Salve, sono una ragazza di 24 anni e purtroppo ho iniziato a soffrire di forte ansia da un anno orma

26 risposte
Salve, sono una ragazza di 24 anni e purtroppo ho iniziato a soffrire di forte ansia da un anno ormai. Non sono in cura da nessun tipo di psicologo o psicoterapeuta ma vorrei sapere cosa devo fare, perchè è difficile per me vivere una vita normale con questo tipo di sensazione che provo in momenti in cui invece dovrei sentirmi bene. È iniziato tutto nel periodo di lockdown...io credo che questi anni di covid mi abbiano influenzato molto, soprattutto per quanto riguarda quel periodo. Noto che ho un attacco di ansia quando sono a casa per più di qualche giorno e soprattutto se non ho niente da fare, come quando mi trovavo a casa durante il lockdown. Credo di sentirmi in questo modo per il trauma che ho sviluppato nello stare a casa per tutto quel tempo. Se invece esco e seguo la mia routine prima del virus allora mi risento molto meglio..è solo quando mi trovo a casa e non tengo la me te occupata che succede questo. Scrivo questo proprio dopo uno di questi attacchi con il cuore che batte forte nel petto. Potreste darmi qualche consiglio?
Grazie a chiunque mi darà una risposta.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Sarebbe opportuno cercare di capire le cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Complimenti per la capacità di ascolto e lettura di sé. Ottimo punto di partenza per intervenire con utilizzo EMDR per affrontare impatto dell'ansia sulla sua vita quotidiana riducendo livello di disturbo. Se ha interesse provi a dare un'occhiata ai video che ho caricato sul mio profilo inerenti all'ansia. Potrebbe essere utile trovare un momento per parlarci anche on line e valutare insieme i benefici di un trattamento EMDR e fissare obiettivi terapeutici. Mi faccia sapere se ha trovato interessanti i video e soprattutto utili. A presto
Salve, innanzitutto tendo a precisare che al di là delle motivazioni che hanno spinto a stare in casa, nessun animale vive bene le gabbie. Allo stesso tempo il fermarsi e non avere modo di distrarsi costringe a fare i conti con aspetti del nostro essere che nell'abitudine quotidiana bypassiamo con altri impegni. Questo restare fermi ha costretto molte persone a fare i conti con alcune parti di se. Spesso queste parti sono aspetti conflittuali emotivi che spaventano, che non ci piacciono ed è per questo che il corpo reagisce come se si sentisse in pericolo. Se ha voglia di guardare negli occhi il problema in quei momenti di ansia invece di cercare di distrarsi ascolti cosa succede nel proprio mondo... ascolti il proprio corpo, le sensazioni, le proprie emozioni. Le osservi, le ascolti con la giusta distanza, ne troppo dentro ne troppo distante. Con curiosità. Se le risulta difficile, che non riesce a venirne a capo, si lasci aiutare da uno psicoterapeuta che ha il metodo per arrivare lì dove serve.
Gentile ragazza, comprendo la fatica di aver vissuto per lunghi mesi in una situazione di assoluta incertezza. Le conseguenze possono essere importanti, e non è detto - come nel tuo caso - che svaniscano quando le condizioni di vita sembrano lasciarci maggiore libertà e respiro. L'ansia e la preoccupazione sono dei "campanelli di allarme" generalmente utili perchè ci avvisano della presenza di un pericolo esterno; quando però arrivano a compromettere la vita quotidiana e le relazioni ci stanno comunicando che è il momento di fermarci per dare ascolto al malessere che stanno comunicando. Il mio consiglio è quello quindi di prenderti uno spazio per te, per metterti in ascolto delle tue emozioni e del tuo corpo, magari affiancata da uno psicologo che possa accompagnarti nella scoperta del tuo mondo interiore. Rimango a tua disposizione e ti saluto cordialmente.
Dott.ssa Roberta Sala
Buonasera, quello che descrive è un disagio che va approfondito e compreso alla luce della sua storia di vita. Il protrarsi di uno stato ansioso non è da sottovalutare ma è anche vero che con un buon percorso di psicoterapia generalmente si risolve.
Quindi il mio suggerimento è di ascoltarsi attraverso l'aiuto di uno psicologo/a in modo da migliorare la sua condizione di vita.
Rimango a disposizione se ha bisogno di scrivermi o contattarmi per fare un primo consulto.
Le sedute possono avvenire anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
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Salve, le sarebbe molto di aiuto potersi rivolgere ad uno psicoterapeuta in questo momento. Mi sembra che le sue ansie stiano prendendo il sopravvento e si stiano trasformando in veri e propri attacchi di panico. Cerchi di consultare uno psicologo della sua zona oppure se preferisce anche una terapia on line le potrebbe essere di aiuto. Resto a disposizione. Cordiali saluti
Buongiorno,
Il consiglio che mi sento di darle è non trascurare questo vissuto e affidarsi ad un professionista per imparare a gestire l'ansia
Salve. Uscire, muoversi, aiuta a scaricare le tensioni e ad essere più sereni. Sarebbe importante indagare su cosa rappresenta per lei stare in casa, come ha vissuto il lockdown, cosa la opprime. Individuare le cause della sua ansia che si è manifestata durante il lockdown ma che probabilmente era già latente. Nella mia esperienza un percorso psicocorporeo aiuta a fare chiarezza su ciò che è vissuto come oppressivo e ad allentare le tensioni muscolari che trattengono le emozioni con un buon risultato sull'ansia e gli attacchi di panico. Distinti saluti
Buongiorno, la ringrazio per essere stata disponibile a portare una sua difficoltà attuale che vive e per cercare una consulenza.
Purtroppo il lockdown, l'isolamento in casa delle persone ha posto dei limiti che tutti abbiamo faticato a sopportare e a vivere. Non mi sento di dare soluzioni generiche o consigli generici per la sua situazione. La domanda che le farei è perché lo "stare ferma", "stare sola a casa" ha creato delle fatiche a lei in particolare? A tutti non piace stare in isolamento ma perché per lei in particolare?
Sicuramente impegnandosi in attività ha una strategia per distaccarsi dai pensieri, emozioni o sensazioni corporei che tuttavia riemergono quando si ferma con se stessa.
Se disponibile le consiglio di portare queste domande e riflessioni a uno psicoterapeuta che possa permetterle di esplorarle assieme. Come sopra suggerito la invito a cercare un professionista che lavori con aspetti cognitivi di pensiero, emozioni e sensazioni corporee. Saluti
Buon pomeriggio...
Credo anche io che il LockDown abbia un ruolo nell'insorgenza di queste spiacevoli sensazioni, che lei qua espone!
Dalle quotidiane esperienze cliniche deduco che, per molti, quel periodo è stato vissuto come un trauma!
Gioca un ruolo decisivo anche l'incertezza che nel futuro possa capitare di nuovo...
Una buona relazione terapeutica può aiutare...
Buongiorno,
il contesto di questi due anni, cambiato radicalmente in poco tempo e che va ancora protraendosi, seppur con meno limitazioni, ha messo tutti a dura prova. Questo può favorire stati ansiogeni.
Per poter approfondire il senso ed il perché della sua ansia, occorrerebbero più informazioni. Un consulto psicologico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Buongiorno, purtroppo molte persone hanno accusato pesantemente gli effetti del lockdown e delle restrizioni dal punto di vista psicologico, ma non si può generalizzare, sebbene gli effetti possano somigliarsi. Andrebbe esplorata la storia relazionale della sua infanzia-adolescenza per capire ed eventualmente elaborare i vissuti che hanno reso più pesante la situazione per lei, oltrechè considerare la sua sensibilità ai temi in considerazione. Sono disponibile anche per un consulto on-line su questi temi. Un saluto
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Salve, sulla base delle indicazioni presenti nella sua nota sembra utile per lei valutare l'opportunità di un consulto con uno psicoterapeuta per valutare gli aspetti psicologici di questi suoi comportamenti. Un cordiale saluto
Buongiorno, credo che possa essere utile rivolgersi a uno psicoterapeuta per apprendere inizialmente delle strategie che la aiutino ad affrontare i momenti in cui è a casa. Credo che sia necessario comprendere meglio la natura della sua ansia e le motivazioni che la portano a vivere questo disagio. Sicuramente l'esperienza del lockdown può aver avuto un ruolo, ma forse potrebbe essere aiutata a capire come mai se non tiene la mente occupata vive questi stati di ansia. Rimango a disposizione, un saluto
Gentile utente, il mio consiglio è quello di non trascurare questo vissuto e affidarsi ad un professionista per imparare a gestire l'ansia, e soprattutto per indagarne le cause
un caro saluto
AV
Gentilissima l'attacco di panico o attacco d'ansia è il modo che il nostro corpo ha per esprimere un disagio, è come se il tuo corpo e la tua mente chiedessero di essere ascoltati pertanto ti consiglio un percorso di psicoterapia per scavare nel tuo vissuto e capire meglio da dove nasce questa ansia e con quali strumenti puoi affrontarla.
Un abbraccio.
Gentile ragazza una delle situazioni più importanti per il nostro benessere è sentirsi utili e quindi organizzare il nostro tempo in questo senso. I periodi di vuoto fra una occupazione e l'altra sono spesso più difficili da vivere che i periodi di attività anche se ne abbiamo assoluto bisogno per riposare e stare con se stessi. Spesso da queste pause nascono le migliori intuizioni. Sono a disposizioni per un eventuale percorso di terapia. Cari saluti MB
Buongiorno. Non sbaglia a pensare che il periodo di lockdown possa aver lasciato delle ferite nel suo modo di vivere la solitudine in casa. Ciò a cui si trova in quei momenti confrontata è un vuoto, il non avere niente da fare, avere la mente non occupata in qualcosa che ripia il vuoto. Nel più cupo periodo del Covid tutti noi abbiamo fatto esperienza di un vuoto nelle nostre vite e del suo legame con la morte, l'assenza di legami e di un altro soccorrevole capace di salvarci. è davvero un peccato che il senso d'angoscia le impedisca di avere una vita normale ma in fondo, da come apre la sua domanda, già sa cosa sia meglio fare: contatti uno psicoterapeuta vicino a sè. la saluto
Gentile utente, immagino che sperimentare un attacco di panico non è per nulla piacevole, lo capisco. Comprendo che il covid ha destabilizzato la routine e molte persone ne stanno avvertendo le conseguenze a livello psicologico ( ansia, stesso, panico, DOC...).
Il panico e l'ansia eccessiva, intensa può essere affrontata mettendo in atto delle tecniche psicoterapiche che agiscono sui pensieri, emozioni, comportamenti. La persona impara a gestire l'ansia abbassando i livelli di attivazione psico fisiologica. Le consiglio di affrontare la situazione per sentirsi meglio; sicuramente l'aiuto di uno psicologo-psicoterapeuta le sarà utile per imparare a gestire l'arousal eccessivo.
In bocca al lupo!
Per dubbi e domande sarà mia premura risponderle.
Buona serata
L'ambiente "casa" sembra essere percepito poco rassicurante, un luogo "poco sicuro"...
Sarebbe da approfondire questo aspetto e, come già indicato da colleghi precedenti, mi rivolgerei a un professionista EMDR.
Meglio se in presenza (non online).
Buongiorno, dato il protrarsi di questo disagio, le suggerirei un buon percorso di psicoterapia, che possa sostenerla e aiutarla a superare il suo stato di malessere.
Probabilmente vi è un disagio che va approfondito e compreso. Rimango a disposizione per un’eventuale consulenza, anche online. Dott.ssa Anita Angelica
Buongiorno ventiquattrenne, direi che è abbastanza normale, entro certi limiti di tollerabilità, provare ansia alla tua età nel rimanere in casa. Certamente, dalla particolare analisi che hai fatto possiamo dire che sai risalire con una certa precisione a quando è iniziato il tutto. Penso tu abbia molte cose da realizzare nel futuro e che forse un farmaco o altro consulto, al di fuori di quelle psicoterapeutico, mai ti consentirebbero di riconoscere e realizzare. Se vuoi contattami per una consulenza.
Un cordiale saluto
dott.ssa Marzia Sellini
Buongiorno, mi spiace molto per quello che racconta, capisco quanto possa essere difficile. È certamente plausibile che questi episodi siano correlati con l’esperienza di “reclusione” dovuta al covid, che è stata in effetti traumatica per molti, che successivamente hanno avuto episodi simili ai suoi.

L’attacco con tachicardia che descrive, potrebbe essere stato un attacco di panico, è possibile che lo stato ansioso stia trovando uno “sfogo” in episodi di questo tipo.

Innanzitutto, per gli episodi acuti, le suggerisco di imparare delle tecniche di respirazione (ne può trovare facilmente online, oppure contattare professionisti per esempio di meditazione), dal momento che calmare il respiro è uno dei modi più efficaci per far rientrare un attacco di panico, e prendendo un po’ di dimestichezza addirittura per prevenirlo, visto che potrà imparare a riconoscere le prime avvisaglie, e prendersi il tempo di cui ha bisogno per concentrarsi sul respiro prima che arrivi l’attacco vero e proprio.

Detto ciò, stati d’ansia e attacchi di panico, sono sintomi che manifestano stati psicologici più profondi, che sarebbe utile approfondire con un percorso psicoterapeutico, potrebbe quindi essere utile per lei prendere in considerazione anche questa opzione. Un caro saluto, Dott. Mario D. Roffi
Buongiorno, purtroppo il lock down ha fatto emergere le fragilità di ognuno di noi. Da quanto ha scritto emerge però una risorsa che lei usa correttamente, cioè l'organizzazione del tempo in modo da non avere troppi momenti che facciano riemergere i ricordi del lock down. Per questi le consiglio una terapia EMDR che potrebbe aiutarla nell'attenuare il trauma subito. Dott.ssa Stefania Vigada
Buongiorno,

sicuramente il covid ha contribuito ad aumentare vissuti di ansia e depressione in molte persone. Lei scrive che il suo sintomo si manifesta in determinate situazioni e non in altre; credo che, tuttavia, possa essere importante prenderlo in considerazione, poiché comunque è qualcosa che limita la sua libertà. Può chiedere un consulto ad un/una psicoterapeuta per provare ad inquadrare meglio la situazione e ciò di cui potrebbe avere bisogno. Un saluto

TB
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo la difficoltà che può emergere. Penso sia molto importante che lei possa richiedere un aiuto, un consulto psicologico al fine di non protrarre questa difficoltà nel tempo, potrebbe irrigidirsi maggiormente e non essere più sostenibile nel lungo termine. Credo che nei momenti di quotidianità, nella quale non siamo presi da tanti elementi di distrazione, emergono i nostri vissuti più profondi che necessitano di essere elaborati e lavorati in terapia. Resto a disposizione, sia in studio che online.
Cordialmente, dott.ssa Maria De Masis

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