Salve, sono una ragazza di 24 anni e ho lasciato il mio ragazzo della stessa età dopo una lunga rela

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Salve, sono una ragazza di 24 anni e ho lasciato il mio ragazzo della stessa età dopo una lunga relazione di 6 anni.
Non è stata una decisione semplice, ma il “periodo di riflessione” sul da farsi è durato almeno 6 mesi…Per essere più precisa io e il mio ragazzo ne abbiamo discusso e ci siamo confrontati (sempre molto pacificamente) diverse volte in questi, ma duranye l’ultima uscita ho deciso di parlargliene seriamente con l’intenzione di porre fine alla relazione. È stata una serata molto bella e piacevole, e il confronto è stato molto tranquillo (in quanto consapevoli entrambi che non c’era più niente a livello amoroso che ci legasse, se non tanto ma tanto affetto).
Nei tre giorni seguenti non ho fatto altro che piangere disperatamente e chiamarlo in preda al panico per la decisione presa, chiedendogli se veramente avessimo fatto bene a lasciarci. Premetto che dopo la serata in cui ci siamo lasciati, non avevamo intenzione di non vederci più, ma di continuare a vederci saltuariamente…perché tra di noi c’è anche una profonda amicizia (non so se possa essere una buona idea però).
Ciò che mi dispiace di più è la sua reazione alle mie chiamate. Lui in realtà sembrava molto tranquillo e quasi liberato di un peso, mentre dall’altra parte c’ero io che piangevo e mi disperavo. Mi ha rassicurata dicendomi che possiamo rimanere amici, ma che abbiamo preso una decisione ed è giusto non vederci più come prima e avere rapporti intimi ecc…
Non so se la mia mente cerca di non farmi credere che davvero lui non ci sia rimasto poi così male…ma nel caso contrario non capisco perché se veramente non ci sta male allora perché non me ne ha parlato per chiudere definitivamente prima?
non capisco se non vuole mostrarmi il suo dolore, io anche se l’ho lasciato sto soffrendo molto.

Una precisione: lui è un ragazzo che tende a non mostrare mai le sue debolezze e fragilità. Ha una storia di separazione dei genitori alle spalle molto dolorosa, che forse lo hanno portato ad essere così (almeno questo è quello che ho sempre pensato, e lui più volte mi ha detto che è stata un episodio della sua adolescenza che lo ha scosso molto).

Ringrazio in anticipo per le risposte!
Buongiorno,
mi spiace per il momento di difficoltà che sta vivendo: le reazioni ad un avvenimento spiacevole possono essere molto diverse in base alla persona che le sperimenta, è possibile che il suo ex ragazzo si comporti differentemente da come si comporta lei, o che preferisca non mostrarle la sua sofferenza, le possibilità sono molteplici ma mi verrebbe da chiederle se, considerando che la rottura è stata voluta e portata avanti principalmente da lei, abbia senso che lei si faccia questo tipo di domande.
Avete, discutendo insieme, ponderato la scelta di interrompere la vostra relazione in modo che, da come lo descrive, sembra molto pacifico e consapevole: il passo successivo non è certo quello di rimettere in discussione la vostra relazione passata in base al comportamento che lui forse sta avendo alla chiusura della relazione stessa.
Sta comprensibilmente attraversando un momento burrascoso, fatto di dubbi sul futuro ed incertezze rispetto alle decisioni prese in passato, si concentri su di sé, sui motivi che l'hanno portata a decidere di arrivare dove è ora e su cosa la può aspettare domani.

Cordialmente
Dott. Giacomo Caiani

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Salve, la scelta fatta è importante, ma anche ponderata a suo dire.
Quindi, fatto salvo che sono comprensibili i suoi timori ed il suo ripensamento, come mai è così preoccupata per la reazione del suo ragazzo?
Alla fine la scelta è stata condivisa, quindi, come mai adesso lei riversa tutte le attenzioni su questi aspetti?
Le domande dovrebbero aiutarla a riflettere sul modo in cui lei percepisce la sua stessa presenza nella mente di un'altra persona.
La storia è consensualmente terminata, ma questo non vuole dire che non vi sia un periodo di lutto e ciascuno di voi lo vivrà secondo attitudine personale.
Sarebbe opportuno che lei facesse qualche consulenza psicologica al fine di ritrovare dentro di sé il senso profondo di questa scelta.
In questo modo potrà permettersi di andare oltre.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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Salve,
Mi dispiace molto per quello che stai passando, lasciare qualcuno con cui hai condiviso una parte così significativa della tua vita è sempre difficile, anche quando sai che è la cosa giusta da fare. Sei in un momento molto delicato, e i sentimenti che stai provando sono del tutto comprensibili.

È chiaro che la tua decisione di porre fine alla relazione è stata ben ponderata, ma questo non rende il distacco emotivo più facile. Le tue lacrime e il tuo dolore sono espressioni di quanto fosse importante questa relazione per te, e di quanto fosse radicata nella tua vita. A volte, anche quando sappiamo che una relazione è finita, il cuore ha bisogno di tempo per accettarlo e adattarsi a una nuova realtà.

Riguardo alla reazione del tuo ex, potrebbe essere che lui stia semplicemente affrontando la situazione in modo diverso. Non tutti elaborano il dolore nello stesso modo. Come hai accennato, potrebbe essere abituato a nascondere le sue emozioni, specialmente quelle dolorose, a causa delle sue esperienze passate. Questo non significa necessariamente che non gli importi o che non stia soffrendo, ma piuttosto che potrebbe aver scelto di gestire il suo dolore in modo privato, senza mostrarlo apertamente.

È anche possibile che per lui, come per te, questa decisione fosse arrivata dopo un lungo periodo di riflessione, e che sia in pace con essa, pur provando comunque una certa tristezza. Il fatto che lui sembri più calmo o "sollevato" potrebbe essere un modo per rassicurarti, per farti capire che non ha rancore e che la decisione era la migliore per entrambi.

Il desiderio di mantenere un'amicizia è comprensibile, dato l'affetto che ancora provate l'uno per l'altra, ma è importante ricordare che le emozioni dopo una rottura sono complesse e a volte confuse. Continuare a vedersi potrebbe rendere più difficile il processo di distacco e guarigione, sia per te che per lui. Potrebbe essere utile prendere un po' di distanza per un po', per permettere a entrambi di elaborare la fine della relazione in modo più sereno.

Non c'è una risposta semplice o un modo giusto per affrontare tutto questo, ma ascoltare le tue emozioni e darti il tempo necessario per guarire è fondamentale. Forse con il tempo riuscirai a trovare una nuova stabilità emotiva, e solo allora potrai valutare se l'amicizia con lui sia possibile e benefica per entrambi.

Nel frattempo, cerca di essere gentile con te stessa. È normale sentirsi smarriti e tristi dopo la fine di una relazione così lunga. Parla con amici fidati, cerca supporto se ne hai bisogno, e permetti a te stessa di attraversare tutte le emozioni che verranno, senza giudicarle.
Se vuoi, possiamo continuare a lavorare insieme per affrontare questi sentimenti e trovare la strada giusta per te. Non esitare a contattarmi per ulteriori necessità.
Gentile utente buongiorno.
Una separazione, anche se consensuale e maturata da profonda riflessione, è pur sempre un forte momento di destabilizzazione.
Lei in questo momento si trova fuori dalla sua zona di comfort che per tanti anni ha incluso le sue abitudini legate alla vita di relazione con il suo partner. Ora, di punto in bianco, si trova a dover rimodulare tante di queste abitudini senza di lui e questo, anche non consapevolmente, può generare molto stress e preoccupazione.

Anche il suo partner vive la stessa esperienza, ma ci sono modi diversi di affrontare la separazione, e in generale tutte le situazioni di profondo cambiamento improvviso. Le persone hanno caratteri e attitudini diverse, diversa intelligenza emotiva (non in termini di qualità, ma di utilizzo), diverse esperienze alle spalle che li hanno resi più o meno saggi, più o meno sensibili.

Il mio consiglio è di rispettare questa diversità nel modo di reagire tra lei e il suo ex partner. Gli dia la fiducia necessaria per metabolizzare a suo modo questo periodo che possiamo tranquillamente definire di crisi.
"Crisi" non è per forza una brutta parola, ma identifica un punto della vita in cui si prendono decisioni importanti, in cui si riflette sulla propria vita, sul proprio modo di affrontarla e sulle priorità.
Si può affrontare questa crisi con le proprie risorse, attingendo a una saggezza personale, alla resilienza, alla rete di supporto sociale, come amici e famiglia.
Oppure si può decidere di affrontare un periodo così intenso di emozioni e pensieri contrastanti, con l'aiuto di uno psicologo. Nulla di male infatti a voler elaborare la separazione (che somiglia in tutto e per tutto a un lutto) con un metodo strategico, con una rinnovata consapevolezza di cosa accade nella mente e di come le emozioni possono essere raccontate e gestite meglio.
Spesso in questi momenti ci si accorge di un rinnovato interesse per sé stessi, per la propria crescita personale, per gli obiettivi di vita da raggiungere. E' vero che manca un contesto di relazione in cui condividere tutto ciò, ma concentrare tutte le risorse sulla propria rinascita può avere un valore inestimabile.

Molte volte rimettere in luce le priorità individuali consente di riflettere meglio sulle relazioni interpersonali, arrivando a capire meglio le dinamiche che hanno portato alla separazione, oppure se ci sono i presupposti per riprendere la relazione con una nuova e più ampia prospettiva, sebbene questo dipenda ovviamente dall'impegno di entrambe le persone in questione.

Se ha bisogno di ulteriori consigli o fare delle domande su un possibile percorso di questo tipo, mi contatti pure tramite il portale, anche per una consulenza online.

Le auguro il meglio, un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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Buongiorno,
immagino il dispiacere a vedere il suo ex partner distante e sereno mentre lei si sentiva disperata e insicura.
Mi sembra però che il focus più importante sia da mettere sulle sue emozioni, più che su quelle di lui, su cui non abbiamo alcun potere. Credo sarebbe utile per lei esplorare come ha vissuto questa relazione e cosa ha significato e significa l'altro, in modo da poter comprendere al meglio come affrontare la separazione e se questa è davvero una sua esigenza.
Questo può esserle d'aiuto sia per fare chiarezza nel presente che per impostare una nuova conoscenza futura.
Resto a disposizione e le auguro buona giornata.
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Buongiorno Gentile Utente, Grazie per aver condiviso questa esperienza così personale e delicata. È evidente che la decisione di porre fine a una relazione di lunga durata, soprattutto una come la vostra, è stata molto difficile e ha suscitato una serie di emozioni intense.

È perfettamente normale sentirsi travolta dai sentimenti dopo la fine di una relazione così significativa. Anche se la decisione è stata presa in modo pacifico e consapevole, la separazione può comunque innescare un senso di perdita e di vuoto, che spesso si manifesta con tristezza, rimpianto e confusione. Queste reazioni sono parte del processo di elaborazione della fine di una relazione e richiedono tempo per essere comprese e accettate.

Il fatto che il suo ex ragazzo sembri affrontare la situazione con maggiore serenità non significa necessariamente che non stia soffrendo. Le persone reagiscono alle situazioni di stress e di cambiamento in modi diversi, spesso influenzati dalle proprie esperienze passate e dai meccanismi di difesa che hanno sviluppato nel tempo. Come lei stessa ha notato, il suo ex potrebbe avere imparato, a causa della sua storia familiare, a gestire le emozioni in modo più contenuto, preferendo non mostrare le proprie vulnerabilità.

È comprensibile che questa apparente differenza nelle vostre reazioni possa confonderla e farla sentire ancora più sola nel suo dolore. Tuttavia, è importante ricordare che ognuno ha i propri tempi e modi per affrontare le separazioni, e ciò non sminuisce in alcun modo il significato della relazione che avete avuto.

Per quanto riguarda la possibilità di mantenere un'amicizia, è fondamentale riflettere su cosa sia meglio per il suo benessere emotivo. A volte, rimanere in contatto subito dopo una separazione può rendere più difficile il processo di distacco e di guarigione. Potrebbe essere utile prendersi del tempo per sé, per elaborare completamente la separazione, prima di decidere se e come coltivare un'amicizia.

Inoltre, sarebbe importante ascoltare i suoi sentimenti e concedersi lo spazio per elaborare il dolore, senza giudicarsi per le emozioni che sta provando. La sofferenza che sta vivendo è una risposta normale alla fine di una relazione significativa e può offrirle l'opportunità di riflettere su ciò che ha imparato da questa esperienza e su cosa desidera per il futuro.

Se dovesse sentire il bisogno di un ulteriore supporto durante questo periodo, potrebbe essere utile parlare con un professionista, che potrebbe aiutarla a navigare tra queste emozioni complesse e a trovare il modo migliore per affrontare questa transizione.

Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, grazie della condivisione. Comprendo il suo sconcerto rispetto alla reazione del suo ex ma, come mai è così importante per lei? Forse sta rimanendo male perchè la sua reazione è stata di un tipo e la sua di un altro? Avrebbe preferito sentirlo piangere per poi sentirsi in colpa? Ognuno ha il suo carattere e le sue difese. E da come scrive, lo avevato preparato molto questo evento. Faccia passare un po di tempo e stia in contatto con le sue emozioni, elabori questa lunga storia per la vostra giovane età e se avverte la necessità consulti uno/una psicologa per approfondire. La saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
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Buongiorno,
Come lei stessa ha detto la scelta di separarsi è stata ponderata e presa dopo un lungo periodo di riflessione. È evidente che comunque la realizzazione di non poter vivere lo stesso rapporto con una persona con cui ha condiviso tanto ha generato una forte reazione emotiva; ognuno di noi vive i momenti di separazione in modo diverso. L'elaborazione della fine di un rapporto profondo è un processo che può essere difficile. La invito ad esplorare con un professionista cosa ha scatenato in lei questa reazione.
Rimango a disposizione cordialmente,
Dott.ssa Giorgia Sapienza
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Cara ragazza, sento il suo dolore e comprendo le sue parole. Ai miei occhi mi sembra molto consapevole di quel che è accaduto a lei e al suo ex compagno ed insieme c'è stata anche maturità nella separazione. Probabilmente lui sta superando il distacco come riesce e forse la sua analisi sulla sua freddezza può esser corretta. Quel che sento è che lei ne sta soffrendo molto e forse è lei oggi che ha bisogno di sostegno non del suo ex ma magari affrontando un piccolo percorso personale che la aiuti a tirar fuori il dolore, sentire, elaborarlo e andare nuovamente avanti. Se desidera io sono disponibile. Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra Domigno
Buongiorno,
Consideri come, spesso, anche se si riesce a fare scelte elaborate consapevolmente, non sempre ciò significa necessariamente che non si debba, successivamente, metabolizzarne il vissuto, anche a livello emotivo. Rispetto a questo, consideri come ognuno è fatto diversamente, spesso proprio a causa di esperienze di vita passate, si può riuscire ad elaborare più velocemente o più lentamente esperienze particolarmente dolorose. Questo per normalizzare anche la reazione del suo ex partner, senza che vi sia necessità di attribuire ad essa un significato negativo o indice di non importanza data alla relazione passata.
Si prenda, piuttosto, il tempo per assimilare la perdita, sviluppando comprensione ed accettazione verso le proprie reazioni emotive, rispetto ad essa.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Gentilissima utente, è comprensibile che tu stia vivendo un momento di grande confusione e dolore dopo la rottura di una relazione così significativa. Da una prospettiva psicologica sistemico-relazionale, possiamo considerare diversi aspetti che potrebbero aiutarti a comprendere meglio la situazione.
Innanzitutto, la dinamica della tua relazione con il tuo ex ragazzo si inscrive in un contesto di interazioni reciproche e significati condivisi nel corso degli anni. La vostra relazione di sei anni ha sicuramente plasmato le identità di entrambi in un modo profondo, e la rottura non solo segna la fine di un legame romantico, ma anche un cambiamento significativo nel modo in cui vi relazionate l'uno con l'altro e con voi stessi.
La tua reazione emotiva dopo la decisione di chiudere la relazione è naturale e comprensibile. Il pianto e l’angoisse possono riflettere non solo la perdita del legame romantico, ma anche il timore dell’ignoto, delle nuove dinamiche relazionali e della possibilità di sentirsi soli. La tua reazione intensa può anche essere vista come un segno della profondità dell'affetto che provi, nonostante la decisione di separarti.
Per quanto riguarda la reazione del tuo ex, il suo apparente atteggiamento tranquillo potrebbe essere interpretato come una difesa psicologica. Le persone affrontano le rotture in modi diversi, e il fatto che lui non mostri le sue fragilità potrebbe essere legato a come ha imparato a gestire il dolore e le difficoltà emotive. La sua storia di separazione dei genitori potrebbe aver influenzato questo comportamento. La tendenza a non mostrare debolezze è una risposta comune in chi ha vissuto esperienze traumatiche; potrebbe aver sviluppato strategie di coping che consistono nel mantenere un’apparente calma per non affrontare il dolore direttamente.
Riguardo alla possibilità di rimanere amici, questa decisione è spesso complessa e dipende dalla disponibilità di entrambi a rivedere la natura del legame. È fondamentale, però, essere chiari con voi stessi sulle motivazioni per cui vuoi continuare a vederlo e sulle tue aspettative. Potresti anche considerare che, all’inizio, potrebbe essere utile mantenere una certa distanza per dare tempo a entrambi di elaborare separatamente questa nuova fase della vostra vita.
Infine, la tua riflessione sul fatto che potrebbe non essersi sentito male come te è comprensibile, ma ricorda che ognuno elabora il dolore e la perdita a modo proprio. Potresti considerare di avere una conversazione sincera con lui per esplorare i suoi sentimenti e i tuoi, affrontando le emozioni non dette e i bisogni di entrambi.
In questo processo, è fondamentale anche prendersi cura di sé, considerando di rivolgerti a qualcuno di fidato o a un professionista se senti di averne bisogno. Le transizioni relazionali possono essere momenti cruciali per la crescita personale e l’una opportunità per riflettere su ciò che desideri veramente in futuro. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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Gentile utente, percepisco la sua sofferenza e ci tengo a sottolinearle che la fine di una relazione anche se volontaria, equivale ad un lutto che non può essere arginato, ma necessita del suo tempo. Compiere una scelta equivale a rinunciare a qualcosa ed è comprensibile il timore di cosa si sta perdendo, ma non è dato sapere cosa si acquista nel frattempo. I dubbi e lo scompiglio causati dalla perdita di una quotidianità ormai conosciuta, richiedono ora grande coraggio. Se può sembrarle una buona idea, può farsi accompagnare in questo percorso da uno psicologo e trovare uno spazio sicuro nel quale esprimere ciò. La sofferenza, se condivisa, potrebbe trovare il suo senso personale.
Un saluto Dott.ssa Elvira Prezioso
Carissima, mi ha colpito molto il clima pacato e sereno che ha accompagnato la vostra separazione. Solitamente le separazioni sono lutti da elaborare, delusioni da digerire e dolore da affrontare. Mi pare di capire che tu abbia maturato la decisione con la logica e razionalità necessari ma aimè le emozioni stanno premendo per esprimersi. Concediti un pò di tempo per imparare a vivere la tua vita da sola considerato che avete trascorso 6 insieme. I tuoi ripensansamenti sul distacco potrebbero essere dovuti alla dipendenza affettiva che per lui non è così manifesta. Sarebbe opportuno farti supportare da uno specialista in modo da elaborare la perdita e comprendere le tue emozioni. Sono a disposizione per necessità. Un caro saluto dott.ssa Anna Verrino
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Quello che stai attraversando è un momento di profonda complessità emotiva, una sorta di terremoto interiore che sembra aver sconvolto il tuo equilibrio. La fine di una relazione così lunga e significativa come la tua porta inevitabilmente con sé una serie di emozioni contrastanti, spesso difficili da comprendere e accettare. Non è raro che, anche quando una decisione è presa con riflessione e consenso reciproco, si possano manifestare sentimenti di vuoto, tristezza, e incertezza.

La tua reazione emotiva intensa nei giorni successivi alla separazione, caratterizzata da pianti e panico, può essere vista come una naturale risposta a una perdita. Anche se la decisione è stata presa insieme, il tuo dolore suggerisce che c'è una parte di te che ancora si aggrappa a ciò che avete condiviso. Questo potrebbe essere legato non solo all'affetto che provi, ma anche al significato che questa relazione ha avuto per la tua identità e per il tuo sviluppo personale negli ultimi sei anni.

La risposta apparentemente tranquilla e distaccata del tuo ex ragazzo, invece, potrebbe rappresentare un aspetto difensivo della sua personalità. È possibile che il suo atteggiamento sia un modo per proteggersi dal dolore, una sorta di corazza che ha costruito nel tempo, forse proprio in risposta alle ferite del passato, come la dolorosa separazione dei suoi genitori. Spesso, chi ha vissuto traumi emotivi significativi sviluppa meccanismi per evitare di affrontare nuovamente quel tipo di sofferenza, cercando di mostrarsi forte e imperturbabile anche nei momenti difficili.

Questa discrepanza tra il tuo vissuto emotivo e quello che lui manifesta può generare in te confusione e ulteriore sofferenza. Potresti sentirti quasi tradita da questa sua apparente serenità, chiedendoti se hai frainteso la profondità del legame che vi univa. Tuttavia, è importante considerare che ognuno di noi vive e esprime il dolore in modi molto diversi. Ciò che per te è una manifestazione visibile di sofferenza, per lui potrebbe essere un tentativo di gestire il proprio disagio emotivo in modo più contenuto.

La tua preoccupazione su come mantenere un rapporto d'amicizia in questa fase delicata è comprensibile. Continuare a vedervi potrebbe tenere aperte ferite che invece necessitano di tempo e spazio per rimarginarsi. È una questione che meriterebbe una riflessione approfondita, forse con l'aiuto di qualcuno che possa accompagnarti in questo processo.

Potrebbe essere utile per te esplorare più a fondo questi sentimenti in un contesto di consulenza psicologica, dove potresti avere lo spazio per elaborare ciò che stai vivendo e per capire meglio le tue emozioni e bisogni in questo momento. A volte, comprendere meglio le nostre reazioni e quelle degli altri ci permette di trovare una nuova chiarezza e un modo più sano di affrontare le situazioni di cambiamento.

Se senti che questo potrebbe essere un percorso utile, ti invito a considerare la possibilità di un consulto psicologico, dove potrai esplorare queste dinamiche in modo più approfondito e con l'attenzione che meriti. Prenditi cura di te stessa in questo momento di transizione; il tuo benessere emotivo è una priorità.

M.G.
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Buongiorno gentile utente, mi spiace per ciò che sta vivendo.
La decisione che avete preso, per quanto consensuale e dibattuto, non è semplice nè priva di dolore per quanto sia stata ponderata a lungo. A seguito di una rottura è normale che vi sia un periodo di lutto e rielaborazione della chiusura che ciascuno vive a suo modo, probabilmente avete modi molto diversi di vivere il dolore. La preoccupazione su come portare avanti un rapporto di amicizia con lui è più che comprensibile, il continuare a vedervi in questo momento potrebbe generare ulteriore confusione e sofferenza rendendo complesso l'assimilazione di questo cambiamento. E' importante che tu ti prenda un tempo per avere cura di te e di tutte le emozioni che stanno emergendo in questo momento, se senti che sia buono per te potresti valutare di iniziare un percorso psicologico al fine di elaborare al meglio questa situazione.
Cordiali saluti
Erika Castagneri
Gentilissima, il momento che sta vivendo la vede sicuramente in forte difficoltà emotiva. Anche se ponderata e probabilmente immaginata a lungo, una separazione è sempre dolorosa e accompagnata da emozioni forte, pervasive che sembrano sovrastare ogni pensiero e capacità decisionale. Sono emozioni nuove e non precedentemente esperite in quella forma e intensità. Questa novità ci può disorientare e ci può far guardare al passato recentemente lasciato indietro come molto attraente, perfetto, imperdibile e irripetibile. La separazione è un processo fatto di tante fasi. Ognuna ha un suo significato che va esplorato e compreso. Per questo è necessario del tempo. Spesso questo tempo può essere usato per aprire un dialogo aperto con se stessi, conoscersi meglio finanche riuscire a rivisitare la decisione presa sotto una nuova luce e con nuovi significati. In ogni cambiamento c'è un processo di crescita personale. Si conceda dell'altro tempo di ascolto di sé senza giudizio e senza escludere a priori strade o possibili scenari futuri. Se questo momento dovesse perdurare nell'indecifrabilità, può pensare di rivolgersi ad un professionista che la affianchi e la supporti per approfondire le aree che inevitabilmente potrebbe scoprire. Cordiali saluti, Dott.ssa Maria Ciaramella
Gentile utente,
è difficile affrontare una rottura, soprattutto dopo una relazione così lunga e importante. Hai preso una decisione coraggiosa, ma è naturale avere dei dubbi e delle emozioni contrastanti. Il fatto che tu stia soffrendo e che lui sembri più tranquillo potrebbe riflettere modi diversi di elaborare il dolore. Non tutti manifestano le loro emozioni allo stesso modo, e come hai accennato, la sua storia personale potrebbe averlo portato a gestire le situazioni difficili in modo più riservato.
Non è raro che, dopo una rottura, una delle due persone possa apparire più sollevata, mentre l'altra si sente travolta dalle emozioni. Questo non significa necessariamente che lui non abbia sofferto, ma potrebbe indicare che ha accettato la realtà della situazione prima di te, o che sta cercando di proteggersi emotivamente.
Rimanere amici dopo una relazione può essere complicato, soprattutto se i sentimenti sono ancora freschi. Potresti considerare di prenderti del tempo per te stessa, per riflettere e guarire, prima di decidere se l'amicizia è qualcosa che desideri realmente o se è il momento di stabilire dei confini per favorire il tuo benessere emotivo.
È importante che tu dia priorità a te stessa in questo momento, permettendoti di elaborare il dolore e i cambiamenti che questa rottura porta con sé. Se senti che hai bisogno di ulteriore supporto, potresti considerare di parlarne con un professionista per aiutarti a navigare in questo periodo difficile.
Prenditi cura di te e concediti il tempo necessario per guarire.
Un caro saluto
dott.ssa Pinella Chionna
Ciao! Prima di tutto, voglio dirti che è normale sentirsi confusi e sopraffatti dopo la fine di una relazione lunga e significativa. Le emozioni che stai provando sono valide e comprensibili.
Hai fatto un passo molto coraggioso nel prendere una decisione che sentivi necessaria per il tuo benessere, anche se dolorosa. È evidente che hai riflettuto a lungo e discusso apertamente con il tuo ex ragazzo, il che dimostra maturità e rispetto reciproco.
Riguardo alla tua sofferenza e alla sua apparente tranquillità, è importante ricordare che ognuno elabora il dolore in modo diverso. Il fatto che lui sembri più sereno non significa necessariamente che non stia soffrendo. Potrebbe semplicemente avere un modo diverso di gestire le emozioni, forse influenzato dalla sua storia personale e dalle esperienze passate, come la separazione dei suoi genitori.
La tua reazione emotiva intensa è comprensibile, soprattutto considerando il legame profondo che avete condiviso. È naturale avere dubbi e ripensamenti, ma è anche importante dare tempo a te stessa per elaborare questi sentimenti. Piangere e sentirsi tristi fa parte del processo di guarigione.
Per quanto riguarda la possibilità di rimanere amici, è una decisione che richiede tempo e riflessione. A volte, una pausa temporanea può aiutare entrambi a guarire e a riorganizzare i propri sentimenti prima di tentare di costruire un’amicizia. È fondamentale stabilire dei confini chiari per evitare confusione e ulteriori sofferenze.
Non esitare a cercare supporto da amici, familiari o un professionista, se senti di averne bisogno. Parlare con qualcuno può aiutarti a mettere in prospettiva i tuoi sentimenti e a trovare modi per affrontare questa fase difficile.
Ricorda, il tempo è un grande alleato nella guarigione. Abbi cura di te stessa e concediti il permesso di “stare nel processo”. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriori consigli, siamo qui per aiutarti. Dott. Andrea Boggero

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