Salve, sono una ragazza di 23 anni e da più di due mesi, a seguito di un evento stressante (che cred

18 risposte
Salve, sono una ragazza di 23 anni e da più di due mesi, a seguito di un evento stressante (che credevo potesse compromettere la mia vita) convivo con uno stato di ansia grave circa la mia salute psichica e fisica. Ho avuto alcune somatizzazioni, ed è stato inizialmente difficile ricondurle all’ansia, nonostante medici e contro-medici non avessero riscontrato in me alcun problema organico. Non capivo come potesse essere possibile! Quando ho preso atto del mio malessere emotivo che era alla base di ogni sintomo fisico (quindi rassegnandomi all’idea di non essere malata fisicamente), ho iniziato a prestare attenzione a tutta una serie di paure e di pensieri catastrofici e automatici che non avevo mai avuto prima, e che mi stanno “buttando sempre più giù”. La mia vita è cambiata totalmente: al mattino mi sveglio già triste, ho perso la mia verve e sto iniziando a pensare che la vita non sia più “fatta per me”. Sono sempre stata solare e piena di gratitudine, adesso non mi sento più me stessa e nessuno è in grado di darmi una spiegazione! Ho iniziato un percorso di psicoterapia e già so che a breve andrò a sviscerare alcuni fatti del mio passato che, a quanto pare, non ho metabolizzato e che sembrano essere la causa del mio malessere odierno. Non voglio sembrare irrispettosa… ho fiducia in questo processo, tuttavia mi sembra tutto così astratto! È davvero possibile l’ansia provochi anche disturbi visivi? È normale sentirsi in questa situazione in qualche modo “ovattati” rispetto alla realtà e agli altri, in una propria bolla? È normale (in questa situazione) avere delle sensazioni che modificano la mia percezione di me stessa, della realtà? Mi sento in qualche modo disconnessa: non pienamente qui, non pienamente lì, non pienamente me. Ho paura di non ricordare. Ho paura di vivere in modo non-partecipante…e questa sorta di “ottundimento” dei sensi per me è una cosa infernale. Proprio perché ricordo di aver sempre vissuto con leggerezza e naturalezza, a 360 gradi, in modo fedele a me stessa, e adesso pare che io non sia più in grado neanche di rilassarmi sul MIO letto, in camera MIA, nella MIA amorevole casa di infanzia! Come fa l’ansia a rubare la tua personalità? Io riconosco i miei cari, riconosco i miei luoghi, non mi sono mai sentita “fuori dal mio corpo” o estranea a me stessa, ma mi sento costantemente distaccata dal circostante. Come se fossi sorda, ma non sono sorda. Come se fossi cieca, ma non sono cieca. In qualche modo, sento di avere un problema, un qualcosa che in me “non va”, e che non mi consente di vivere a pieno le mie esperienze, neanche le più ordinarie. È triste!!! Sono così triste! Io amo la vita e ho sempre amato me stessa, adesso mi sembra di aver perso tutto!
È chiaro che percepire questo disagio non fa che peggiorare le cose. Sono diventata iper-analitica: in una situazione in cui tutto mi fa temere di poter perdere il controllo, agganciarmi alle singole sensazioni e provare a tentare di capirle e sviscerarle è l’unica cosa che mi illude di ritrovare un “contatto” con me stessa. Quindi passo giorni interi a interrogarmi e a notare ogni mia singola manifestazione mentale e fisica. Ma sono sempre più confusa, confusa, confusa. Cerco dentro me stessa e non trovo risposte! Cerco su Internet e mi angoscio ancora di più! Posso chiedere soltanto la vostra opinione sulla mia situazione? Questo ottundimento dei sensi, questa paura di perdere il contatto con la realtà e di perdere la mia personalità, i miei ricordi, sono sintomi dell’ansia destinati a passare una volta ottenuti dei progressi con la psicoterapia oppure vanno imputati a disturbi più gravi? Passeranno davvero? Sono normali? Sto diventando pazza? È successo qualcosa di chimico all’interno del mio cervello che non mi consente di vivere normalmente? Grazie!
Salve, mi spiace molto per la situazione che espone e il disagio che sta vivendo. Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Sarebbe opportuno indagare gli aspetti salienti di questo evento traumatico di cui parla e soprattutto cercare di capire come mai tale evento è stato di una portata tale da causarle tutto ciò, ecco il motivo per cui non si può partire dall'evento traumatico ma agganciandolo alla sua storia vita, motivo per cui in psicoterapia è utile se non fondamentale conoscere aspetti del suo passato e/o di contorno della sua storia di vita.
Abbia fiducia nel percorso terapeutico.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi il suo vissuto emotivo. Scrive di essere confusa e di non trovare le risposte che cerca. Ha pensato a un consulto psicologico? Potrebbe aiutarla.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, da quanto scrive sembra proprio trovarsi in una condizione post-traumatica da stress in quanto ha vissuto un evento in cui ha temuto per la sua vita. Dunque è tutto molto coerente e la scelta di iniziare la psicoterapia è molto buona. Sarà un percorso positivo per lei, un caro saluto
Cara Utente, buona sera!
Grazie per il suo lungo e ricco racconto, concordo con la Collega sulla possibilità che lei soffra di un disturbo post traumatico da stress.
Ha fatto la scelta giusta ad iniziare una terapia e mi sento di dirle che questa sua grande capacità di analizzarsi e di raccontarsi, sarà per lei una grande risorsa.
Le auguro ogni bene!
Dr.ssa Erika Conti
Buongiorno,capisco la sua sofferenza per questa condizione psicologica che le provoca una disconnessione emotiva ed una estraneazione da sé stessa . Si chiamano episodi di derealizzazione,sono transitori avvengono in fasi difficili della vita che vanno approfonditi nel contesto della sua storia personale.Si curano con la psicoterapia e con una terapia farmacologica adeguata .Conosco questi problemi e questi sintomi per lunga esperienza lavorativa .Non si scoraggi ma trovi oltre alla psicoterapia anche un bravo psichiatra che le prescriva farmaci adatti per il periodo che le servirà Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Gentile 23enne, certamente le sensazioni che sta vivendo possono essere sperimentate senza che questo significhi essere pazzi. Lei descrive le paure e le percezioni che possono insorgere dopo un lutto. È quindi possibile che l'evento stressante che ha vissuto segni un prima e un dopo oltre il quale nulla è stato più come prima e come se in quell'esperienza lei avesse perso qualcosa di saliente. Riferisce che credeva potesse compromettere la sua vita, si è sentita a rischio ... E non aveva il controllo. Nel suo percorso potrà indagare ed elaborare il perché proprio questo evento ha operato una demolizione. Potrà cercare le cause da cui scaturiscono i sintomi fisici che ha prodotto (quelli visivi per esempio).Nel tempo ricostruira'
Le invio un augurio.
Daniela Bianchi
Buonasera, ha fatto benissimo a iniziare un percorso psicologico e farà altrettanto bene a parlare e tirar fuori tutto ciò che ha dentro che potrà aiutarla a stare meglio. Certamente uno stato di forte ansia e malessere possono condurre a problematiche di tipo organico, si chiama proprio psicosomatica. Vedrà che proseguendo il suo percorso in modo attivo potrà vedere diminuire i suoi sintomi fisici proprio perché legati al suo stato mentale.
Le faccio un grosso in bocca al lupo e non abbia remore nel parlare apertamente con chi la sta seguendo, ponendogli sempre domande e perplessità.
Un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Gentile ragazza, i sintomi che riporta sembrerebbero proprio riconducibili alla Derealizzazione. Oltre che ad uno psicoterapeuta, si rivolga con fiducia anche ad uno psichiatra: la farmacoterapia è in questi casi indispensabile per ridimensionare i sintomi e le sensazioni che lei ha descritto. Coraggio! Vedrà che tra un po’ di tempo inizierà a stare meglio! Tanti cari auguri, dottoressa Mg Fanciulli
Gentile utente di mio dottore,
i disturbi d ansia possono esser trattati con successo con l ausilio combinato di farmacoterapia e psicoterapia. La prima per poter alleviare i sintomi sino a che si ritroveranno in una fase acuta, la seconda per poter guardare ad un benessere più a lungo termine comprendendo a fondo le funzioni relazionali del sintomo.
La cosa più importante l ha già fatta, contattare uno specialista; prosegua con il percorso iniziato vedrà con il tempo riuscirá a star meglio.

Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno, mi dispiace molto per il dolore che sta vivendo. E' stata molto coraggiosa nel volere e riuscire a scrivere, condividere ed aprirsi. Non è mai facile farlo.
Non sta diventando pazza. Ha vissuto un evento stressante, traumatico, lei stessa dice che ha sentito che la sua vita fosse in pericolo. Quindi ora si trova a convivere con le reazioni del suo corpo e della sua mente.
Mi sento di consigliarle di pensare di iniziare un percorso con uno psicologo: ritagliandosi il suo spazio, in cui poter parlare di cosa è successo e di come si sente, potrà riaprropriarsi della sua vita, della sua voglia di vivere, della sua vitalità. Ci sono ancora, sono lì, deve solo rientrarci in contatto. E sono sicura che, piano piano, ci riuscirà.
Il primo passo difficile l'ha fatto: scrivere, esporsi, condividere.
Per qualsiasi cosa, se vuole, sono disponibile.
Intanto un caro saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
Buongiorno, se posso darti del tu, vorrei esprimere la mia comprensione per le preoccupazioni che stai provando. Ci tengo a rassicurarti che l'ansia non ha solo una sintomatologia fisica ma anche psicologica, e parte di quello che tu stai descrivendo potrebbe rientrare in delle esperienze di derealizzazione e depersonalizzazione, tipiche delle sintomatologie ansiose. Con ciò non intendo dire che non possono risolversi e che si sta verificando qualcosa in te che sarà permanente, ma solo che l'ansia ha anche questa manifestazione che si risolve affrontandola in terapia, andando a individuare i contesti nei quali emerge questa esperienza, i significati connessi e quali azioni puoi mettere in atto in quei casi al fine di provare sollievo e vedere attenuarsi la sintomatologia. Il percorso solitamente è graduale e occorre darsi del tempo.
Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
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Buongiorno, abbia fiducia nella psicoterapia. La.risposta alla sua domanda è SI, l'ansia può portare tutti i sintomi che lei descrive. Mi chiederei cosa non vuole vedere? Cosa non vuole sentire? Per entrare in contatto di nuovo con se, si lasci guidare dalla terapeuta, se si fida ed affida ne verrà fuori.
Le auguro di riuscire a "vedere" e "sentire" ciò che le provoca questa forte ansia e, piano piano, di lavorarci su.
Un saluto
Claudia m
Gentile ragazza, le sue parole sono riuscite a farmi davvero sentire tutta la sua angoscia, e mi dispiace che debba portare un peso così grande. Se può rassicurarla, è assolutamente vero che emozioni di un'intensità soverchiante, come l'ansia che descrive, arrivano facilmente a compromettere la nostra salute fisica. Ciascuna emozione ha una precisa funzione di sopravvivenza: l'ansia in particolare prepara l'organismo ad affrontare una minaccia. Se da quel pericolo non posso fuggire, né posso attaccarlo per sconfiggerlo, accade spesso che la nostra mente innalzi dei muri impenetrabili per far cessare l'emozione disturbante, e così facendo diventa impermeabile a qualsiasi altra emozione, positiva o negativa che sia. Questo può effettivamente manifestarsi con problemi di udito o visivi, e in generale con la sensazione di galleggiare all'interno di una bolla, nella quale il mondo esterno arriva scolorito e distorto. Non significa che sta diventando pazza, ma che la sua mente per ora ha stabilito che quello sia il modo migliore che ha per difendersi. La psicoterapia le indicherà altri modi, più adattivi e funzionali, che le permetteranno di tornare a godere di una vita nitida e piena di sensazioni. Le auguro il meglio, dott.ssa Jessica Maranza
Salve, come ben ha sperimentato con sintomi fisici e psicologici, l'ansia è un'emozione che comporta un cambiamento come quelli che ha descritto lei, ad inizio racconto parlava di un evento stressante, un percorso terapeutico può aiutare sia a gestire queste ondate emotive che sono il significato di un qualcosa che vogliono comunicarci ma anche andare a lavorare sulle origini di questo malessere. Cordiali Saluti!!!
Gentile, all'inizio del suo messaggio descrive di essere stata interessata da un evento traumatico che ritiene abbia rappresentato l'origine della sua condizione attuale. Il trauma può essere definito come un evento che travolge il Sistema Nervoso Centrale e modifica le modalità con cui viene ricordato e la reazione a qualcosa che lo richiama.
Le molteplici dimensioni dell’impatto degli eventi traumatici sono state colte efficacemente dalla Herman quando scrive che “…essi soverchiano i sistemi che ordinariamente forniscono alle persone un senso di connessione, di controllo e di significato”. In modo simile, gli adleriani O’Connell e Hooker identificano le persone diagnosticate come Disturbo Post-Traumatico da Stress caratterizzate “dall’essersi trovate
di fronte ad esperienze che hanno distrutto il senso della loro identità personale, del loro valore e della loro appartenenza (Millar, Riv. Psicol. Indiv., n. 83: 57-72, 2018). Tutto questo per dire che, per quanto estremamente difficile da sostenere e da comprendere, ciò che lei descrive potrebbe effettivamente configurarsi come la diretta conseguenza dell'esperienza traumatica vissuta.
L'impatto del trauma coinvolge necessariamente la mente ed il corpo, come le neuroscienze hanno ormai ampiamente dimostrato.
Scrive di essere in un percorso di psicoterapia. Esistono ormai tecniche e metodi che consentono la re-integrazione delle memorie traumatiche, la loro rielaborazione interna sino al completo recupero.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento desiderasse. Un caro saluto ed un sincero augurio per una pronta ripresa. SR
Come ogni fenomeno mentale e corporeo l'ansia può esprimersi in vari modi: attraversi i pensieri, le sensazioni, le percezioni.
Il segreto consiste nel trasformarla in una risorsa, una sorta di canale attraverso cui ampliare la consapevolezza di Sé.
Ovviamente, questo è il fine ultimo, ma lei affidandosi ad un/una professionista ha fatto la scelta migliore per perseguirlo.
Le auguro il meglio per il suo percorso e soprattutto le auguro di sucire più forte di prima.
Salve, mi spiace molto per la situazione descritta. Comprendo la difficoltà e il disagio che sta vivendo. Ritengo comunque utile intraprendere un percorso psicologico al fine di elaborare pensieri e le emozioni connessi alla situazione descritta e trovare strategie utili per fronteggiarla. Se sceglierà di affidarsi ad un professionista, io faccio anche consulti online, resto a disposizione, Dott.ssa G.Mangano
Prima di tutto, è importante sottolineare che l'ansia può manifestarsi in modi molto diversi e influenzare non solo il nostro stato emotivo, ma anche il nostro corpo e la nostra percezione di noi stessi e del mondo circostante. È positivo che tu abbia già iniziato un percorso di psicoterapia, in quanto sarà fondamentale per esplorare e comprendere le radici di questo malessere e trovare modalità per affrontarlo.
Quello che stai vivendo, come descritto nella tua domanda, è molto comune nelle persone che soffrono di ansia grave. L'ansia può portare a sintomi fisici come somatizzazioni e disturbi visivi, ma anche a sensazioni di distacco, confusione, paura di perdere il controllo e di non riconoscersi più. È normale vivere questi sentimenti e pensieri in una situazione così difficile e stressante.
È importante comprendere che il processo terapeutico può richiedere tempo e lavoro, ma con il supporto giusto e la tua determinazione è possibile superare questo momento di crisi. È normale sperimentare vari stati emotivi durante il percorso terapeutico, ma è importante restare fiduciosi e aperti al cambiamento.
Ricorda che non sei sola in questo e che la tua esperienza di ansia non ti definisce come persona. Continua a lavorare con il tuo terapeuta, essere onesta sui tuoi sentimenti e pensieri, e affrontare il problema gradualmente e con pazienza. Con il tempo e il supporto adeguato, è possibile superare l'ansia e recuperare la tua vitalità e il tuo benessere. E non dimenticare che è importante anche prendersi cura di te stessa in modo globale, con uno stile di vita sano, il sostegno degli affetti cari e l'auto-compassione. Buona fortuna nel tuo percorso di guarigione. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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