Salve, sono una ragazza di 22 anni, ho una relazione a distanza da circa un anno, l'altra persona pe

20 risposte
Salve, sono una ragazza di 22 anni, ho una relazione a distanza da circa un anno, l'altra persona però gia da un pò di tempo sento sempre di più il suo venirmi contro, per poca fiducia, forse per la distanza, perchè non posso parlare o scrivere con altre persone perchè a lui questo darebbe fastidio o si sente come se io facessi altro (cosa che mi piacerebbe per fare amicizie e nient'altro), sento di essere messa sempre in dubbio per qualsiasi cosa. Non mi sento "libera" di fare niente, o forse sbaglio io perchè in una relazione bisogna dare attenzioni solo all'altra persona? Inoltre accade sempre più spesso che lui abbia sempre "voglia", cosa che io non trovo fondamentale fare ogni giorno, ma questo mi porta ad avere forse l'ansia perchè devo ripetere sempre di no almeno 10 minuti, per l'insistenza dell'altra persona, cosa che mi fa stare sempre più male perchè non so più che fare, non riesco a lasciarlo, forse per paura, perchè lui non mi lascerebbe andare e io mi sento "chiusa" proprio perchè non so cosa fare, non trovo una via d'uscita.. che ne pensate?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero affinché possiate scambiare pareri e opinioni in merito alla situazione da lei riportata, senza giudizio.
Per ciò che concerne il quadro ansioso, credo che possa essere utile richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi, identificare eventuali pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza ed impediscono il cambiamento al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentilissima, le sue parole mi danno l'impressione che lei si senta ormai "chiusa in gabbia", come se non ci fossero modi alternativi per stare in relazione tra di voi. Ritengo che ciascuno di noi abbia un'idea personale di "cosa sia una buona relazione di coppia", e talvolta le prospettive dei due partner sono molto differenti tra loro. La possibilità di coltivare altre amicizie, il desiderio fisico dell'altro, la possibilità di "dire di no" o di allontanarsi dal partner sono tutti aspetti che devono essere costantemente "negoziati" all'interno di una relazione capace di dare benessere ad entrambe le persone coinvolte. Per questo motivo le consiglierei di individuare una specialista di sua fiducia con la quale esplorare questi importanti aspetti, con la finalità di prendere consapevolezza rispetto alle vostre posizioni reciproche e fare una scelta libera e sentita circa la strada da percorrere. Rimango a disposizione per ogni necessità e la saluto con calore. Dott.ssa Roberta Sala
Salve, credo che in parte si sia già risposta da sola, dovrebbe lavorare sulla sensazione di non sentirsi più libera come prima. Ha pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera e grazie per aver condiviso con noi la sua situazione che, per come descritta, immagino le tolga molta serenità ed energia. Penso che le difficoltà che riscontriamo con un'altra persona meritino di essere risolte con quella stessa persona, tuttavia ci sono situazioni e momenti della nostra vita in cui questo può essere molto complicato, al punto da diventare poco liberi nelle nostre scelte e nel nostro modo di comunicare. Quello che le posso consigliare è di ritagliarsi uno spazio dove ascoltarsi e dove sentirsi ascoltata così da poter far chiarezza dentro di sè e veder emergere nel tempo le risposte agli interrogativi che, con molto coraggio ed onestà intellettuale, si sta ponendo. Mettersi al centro del proprio mondo dandosi uno spazio per dare significato alla propria sofferenza, se abbinato al suo coraggio ed alla sua voglia di mettersi in discussione, le permetterà senza dubbio di tornare ad essere padrona delle proprie scelte e della propria vita.

Cordialmente,

Andrea Brumana
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Gentile utente, separarsi dal partner non è sempre facile anche quando ci sono segnali evidenti che la relazione è giunta al termine, spesso queste dinamiche aumentano le insicurezze e limitano la libertà e le scelte personali.
Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia così da trovare nel confronto le risposte alle domande che si sta ponendo.
Dott. Marenco
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Buonasera, le relazioni a distanza sono sicuramente difficili, soprattutto quando manca la fiducia. Inoltre una relazione dovrebbe portare serenità nella vita non limitare la propria libertà, socialità, ambizioni personali etc.
L'altro può essere un compagno di vita ma certamente non un controllore. E' chiaro che per poter capire cosa accade veramente nella vostra storia serve uno spazio di approfondimento personale.
Rimango a disposizione anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini.
Salve, la ringrazio per aver voluto condividere la sua situazione. Occorre partire dal presupposto che in una relazione, a distanza o meno, non debba esistere nessun tipo di controllo poiché la base auspicabile di ogni rapporto dovrebbe essere la fiducia. Ciò considerato, ci accorgiamo di come non sia automatico pensare alla necessità, per ciascuno, di vivere anche momenti di piena autonomia decisionale. Partire da questo cambiamento di mentalità credo sia un suggerimento che posso darle, prima che la relazione che sta vivendo diventi una vera e propria trappola emotiva. Il controllo sulla vita altrui cela insicurezze personali. Rifletta sulla possibilità di concedersi uno spazio di ascolto di sé, magari attraverso un percorso psicologico che possa darle chiavi di lettura ulteriori e le strategie più opportune per poter vivere più serenamente anche la rottura della coppia, se è nelle sue intenzioni. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata. Dott. Greco
Buongiorno, nel suo racconto lei si pone due domande: non si sente più libera e forse sbaglio io nella relazione che bisogna dare attenzione solo all'altro. questi interrogativi sono spunti di riflessione per lei per capire cosa vorrebbe fare e come affrontare. Le potrebbe essere di aiuto un percorso psicologico. Saluti dott.ssa Troisi
Buongiorno, nessuna storia sentimentale, con chiunque sia, deve darle senso di "prigione", "essere controllati". Un partner è un di più, non un peso aggiuntivo. Le consiglio di parlare chiaramente di come si sente a questa persona e, in caso di mancata comprensione, terminare la frequentazione.
Non sarebbe male in ogni caso, rivolgersi ad uno psicologo per risolvere al meglio la questione.
dott Tealdi
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Gentilissima, innanzitutto vedo che contrariamente alla maggior parte delle persone, che decidono di ignorare i propri disagi o nascondere le proprie sofferenze, lei sta cercando attivamente una soluzione a una situazione che certamente ha riconosciuto come problematica. Sembrerà banale, ma se ci riflette noterà che spesso tendiamo a prenderci cura di noi stessi meno di quanto facciamo per il nostro animale domestico.
Mentre lei sembra aver deciso di iniziare a prendersi cura di sé. Sebbene il primo passo l'abbia fatto nel cercare una risposta, mi creda che anche per piccoli problemi non è possibile trovare una rapida soluzione on-line. Invece, anche un percorso di poche sedute con un professionista, in grado di fornirle un suo spazio d'ascolto, può essere risolutore.
Rimango volentieri a disposizione,
Eloisa Iellici
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Il suo malessere è assolutamente comprensibile. Nessuna relazione sufficientemente buona dovrebbe dare adito a sentimenti di stampo oppressivo. Se ci sono le condizioni, sarebbe forse utile un confronto con il suo partner proprio sui temi, importantissimi che lei riporta. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla, garantendole la possibilità di approfondire non solo gli aspetti di questa relazione, ma anche le motivazioni profonde dietro queste modalità relazionali. EP
Gentile utente, immagino quanto possa essere difficile per lei rimanere bloccata in quella che potrebbe essere definita "trappola". Probabilmente è molto innamorata ma è cambiato qualcosa nel rapporto con il suo ragazzo che non la fa stare più bene. Provi a fare una analisi della sua relazione (partendo dalle situazioni che vive nella quotidianità con il suo partner) non in termini di cosa sia giusto o sbagliato per lei, ma di cosa sia invece "utile" o "inutile" per il suo benessere psicologico.
Le consiglio la lettura di alcuni capitoli di un libro che si intitola "Reinventa la tua vita" di Jeffrey E. Young, in cui l'autore intende aiutare ad identificare le trappole che molto spesso, tutti incontriamo nella vita prima o poi. Spero di averla aiutata.
Le auguro buona giornata. Dott.ssa Caselli.
Cara, sentiti compresa. La coppia è forse la relazione più complessa, in cui ci sono molte cose in gioco: gli attaccamenti infantili, le paure di ciascuno, i desideri, le mete reciproche ecc. Basilari sono i bisogni: ci sono i bisogni di lei, i bisogni di lui e i bisogni della coppia. E' come una danza di equilibri tra questi. In più ci sono i fini: i fini tuoi, i fini suoi, e i fini comuni, ammesso che ci siano. Tante sono le variabili di cui parlarne.
Una cosa che mi ha colpito è la paura di lasciarlo, questo sarebbe da approfondire.
Quando e se te la senti sono a disposizione, anche online.
Dott.ssa Irene Buzzoni
Buongiorno, dalle sue parole mi sembra di capire che non vive bene questa relazione sentimentale ma c'è qualcosa che le impedisce di allontanarsi e di provare a vivere una vita diversa. Sono passi importanti e difficili da compiere e spero che lei possa contare su persone di fiducia che possano accompagnarla in questo percorso. Per evitare il rischio di incorrere nuovamente in relazioni che possano farla sentire poco libera e bloccata, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per fare spazio dentro di sé e capire le ragioni che non le permettono di pensarsi come degna di rispetto e fiducia. Si prenda cura di sé.
Cordialmente, Dott.ssa Semeraro
Buongiorno,
dalle sue parole sembra che lei stessa abbia sentito il campanello di allarme. Nessuna relazione deve toglierci la libertà. Nessuna relazione deve farci provare paura. Ricordi che può chiedere aiuto, se si accorge che da sola fatica ad uscire da una relazione che non sente più sana e benefica.
Resro a sua disposizione.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Buongiorno, comprendo il disagio che sta provando. Mi sembra di capire che l'altra persona stia esercitando delle pressioni su di lei e sul suo modo di essere. Premesso che non conosco l'evoluzione della vostra relazione e dunque se la relazione si è strutturata a distanza oppure è ad una fase transitoria per la quale è presente il progetto di incontrarvi, ciò che posso consigliarle è di comunicare all'altra persona in modo aperto e cordiale i suoi vissuti emotivi rispetto al suo modo di porsi nei suoi riguardi che la sta mettendo in difficoltà e al contempo cercare di comprendere i motivi che spingono l'altra parte a porsi in questo modo. D'altro canto mantenere la propria individualità senza annullarsi per l'altra persona è importante e qualora ci siano difficoltà ad affrontare tale rapporto, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per ritagliarsi uno spazio personale in cui mettere a tema i vissuti più significativi rispetto a tale relazione e giungere ad una scelta più consapevole e sicura.
Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia
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Gentile Utente, il disagio espresso è perfettamente comprensibile. Se ho ben capito da una parte sente la necessità di essere più libera all'interno della relazione dall'altra parte la paura di lasciarlo andare per paura. Quello che le consiglio è di approfondire la situazione con un professionista; sicuramente le sarà utile per trovare più certezze e la forza di uscire da questa situazione conflittuale. Cordialmente Dott. Damiano Spinali
Mi pare di capire che la sua relazione a distanza stia diventando difficile a causa di comportamenti possessivi e di una mancanza di fiducia da parte del suo partner.

È importante ricordare che una relazione sana si basa sul rispetto reciproco e sulla libertà individuale. Se si sente controllata e limitata nelle sue scelte, è fondamentale parlarne apertamente con il suo partner e cercare di trovare insieme un compromesso che soddisfi le esigenze di entrambi.

La comunicazione è fondamentale in qualsiasi relazione, ma soprattutto in una a distanza. È importante che parliate onestamente dei suoi sentimenti e bisogni, e che ascoltiate con attenzione anche quelli del suo partner.

Se la sua relazione le sta causando sofferenza e ansia, potrebbe essere utile cercare un aiuto professionale da uno psicologo o psicoterapeuta. Un professionista può aiutarla a comprendere meglio la situazione e a sviluppare strategie per affrontarla in modo costruttivo.

Ricordi che non è sola. La sua situazione è comune a molte persone che vivono relazioni a distanza. Con il giusto supporto, può trovare la forza e il coraggio per prendere le decisioni migliori per se stessa.

Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Gentile utente, il supporto di uno psicologo potrebbe aiutarla a fare chiarezza e mettersi nelle condizioni di poter decidere che cosa fare con lucidità. Detto ciò, quella che descrive sembra proprio una violenza psicologica nei suoi confronti da parte di questa persona.
Ciao,
mi sembra di capire che le sue insicurezze stiano diventando le tue.
Questo complica le cose insieme alla distanza di cui tu mi parli.
Fare amicizie a 22 anni è decisamente sano, non serve stare sempre "appiccicati" per far capire all'altro che lo si ama, anzi, la fiducia dovrebbe essere alla base di un valido rapporto.
Quello che posso anche dirti è che uno spazio tutto tuo, in un rapporto di terapia valido potrebbe aiutarti a trovare le risposte che cerchi, capendo cosa stia accendo nella tua vita e sopratutto perché.
Un caro saluto
Lavinia
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