Salve. Sono una ragazza di 24 anni. Sono fidanzata da meno di un anno, ad Agosto ho scoperto di esse

19 risposte
Salve. Sono una ragazza di 24 anni. Sono fidanzata da meno di un anno, ad Agosto ho scoperto di essere incinta, inizialmente spaventata, poi ho avuto il supporto psicologico del mio compagno, che in pochissimi giorni ...dall’essermi completamente vicino ha cominciato ad allontanarsi senza darmi un motivo ben preciso ma semplicemente dicendo che non era il momento, che non eravamo pronti ad una cosa così grande. Mi sono sentita sola, spaventata e incastrata in una cosa più grande di me, mai avrei pensato di arrivare ad una scelta tanto orribile: l’aborto. Da quel giorno la mia vita sembra essersi bloccata. Sono rimasta a quel dì, a quel momento, mi rivedo ancora in quella stanza, ad aspettare che tutto finisse, sola, stanca, dolorante e triste. Anche con lui le cose sono cambiate, mi accorgo che è molto più distante, che non mi da più le stesse attenzioni di un tempo. Non c è un giorno della mia vita in cui non ripenso a tutto questo. Al tempo stesso ho paura di perdere lui che è l’unico punto fermo, l’unica ancora alla quale riesco ad attaccarmi nei momenti bui. Forse perché l’ho nascosto alla mia famiglia e alle persone care per non far sì che la mia sofferenza potesse diventare anche la loro. Non so più che fare ma mi aggrappo alla speranza che un giorno tutto questo possa essere soltanto un brutto ricordo. Per ora la mia vita è ferma a quel giovedì 26 Agosto.
Salve, mi dispiace moltissimo per la situazione che descrive poiché comprendo la sofferenza che Possa generarle. Avete provato ad instaurare un dialogo per cercare di esprimervi a vicenda i vostri pensieri e vissuti emotivi connessi a questa situazione? Quantomeno per cercare, se possibile, di arrivare ad un compromesso che possa evitare una così brusca e drastica fine. Comunque ritengo importante che lei si riservi uno spazio psicologico per cercare di elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi a quel giorno di agosto e come mai lei ritiene di sentirsi bloccata a partire da quel giorno. Sarebbe opportuno cercare di indagare quali pensieri si sono instaurati in lei che la bloccano e non le permettono di andare avanti.
credo che in queste situazioni possa essere utile Anche un approccio EMDR, ma non solo questo, in grado di favorire l’elaborazione di quanto avvenuto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gent.ma, è importante che chieda un aiuto da uno specialista. L’esperienza cui è andata incontro ha generato importanti reazioni emotive e affettive, probabilmente contrassegnate da sentimenti di tristezza, vergogna o colpa che sembrano condurre il suo pensiero al periodo dell’interruzione volontaria di gravidanza. Considerati anche il senso di solitudine e l’impossibilità di condividere questa sua esperienza con le persone a lei più care, sarebbe opportuno si facesse aiutare per tornare a ritrovare un suo equilibrio personale. Una psicoterapia, non necessariamente a lungo termine, potrebbe esserle di aiuto. SG
Salve, la invito a intraprendere un percorso psicologico per elaborare il forte vissuto emotivo che ha sperimentato con l'aborto. Mi dispiace per la situazione che sta vivendo, ma credo che lei in questo momento abbia bisogno di un supporto psicologico.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gent.ma, immagino quanto sia stato per lei difficile scrivere qui la sua delicatissima storia, è un passo molto importante.
Da quello che ha scritto la sua vita è bloccata a quel momento doloroso, sta vivendo un vero e proprio impasse, e tante emozioni e pensieri prendono vita in Lei. Ritengo che sia importante concedersi uno spazio personale con un professionista, per vivere e riflettere su tutti questi vissuti e per trovare in Lei quelle risorse che l'aiutino ad andare avanti.
Non lasci che il dolore diventi pervasivo, può chiedere aiuto.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Georgia Miuti.
Buonasera, mi sento di dirle che le sono vicina umanamente. La scelta che ha fatto è delicatissima. La sua esistenza è rimasta bloccata e seppur la sua sembri essere stata una scelta volontaria, di fatto appare dalla sua descrizione come un trauma subito. Non mi sembra il caso di scriverle altro se non di non rimanere sola ad affrontare questo momento difficile.
Se ha bisogno può contattarmi.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno, mi dispiace per la sua sofferenza e la.comprendo profondamente. La.scelta dell'aborto è sempre molto dolorosa. Il suo ragazzo forse sta soffrendo anche lui, forse si sente in colpa per non aver accettato questa gravidanza. Anche se molto pesante la scelta dell'aborto è a volte necessaria. Ha provato a farsi aiutare da un professionista? Sono sicura che l'aiuterebbe ad affrontare questo lutto.
Resto a disposizione e la saluto.
Claudia m
Salve, mi dispiace molto per la situazione che sta attraversando che comprendo essere molto dolorosa. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicologico che possa essere per lei uno spazio di supporto in questo momento delicato e di elaborazione dei suoi vissuti emotivi.
Cordiali saluti, Dott.ssa FM.
Gentile Utente, buona sera!
Mi spiace molto per la sua sofferenza e le sono vicina.
Il suo racconto mi fa risuonare una condizione di lutto, per certi versi difficile, non riconosciuto, che non riesce ad elaborare.
Sebbene interrompere una gravidanza sia, a volte una decisione di buon senso, ciò non toglie che sia una condizione dolorosa e che richieda l'accoglienza e l'elaborazione di una sofferenza profonda ed intima.
Penso che un percorso di supporto psicologico per l'elaborazione di questo lutto, possa donarle sollievo ed accompagnarla nuovamente nella serenità.
Resto a sua disposizione nel caso avesse piacere di approfondire.
Buonasera, ha fatto molto bene a scrivere e a chiedere aiuto. Quello che ha vissuto merita di essere accolto, ascoltato ed elaborato. Per questo la invito a contattare un terapeuta EMDR.
Questo le permetterà di rielaborare il ricordo e di darsi la possibilità di stare bene. Un caro saluto, Dr.ssa Eleonora Paparo
Salve sulla base della sua nota potrebbe essere una buona soluzione per lei valutare la possibilità di chiedere un consulto con uno psicoterapeuta per analizzare la situazione e valutare le eventuali ulteriori attività. Il disagio che descrive sul piano psicologico sembra essere persistente e sembra avere anche ricadute su vari aspetti della sua vita. Le ricordo che questa ipotesi si basa solo sul suo breve racconto e quindi su pochi elementi che devono essere ulteriormente compresi e approfonditi. Un cordiale saluto
Salve. Nella sua sofferenza leggo il dolore di aver fatto una scelta così forte, la paura di dirlo alla famiglia e alle persone care per non farle soffrire e il vissuto di tradimento e abbandono da parte del suo compagno in questa situazione: prima l'ha supportata e le è stato vicino, poi dicendole che non si sentiva pronto si è un pó allontanato e lei ha preso una decisione che non si perdona. Da quel giorno è in un vissuto di solitudine, e ferma a quel momento. Chiede se un giorno può diventare un lontano ricordo. Si, può diventarlo. Ma forse deve farsi aiutare. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprendere meglio perché ha preso questa decisione, se analizzandola sotto vari punti di vista, sia su un piano emotivo che su un piano di realtà, può perdonarsi. Nella mia esperienza, quando si possono vivere le emozioni, integrate con le sensazioni corporee, ci si può liberare dai sensi di colpa che impediscono di andare avanti, stimolando la fiducia in se stessi si può vivere la solitudine anche in modo positivo, arrivando ad un processo di individuazione che rende meno dipendenti dalle persone care e dalla paura di perderle. Distinti saluti
Carissima,
so e posso immaginare come si sente. La invito fortemente a intraprendere un percorso di psicoterapia in presenza nella sua zona o anche online.
Mi rendo disponibile per informazioni.
Un caro abbraccio
Dott.ssa Daniela Vargiolu
Cara ragazza, intuisco la sofferenza che sta vivendo e ne sono profondamente dispiaciuta. Posso immaginare quanto sia faticoso per Lei fare i conti con un simile vissuto e quanto le sia costato anche scegliere di trascriverlo. Il fatto che sia qui a formulare la sua richiesta denota come riesca ad intuire anche una risposta e che, per quanto senta che la sua vita si è fermata, è in atto un grande movimento. Il dolore con cui sta facendo i conti merita di essere approfondito negli spazi e nei tempi adeguati, così come Lei merita di essere e sentirsi supportata. Piuttosto che continuare a portare da sola un peso così importante, potrebbe incontrare con un* psicolog* con cui condividerlo, con cui esplorare la sua sofferenza nel contesto protetto della relazione di cura. Potrebbe conoscere il/la professionista anche attraverso un primo videoconsulto per poi valutare come procedere e quale percorso intraprendere, affidandosi alle sue percezioni e al suo intuito oltre che alle sue valutazioni. Un caro saluto, dott.ssa Valentina Cecchi
Gentilissima, sicuramente ha vissuto una situazione complicata e di grande confusione e sofferenza. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per aiutarla ad elaborare l'esperienza e di provare il più possibile ad aprire un dialogo con il suo ragazzo su quanto avete vissuto.
Gentile utente, si ricavi uno spazio di psicoterapia per esplorare, in una situazione protetta e intima, i vissuti legati a questa sperienza e per dare senso al dolore e al senso di immobilità che sta provando. Quella che sta vivendo è un'esperienza di lutto, che richiede di essere accolta in quanto tale, con tutte le sfaccettature emotive legate alla specificità della sua situazione.
Resto a disposizione. Un cordiale saluto, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Buonasera, dalle sue parole emergono grande sofferenza e solitudine. È importante che si dia lo spazio e il tempo per elaborare il suo aborto che è a tutti gli effetti una perdita; un percorso terapeutico, inoltre, l'aiuterebbe anche a riflettere sulla sua relazione di coppia in modo che le sue scelte possano essere guidate dai suoi bisogni e non dalla paura di perdere il suo partner. Le consentirà di riattivare un tempo che è fermo a quel giorno di agosto.
Carissima utente, come sottolineato dai miei colleghi dovrebbe iniziare con un percorso di elaborazione del suo lutto, riflettere sui sentimenti di perdita e rinuncia che sta sperimentando.
I fatti che lei racconta possono essere letti in tanti modi diversi ed è bene non essere precipitosi e lasciare anche che il tempo faccia maturare le cose, Le consiglio di trovare il modo per non affrontare da sola problemi che sono nati nella coppia ed è meglio che siano risolti in quanto coppia.
L'episodio che lei riporta potrebbe essere letto come una incomprensione contingente che può generare da diverse cause specifiche, oppure figlio di una strategia di vita divergente, oppure ancora una sensibilità diversa legata alla maturazione del percorso di coppia. In ogni caso, come già scritto, penso che sia importante riuscire a non nascondere il suo travaglio e affrontare queste tematiche insieme al suo partner magari con l'aiuto di uno specialista. Cari saluti, d.ssa Violeta Raileanu
Buonasera, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Comprendo il suo blocco e l'ancoraggio a un evento che può essere vissuto come una perdita, un lutto oppure come un qualcosa di cui ci si sente impotenti a farcela da soli, specie se non si ha una buona rete di supporto pratico ed emotivo. Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per mettere a tema l'esperienza che ha fatto e i vissuti e i significati emotivi connessi, e individuare nuove e alternative possibilità d'azione per recuperare il proprio benessere.
Resto a disposizione. Un caro saluto, dott.ssa Matilde Ciaccia.
La Sua esperienza è profondamente toccante e comprensibile in quanto coinvolge un insieme di emozioni dolorose e complesse. L'aborto, specialmente in circostanze dove ci si sente soli e senza adeguato supporto, può lasciare un segno profondo. Trovarsi a prendere una decisione così importante senza il sostegno che avrebbe desiderato amplifica il senso di isolamento e incertezza.
È naturale che il Suo compagno, nonostante il supporto iniziale, possa essersi allontanato, poiché anche lui potrebbe essere alle prese con i propri sentimenti riguardo a tutto questo. Tuttavia, la Sua sofferenza non trova una risposta adeguata nella distanza emotiva e questo diventa una fonte di ulteriore dolore.
Tenere tutto per sé, senza condividere con la famiglia o con altre persone care, può intensificare questo senso di blocco e solitudine. È comprensibile voler proteggere gli altri dalla propria sofferenza, ma a lungo andare può diventare un peso difficile da portare da sola.
Per affrontare il dolore e iniziare il percorso verso la guarigione, sarebbe utile trovare uno spazio sicuro in cui poter esprimere sinceramente le Sue emozioni, sia in terapia individuale, sia in un gruppo di supporto. Condividere il Suo vissuto potrebbe alleggerire il carico emotivo e offrirLe nuove prospettive e modi per elaborare questa esperienza.
La speranza che un giorno tutto questo possa diventare solo un brutto ricordo è un faro importante e dimostra il Suo desiderio di guarire e andare avanti. Qualsiasi passo Lei decida di compiere, è fondamentale che non si senta sola lungo questo cammino.
Se desidera discutere ulteriormente e ricevere supporto su come affrontare questi sentimenti e costruire il Suo percorso di guarigione, La invito a contattarmi.
Cordialmente,
Dottoressa Laura Lanocita

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