Salve! Sono una ragazza di 25 anni e soffro molto di ansia, pensavo di aver imparato a gestirla, a m

19 risposte
Salve! Sono una ragazza di 25 anni e soffro molto di ansia, pensavo di aver imparato a gestirla, a mi sbagliavo. Se fosse per la mia dottoressa dovrei prendere lexotan, ma il suo sostituto me lo sconsiglió e quindi decisi di non prendere più gocce, essendo giovane. Cosa mi succede? Soffro fieramente di ansia e del disturbo ossessivo compulsivo, lo so perché andai da uno psicologo due anni fa, e mi disse che soffrivo di questo, ma non abbiamo approfondito L argomento perché lo vedevo molto menefreghista. Ora parli apertamente, mi ferisce tanto questo disturbo, perché mi mette a disagio anche con me stessa, il mio ragazzo giudica ma non capisce. Mi capita di fare un aZione e poi pensare in maniera fissa di aver fatto la cosa apposto, ad esempio…L’ altra sera il mio ragazzo mi mando una sua foto molto personale, nella mia testa piuttosto che averlo cancellato per me l ho inviato a qualcuno, a seguire mi sono fissata con una mi amica, come se L avessi inviato a lei per poi aver cancellato là chat. Quindi penso a questa cosa in maniera fissa fino a stare mLe, e mi chiedo di svegliarmi perché se L avessi fatto avrei fatto di tutto, sarei stata preoccupata, invece io dopo che ho cancellato le foto dopo quasi 10 minuti sono andata a letto e mi sono svegliata all 5 con L ansia e quindi li nella ho iniziato avere questi disturbi. Non giudicatemi ma aiutatemi a capire la situazione, il mio ragazzo mi dice soltanto di andare da un medico, lo capisco e ha ragione ma vorrei un appoggio da parte sua, una protezione, un provare a farmi ragionare, ma niente. Questo disturbo ossessivo compulsivo mi capita soprattutto quando sono fortemente stressata, però capita che quando chiudo L acqua la sera devo controllarlo più di una volta come se non mi fidassi di me
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata e mi dispiace che la problematica non sia stata adeguatamente trattata e affrontata.
Ritengo sia fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che inoltre possa essere utile per lei ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, comprendo che convivere con queste difficoltà sia molto difficile per lei. Come anche la sensazione di non essere compresa all'esterno per un malessere che è reale e non sarà giudicata per questo. Ritengo importante rivolgersi nuovamente ad un professionista che possa accompagnarla nella comprensione di quello che sente, come avviene e come gestirlo. Rimango a disposizione, un saluto
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Scrive di soffrire di DOC e che viene già seguita da uno psicoterapeuta. Credo che sia opportuno per lei continuare a confrontarsi con il suo psicologo per evitare di rimanere confusa.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, considerando che è giovane, le consiglierei di non aspettare, ma di affidarsi ad un professionista per poter affrontare in tempo utile i sintomi e le origini del disturbo. E' molto probabile che vadano affrontati ed elaborati traumi relazionali precoci e non che sono esitati in un disagio che si manifesta con i sintomi da lei riportati. Rimango a disposizione. Un saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
Gentile ragazza, le tue continue ruminazioni dubbiose sono il fulcro del DOC.
Rivolgiti con fiducia ad uno psicologo psicoterapeuta per un colloquio di consulenza; tra le cose che dovrà valutare, ci sarà anche il livello della sofferenza emotiva che tali pensieri intrusivi ti causano, e se vi sono i presupposti anche per un invio dallo psichiatra per una terapia farmacologica.
Coraggio, vedrai che troverai molto giovamento dalla psicoterapia.
Auguri, dottoressa Mg Fanciulli
Salve. L'ansia non si gestisce, si comprende. Dice che è come se non si fidasse di sé. Ha centrato il punto. L'ansia e comportamenti ossessivi servono a compensare la mancanza di fiducia in sé. Come mai non si fida di lei? Quali sono i condizionamenti subiti che la fanno sentire sbagliata? Valuti la possibilità di intraprendere un buon percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprendere le cause dell'ansia e dei comportamenti ossessivi, che con l'elaborazione dei vissuti emotivi che sono alla base del problema possa stimolare la fiducia in se stessa lasciando che l'ansia diventi sempre meno condizionante nella sua vita. Distinti saluti
Salve forse è proprio arrivato il momento di lavorare su questi temi. Ovviamente la scelta se rimanere in questa condizione o chiedere un consulto con uno specialista per valutare la situazione attuale e le possibili attività è solo sua. Un cordiale saluto
Cara Ragazza,
ha descritto molto bene la sofferenza di chi soffre di disturbo ossessivo-compulsivo: sentire di non potersi fidare di se stessi, della propria memoria, delle proprie intenzioni. E' davvero difficile!
Inoltre, come lei ci racconta, questo disturbo finisce per rendere anche i rapporti con gli altri un inferno: non capiscono, pensano davvero che "se solo volesse" potrebbe fare in un altro modo... E' difficile spiegare l'ansia travolgente che obbliga a controllare, a rimuginare, e che alimenta il dubbio fisso e lancinante.
Ma non deve essere così per sempre: dal disturbo ossessivo-compulsivo si può uscire. La psicoterapia cognitiva può aiutarla a risolvere questo problema e a riprendere in mano le fila della sua vita.

con i migliori auguri,
Dr. Ventura
Buonasera, ho letto con attenzione quello che ha scritto e mi associo alle risposte datele dai colleghi.
Il mio consiglio è quello di intraprendere un percorso psicoterapeutico per iniziare a prendersi cura di sé. La maggior parte delle volte la difficoltà sta nell'iniziare. Le faccio i miei auguri e resto a disposizione per maggiori informazioni. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Buonasera, comprendo la sofferenza rispetto a questi pensieri fissi e intrusivi. Ritengo sia necessario approfondire questa problematica attraverso un percorso psicoterapeutico per comprendere che cosa attiva l'ansia, nonché le ossessioni e i comportamenti compulsivi. Inoltre, il percorso le permetterà di poter avere una maggiore conoscenza di sé.
Cordiali saluti, Dott.ssa E.L.
Salve, da quello che scrive sembra sentire il bisogno di essere capita e sostenuta. Non è facile comprendere la sofferenza causata dai pensieri intrusivi e ripetuti del disturbo ossessivo compulsivo se non lo si ha. Mi rendo disponibile nell'eventualità in cui lei si senta di capire meglio quello che le sta succedendo, facendo sì che anche le persone attorno a lei lo capiscano, in modo da poter ridurre l'ansia che prova. Un saluto, dott.ssa Vigani Viola
Buonasera, sicuramente in questo momento è più consapevole della necessità di dover approfondire molto di più alcuni aspetti della sua personalità e della sua vita. Si faccia coraggio, parlarne con un professionista sicuramente potrebbe aiutarla. Saluti,
dott.ssa Ilaria Cutuli
Gentile ragazza, la sofferenza che prova dev'essere davvero pesante da portare ogni giorno con sé. Non esistono soluzioni preconfezionate che come formule magiche la sollevino dalle sensazioni di ansia e mancanza di fiducia in sé stessa, ma la buona notizia è che un percorso personalizzato che si concentri sul suo speciale modo di vivere il suo disturbo può aiutarla a comprenderne le radici e a sviluppare strategie che la aiutino a raggiungere un maggiore benessere. Lei è ancora giovane, piena di possibilità, non lasci che l'ansia ponga limiti al suo sviluppo personale. Dott.ssa Jessica Maranza
Buonasera, capisco il disagio di questa situazione. Può essere molto complicato convivere con questi pensieri intrusivi e con questa ansia, e rischiano di non farla vivere serenamente. Per questo motivo, il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicologo per intraprendere un percorso psicoterapico. Cordialmente Dott.ssa Valentina Maccioni
Gentile utente, l'ansia va curata e non gestita. Ha detto di essersi rivolta già ad uno psicologo in passato, ma per poco tempo, evidentemente non un tempo sufficiente. La invito a trovare il coraggio di farlo nuovamente e iniziare una psicoterapia, ne trarrà grande giovamento.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Pamela Cornacchia
Buongiorno, comprendo quanto sia dura per lei vivere costantemente con queste sensazioni che le paiono scomode. Non deve sentirsi giudicata a scrivere in questa chat ricca di professionisti che senza dubbio possono comprendere il suo stato e la sintomatologia da lei descritta. Deve prendere ora coraggio e rivolgersi ad uno psicoterapeuta di cui possa fidarsi, e con il quale intraprendere una relazione di fiducia e alleanza grazie alla quale potrà approfondire questo vissuto e acquisire gli strumenti attraverso cui farne fronte.
Dott.ssa Dainelli Irina
Salve, la ringrazio per aver condiviso un periodo così spiacevole della sua vita. Rispetto a quanto scrive, le consiglierei di approfondire il discorso con un professionista. L’ansia è un fenomeno che va, innanzitutto, compreso. Capire le motivazioni che sottendono alla propria ansia vuol dire acquisire gli strumenti necessari per poterla dominare. Uno psicologo è in grado di far emergere in lei le risorse utili a quest’acquisizione. Dice di aver avuto la diagnosi di DOC da un professionista che, tuttavia, ha sentito “menefreghista”. Ciò non deve comunque far temere che ogni professionista sia uguale. L’aiuto di un professionista, in questo caso, può davvero essere utile non a farsi restituire una diagnosi quanto ad approfondire le origini della sua ansia, ciò che la vivifica e in che modo è possibile elaborarla. Questo le sarà utilissimo anche in termini di riacquisizione di fiducia nei confronti di sé stessa e dei rapporti che ha con gli altri. La saluto e le auguro una buona giornata. A disposizione. Dott. Greco
Gentilissima utente, potremmo esaminare il tuo problema di ansia e disturbo ossessivo compulsivo attraverso diversi approcci.
Prima di tutto, potrebbe essere utile approfondire il rapporto con il tuo ragazzo e capire come potrebbe sostenerti meglio. Forse potreste avere una conversazione aperta sulla tua condizione e su come lui potrebbe essere di supporto per te.
Inoltre, potresti considerare di cercare un nuovo psicologo o terapeuta che sia più empatico e possa aiutarti a esplorare più a fondo il tuo disturbo ossessivo compulsivo. Una terapia cognitivo-comportamentale potrebbe essere particolarmente utile per affrontare i pensieri distorti e i comportamenti ritualistici che sperimenti.
Infine, potresti discutere con il tuo medico la possibilità di una terapia farmacologica con un farmaco appropriato per il trattamento dell'ansia e del disturbo ossessivo compulsivo, ma è importante valutare attentamente tutti gli aspetti prima di prendere una decisione.
In generale, è importante che tu cerchi il supporto di professionisti qualificati e che sia disposta ad affrontare il tuo disturbo in modo aperto e consapevole. Sappi che non sei sola e che ci sono risorse disponibili per aiutarti a superare questa sfida. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Gentile utente, grazie per la condivisione.
Comprendo quanto ciò che vive possa essere fonte di disagio, soprattutto perché i sintomi che riferisce sono complessi da gestire oltre che risucchiare le energie che abbiamo a disposizione. Una cosa non mi è chiara: i disturbi menzionati le sono stati diagnosticati da uno psichiatra o collega psicologo attraverso un percorso? Glielo chiedo perché spesso vengono utilizzate etichette diagnostiche in maniera errata e questo non fa il bene del paziente.
In ogni caso, pur comprendendo il suo bisogno di protezione e affetto da parte del suo ragazzo, quanto esperisce è un elemento che fa parte del suo mondo interno. E' certamente vero che l'appoggio di chi amiamo è fondamentale, ma è anche vero che la nostra vita e il nostro benessere dipendono esclusivamente da noi. Pertanto, non conoscendo approfonditamente la storia, mi sento di consigliarle di effettuare una visita dallo psichiatra (qualora non sia già in cura) e successivamente di iniziare una psicoterapia adatta alle sue necessità. Vedrà che andrà tutto per il meglio.
Un caro saluto

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