Salve sono una ragazza di 27 anni con 2 bambine , ex fumatrice. Un mese fa ho avuto un pneumotorace

4 risposte
Salve sono una ragazza di 27 anni con 2 bambine , ex fumatrice. Un mese fa ho avuto un pneumotorace spontaneo (collasso totale del polmone destro) . . inutile dire che questo episodio mi ha portato ad essere più ansiosa di quanto già lo fossi, con crisi di panico continue in quanto la paura è stata veramente troppa. Ho difatti chiesto aiuto ad uno psicoterapeuta.
Ho eseguito una tac nonostante nessuno mel avesse chiesta, per avere più chiara la situazione, è riuscire a calmarmi un po’.. perché da quando sono stata dimessa dall’ospedale (8 giorni con drenaggio toracico) sento continui dolori e pizzichi nello sterno nella scapola.. addirittura delle volte sento come se per una frazione di secondo mi si bloccasse il respiro e automaticamente insieme a questo sintomo parte una palpitazione o cardiopalmo, che non so più distinguere se è ansia o un vero problema del polmone.. c’è collegamento tra polmone e palpitazione?
Vi riporto l’esiro Della tac per avere un consiglio:
Nelle regioni apicali, bilateralmente si osservano numerose bolle sottopleuiche raggruppate in alcuni punti dimensioni tra 5mm e 17mm.
Lo studio ha dimostrato l’assenza di addensamenti alveolari di significato flogistico.
Non si riconoscono lesioni nodulari solide con caratteristiche di allarme. Regolare albero bronchiale.
Non evidenti adenomegalie del mediastino
Non versamenti nelle cavità pleuriche.
Ora ho paura di una recidiva, secondo voi cosa dovrei fare? Ho letto bene che non ho noduli al polmone? Devo per forza aspettare una recidiva per intervenire? Io vorrei operarmi subito altrimenti mi ammalo di testa .. grazie a chi risponderà
I sintomi lamentati, eccetto i dolori, compatibili con la procedura di drenaggio effettuata, sono riferibili molto probabilmente allo stato di ansia ben evidente e ben inquadrato da lei stessa.
La TC del torace evidenzia quello che ci si poteva aspettare, una situazione di enfisema bolloso apicale, nel suo caso presente da entrambi i lati.
La possibilità di una recidiva è reale e in tal caso non sarà più indicato solo il drenaggio ma sarà necessaria una procedura chirurgica di resezione dell’apice del polmone e una pleurodesi (in genere talcaggio) effettuata in videotoracoscopia.
In ogni caso non si spaventi, lo pneumotorace spontaneo è un evento più frequente di quanto si possa pensare e se trattato correttamente si risolve in via definitiva.

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Gentile Sig.ra, il pneumotorace spontaneo è una condizione clinica relativamente frequente e colpisce sovente persone giovani come lei. E' una condizione benigna che si risolve sempre, garantendole una vita normalissima, quindi la invito a vivere serenamente questa situazione. Come immagino Le abbiano spiegato l’indicazione all'intervento sussiste fondamentalmente alla recidiva dell'episodio (che non è detto si verifichi), pur tuttavia sono possibili eccezioni a questa circostanza. Non infrequentemente possono essere coinvolti entrambi i cavi pleurici. La TAC che mi ha descritto non indica nulla di allarmante, solo la base morfologica di quello che lei ha sperimentato (il pneumotorace appunto probabilmente cagionato dalla zona di distrofia bollosa che viene segnalata). L’intervento per sé non è una procedura impegnativa, viene eseguita modernamente con tecnica mini-invasiva (piccole cicatrici, minor traumatismo che vuol dire più celere recupero della vita normale), non richiede degenza e convalescenza prolungate. Naturalmente ogni caso presenta peculiarità che non sono in grado di commentare sulla base di un referto e della sua seppur dettagliata descrizione.
Gentile signora, chiariamo subito, per la sua tranquillità, che lo pneumotorace è una patologia assolutamente benigna e nel suo caso soprattutto non vi è evidenza di patologie polmonari oltre le piccole bolle aeree all'apice dei polmoni. Quasi sicuramente è stata la rottura di qualcuna di quelle bolle a provocare lo pneumotorace che con il solo drenaggio si è risolto. Ma sono quelle stesse bolle che possono essere all'origine di una recidiva; in tal caso sarebbe opportuno un trattamento chirurgico di resezione della porzione di parenchima sede delle bolle e, per evitare ulteriori recidive, e contestualmente praticare procedure finalizzate a conseguire una pleurodesi (cioè si fa in modo da far aderire in maniera definitiva la pleura che ricopre il polmone con la pleura che riveste la parete toracica) condizione che si opporrebbe al rifornimento aereo di uno spazio pleurico che non esisterebbe più. Io la inviterei comunque a vivere serenamente la sua vita perché altrimenti finirebbe per sviluppare un'idea ossessiva che farebbe di lei un'invalida.
Auguri
Gent.ma Signora, io ritengo che lei possa stare tranquilla. La TC che ha descritto dimostra che il suo pneumotorace è stato provocato dalla rottura di una delle bolle citate nel referto. Certamente il rischio di una recidiva è possibile, così come la possibilità che lei sviluppi uno pneumotorace dal lato opposto. Tuttavia, solo in uno di questi due casi il trattamento chirurgico sarebbe obbligatorio e, comunque, non in urgenza. La invito, dunque, a vivere serenamente la sua vita e a non lasciarsi coinvolgere troppo dalle sue comprensibili apprensioni.

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