Salve, sono una ragazza di 24 anni. Ho la PCOS e la ginecologa lo scorso anno mi ha prescritto la pi
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Salve, sono una ragazza di 24 anni. Ho la PCOS e la ginecologa lo scorso anno mi ha prescritto la pillola (prendo la yaz). Non so se soffro di insulino resistenza in quanto non ho mai fatto la curva glicemica (la nutrizionista ha detto che probabilmente è così dati alcuni eventi), ma vorrei capire La relazione che intercorre fra questi fattori, ovvero PILLOLA- PCOS- INSULINO RESISTENZA. Cosa mi converrebbe fare se avessi anche l’insulino resistenza? Come dovrei “curarla”? Inoltre potrebbe esserci un nesso fra questi fattori e gli sbalzi d’umore/ frequente cattivo umore? Cosa dovrei fare nel caso?
Buongiorno,
L’iperinsulinemia è strettamente coinvolta nella patogenesi della PCOS in quanto l'ormone aumenta a cascata la quota di androgeni liberi circolanti. La concomitante presenza di obesità – che spesso comporta insulino-resistenza, quadro che fa sì che muscoli, tessuto adiposo, fegato non rispondano correttamente all’ormone, con conseguente incremento della produzione da parte del pancreas – aggrava poi i sintomi della PCOS.
La diagnosi di insulino-resistenza deve essere effettuata dal medico chirurgo, il quale prescriverà le analisi del sangue necessarie a chiarire il sospetto clinico. La terapia farmacologica che i medici specialisti sapranno prescriverle sarà fondamentale per contrastare l'iperandrogenismo e l'iperinsulinemia, compresi i sintomi correlati (sbalzi d'umore, faticabilità, ecc.)
Parallelamente al percorso medico sarà importante un miglioramento dello stile di vita, comprensivo di esercizio fisico regolare e di un'alimentazione varia ed equilibrata. Il consiglio è dunque quello di rivolgersi a una figura professionale competente nell'ambito della dietetica e della nutrizione umana che sappia elaborarle un piano alimentare specifico per le sue esigenze.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, un cordiale saluto
Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista
L’iperinsulinemia è strettamente coinvolta nella patogenesi della PCOS in quanto l'ormone aumenta a cascata la quota di androgeni liberi circolanti. La concomitante presenza di obesità – che spesso comporta insulino-resistenza, quadro che fa sì che muscoli, tessuto adiposo, fegato non rispondano correttamente all’ormone, con conseguente incremento della produzione da parte del pancreas – aggrava poi i sintomi della PCOS.
La diagnosi di insulino-resistenza deve essere effettuata dal medico chirurgo, il quale prescriverà le analisi del sangue necessarie a chiarire il sospetto clinico. La terapia farmacologica che i medici specialisti sapranno prescriverle sarà fondamentale per contrastare l'iperandrogenismo e l'iperinsulinemia, compresi i sintomi correlati (sbalzi d'umore, faticabilità, ecc.)
Parallelamente al percorso medico sarà importante un miglioramento dello stile di vita, comprensivo di esercizio fisico regolare e di un'alimentazione varia ed equilibrata. Il consiglio è dunque quello di rivolgersi a una figura professionale competente nell'ambito della dietetica e della nutrizione umana che sappia elaborarle un piano alimentare specifico per le sue esigenze.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, un cordiale saluto
Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista
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Buonasera,
quasi la maggior parte delle mie pazienti con PCOS sviluppano insulino-resistenza in quanto molto spesso i livelli alti di insulina sono strettamente legati all'aumento dei livelli di androgeni (una delle concause di PCOS), e viceversa. La diagnosi di ciò spetta al medico di competenza che la indirizzerà agli esami specifici da effettuare.
Il percorso nutrizionale può migliorare e arginare la sintomatologia andando proprio a lavorare sul carico glicemico del pasto per evitare picchi glicemici e insulinemici e tenere dunque a bada il circolo vizioso che si crea.
Pertanto, le consiglio di fare una visita specialistica mirata e in seguito una consulenza nutrizionale che possa darle i migliori suggerimenti per un miglioramento dello stile e della qualità di vita.
Per qualsiasi altro dubbio resto a disposizione.
Saluti,
Dott.ssa Anastasia Iapichino
quasi la maggior parte delle mie pazienti con PCOS sviluppano insulino-resistenza in quanto molto spesso i livelli alti di insulina sono strettamente legati all'aumento dei livelli di androgeni (una delle concause di PCOS), e viceversa. La diagnosi di ciò spetta al medico di competenza che la indirizzerà agli esami specifici da effettuare.
Il percorso nutrizionale può migliorare e arginare la sintomatologia andando proprio a lavorare sul carico glicemico del pasto per evitare picchi glicemici e insulinemici e tenere dunque a bada il circolo vizioso che si crea.
Pertanto, le consiglio di fare una visita specialistica mirata e in seguito una consulenza nutrizionale che possa darle i migliori suggerimenti per un miglioramento dello stile e della qualità di vita.
Per qualsiasi altro dubbio resto a disposizione.
Saluti,
Dott.ssa Anastasia Iapichino
Carissima utente, come il collega ha già descritto l'Ovaio Policistico è frequentemente una conseguenza della iperinsulinemia, per cui 1) bisogna fare una curva glicemica ed insulinemica da carico di glucosio; valutare la Emoglobina Glicata 2) un test di intolleranze alimentari 3) saggiare un eventale leaky gut 4) studiare la tua gestione dello stress ( questo provoca in modo cronico elevati livelli di insulina) 5) variare il proprio stile di vita 6) Nutrizione specifica per questo tipo di alterazione ormonale- metabolica, dove si hanno anche elevati livelli di ormoni maschili con peluria. Intanto consiglierei il GBK3, due cps al giorno a stomaco vuoto ( per stabilizzare eventuali picchi glicemici). ,Faccio anche consulenze on-line. Ogni altro trattamento diverso da questo è destinato al fallimento. Auguri:))
Buonasera, le cause alla base della PCOS sembrano essere essenzialmente riconducibili a iperinsulinemia. Poichè l'insulina è un ormone molto influenzato da come ci si alimenta, è possibile indurre un riassestamento ormonale anche attraverso l'alimentazione, facendo attenzione in particolare agli orari in cui si mangia e alla composizione dei pasti. L'obiettivo è quello di insegnare alla paziente a tenere sotto controllo il carico glicemico del pasto (da non confondere con l'indice glicemico dei singoli alimenti), in modo da avere un aumento dell'insulinemia post-pasto molto dolce e modulata. Inoltre è molto importante lo stile di vita: la sedentarietà, oltre a favorire il sovrappeso, non aiuta a regolare l'insulinemia. E' importante praticare un'attività fisica moderata e costante, non eccessivamente stressante per non indurre un aumento di cortisolo, a sua volta altra causa di iperinsulinemia. Sono a disposizione per un consulto. Cordiali saluti, dr.ssa Nicoletta Ferraris
Salve,
Come hanno risposto i miei colleghi, la patologia ha forte correlazione con insulino resistenza e simili. La sua nutrizionista, che la sta seguendo, può impostare un'alimentazione adatta per gestire questa insulino resistenza e cercare di sensibilizzare di più le sue cellule, insieme a quello che dovrà far lei: attività fisica costante giornaliera con minimo 10 mila passi al giorno per aiutare le cellule a getire meglio i glucidi, stimolando l'utilizzo dei carboidrati glucidici per la fibra muscolare.
La prevenzione e la cura delle patologie passano per prima cosa dallo stile di vita cioè alimentazion, attività fisica e buone abitudini quotidiane. L'alternativa sono farmaci che nel lungo periodo creeranno più danno che beneficio.
Cordiali saluti.
Dr Riccardo Barioni
Come hanno risposto i miei colleghi, la patologia ha forte correlazione con insulino resistenza e simili. La sua nutrizionista, che la sta seguendo, può impostare un'alimentazione adatta per gestire questa insulino resistenza e cercare di sensibilizzare di più le sue cellule, insieme a quello che dovrà far lei: attività fisica costante giornaliera con minimo 10 mila passi al giorno per aiutare le cellule a getire meglio i glucidi, stimolando l'utilizzo dei carboidrati glucidici per la fibra muscolare.
La prevenzione e la cura delle patologie passano per prima cosa dallo stile di vita cioè alimentazion, attività fisica e buone abitudini quotidiane. L'alternativa sono farmaci che nel lungo periodo creeranno più danno che beneficio.
Cordiali saluti.
Dr Riccardo Barioni
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Buongiorno, il trattamento dell'istanza della pcos, oltre che dal punto di vista endocrinologico, può essere trattata anche dal punto di vista nutrizionale attraverso la somministrazione di una dieta ottimale, in cui certamente un lavoro congiunto tra specialisti ne è lo stato dell'arte. Le consiglio pertanto di recarsi in visita da un nutrizionista per la valutazione del suo stato di nutrizione, la presa visione della sua cartella clinica e la determinazione della dieta ottimale. Ad oggi inoltre esistono alcuni composti come il myo inositolo della quale studi clinici dimostrano la sua rilevanza nel trattamento clinico della PCOs che eventualmente potrebbe prescriverle lo specialista.
Cordialità, biologo nutrizionista dott. Loris Fornagiari
Cordialità, biologo nutrizionista dott. Loris Fornagiari
Salve, Come hanno risposto i miei colleghi, PCOS è strettamente correlata con insulino resistenza e simili. La sua nutrizionista, che la sta seguendo, può impostare un'alimentazione adatta a gestire sia l'insulino resistenza che PCOS che hanno delle specifiche ben precise. Inoltre, dovrebbe associare attività fisica costante giornaliera con minimo 10 mila passi al giorno per aiutare le cellule a gestire meglio i glucidi, stimolando l'utilizzo dei carboidrati glucidici per la fibra muscolare. Cordialmente Dott.ssa Daniela Pungente
Gentilissima,
Senza ripetere le informazioni già disquisite dai miei colleghi le suggerisco, data la fire relazione tra PCOS e IR, anche nel caso lei non fosse insulino resistente di seguire una dieta a carico glicemico bilanciato a fini preventivi, tale regime dietetico migliora notevolmente la sintomologia associata alla patologia e valuti con la sua nutrizionista un integrazione mirata di magnesio bisglicinato per l'uomore. Un'alimentazione a basso carico glicemico le sarà utile anche nell'ottica di un futuro desiderio di gravidanza nel restare incinta e prevenire il diabete gestazionale e le sue complicanze.
Distinti Saluti
Dott.ssa Patitucci
Senza ripetere le informazioni già disquisite dai miei colleghi le suggerisco, data la fire relazione tra PCOS e IR, anche nel caso lei non fosse insulino resistente di seguire una dieta a carico glicemico bilanciato a fini preventivi, tale regime dietetico migliora notevolmente la sintomologia associata alla patologia e valuti con la sua nutrizionista un integrazione mirata di magnesio bisglicinato per l'uomore. Un'alimentazione a basso carico glicemico le sarà utile anche nell'ottica di un futuro desiderio di gravidanza nel restare incinta e prevenire il diabete gestazionale e le sue complicanze.
Distinti Saluti
Dott.ssa Patitucci
Buonasera ritengo importanti questi esami da eseguire prima di fare ipotesi: curva glicemica, curva insulinemica, emoglobina glicata, albumina glicata, intolleranze alimentari, sindromi legate a infiammazione intestinale.
Per non perdere tempo : seguire un piano alimentare in cui è controllato il carico glicemico del pasto, fare giornaliera e regolare attività fisica, studiare con uno specialista la sua situazione personale legata allo stress, può assumere Myo inositolo e cromo. Potrebbe migliorare la sua situazione una insulina a rilascio lento, ma solo il medico lo può decidere.
Cordiali saluti
Per non perdere tempo : seguire un piano alimentare in cui è controllato il carico glicemico del pasto, fare giornaliera e regolare attività fisica, studiare con uno specialista la sua situazione personale legata allo stress, può assumere Myo inositolo e cromo. Potrebbe migliorare la sua situazione una insulina a rilascio lento, ma solo il medico lo può decidere.
Cordiali saluti
C'è correlazione, fai un esame del sangue e valuta:
glicemia
insulina
indice homa
Poi rivolgiti ad un professionista per sistemare alimentazione e attività fisica
glicemia
insulina
indice homa
Poi rivolgiti ad un professionista per sistemare alimentazione e attività fisica
buona sera, la cura è sana alimentazione e sport
saluti
dott.ssa antelmi
saluti
dott.ssa antelmi
Buonasera, in molti casi c'è una forte correlazione tra PCOS e insulino resistenza, complice anche (in alcuni casi) l'aumento esponenziale del peso), alla base del problema troviamo soprattutto l'iperandrogenismo, per questo è bene anche fare delle analisi ematiche che valutino non solo la glicemia a digiuno ma anche i valori del DHEA.
Nel caso fosse insalino resistente è bene mettersi a dieta, con un deficit calorico per perdere peso e gestire in maniera adeguata i carboidrati/fibre che rivestono un ruolo importante sulla curva glicemica. Accompagnata alla dieta si potrebbe provare l'integrazione con inositolo e insulino mimetici come acido alfa lipoico+cromo+cannella.
Mai dimenticare di praticare attività sportiva.
Cordialmente
Nel caso fosse insalino resistente è bene mettersi a dieta, con un deficit calorico per perdere peso e gestire in maniera adeguata i carboidrati/fibre che rivestono un ruolo importante sulla curva glicemica. Accompagnata alla dieta si potrebbe provare l'integrazione con inositolo e insulino mimetici come acido alfa lipoico+cromo+cannella.
Mai dimenticare di praticare attività sportiva.
Cordialmente
Buongiorno! Sarebbe necessario fare una curva da carico (glicemica e insulinemica) per completezza, ma in generale la patologia sotto il profilo alimentare può essere tenuta sotto controllo attraverso un'alimentazione bilanciata a livello di carico glicemico dei singoli pasti: nulla di impossibile ma che alla base prevede una buona educazione nutrizionale. per quanto riguarda gli sbalzi di umore, si, potrebbero essere assolutamente correlati. Per quanto riguarda eventuale integrazione, io non mi sentire di consigliarle nulla in assenza di una visita nutrizionale: l'integrazione è assolutamente da calibrare su misura!
Buona serata
Dott.ssa Erika Benedetti
Buona serata
Dott.ssa Erika Benedetti
La PCOS è spesso associata a insulino-resistenza, che può contribuire a difficoltà di gestione del peso e sbalzi d'umore. La pillola contraccettiva aiuta a regolare i livelli ormonali, ma non tratta direttamente l'insulino-resistenza. È consigliabile fare una curva glicemica e insulinemica per confermare la diagnosi. Per l’insulino-resistenza, una dieta a basso indice glicemico, esercizio fisico regolare e, se necessario, l'integrazione con metformina possono essere utili.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
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