Salve. Sono una ragazza di 26 anni, che non riesce a stare tranquilla e quindi ha il nodo alla gola,

20 risposte
Salve. Sono una ragazza di 26 anni, che non riesce a stare tranquilla e quindi ha il nodo alla gola, perché pensa che in futuro le possa venire una malattia autoimmune come lupus, sclerodermia ecc.
Ho fatto anticorpi ana ed ena e sono negativi, ma non assenti. ho paura che in futuro mi si alzano e mi portano a queste malattie. Come posso fare? Io riesco a tranquillizzarmi solo se so che questi anticorpi generalmente rimangono così e non si alzano. Ma arrivati a quasi 30 anni il nostro corpo non si è formato e i pochi anticorpi prodotti sono innoqui?
Buongiorno, escluse le possibili cause organiche delle sue paure potrebbe indagare con più attenzione con uno psicologo (o psicoterapeuta) cosa la porta a generare questo pensiero, che sembra bloccarla in una condizione di impasse rispetto al futuro. E' molto giovane e rimanere ferma a idee rovinose rispetto a eventuali malattie autoimmuni potrebbe avere un significato simbolico che non sempre è facile comprendere da soli. Un caro saluto Dott.ssa Elisa Galantini

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La peculiarità di una malattia autoimmune consiste nel fatto che il sistema immunitario non riconosce come appartenenti al proprio corpo alcuni tessuti o cellule e perciò li aggredisce... volendo azzardare un parallelismo simbolico, ci sono vissuti o pensieri che le risultano inaccettabili, intollerabili? Sta accadendo qualcosa nella sua vita ? Come affermato dalla collega, è mio parere che sia opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta per per conoscere e riconoscere le emozioni e i pensieri che in questo momento la tormentano e la ossessionano compromettendo la sua salute psicofisica. Saluti, A. Pampaloni
Salve,
tali pensieri sicuramente invalidano il suo modo di vivere, quindi magari è il caso di affrontarli con uno psicoterapeuta e capire cosa si nasconde dietro tale paura.
Saluti.
Cara ragazza, dalle sue parole emerge una grande difficoltà a vivere con spensieratezza e leggerezza la sua vita a causa di questi pensieri ricorrenti che le creano inevitabilmente una compromissione a 360 gradi. La invito a riflettere, dopo aver indagato in modo opportuno sulla presenza di problematiche organiche, ad affidarsi ad uno psicoterapeuta che possa prenderle la mano e accompagnarla fuori dalla "prigione" mentale in cui si sente oggi. Non esiti a contattarmi per qualsiasi motivo.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buongiorno. Le domande relative al dosaggio di ANA, ENA e dei marker di malattia autoimmune possono essere affrontate con il reumatologo (o l'immunologo) che li ha prescritti. Ha provato a porre i Suoi dubbi al medico? Ottenere risposte certe rispetto alle modalità con cui insorgono ed evolvono i disturbi autoimmuni potrebbe aiutarLa a scartare alcune ipotesi poco realistiche e a ridurre i livelli di ansia. Questo è il primo consiglio pratico che può esserLe fornito. Oltre a questo, l'aspetto ansioso connesso alla possibilità di sviluppare una malattia è un fenomeno che, se diviene particolarmente presente, può ridurre drasticamente la qualità di vita e le possibilità di muoversi con fiducia in sè e nel mondo. Qualora questo sia il Suo caso, potrebbe valutare un consulto psicologico. Esistono modi di essere nel mondo e di mantenere il senso di sè che comportano, per qualche motivo dell'esistenza, una aumentata enterocezione e una attenzione costante agli aspetti corporei, che causano un circolo vizioso di paura e di ansia. Inoltre, con lo psicoterapeuta può indagare il significato della paura di malattia: cosa comporterebbe ammalarsi? Da quando ha questa paura? Quali orizzonti d'attesa chiude quest'ansia? Cosa non Le consente di fare e perchè? Declinando il sintomo entro il Suo specifico contesto esistenziale, troverebbe risposta ai Suoi dubbi. A disposizione, cordialmente. DP
Gentile utente, dalle sue parole emerge una forte preoccupazione e angoscia rispetto al proprio corpo e alla possibilità che esso non sia sano. Mi chiedo da quanto tempo queste ansie siano presenti e se siano focalizzate esclusivamente sugli esami che lei riporta. In termini più generali, esclusa con gli esami specialistici la presenza di patologie organiche, penso che potrebbe essere per lei importante comprendere le origini e il significato di queste ansie pervasive, che mi sembra occupino molto spazio nella sua mente in questo momento e che mi sembrano fonte di un malessere per lei significativo.
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Concordo con i colleghi sull'opportunità di indagare eventuali processi ipocondriaci. Si potrebbe lavorare sulle motivazioni che sottendono tali pensieri o credenze disfunzionali
Non sono una immunologa e per questo non posso rispondere sul cambiamento dopo i 30 anni, ma Le posso dire che “ lavorare “ sulla propria ansia sicuramente ha un impatto sul benessere corporeo in generale. Riuscire a non focalizzare il proprio pensiero solo sull’eventualità di malattia , porta ad un miglioramento spesso anche di alcuni parametri fisiologici. C’è sicuramente una connessione tra attività del cervello e immunità , per la quale si arriva ad avere anche dei circoli virtuosi ( e non solo viziosi).
Buonasera,potrebbe provare ad indagare eventuali processi ipocondriaci. Potrebbe lavorare sulle credenze disfunzionali che caratterizzano il problema. In bocca al lupo.
Buonasera di fronte alla presenza di questi valori ematologici, potrebbe essere utile rivolgersi ad un immunologo per comprendere il perché di alcuni valori. Nel contempo un sostegno psicologico la potrebbe aiutare nell'alleviare la sua sintomatologia ansiosa legata alla paura della malattia. Vivere nell'angoscia con il tempo diventa molto faticoso, soprattutto quando é legata ad una eventualità che potrebbe non verificarsi mai. Comprendo il suo malessere e le auguro di trovare presto un'uscita da questa empasse.
Buonasera, ha provato a gestire questa sua particolare situazione verso questo tema con una consulenza psicologica?
Potrebbe aiutarla molto.
Resto a disposizione.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Salve, rispetto ai dubbi su cosa accade dopo i 30 anni potrebbe rivolgersi a un reumatologo o a un genetista. Le consiglio anche un lavoro psicoterapeutico con trattamento EMDR per individuare, rielaborare e desensibilizzare le esperienze che sottendono tali pensieri o credenze disfunzionali.
buongiorno, dopo aver escluso problemi organici, resta da indagare il senso che queste paure hanno per lei attraverso un percorso di psicoterapia. vivere con il nodo alla gola di cui parla è faticoso e sicuramente limitante, non può che trarre giovamento da un lavoro volto ad un sostegno psicologico. un caro saluto
Buona sera,
Dalle sue parole si comprende come queste paure, legate alla possibilità di avere una grave malattia in futuro, abbiano provocato uno stallo nel suo percorso di vita. Per quale motivo teme proprio una malattia autoimmune? Le suggerirei di indagare l'origine di tali paure, elaborarle e superarle all'interno di un percorso psicologico clinico, per potersi nuovamente rivolgere alla vita e al futuro con fiducia.
Un caro saluto
Buongiorno,
la inviterei a contestualizzare queste sue domande in un percorso analitico, in modo da temperare questo clima di saturazione, e far fluire i pensieri in una direzione più pacifica.
Cordialmente
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Buongiorno, sarebbe indicato indagare assieme ad uno psicoterapeuta l'origine della sua paura ed ansia. In questo modo, affronterebbe il problema alla fonte. Un caro saluto
Gent i suoi pensieri hanno una caratteristica ossessiva e quindi non sono sani ma fortemente ansiogeni. Il nostro sistema immunitario resta efficace se si riesce a trovare nel nostro modo di vivere serenità ed equilibrio, questa è la base di partenza per difendere il nostro benessere . Un percorso psicoterapeutico l'aiuterebbe a capire cosa veramente la sta disturbando emotivamente e come superare questa fase di criticità. Dott.ssa Maria Grazia Messaglia
L'ansia che emerge dalla preoccupazione ossessiva di poter contrarre una malattia, un virus merita un'analisi approfondita sulle possibili cause psicologiche che possono averla generata. Escludendo attraverso analisi cliniche (suggerite dal suo medico) eventuali cause organiche inizi un percorso di psicoterapia. Auguri
Salve. Lei ha fatto tutto gli accertamenti possibili dal punto di vista medico. Le suggerisco di affrontare la cosa dal punto di vista psicologico per evitare di rendersi la vita infelice e angosciata. Sono certo che troverà il giusto sollievo.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli. Psicologo e Psicoterapeuta
Cara ragazza,
Avendo già visto che i suoi esami sono molto rassicuranti il suo problema persiste ed e’ chiaro che sia legato ad una difficoltà di tipo emotivo.
Le consiglio di intraprendere una psicoterapia e di comprendere come può “rinforzarsi” per affrontare le sue difficoltà... a volte è la paura di vivere più che di morire che diventa l’elemento sul quale lavorare in terapia.
A presto

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