente, grazie per questa sincera e faticosa condivisione. La situazione che descrivi è evidentemente disagiante e dolorosa, oltre che immobilizzante. Quest'ultimo aspetto però è solo legato alla tua attuale visione delle cose, triste e affaticata da un peso e dolore che rendono invisibili traiettorie alternative a quella di oggi. Il mio consiglio è quello di rivolgerti ad uno psicologo che possa sostenerti in questo momento difficile e aiutarti a trovare delle strategie per spostarti da un'attuale esperienza di sofferenza e dolore. Qualora volessi puoi fissare un primo colloquio online, ne parliamo e capiamo come avviare un percorso di supporto e sostegno. Cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua delicata situazione. Dalle sue parole emerge molta stanchezza, fatica e anche solitudine. Immagino sia davvero pesante portarsi tutto il peso della famiglia, della casa e di 3 bambini sulle spalle sentendo di non ricevere nessuno supporto e, aggiungerei, nemmeno un riconoscimento. Questa situazione è molto complessa e meriterebbe di essere approfondita con cura. La invito a prendere in considerazione la possibilità di iniziare un percorso di sostegno psicologico, così da potersi creare uno spazio che sia autenticamente suo, in cui si possa prendere cura di sé, supportata da un/a professionista che è lì per ascoltarla e accoglierla. Rimango a sua disposizione! Un caro saluto. Dott.ssa Federica Bertucci
Salve,
Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Si percepisce quanto stia sopportando da sola il peso di molte responsabilità. Il sentimento di solitudine e frustrazione che descrive è comprensibile, specialmente quando il supporto che si dovrebbe ricevere dalla persona accanto non è presente.

Quando la gestione della casa, dei figli e del rapporto di coppia grava completamente su di noi, può essere facile cadere in un ciclo di rabbia e risentimento. Questo, però, può portare a momenti di profonda tristezza e a quella sensazione di chiusura che descrive, simile alla depressione.

Vorrei incoraggiarla a prendersi un momento per sé, anche se può sembrare difficile. Uno spazio per riflettere su cosa desidera davvero per se stessa e su quali cambiamenti vorrebbe vedere nella sua vita. Parlare con qualcuno di fiducia o con un terapeuta potrebbe aiutarla a elaborare queste emozioni e a capire come muoversi in avanti. Non deve affrontare tutto questo da sola.

Se vuole, sono disponibile per aiutarla a esplorare meglio questa situazione e trovare insieme un percorso che le permetta di sentirsi più forte e serena.
Ciao, grazie per aver condiviso quello che stai attraversando. Da ciò che racconti, sembra che tu stia vivendo un periodo molto impegnativo, tra la gestione della casa, dei bambini e il peso emotivo che deriva dal sentirti sola nella relazione. È normale sentirsi sopraffatti in queste circostanze, e il tuo corpo e la tua mente potrebbero cercare di dirti che hai bisogno di una pausa, di spazio per te stessa.

La rabbia e la tristezza che descrivi potrebbero essere segni di un accumulo di stress, e questo può avere un impatto significativo sulla tua salute mentale. Il fatto che tu ti senta sola nella gestione delle responsabilità familiari e che il tuo partner non sembri offrirti il supporto di cui hai bisogno può accentuare questo senso di oppressione.

Ti consiglio di cercare un supporto psicologico per avere uno spazio sicuro dove poter esplorare le tue emozioni, esprimere ciò che provi senza giudizio e trovare delle strategie per affrontare questi momenti difficili. Anche un dialogo aperto con il tuo partner, magari con l'aiuto di un professionista, potrebbe essere utile per migliorare la comunicazione e cercare soluzioni.

Rimango a disposizione per un eventuale colloquio. Dott.ssa Agne Rumi
Buongiorno, mi dispiace per la sofferenza che sta provando. Io penso che si sia già data una risposta sul da farsi con il suo compagno: esprime chiaramente il desiderio di lasciarlo. D'altro canto anche il suo compagno, con "vattene tu", non esprime sicuramente accoglienza e volontà di risolvere i vostri dissidi. Ora bisogna capire quali sono per lei gli ostacoli che le impediscono di farlo, e che cosa la tiene ancora legata a questa persona. Le suggerisco di iniziare un percorso con un professionista, per parlare di questa sua tristezza e mancanza di motivazione di cui ci parla all'inizio, e per ritrovare le forze e il controllo della propria vita. Dr.ssa Laura Raco
Salve. I momenti di depressione che sta attraversando sono sicuramente un segnale del fatto che qualcosa non va nel suo modo di affrontare la vita. È quanto mai opportuno analizzare dal punto di vista psicologico le problematiche che riferisce di avere rispetto alla relazione con suo marito, non escludendo anche un eventuale percorso di coppia se lui fosse d’accordo e aperto al dialogo.
Rimango a disposizione.
Cordiali saluti
Carissima, lei non può continuare a stare così. Per se stessa e per i suoi bambini. La depressione è comprensibile, un'implosione di energia perchè subisce una situazione umiliante e ingiusta. Solo lei però può fare qualcosa, purtroppo nessuno lo può fare al posto suo. Ne parla con qualcuno? amiche, suoi parenti.? Non deve rimanere isolata. Si attivi per iniziare al più presto un percorso di psicoterapia, che la sostenga, la incoraggi a tirare fuori delle modalità differenti di relazionarsi con suo marito. Si deve far aiutare per conquistare autostima e immaginare una progettualità diversa da questa.Solo dopo che si sarà rafforzata potrà proporre un percorso di coppia a suo marito sempre che le interessi rimanere con lui. Brava intanto che ha scritto qui, è un primo passo, ora proceda con la ricerca di un/uno psicoterapeuta. Se un problema fosse reperire denaro, chieda aiuto a chi le vuole bene, chieda una riduzione di prezzo sulla seduta, non rimanga bloccata! Un forte abbraccio di incoraggiamento, sono disponibile per lei, dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, le sue parole sono molto toccanti e nel leggerle sento una grande solitudine.
Sarebbe molto importante che lei si rivolgesse ad un professionista per prendersi cura di sè ed ascoltare cosa queste emozioni le stanno dicendo.
Un caro saluto
Sara Genny Chinnici
Gentile utente, la ringrazio per la sua condivisione. La situazione esposta e le conseguenze emotive descritte sono un segnale da cogliere: qualcosa nella sua mente le sta suggerendo che in questo modo non si può andare avanti. Comprendo che prendere una decisione sia molto difficile, specialmente se si tratta di una decisione drastica. Inoltre la presenza dei figli, la storia affettiva costruita insieme a suo marito possono essere un freno. Tuttavia, mi permetto di consigliarle un percorso psicoterapeutico prima di prendere qualsiasi decisione per capire se c'è la possibilità di riparazione: a volte ci focalizziamo molto sul problema, trascurando la possibilità di risolverlo.
Se ho ben capito il tempa principale è la relazione con suo marito, laddove fosse così, e suo marito fosse disponibile, anche una consulenza di coppia potrebbe essere funzionale.
Nella speranza che la risposta possa esserle utile, le faccio un caro saluto. Dott. Saber Sassi.
Gentile utente,
la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto.
Dalle sue parole mi sembra di percepire che lei si senta bloccata in un sistema familiare che non le permette di sentirsi soddisfatta e felice.
La dinamica di coppia in cui si trova appare rigida e manca collaborazione da parte di suo marito, questo la fa sentire poco apprezzata e sostenuta.
Se non riesce a trovare un punto di incontro con suo marito, se manca comunicazione tra di voi ma vuole tentare di salvare il vostro matrimonio può provare a proporre una terapia di coppia,.
Altrimenti si concentri su se stessa e su i suoi bambini.
Si ricordi che non è obbligata ad essere infelice.

Le auguro il meglio e rimango a disposizione,
Dott.ssa Chiara Roselletti.
Buongiorno, mi spiace per la situazione difficile che sta vivendo e la difficoltà a capire come uscirne sia concretamente che emotivamente. Lasciando da parte per un momento la risoluzione eventuale del matrimonio a livello legale, cosa vorrebbe per lei e per la sua famiglia? Risolvere il rapporto o capire come abbandonarlo? E' importante seguire quello che possa aiutarla a stare meglio, sia lei che il suo nucleo familiare e soprattutto i suoi bimbi. Non sempre è facile capire cosa si vuole e come agire. Se vuole rimango disponibile per affrontare tutto ciò insieme in un percorso, in quanto le consiglierei di affrontare questi sentimenti chesta vivendo e giustamente la appesantiscono.
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Gentilissima, sono molto dispiaciuto tutto quello che sta vivendo e per la sofferenza intrisa nelle sue parole. Comprendo la sua fatica e il dolore del sentirsi intrappolati in una situazione che sappiamo non desiderare più ma verso la quale non sentiamo la possibilità di scegliere. Ciò che le consiglio, considerando la complessità del tema, è quella di rivolgersi ad un professionista che possa conoscerla e conoscere la sua storia in profondità, con cui possa esprimere liberamente i suoi sentimenti ed i suoi pensieri per poi con tatto e sensibilità cercare di sbloccare questa situazione congelata per permetterle di avere una vita più piena e soprattutto più libera.
Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Buongiorno, gestire tre bambini, una casa grande e dover affrontare la mancanza di sostegno da parte del suo partner può portare a sentirsi sopraffatta, e questo probabilmente influisce sul suo benessere mentale e fisico.
Consideri la possibilità di rivolgersi a un terapeuta o a uno psicologo. Parlare con un professionista può aiutarla a esplorare i suoi sentimenti e a trovare strategie per gestire la sua situazione emotiva. Anche se può sembrare difficile trovare il tempo, prendersi cura della sua salute mentale è essenziale per il suo benessere e per quello dei suoi bambini.
Dal suo racconto, sembra che la relazione con suo marito sia una fonte significativa di stress. Il fatto che lei si senta sola nella gestione della casa e dei bambini e che lui non la supporti adeguatamente può farla sentire frustrata e arrabbiata. Potrebbe provare a spiegare a suo marito, in un momento di calma, come si sente e quanto il suo mancato supporto influisca sul suo benessere. A volte, anche se difficile, cercare di aprire un dialogo su come vi sentite entrambi nella relazione può essere utile per comprendere le aspettative reciproche e tentare di trovare una soluzione. Un consulente di coppia potrebbe aiutarvi in questo.
Se il dialogo diretto non porta risultati, potrebbe essere utile stabilire in modo chiaro una divisione dei compiti domestici.
Si prenda del tempo per riflettere su ciò che vuole veramente. Chiedersi se rimanere in questa relazione le dà più benefici o se la sta prosciugando emotivamente è un passo importante.
In una situazione così impegnativa, è facile mettere da parte se stessa. Tuttavia, è fondamentale che trovi del tempo per prendersi cura di sé, anche se può sembrare difficile. Anche brevi momenti di pausa durante la giornata, in cui può dedicarsi a qualcosa che le piace o semplicemente rilassarsi, possono fare una grande differenza nel suo stato d'animo.
A disposizione,
Dott.ssa Evelina Andreeva
Gentile Utente mi dispiace molto per quello che sta vivendo. La sua situazione è molto delicata non solo a livello del sistema familiare, ma anche a livello individuale.
Il primo step è quello di riconoscere il proprio disagio (cosa che ha già fatto), il secondo è quello di iniziare un percorso che miri al raggiungimento del suo benessere psicologico, che è importante sia per lei che per la sua famiglia.
Mi rendo disponibile per affiancarla in questo momento, anche online.
Cordiali Saluti, Dott.ssa Helena Afflitto
Buonasera.. I momenti di tristezza che sta attraversando sono sicuramente un segnale del fatto che qualcosa non va nel suo modo di vivere e percepire la vita. Potrebbe essere utile analizzare dal punto di vista psicologico le problematiche che riferisce di avere rispetto alla relazione con suo marito, non escludendo anche una possibile terapia di coppia se lui fosse disponibile. Cordiali saluti dr.ssa Versari Debora.
Buonasera, mi dispiace molto per quanto sta vivendo. Dalle sue parole e dal suo racconto, comprendo come per lei sia faticoso e frustrante sostenere sulle sue spalle il peso di tutte queste circostanze. La situazione personale e familiare che vive è molto delicata e credo che, in questo momento di fatica, le possa essere utile ritagliarsi uno spazio per sé, dove capire che cosa vuole e in che direzione poter andare. Dal suo scritto ho la percezione che si senta talmente sopraffatta, da non riuscire a intravedere una possibile via d'uscita. Per tale ragione valuti anche la possibilità di intraprendere un percorso psicologico, che possa esserle di supporto e che la possa aiutare ad elaborare nuove consapevolezze su di sé, sul suo presente e sul suo futuro. Le auguro il meglio, un caro saluto, dott.ssa Zenucchi
Carissima, le sue parole trasmettono chiaramente la sofferenza e la solitudine che sta vivendo all'interno della coppia. Intraprendere un percorso con un professionista potrebbe offrirle uno spazio sicuro in cui esprimersi liberamente ed esplorare i "momenti di depressione" di cui parla.
Qualora sentisse il bisogno di approfondire, rimango a disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Roberta Romiti
Buongiorno gentile Utente, mi dispiace molto sentire del difficile momento che sta attraversando. Le sue parole trasmettono una grande fatica, sia fisica che emotiva, e sembra che si trovi a portare un peso enorme, sia per la gestione della casa e dei bambini, sia per la relazione con suo marito. Questa combinazione di responsabilità e mancanza di supporto può effettivamente contribuire a sentimenti di tristezza, frustrazione e, in alcuni casi, depressione.

Da ciò che descrive, il peso della gestione quotidiana sembra essere quasi interamente sulle sue spalle, e questo può generare un profondo senso di ingiustizia e solitudine. La rabbia che sente nei confronti di suo marito, quando lo vede rilassato mentre lei ha già fatto molto, è assolutamente comprensibile. Il fatto che lui minimizzi la sua fatica o non offra supporto, come lei stessa racconta, aggiunge ulteriori frustrazioni e può aumentare il senso di non essere vista o compresa.

Questa situazione richiede attenzione, soprattutto perché la mancanza di supporto e il carico emotivo che porta possono influire non solo su di lei, ma anche sui suoi bambini e sulla qualità della vita familiare. Non è raro sentirsi intrappolati in una relazione dove la dinamica di potere e responsabilità è sbilanciata, ma è importante riconoscere che questa condizione non è sostenibile nel lungo termine, soprattutto se sta influenzando il suo benessere psicologico.

Se possibile, le suggerisco di cercare un sostegno professionale, come uno psicologo o un terapeuta, che possa aiutarla a esplorare i suoi sentimenti e a trovare strategie per gestire questa situazione complessa. Il fatto che suo marito non voglia cambiare potrebbe significare che la comunicazione tra voi due è difficoltosa, e potrebbe essere utile considerare anche una consulenza di coppia. Tuttavia, il suo benessere personale è prioritario, soprattutto se avverte segnali di depressione.

Per quanto riguarda la gestione della casa e dei bambini, se possibile, potrebbe provare a chiedere aiuto esterno, come supporto da amici, familiari o, se la situazione lo consente, anche un aiuto domestico part-time. Questo potrebbe alleggerirla un po' nelle responsabilità quotidiane.

Infine, le sue emozioni di frustrazione, rabbia e stanchezza sono validissime e non deve sentirsi in colpa per provare questi sentimenti. Lei sta facendo già moltissimo, e merita di sentirsi ascoltata e supportata, sia come madre che come persona.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di intraprendere una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Carissima mi dispiace che tu debba subire tutto questo. L'emancipazione femminile ha concesso a molte donne di essere rispettate ed apprezzate per il proprio ruolo ma anche a molti uomini di evolversi ed uscire dalla mentalità maschilista. Mi sembra di capire che nella tua famiglia c'è una condizione di supremazia maschile che tu subisci tanto da renderti triste, depressa, arrabbiata e sopraffatta. Ti consiglio di parlare con lui di quanto stai male e di cosa dovete cambiare nella quotidianità perchè tu possa stare meglio. Se non è disposto ad aiutarti rivolgiti ad un professionista e concediti uno spazio di riflessione per te stessa e per i tuoi bambini. Sarà utile per elaborare strategie di sopravvivenza e maturare una nuova consapevolezza rispetto alle possibilità di fare scelte di vita. Un abbraccio. Sono disponibile per necessità. Dott.ssa Anna Verrino
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