Salve, sono una ragazza di 25 anni. Quasi due anni fa ho iniziato un percorso con una psicologa ed h
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Salve, sono una ragazza di 25 anni. Quasi due anni fa ho iniziato un percorso con una psicologa ed ho scoperto di avere disturbo d’ansia generalizzata, agorafobia e disturbo da ansia sociale che mi porto dietro dall’infanzia.
Faccio uso del Tavor, quando so di dover affrontare situazioni particolarmente stressanti per me, ma negli ultimi mesi mi succede qualcosa che non mi è mai successa prima, ed è un po’ difficile da spiegare.
Ad esempio, soprattutto quando so di dover fare qualcosa fuori casa che mi mette ansia, ho un sonno molto agitato.
Magari riesco a dormire la notte ma la mattina presto (quando so che il momento di affrontare una giornata particolare si avvicina) faccio dei sogni molto strani, cose che la mia fantasia neanche riuscirebbe ad immaginare in situazioni normali. Mi agitano un sacco, portandomi a svegliarmi e ad avere tachicardia, respiro corto, mal di pancia e stomaco e nausea (che sono le cose in cui l’ansia mi colpisce maggiormente). Ma la cosa strana è che appena richiudo gli occhi ricomincio a fantasticare con la mente senza volerlo, anche se mi rendo conto di essere non completamente addormentata. Poi mi “risveglio”, richiudo gli occhi e ancora. È come se il cervello non si fermasse un secondo. Alla fine sono costretta ad alzarmi, anche se ho sonno, perché continuando in questo modo divento ancora più agitata e a volte ho rischiato di vomitare e avere la sensazione di non respirare.
Può essere considerata una cosa normale a causa dell’ansia oppure no?
Ormai all’ansia c’ho fatto l’abitudine anche se sto ancora imparando ad affrontare le cose e non rinchiudermi in casa, però questa cosa che mi succede non la capisco.
Grazie in anticipo per l’aiuto.
Faccio uso del Tavor, quando so di dover affrontare situazioni particolarmente stressanti per me, ma negli ultimi mesi mi succede qualcosa che non mi è mai successa prima, ed è un po’ difficile da spiegare.
Ad esempio, soprattutto quando so di dover fare qualcosa fuori casa che mi mette ansia, ho un sonno molto agitato.
Magari riesco a dormire la notte ma la mattina presto (quando so che il momento di affrontare una giornata particolare si avvicina) faccio dei sogni molto strani, cose che la mia fantasia neanche riuscirebbe ad immaginare in situazioni normali. Mi agitano un sacco, portandomi a svegliarmi e ad avere tachicardia, respiro corto, mal di pancia e stomaco e nausea (che sono le cose in cui l’ansia mi colpisce maggiormente). Ma la cosa strana è che appena richiudo gli occhi ricomincio a fantasticare con la mente senza volerlo, anche se mi rendo conto di essere non completamente addormentata. Poi mi “risveglio”, richiudo gli occhi e ancora. È come se il cervello non si fermasse un secondo. Alla fine sono costretta ad alzarmi, anche se ho sonno, perché continuando in questo modo divento ancora più agitata e a volte ho rischiato di vomitare e avere la sensazione di non respirare.
Può essere considerata una cosa normale a causa dell’ansia oppure no?
Ormai all’ansia c’ho fatto l’abitudine anche se sto ancora imparando ad affrontare le cose e non rinchiudermi in casa, però questa cosa che mi succede non la capisco.
Grazie in anticipo per l’aiuto.
Salve, comprendo che l'esperienza del suo sonno agitato e dei sogni strani che descrive possa essere preoccupante e sconcertante. È importante sottolineare che come intuiva, questi sintomi potrebbero essere correlati all'ansia che sta vivendo.
Durante periodi di stress o anticipazione di eventi ansiosi, è comune che l'ansia si manifesti anche durante il sonno. I sogni possono diventare più vividi, intensi o bizzarri del solito. Questo può accadere perché il suo cervello sta elaborando le emozioni e le preoccupazioni che ha durante la giornata, incluso l'ansia che prova nei confronti di situazioni stressanti.
Il ciclo di dormire e svegliarsi frequentemente può essere collegato all'ansia stessa. L'ansia può causare iperattivazione del sistema nervoso, aumentando la sua vigilanza e mantenendola in uno stato di allerta anche durante il sonno. Questo può interrompere il sonno e provocare sensazioni di agitazione, tachicardia e respiro corto quando si sveglia.
È importante notare che ognuno può reagire all'ansia in modo diverso e queste esperienze possono variare da persona a persona. Tuttavia, se questi sintomi persistono e interferiscono significativamente con la qualità del suo sonno e la sua vita quotidiana, le consiglio di parlarne con la sua psicologa. Possono valutare la sua situazione in modo più dettagliato e offrirle consigli e strategie specifiche per affrontare questi sintomi e migliorare il suo sonno.
In generale, cercare di adottare buone pratiche di igiene del sonno, come mantenere una routine regolare per dormire e svegliarsi, creare un ambiente tranquillo e confortevole per il sonno e praticare tecniche di rilassamento prima di coricarsi, potrebbe aiutarla a favorire un sonno più tranquillo.
In ogni caso, ricordi che lei è già impegnata in un percorso di cura e che l'aiuto di uno specialista può esserle di grande supporto nell'affrontare e superare l'ansia. Non esiti a discutere di queste esperienze per ricevere un supporto mirato e adeguato alle sue esigenze individuali.
Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, non è affatto facile imparare a "gestire" l'ansia. Penso che la strada tuttavia non sia quella di rimuoverla, di toglierne i sintomi, seppur fastidiosi e talvolta molto preoccupanti. Penso che questi sintomi (compreso il sonno agitato) vadano in qualche modo ascoltati. Il Tavor può aiutare, sì, ma non è la soluzione. Se dice di avere questa "compagnia" fin da bambina, vale la pena andare a vedere come mai. Non so quale tipo di percorso stia seguendo, ma io credo sia fondamentale esplorare la sua storia familiare e relazionale. Da questo potrà nascere una nuova consapevolezza che potrà esserle molto d'aiuto per riuscire a districarsi in ciò che le accade.
Se desiderasse ulteriori spunti, rimango a disposizione. Buona giornata!
Se desiderasse ulteriori spunti, rimango a disposizione. Buona giornata!
Buongiorno, sono d’accordo con la la collega che la segue sulla diagnosi di disturbo d’ansia, evidente nella descrizione dei suoi sintomi.
Dal mio punto di vista però, le consiglio di indagare le cause di questa ansia, cosa ha generato questa difficoltà? Solo elaborando i nostri vissuti più profondi possiamo infatti superare il problema.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Dal mio punto di vista però, le consiglio di indagare le cause di questa ansia, cosa ha generato questa difficoltà? Solo elaborando i nostri vissuti più profondi possiamo infatti superare il problema.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Buongiorno, ho letto il suo messaggio con attenzione.
Sono disponibile ad affrontare la questione ansia insieme a lei con calma e mediante un percorso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Sono disponibile ad affrontare la questione ansia insieme a lei con calma e mediante un percorso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, credo che all’origine di questi sintomi ci sia qualcosa di molto forte e di difficile elaborazione. Mi chiedo se questo lo stia già affrontando con la sua psicologa o stia solo mantenendo a bada i suoi sintomi per lei troppo invadenti. Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia. Un caro saluto
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua esperienza.
L' ansia può disturbare il nostro sonno e creare sogni dal contenuto anomalo. È chiaro che la situazione andrebbe analizzata in modo più profondo, vista la presenza costante di questa emozione nella sua vita. Il Tavor è una strategia utile ma non risolutiva, a differenza di un percorso terapeutico.
Rimango a disposizione
Saluti
Dr Samanta Carrubba - Caltanissetta
L' ansia può disturbare il nostro sonno e creare sogni dal contenuto anomalo. È chiaro che la situazione andrebbe analizzata in modo più profondo, vista la presenza costante di questa emozione nella sua vita. Il Tavor è una strategia utile ma non risolutiva, a differenza di un percorso terapeutico.
Rimango a disposizione
Saluti
Dr Samanta Carrubba - Caltanissetta
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sua esperienza. Comprendo la sua tristezza al riguardo, ma soprattutto comprendo il suo desiderio di fare maggiore chiarezza sulle cause di questo vissuto. Le consiglio di affrontare l'argomento con la sua psicologa, allo scopo di approfondire quali potrebbero essere le cause, e per trovare strategie utili ad affrontarlo.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
grazie per aver condiviso la sua esperienza. Comprendo la sua tristezza al riguardo, ma soprattutto comprendo il suo desiderio di fare maggiore chiarezza sulle cause di questo vissuto. Le consiglio di affrontare l'argomento con la sua psicologa, allo scopo di approfondire quali potrebbero essere le cause, e per trovare strategie utili ad affrontarlo.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno gentile utente, grazie per la condivisione e mi dispiace per quello che sta passando.
Le consiglio di rivolgere tutti i suoi dubbi alla sua psicologa cosi da poter chiarire insieme il tutto. È importante approfondire le cause e i significati che questa ansia ha per lei.
Rimango a disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Le consiglio di rivolgere tutti i suoi dubbi alla sua psicologa cosi da poter chiarire insieme il tutto. È importante approfondire le cause e i significati che questa ansia ha per lei.
Rimango a disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buongiorno. La sua richiesta è chiara. L'ansia non nasce a caso e non è un difetto nostro ma una attivazione di tutto il nostro organismo, mente e corpo, per prevenire altre sofferenze e traumi oltre quelli che lei, come più o meno tutti noi, può avere vissuto nell'infanzia. Condivido l'invito dei miei colleghi ad andare a fondo della questione con una psicoterapia perché i sintomi non sono un difetto ma il modo che ha il nostro organismo di richiamare l'attenzione su sofferenze, paure, bisogni e carenze da curare, e riparare. Sofferenze, paure, bisogni e carenze che se non sono visti ed elaborate - e da bambino non possiamo farlo - sono riattivati da episodi banali nella vita quotidiana. Particolarmente promettente mi sembra un lavoro psicoterapeutico sui suoi sogni che in realtà, se visti nel loro significato, sono preziosi indicazioni sulle sue ferite e su come ripararle. Nella psicoterapia i nostri sintomi possono divenire l'occasione per conoscerci meglio e imparare a vivere meglio. Sopratutto non pensare mai che sono un difetto della nostra persona o una colpa. Questo modo di pensare, oggi diffusissimo, fa solo del male.
Gentile utente, leggo nella sua richiesta di consiglio due cose importanti: la prima è che le si identifica molto con la sua ansia, è come se l'essere ansiosa faccia ormai parte della sua vita (lei dice da quando è piccola) e non può farne a meno. Lei non è la sua ansia: l'ansia si può imparare a trattarla per quello che è, una condizione psicologica, e con il tempo e il lavoro interiore arrivare a eliminarla o renderla innocua. La seconda cosa che noto è questa eccessiva importanza che lei da ai sogni mattutini. I sogni lucidi, tipici della fase del risveglio, sono nient'altro che un'attività spontanea del cervello che in fase REM (dominante nell'ultima parte del sonno) attiva tutti i canali sensoriali e crea immagini visive e uditive molto nitide e salienti. Ma è solo una normale fase del risveglio. Senza dubbio quello che può farla stare meglio è l'approccio al sonno: il TAVOR ha effetti sul sistema respiratorio, è un farmaco che crea assuefazione ed è palliativo, cioè non cura nulla! Il mio consiglio è di continuare o riprendere il suo percorso psicologico con un professionista che lavori sulla sua qualità di vita e sul benessere interiore, prima ancora che su tutto ciò che va male. La invito a prendere informazioni (sono a sua disposizione) sulla Psicologia Positiva e sulla Mindfulness, approcci che hanno tantissimi benefici sul trattamento dell'ansia generalizzata, sulla qualità del sonno e sul miglioramento complessivo del benessere psicologico. Rimango a sua disposizione per ogni minimo consiglio o informazione. un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buongiorno, innanzitutto complimenti per aver iniziato un percorso psicologico, spero la stia aiutando. Aggiungo che fa bene ad affrontare le situazioni,anche se questo è molto difficile.
Riguardo la sua domanda, sembra che i sintomi di cui parla corrispondono all'ansia. Sarebbe interessante approfondire perché non so come dorme tuttavia mi limiterò a dare dei suggerimenti.
A parte di parlarne con la sua psicologa, può essere utile esercitarsi col Rilassamento Muscolare progressivo di Jackobson per rilassarsi in quei momenti, anche usare tecniche di respirazione o la Mindfulness aiuta sia per il sonno che per l'ansia.
Spero di esserle stato utile, in bocca al lupo!
Riguardo la sua domanda, sembra che i sintomi di cui parla corrispondono all'ansia. Sarebbe interessante approfondire perché non so come dorme tuttavia mi limiterò a dare dei suggerimenti.
A parte di parlarne con la sua psicologa, può essere utile esercitarsi col Rilassamento Muscolare progressivo di Jackobson per rilassarsi in quei momenti, anche usare tecniche di respirazione o la Mindfulness aiuta sia per il sonno che per l'ansia.
Spero di esserle stato utile, in bocca al lupo!
Salve cara ragazza di venticinque anni, la questione che lei pone del sonno agitato in concomitanza di strani sogni, sicuramente può essere ricondotta al quadro diagnostico che le è stato fatto di "disturbo d’ansia generalizzata, agorafobia e disturbo da ansia sociale" Disagio, che come lei stessa afferma "mi porto dietro dall’infanzia". Credo che sia proprio nell’infanzia che bisognerebbe indagare per fare emergere le cause recondite di questa ansia che si manifesta ora anche nel sonno, quando le nostre difese si attenuano, prendendo forma nei sogni all’apparenza strani. L'interpretazione dei sogni potrebbe essere dunque la via maestra, ossia la strategia mirata per andare più a fondo e dare significato al nostro vissuto presente e passato e anche a tutta quella serie di correlati fisiologici “tachicardia, respiro corto, mal di pancia e stomaco e nausea” che lo accompagnano.
Codiali saluti Maria Nasti
Codiali saluti Maria Nasti
Gentilissima, possiamo immaginare che se pone qua questa domanda il suo percorso di psicoterapia al momento non è più attivo. Con i pochi elementi che ho a disposizione posso consigliarle che potrebbe valere la pena di riprenderlo perchè sembrerebbe che durante la notte la sua mente sia appesantita dal lavoro di rielaborazione dell'ansia e del disagio che le situazioni diurne le procurano. Un percorso psicoterapico potrebbe, poco alla volta, alleggerirla da questo carico permettendole cosi di tornare a dormire serenamente. Da un punto di vista Psicofarmacologico, invece, potrebbe essere utile ricontattare uno psichiatra per verificare se, vista la sintomatologia, non ritenga necessario una terapia farmacologica per l'ansia continuativa piuttosto che il Tavor al bisogno.
A disposizione per altri approfondimenti
Dott.ssa Arianna Sala
Psicologa Psicoterapeuta
Consulente di Coppia
Cernusco sul Naviglio
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Salve, i sintomi somatici così come l'ansia, come i risvegli complicati da sogni che somigliano più a ruminazione mentale in quanto ritorna a sognare se si riaddormenta, indicano uno stato di attivazione del sistema nervoso del quale si deve prendere cura in tempi brevi. La sua psicologa lo saprà forse è lei che deve rendersene conto e affrontare il malessere che la rende non facile la vita.
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Gentile utente. I sintomi di cui parla sono abbastanza riconducibili a un disturbo d'ansia generalizzato e sociale così come ha detto la collega. In considerazione anche del fatto che è un disturbo che si porta dietro dall'infanzia credo sarebbe opportuno indagare alcuni ambiti della sua vita riguardanti la famiglia, le relazioni con i pari e la sua vita passata in generale. Se desidera può contattarmi anche online. Cordiali saluti. Dr. Roberto Clemenza
Gentilissima, ha ragione quando dice che il cervello non si ferma mai. Ma perché dovrebbe? Il cervello è la sede dei pensieri, dei progetti, della memoria, del linguaggio, oltre a presiedere il funzionamento di tutti gli organi del corpo. Se si fermasse, noi cesseremmo di esistere.
Inoltre, alcuni studiosi molto autorevoli dicono che noi non smettiamo mai di sognare, che la mente produce continuamente immagini che diventano pensieri che diventano parole che diventano azioni. Ma noi facciamo esperienza di queste immagini soltanto in alcune fasi del sonno quando si presentano a noi vividamente e quando è possibile costruirne una traccia mnemonica che ci consenta di ricordare il sogno al mattino. Lei descrive, invece, una condizione in cui le immagini eccedono anche quando vorrebbe essere soltanto rilassata. Come se lei avesse più accessi, fosse più permeabile al mondo immaginale. Vede, cara ragazza, le immagini sono i sintagmi di Psiche con cui costruisce la sua epica e la sua poetica (i sogni), ma, e qui ha di nuovo ragione lei, ascoltare in continuazione una musica, seppur melodiosa e romantica (o scelga lei il suo genere preferito), anche quando vorremmo o ci dovrebbe essere il silenzio, è faticoso, se non addirittura opprimente e disturbante. Eppure, accade a tutti quando intervengono periodi costellati da preoccupazioni o fragilità, come se la mente fosse oltremodo impegnata in un’attività precognitiva per elaborare un contenuto profondo non ancora accessibile. Non resta da fare altro che abbassare il volume di quella musica, scendere dal letto e cominciare la giornata proprio come fa lei; stare di più nelle cose “bilancia” l’eccesso di immagini. Rimandi qualsiasi speculazione riguardante questa condizione alla seduta settimanale quando, guidata dalla sua dottoressa, potrà esplorare i suoi contenuti immaginali. Quando ci avrà fatto pace, scoprirà che sono una fonte inesauribile e inestimabile di conoscenza di sé.
Le faccio mille auguri per la sua vita!!!
A.D.
Inoltre, alcuni studiosi molto autorevoli dicono che noi non smettiamo mai di sognare, che la mente produce continuamente immagini che diventano pensieri che diventano parole che diventano azioni. Ma noi facciamo esperienza di queste immagini soltanto in alcune fasi del sonno quando si presentano a noi vividamente e quando è possibile costruirne una traccia mnemonica che ci consenta di ricordare il sogno al mattino. Lei descrive, invece, una condizione in cui le immagini eccedono anche quando vorrebbe essere soltanto rilassata. Come se lei avesse più accessi, fosse più permeabile al mondo immaginale. Vede, cara ragazza, le immagini sono i sintagmi di Psiche con cui costruisce la sua epica e la sua poetica (i sogni), ma, e qui ha di nuovo ragione lei, ascoltare in continuazione una musica, seppur melodiosa e romantica (o scelga lei il suo genere preferito), anche quando vorremmo o ci dovrebbe essere il silenzio, è faticoso, se non addirittura opprimente e disturbante. Eppure, accade a tutti quando intervengono periodi costellati da preoccupazioni o fragilità, come se la mente fosse oltremodo impegnata in un’attività precognitiva per elaborare un contenuto profondo non ancora accessibile. Non resta da fare altro che abbassare il volume di quella musica, scendere dal letto e cominciare la giornata proprio come fa lei; stare di più nelle cose “bilancia” l’eccesso di immagini. Rimandi qualsiasi speculazione riguardante questa condizione alla seduta settimanale quando, guidata dalla sua dottoressa, potrà esplorare i suoi contenuti immaginali. Quando ci avrà fatto pace, scoprirà che sono una fonte inesauribile e inestimabile di conoscenza di sé.
Le faccio mille auguri per la sua vita!!!
A.D.
Quello che descrivi sembra essere una manifestazione dell'ansia, che può influenzare il sonno e portare a sogni agitati e disturbanti. È comune che l'ansia influenzi il sonno e i sogni, poiché il cervello continua a elaborare i pensieri e le preoccupazioni anche durante il sonno.
Il ciclo di sogni agitati e risvegli continui che descrivi potrebbe essere attribuito all'ansia anticipatoria legata alle situazioni stressanti che ti aspettano durante la giornata successiva. Il tuo cervello potrebbe essere iperattivo durante il sonno, elaborando in modo eccessivo le preoccupazioni e le ansie relative agli eventi futuri.
È importante discutere di questa esperienza con la tua psicologa per capire meglio come affrontarla. Potrebbe essere utile esplorare strategie di gestione dello stress e della ansia che possono aiutarti a ridurre l'agitazione durante il sonno e a migliorare la qualità del riposo.
Alcune tecniche che potresti considerare includono la respirazione profonda, la meditazione, la visualizzazione guidata o il rilassamento muscolare progressivo prima di andare a letto. Inoltre, potresti provare a mantenere una routine di sonno regolare, evitando stimoli stressanti o eccitanti prima di coricarti.
Se l'uso del Tavor è prescritto dal tuo medico, è importante seguirne le indicazioni e non esitare a parlarne con lui se riscontri sintomi o esperienze insolite durante il sonno. Inoltre, se l'ansia continua a influenzare significativamente la tua qualità della vita, potresti voler considerare altre opzioni di trattamento, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) o la terapia farmacologica, sotto la supervisione di un professionista della salute mentale.
Il ciclo di sogni agitati e risvegli continui che descrivi potrebbe essere attribuito all'ansia anticipatoria legata alle situazioni stressanti che ti aspettano durante la giornata successiva. Il tuo cervello potrebbe essere iperattivo durante il sonno, elaborando in modo eccessivo le preoccupazioni e le ansie relative agli eventi futuri.
È importante discutere di questa esperienza con la tua psicologa per capire meglio come affrontarla. Potrebbe essere utile esplorare strategie di gestione dello stress e della ansia che possono aiutarti a ridurre l'agitazione durante il sonno e a migliorare la qualità del riposo.
Alcune tecniche che potresti considerare includono la respirazione profonda, la meditazione, la visualizzazione guidata o il rilassamento muscolare progressivo prima di andare a letto. Inoltre, potresti provare a mantenere una routine di sonno regolare, evitando stimoli stressanti o eccitanti prima di coricarti.
Se l'uso del Tavor è prescritto dal tuo medico, è importante seguirne le indicazioni e non esitare a parlarne con lui se riscontri sintomi o esperienze insolite durante il sonno. Inoltre, se l'ansia continua a influenzare significativamente la tua qualità della vita, potresti voler considerare altre opzioni di trattamento, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) o la terapia farmacologica, sotto la supervisione di un professionista della salute mentale.
Buongiorno, deve essere pesante essersi abituata a questi pensieri costanti ed intrusivi. Nella sintomatologia ansiosa sono molto frequenti, cosa sta facendo per affrontarli?
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