Salve, sono una ragazza di 25 anni affetta da diaturbo borderline. Abito in provincia di Napoli e pu
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risposte
Salve, sono una ragazza di 25 anni affetta da diaturbo borderline. Abito in provincia di Napoli e purtroppo non ho trovato ancora qualcuno che faccia al caso mio. Ho letto parecchio sull'argomento. Personalmente seguo una terapia analitica da 3 anni, non ricevendo purtroppo dei risultati stabili. Ci son colleghi che applicano terapie specifiche per il mio problema nella mia zona? Vi ringrazio.
Le suggerisco di continuare a seguire la terapia con il suo analista, di resistere alla "tentazione" di cambiare terapeuta e di rivolgere a lui, che la segue già da diverso tempo, i suoi dubbi e le domande, per cercare delle possibili risposte che non troverà "leggendo sull'argomento". Nessuna lettura, insomma, può rispondere alle domande che riguardano la sua persona, la sua storia e la sua ricerca di "stabilità".
Mi scriva pure per ulteriori chiarimenti in merito ai suoi dubbi.
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Gentilissima, non ha pensato di parlare direttamente con la sua terapeuta della sua impressione di non vedere miglioramenti nel suo disturbo? Questa sua convinzione, una volta condivisa con la sua terapeuta, potrebbe divenire essa stessa motivo di una progressione nel suo percorso. Qualsiasi altra considerazione da parte di un altro psicoterapeuta, come la sottoscritta, rischierebbe di interferire con la psicoterapia che sta già effettuando. Un saluto, Marta Corradi
Salve,
se nonostante sia in terapia, non ha raggiunto dei risultati, forse è il caso di parlarne con il terapeuta, in modo da ricalibrare la terapia stessa e magari prendere in considerazione anche l'ipotesi di integrare la psicoterapia con una terapia farmacologica.
Saluti.
se nonostante sia in terapia, non ha raggiunto dei risultati, forse è il caso di parlarne con il terapeuta, in modo da ricalibrare la terapia stessa e magari prendere in considerazione anche l'ipotesi di integrare la psicoterapia con una terapia farmacologica.
Saluti.
Buongiorno, sicuramente è importante valutare se il cambio di terapeuta sia una fuga da una situazione che la mette a disagio perchè si stanno affrontando dei nodi cruciali o una scelta consapevole perché sente di avere bisogno di altro. Potrebbe anche pensare di integrare un percorso personale con dei gruppi di skills training focalizzati sulla DBT, terapia di elezione per il disturbo borderline di personalità. Nella sua zona non ho riferimenti ma se vuole il San Raffaele di Milano è specializzato e potrebbe darle indicazioni su uno specialista nella sua zona. Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Zocchi
Dott.ssa Elisa Zocchi
Le consiglierei un EMDR Practitionner con molti anni di esperienza. Può consultare il sito di EMDR Italia. Cordiali saluti. Ivano Ancora.
Buonasera! Come già detto da alcune colleghe, è importante che lei parli dei suoi dubbi sull'evoluzione della terapia con il dottore che la segue. I percorsi lasciano sempre delle tracce che non vanno mai perse, ma prima di cambiare è bene ponderare la scelta.
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Valeria Randisi
Buona sera, purtroppo l'esperienza della psicoterapia ė costellato da resistenze e i risultati si palesano a fine percorso. Le suggerisco di parlarne con il suo terapeuta per contestualizzare questa sua perplessità.
Cordiali Saluti.
Cordiali Saluti.
Buonasera. Premesso che è corretto parlare con il proprio terapeuta a prescindere dalla decisione di continuare o meno, aggiungo che la psicoterapia cognitivo comportamentale e suoi particolari approcci forniscono in genere buoni risultati rispetto ai disturbi di personalità.
Le auguro buona serata!
Le auguro buona serata!
Buonasera, sono pienamente d'accordo con le mie colleghe che mi hanno preceduta nelle risposte. Ci pensi bene a cambiare terapeuta, xchè potrebbe essere una fuga per non avere il coraggio di elaborare o sciogliere alcuni nodi della sua storia passata. Quindi le sembrerà che la sua terapia non stia proseguendo nella maniera giusta. Ne parli con il suo terapeuta e cerchi di spiegare tutti i suoi dubbi, vedrà che il suo terapeuta la potrà aiutare. La saluto cordialmente,dott. Eugenia Cardilli
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Buonasera. In realtà lei sta già lavorando benissimo!!! Se è vera la diagnosi del.disturbo borderline, allora seguire una persona stabilmente da tre anni è già sinonimo di successo terapeutico. Non si scoraggi e utilizzi questo cosidetto ciclo di rottura per andare.ancora più in fondo alla sua storia. Cordialmente Silvia Pinna
Salve. Come anticipato da piú colleghi, prima di interrompere questo percorso per poi iniziarne un altro sarebbe importante che lei potesse parlare di questa rottura dell'alleanza visti gli scarsi risultati con il suo attuale specialista. Aggiungo che attualmente l'approccio più indicato per il disturbo borderline di personalità é quello cognitivo comportamentale, nello specifico la DBT e la terapia metacognitiva interpersonale sono adatti al suo caso. Resto a sua disposizione per ulteriori info. A presto.
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Gentile Utente, Alcuni approcci sono indicati come migliori di altri nell'intervento terapeutico, ma la verità è che al netto degli strumenti il maggior potere curativo ce l'ha la relazione tra paziente e terapeuta. Nel suo caso questa relazione sembra positiva, ed è testimoniato dai tre anni di continuità nel lavoro tra voi. Se sente che però ci sono aree sulle quali non ha ancora la presa che vorrebbe, resista alla tentazione di cedere e cambiare, e lo porti con fiducia nella relazione; il contratto terapeutico vive continue riformulazioni, e forse questa è un'occasione per ridefinire una direzione comune verso la quale procedere. Un caro augurio di buona fortuna
Gentile utente, dovrebbe esporre alla sua psicoterapeuta le difficoltà che incontra in questo percorso, in modo che possiate trovare una soluzione più soddisfacente che .riguarda il suo caso. Cordialmente.
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Buongiorno, concordo con i colleghi che mi hanno preceduto sulla necessità di affrontare la questione con il suo terapeuta. Il tema del cambiamento (di terapia, terapeuta e non solo...) è parte integrante del suo percorso, indipendentemente dal fatto che decida di lasciare o proseguire. Cordiali saluti, Dr.ssa Giulia Ferrari
Salve! Completamente in linea con i colleghi che le hanno precedentemente risposto...ma nn ho ben capito se hai mai fatto anche una terapia farmacologica...
Cara ragazza, io pratico l'EMDR con ottimi risultati e le consiglio di affidarsi ad un collega della sua zona, che può trovare sul sito dell'Associazione EMDR ITALIA. Se volesse una consulenza online, io ci sono. Un caro saluto.
Ritengo che un trattamento farmacologico sia necessario per un disturbo Borderline di personalità. Assocerei un trattamento cognitivo comportamentale pur tuttavia ritenendo che il cambio di Psicoterapeuta e di indirizzo non sempre può essere efficace. Se nutre delle perplessità sullo sviluppo della sua psicoterapia è sempre opportuno parlarne con il suo terapeuta.
Buongiorno, la sua richiesta di aiuto mi risulta veramente speciale. Nessuna realtà o soluzione che io le possa proporre potrà superare la sua realtà, che è di sofferenza e di una forte esigenza di cambiamento. Questo è un ottimo segnale e credo che lei sia sulla buona strada, perché l’esigenza di cambiamento nasce quando il cambiamento è già iniziato. Forse non lo sa, ma io mi sento di doverla rassicurare su una cosa: Il collega, o la collega, sta lavorando bene, deve solo avere pazienza. La saluto cordialmente. Pasquale Caulo
Le consiglio innanzitutto di parlarne con il suo terapista; l'intenzione di cambiare professionista può dipendere da varie ipotesi, quali:
-la difficoltà di affrontare temi e nodi che si preferisce evitare cambiando terapista;
-la non condivisione tra lei e il suo terapista di obiettivi e tempi del trattamento;
-un aspetto personale del terapista che interferisce con il percorso e di cui è bene parlare per poter poi fare dei progressi;
-la reale difficoltà del professionista nel poterla aiutare.
Solo dopo averne parlato con il suo terapista, se lei pensa che sussista una sua reale difficoltà nell'aiutarla (escludendo dunque le prime tre ipotesi), allora le consiglio di cambiare professionista. Rispetto alla sua domanda "quali terapie specifiche", le consiglio di scegliere non tanto in base al modello specifico di terapia, ma valutando il professionista (se è esperto nei disturbi borderline, se dai primi colloqui si sente capita e accolta), dato che, come le ha già detto un collega, ciò che più conta nella cura non sono tanto i diversi modelli o tecniche utilizzati ma la relazione tra terapista e paziente. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. La saluto cordialmente. Dott.ssa Giovanna Di Lauro
-la difficoltà di affrontare temi e nodi che si preferisce evitare cambiando terapista;
-la non condivisione tra lei e il suo terapista di obiettivi e tempi del trattamento;
-un aspetto personale del terapista che interferisce con il percorso e di cui è bene parlare per poter poi fare dei progressi;
-la reale difficoltà del professionista nel poterla aiutare.
Solo dopo averne parlato con il suo terapista, se lei pensa che sussista una sua reale difficoltà nell'aiutarla (escludendo dunque le prime tre ipotesi), allora le consiglio di cambiare professionista. Rispetto alla sua domanda "quali terapie specifiche", le consiglio di scegliere non tanto in base al modello specifico di terapia, ma valutando il professionista (se è esperto nei disturbi borderline, se dai primi colloqui si sente capita e accolta), dato che, come le ha già detto un collega, ciò che più conta nella cura non sono tanto i diversi modelli o tecniche utilizzati ma la relazione tra terapista e paziente. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. La saluto cordialmente. Dott.ssa Giovanna Di Lauro
Gentilissima, provi a parlarne con il suo terapeuta. Una buona terapia si basa su una buona relazione e qualità comunicativa. La terapia è come un tango che si balla in due, siete entrambi fondamentali in questo percorso e con l’aiuto del suo analista potrete capire come affrontare queste sue perplessità e provare a continuare efficacemente questo intervento terapeutico. Cordialmente Dr.ssa Daniela Fierro
Carissima, concordo con i colleghi che prima di cambiare il terapeuta e l'approccio, sarebbe opportuno parlarne con il suo psicoterapeuta attuale. Tre anni di percorso testimoniano un'intesa e buona relazione terapeutica. Nello stesso tempo occorre tenere a mente che i percorsi nel trattamento dei disturbi di personalità sono particolarmente lunghi e di norma eccedono i tre anni di tempo. E' vero che la DBT è indicata e molto efficace per il disturbo borderline di personalità, ma anche la psicoanalisi può essere molto valida. Potrebbe valutare insieme al suo terapeuta l'integrazione della terapia con i gruppi di skills training per migliorare l'efficacia del trattamento.
Cordiali saluti. Dott.ssa Jarmila Chylova
Cordiali saluti. Dott.ssa Jarmila Chylova
Salve
Riflettere con il suo terapeuta sui risultati raggiunti e quelli ancora da raggiungere è il primo passo, la sua insoddisfazione potrebbe essere un meccanismo di difesa attivatosi proprio perché, magari, state facendo un buon lavoro che alcuni parti di lei non ancora sono pronte ad accettare. Noi con l’EMDR lavoriamo anche su questo aspetti, ma sono certa che il suo psicoterapeuta sarà in grado di operare l’intervento giusto. Se così non fosse, allora potrà avviare la nuova scelta.
Saluti
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Riflettere con il suo terapeuta sui risultati raggiunti e quelli ancora da raggiungere è il primo passo, la sua insoddisfazione potrebbe essere un meccanismo di difesa attivatosi proprio perché, magari, state facendo un buon lavoro che alcuni parti di lei non ancora sono pronte ad accettare. Noi con l’EMDR lavoriamo anche su questo aspetti, ma sono certa che il suo psicoterapeuta sarà in grado di operare l’intervento giusto. Se così non fosse, allora potrà avviare la nuova scelta.
Saluti
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Salve, alla luce del percorso che sta portando avanti da tre anni, sarebbe utile che lei affrontasse le sue perplessità rispetto alle sue aspettative dei risultati con il suo analista che la conosce bene.
Un caro saluto. Rosaria Campisi
Un caro saluto. Rosaria Campisi
Buongiorno,
in primis ritnego fondamentale che condivida questi pensieri con il suo Psicologo/Psicoterapeuta, in modo da poter ricercare insieme la strada migliore.
Rispetto alla sua richiesta, in Terapia Cognitivo Comportamentale esistono numerosi approcci Evidence Based (basati su prove scientifiche) di comprovata efficacia per il trattamento del Disturbo Borderline di Personalità, come ad esempio la Terapia Dialettico Comportamentale (DBT-Marsha Linehan).
In bocca al lupo!
Dott. Luca Oppo
in primis ritnego fondamentale che condivida questi pensieri con il suo Psicologo/Psicoterapeuta, in modo da poter ricercare insieme la strada migliore.
Rispetto alla sua richiesta, in Terapia Cognitivo Comportamentale esistono numerosi approcci Evidence Based (basati su prove scientifiche) di comprovata efficacia per il trattamento del Disturbo Borderline di Personalità, come ad esempio la Terapia Dialettico Comportamentale (DBT-Marsha Linehan).
In bocca al lupo!
Dott. Luca Oppo
Buongiorno, è importante che lei faccia presente questi vissuti e dubbi al suo terapeuta; è importante portare nel "campo" della terapia anche le perplessità che possono sopraggiungere dopo un po' di tempo. Esplori le aspettative circa il significato della psicoterapia per lei, sono certa che il suo terapeuta le conosce bene e potrà accoglierla al meglio senza giudicarla.
Resto a disposizione e in bocca al lupo,
Dott.ssa Maria De Masis
Resto a disposizione e in bocca al lupo,
Dott.ssa Maria De Masis
Gentile utente, il disturbo borderline è sicuramente difficile da affrontare, ne ha parlato con il suo terapeuta di queste preoccupazioni? La terapia analitica è senz'altro ottima per il trattamento di questo disturbo.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
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