Salve, sono una ragazza di 22 anni, fidanzata da 5 anni. Al momento sto vivendo in un grande stato c

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Salve, sono una ragazza di 22 anni, fidanzata da 5 anni. Al momento sto vivendo in un grande stato confusionale legato alla relazione con il mio ragazzo. Premetto che ci siamo fidanzati al liceo, frequentavamo la stessa classe e siamo sempre stati compagni di banco, migliori amici fino poi a diventare fidanzati. Durante il primo anno di relazione eravamo super affiatati e innamorati, ma non rivivrei mai quel periodo della mia vita perché solo con gli anni mi sono resa conto di quanto dipendessi fortemente da lui ( in senso affettivo).
Dopo il liceo, siamo cresciuti e cambiati enormemente (in particolar modo io): lui lavora ed è cambiato molto di carattere (un tempo era molto geloso di me e molto appiccicoso), io studio all’università e lavoro durante l’estate, e sento di essere maturata molto come persona. Se 3 anni fa mi ritrovavo nel buio più totale (ho chiesto anche aiuto psicologico) perché ero estremamente insicura sulla vita, ad oggi sto coltivando le mie passioni e spero (attraverso gli studi universitari e le esperienze lavorative che farò a breve) di trasformare queste mie passioni nel mio lavoro. A differenza del mio ragazzo, mi considero una persona ambiziosa, coraggiosa, motivata, con tanta voglia di vivere esperienze (tipo Erasmus) e conoscere gente nuova (anche se di base sono una persona riservata). Lui è esattamente il contrario, o meglio, col tempo lo è diventato: non ha nessun amico e nessun affetto al di fuori di me, non ama uscire e conoscere gente, non ama divertirsi o fare esperienze nuove (mente un tempo si).
Premetto che sono anch’io una persona molto tranquilla, non amante del caos - vivo nella mia confort zone fatta di visite nei luoghi di cultura, andare al cinema, visitare nuovi posti - nonostante ciò, ogni tanto mi andrebbe di divertirmi come facevo un tempo da ragazzina e magari andare in discoteca ogni tanto (cosa che lui ripudia fortemente, mentre un tempo ci andava ogni weekend).
Nonostante queste differenze, il nostro rapporto fino ad adesso è stato oserei dire quasi perfetto: pochi litigi o incomprensioni, tanto rispetto reciproco e affetto. Inoltre nonostante i nostri interessi siano così diversi, siamo sempre riusciti più o meno a trovare compromessi e fare le cose che piacciono ad entrambi.

Sento però di essere arrivata ad un punto in cui sono consapevole di non provare più nessun sentimento di amore, se non un profondo affetto. Ne ho già parlato con lui diverse volte in quest’ ultimo anno, e per lui è lo stesso. Stiamo assieme si, ma con la consapevolezza di aver vissuto gli ultimi tempi in un rapporto essenzialmente di amicizia e di abitudine. Negli ultimi mesi ci siamo visti davvero poco perché non sentivamo la mancanza, e i momenti di affetto sono stati rari. Nonostante ciò quando stiamo insieme, non c’è niente che non vada, ci siamo sempre divertiti e adoro la sua compagnia, ma quando non lo vedo per giorni mi balenano in testa un sacco di dubbi sul nostro rapporto.

È brutto da ammettere, ma credo che ci siamo “ sfruttati” a vicenda per il sesso e per non sentirci soli nei momenti più cupi e stressanti, ma non c’è più nulla a livello di amore che ci leghi. Per me lui è il mio migliore amico, e se potessi tornare indietro nel tempo sarei disposta a cancellare tutto l’amore che c’è stato, pur di continuare ad essere la sua migliore amica. Lui mi ha detto che possiamo continuare ad essere amici, anche se dice che sarà difficile.
Io sto soffrendo molto, perché gli voglio molto bene e morirei se lui non dovesse più far parte della mia vita… non riuscirei a vivere con il pensiero che lui non ci sarà il giorno della mia laurea a festeggiarla con me e gli altri grandi miei affetti, o nei momenti più tristi…lui è una parte di me e del mio vissuto.

Parlando con diverse persone che mi hanno riportato le loro esperienze, ho capito che dopo anni è normale stare insieme ad una persona per abitudine e anche che se non c’è più amore, e che se ti ci trovi bene (come nel mio caso) è normale anche proseguire il rapporto. Ma, io sento di dover vivere nuove esperienze e di aver bisogno di nuovi stimoli. Allo stesso tempo però (egoisticamente?) vorrei troppo continuare a rimanere la sua migliore amica e frequentarlo.

So di aver bisogno di un supporto psicologico concreto (anche se non credo riuscirò ad usufruirne in quanto al momento sto sostenendo diverse spese legate all’università, e non voglio pesare sui miei), ma chiedo cortesemente qualche risposta che mi possa aiutare anche minimamente nel lavoro di introspezione, che adesso risulta essere complesso.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Carissima, vorrei dire qualcosa di "pancia" dopo aver letto la tua lettera: hai 22 anni!!!! Immaginati nel futuro, tra 20 anni. Come ti vedi? Chi vorresti accanto a te come compagno? Ti sento molto presente a te stessa e con una carica di energia vitale molto forte.Sei molto cambiata dalla ragazzina del liceo., lo dici tu stessa.E' molto positivo che entrambi provate le stesse cose. Indubbiamente per te è un "familiare", una persona di fiducia, di affetto, tu stessa lo hai definito come miglior amico. Valuta tu, valutate insieme, si può anche rimanere ottimi amici. Oppure decidere di scegliersi. Nessuno se non te potrà dirlo. Ogni scelta implica una rinuncia. Nello scegliere c'è sempre un rischio.
La vita chiama. Se al momento non puoi affrontare una psicoterapia, continua comunque a pensarci, anche alla luce delle risposte che avrai, comunque prima o poi le decisioni si prendono. Continua ad ascoltarti. Rimango disponibile e ti saluto con molta simpatia. dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, giovanissima e pur con un amore logorato e un affetto invariato.
La lunga e precisa descrizione implica che le sue risorse sono molte e che le sue possibilità,allo stesso modo, sono molteplici.
Di fatto gli affetti sono già profondamente cambiati, e aggiungo, voi siete cambiati e semplicemente non potreste andare in una direzione di coppia che risulti sufficientemente coerente.
Lasciarsi significa anche lasciar andare, lasciare che il lutto per la perdita faccia il suo corso, lasciare che le emozioni ci facciano anche un po’ male.
É necessario che accada, anche così si cresce, si diventa adulti e padroni della propria vita.
Per cui, se è questo che desidera, prenda il coraggio a 4 mani e vada avanti.
Saluti dott.ssa Sandra Petralli
Buonasera, parto da una sua frase "la consapevolezza di aver vissuto gli ultimi tempi in un rapporto essenzialmente di amicizia e di abitudine" che riassume la fotografia dell'oggi della sua relazione di coppia. L'esclusività ha rappresentato la fase dell'amore, esplicitandolo fra di voi, se entrambi siete d'accordo, si può approdare ad un'amicizia che consenta a tutti e due di "vivere nuove esperienze", come scrive lei. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Carissima e giovanissima scrittrice,
quanta consapevolezza in queste parole! Io poi mi occupo di DIPENDENZA AFFETTIVA, quindi sento tutti i giorni quanto lei dice dai miei pazienti e capisco tutti i dilemmi e la confusione del caso.
Si sta "ascoltando", e da questo ascolto introspettivo si stanno accendendo tante lampadine (ripeto, complimenti, brava!).
I rapporti di coppia non ci devono togliere del nostro spazio personale, e al tempo stesso è un continuo nutrimento reciproco, nell'ascolto, nella comprensione, nella fiducia e nel viaggio insieme della vita.
Quando si sente che il rapporto è in stallo e che sì c'è affetto, ma non c'è amore, perché accontentarsi? L'ha imparato da qualcuno in famiglia? E qui torniamo al delicatissimo tema della dipendenza affettiva che è da indagare nella sua storia familiare.
In sintesi la cosa che posso dire è di PRENDERSI CURA DI SE', di continuare a dare spazio alle sue necessità e bisogni, e di non accontentarsi, mai!
Questa storia le rimarrà sicuramente nel cuore, ma se sente che è ora di andare, segua la sua strada.
In bocca al lupo!
Carissima, lei è consapevole degli incastri emotivi e relazionali che caratterizzano il vostro importante rapporto. Che bella crescita avete fatto. Un patto emotivo di coppia rispettato: sostenervi e volervi bene per maturare insieme. Lei sembra avercela fatta. Il suo ragazzo fa più difficoltà. Nella coppia, uno/a dei due va sempre un po' più avanti e sarà quello/a a fare quel passo in più che aiuterà l'altro a sbloccarsi. Non abbia paura. Sia coerente con se stessa continuo ad esprimere il suo sentimento al suo ragazzo. Non pretenda nulla e non si aspetti nulla, ma sia onesta e limpida come sembra esserlo. Se le basi sono solide, resterà tra voi una amicizia bellissima, nel caso non evolva in un rapporto d'amore maturo. Nella peggiore delle ipotesi resterà un ricordo bello e arricchente che servirà ad entrambi per fondare le vostre relazioni future. Separarsi e litigate possono essere fasi di un processo, altrettanto utili quanto comprendersi e condividere. Faccia questa esperienza e resti con curiosità e fiducia a guardare quello che accade. Conservando dentro se stessa, come un dono prezioso, tutto ciò che avete vissuto sino ad ora.
gentile utente, innanzitutto grazie per aver condiviso con noi una parte così intima della tua vita. Capisco che tu stia attraversando un momento di grande confusione e incertezza, e ti apprezzo molto per il coraggio che hai avuto nel riconoscere e affrontare queste emozioni.

Il percorso che descrivi, dal liceo fino ad oggi, è stato ricco di cambiamenti e crescita personale, e mi sembra che tu abbia una chiara consapevolezza di chi sei diventata. È normale, nel corso del tempo, che le persone cambino e che le dinamiche di una relazione evolvano. Il fatto che tu e il tuo ragazzo siate cambiati e abbiate preso direzioni diverse non è un fallimento, ma piuttosto una testimonianza della vostra crescita individuale.

Il tuo desiderio di vivere nuove esperienze e trovare nuovi stimoli è del tutto naturale, soprattutto in una fase della vita come la tua, in cui ci si apre a nuove opportunità e si sviluppa una maggiore comprensione di sé stessi. D'altro canto, è comprensibile che tu provi affetto e attaccamento verso una persona che ha fatto parte della tua vita in modo così significativo per tanti anni.

Uno dei punti cruciali che emergono dal tuo racconto è il cambiamento dei sentimenti: il passaggio da un amore romantico a un legame di profondo affetto e amicizia. Questo cambiamento può essere doloroso da riconoscere, ma è anche una parte naturale dell'evoluzione delle relazioni. Non c'è una risposta giusta o sbagliata su come affrontare questa situazione, ma è importante che tu ascolti te stessa e i tuoi bisogni.

Hai menzionato la possibilità di continuare la relazione basata su un'abitudine e un'affinità, ma mi sembra che tu senta il bisogno di qualcosa di più. Vivere nuove esperienze, seguire le tue passioni e incontrare nuove persone sono desideri legittimi che meritano attenzione. È possibile che, continuando una relazione che non ti appaga più completamente, tu possa sentirti frenata nel tuo percorso di crescita personale.

Il tuo desiderio di mantenere un legame di amicizia con il tuo ragazzo è comprensibile e dimostra quanto tu tenga a lui. Tuttavia, è importante essere consapevoli che il passaggio da una relazione romantica a un'amicizia non è sempre semplice e richiede tempo, spazio e soprattutto chiarezza emotiva da entrambe le parti.

Ti incoraggerei a esplorare i tuoi sentimenti con calma, magari scrivendo i tuoi pensieri o parlando con una persona di fiducia. Anche se in questo momento non puoi usufruire di un supporto psicologico professionale, ti esorto a continuare il tuo lavoro di introspezione. Potresti considerare anche risorse online gratuite, che potrebbero offrirti ulteriori spunti di riflessione.

Ricorda che le decisioni importanti richiedono tempo e non devi sentirti sotto pressione per arrivare a una conclusione immediata. Concediti il tempo di capire cosa desideri veramente e cosa ti farà sentire realizzata e felice nel lungo termine.
Un caro saluto, ed un in bocca al lupo, dott. Daniele D'Amico.
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Buongiorno, comprendo la sua difficoltà a lasciare andare il compagno con cui è cresciuta e il paradosso è che entrambi condividete la visione attuale del rapporto. Non è necessario che ci siano litigi per spezzare una relazione, almeno non è questo il caso. Mi sembra che entrambi abbiate poco da condividere in termini di progetti futuri, ma sapete che l'altro c'è in caso di necessità. Un lavoro introspettivo dovrebbe tenere conto anche della sua storia personale, delle figure di riferimento genitoriali, dei modelli di coppia che ha avuto... e di tanto altro per tessere una tela di significati personali. Credo che vivere il distacco non sia facile ed è comune addolorarsi pensando che quella persona non farà parte della vita, ma qui si tratta di vederla in una parte diversa: amichevole e presente nel momento del bisogno. Ho l'impressione che entrambi crediate nel profondo di non potere andare avanti contando sulle proprie forze, anche se di fatto lo state già facendo. Le suggerisco anche di prendersi il suo tempo, di cercare un aiuto appena possibile e nel frattempo di dedicarsi a innumerevoli letture che possono darle spunti di riflessione in più oltre quelli che ho già elencato. Le auguro il meglio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,

la sua appare come una vera e propria richiesta di aiuto nel voler esser accompagnata a lasciar andare via questo ragazzo a cui è tanto affezionata. Sta vivendo un conflitto interiore dove una parte di lei vorrebbe andar avanti mentre una altra parte e come se avesse paura di lasciar andare un rapporto che ha riempito la sua esistenza negli ultimi anni.
Si affidi ad uno specialista, inizi un percorso psicologico, potrà aiutarla con il tempo a trovare la serenità che merita e a guardare avanti con fiducia.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Grazie per aver condiviso con tanta chiarezza i tuoi sentimenti e le tue riflessioni. Quello che stai vivendo è un momento di grande consapevolezza e crescita personale, e riconoscere che qualcosa è cambiato nella tua relazione è un passo importante, anche se doloroso.
È naturale che una relazione iniziata in età adolescenziale possa evolvere in modo diverso rispetto alle persone coinvolte. Tu e il tuo ragazzo siete cresciuti e cambiati, e ciò che una volta vi univa potrebbe non essere più sufficiente a mantenere vivo il legame amoroso. Tuttavia, il forte affetto e il rispetto reciproco che provi sono segni di un legame profondo che merita di essere riconosciuto e rispettato, anche se questo legame ha cambiato forma.
Il desiderio di vivere nuove esperienze e di cercare nuovi stimoli è un segnale che stai ascoltando i tuoi bisogni e desideri, e questo è molto importante per il tuo benessere. D’altro canto, è comprensibile voler mantenere il rapporto con il tuo ragazzo su un piano di amicizia, poiché rappresenta una parte significativa della tua vita e del tuo percorso.
Trovare un equilibrio tra il bisogno di novità e il desiderio di mantenere un legame con lui sarà una sfida, ma non impossibile. Potrebbe essere utile prendere del tempo per esplorare i tuoi sentimenti, magari facendo un po’ di chiarezza su cosa desideri veramente per il futuro. Non c’è una risposta giusta o sbagliata, ma solo ciò che è più giusto per te in questo momento della tua vita.
Per quanto riguarda il supporto psicologico, capisco le difficoltà legate ai costi, ma potrebbe esserci la possibilità di accedere a servizi di consulenza psicologica gratuiti o a costi ridotti offerti dalle università o da associazioni locali. Anche solo qualche sessione potrebbe aiutarti a fare maggiore chiarezza.
Cordialmente,
Dott.ssa Pinella Chionna
Gentile utente, ho letto ciò che ha scritto. Mi sembra una situazione abbastanza complessa da poter gestire qui. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico, sicuramente troverà professionisti che le verranno incontro per la parte economica. Se fosse interessata, mi contatti e possiamo parlare anche di questo aspetto.
Le auguro il meglio!
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Gentilissima, posso comprendere il disagio che sta vivendo ora, ma in questo caso sarebbe fondamentale per lei intraprendere un percorso psicologico. Così da approfondirsi e fare chiarezza dentro di lei, in quanto tutto quello che farà nel suo presente, influenzato da un suo passato, rifletterà anche nel suo futuro. Cordialità Dott. Maurizio Di Benedetto
Gentile utente, frequentemente le relazioni che vengono instaurate in età adolescenziale si connotano di un legame importante e duraturo. Accade altrettanto spesso però che si cresca in maniera differente anche a causa dei percorsi di vita diversi che vengono scelti dai due partner e questo è assolutamente fisiologico e normale.
Ci tengo a soffermarmi su una questione : lei ha scritto "ho capito che dopo anni è normale stare insieme ad una persona per abitudine e anche che se non c’è più amore", io credo che a qualsiasi età rimanere con lo stesso compagno perchè non si vuol perdere la sua compagnia anche se non c'è più amore sia un sacrificio molto grande. Comprendo il dispiacere che può provare a mettere fine alla sua prima relazione importante con una persona che rappresenta molto per lei, ma da quello che scrive credo che la risposta l'abbia già trovata dentro di lei.
Cordiali saluti
È normale evolversi e desiderare nuove esperienze. Rifletti sui tuoi bisogni e obiettivi personali. Comunicare apertamente con il tuo ragazzo è essenziale per entrambi. Considera l'importanza di prenderti cura di te stessa e di perseguire la tua felicità. Il supporto psicologico potrebbe offrirti preziosi strumenti di crescita personale. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buonasera . La sua lunga e dettagliata descrizione implica che le sue risorse sono lodevoli e che le sue possibilità, sono molteplici. Gli affetti sono già profondamente cambiati, e aggiungo, voi siete cambiati e semplicemente non potreste andare in una direzione di coppia che risulti coerente. Lasciarsi significa anche lasciar andare, lasciare che il lutto per la perdita faccia il suo corso, lasciare che le emozioni ci facciano anche un po’ male. É necessario che accada, anche così si cresce, si diventa adulti e padroni della propria vita. Per cui, se è questo che desidera, prenda il coraggio e passi attraverso la sofferenza che le porterà un nuovo inizio.
Dr.ssa Versari Debora.
Dalla sua descrizione emergono tanti aspetti importanti, le reali radici della sua sofferenza, se desidera un cambiamento nella qualità delle sue relazioni e nella sua vita, possiamo approfondire iniziando da una prima consulenza. Grazie per la ricchezza della sua condivisione Dott.ssa Valentina Zoccali
Gentile utente, lasciare andare qualcuno è uno dei momenti più difficili da affrontare siccome si va in contro ad un vero e proprio lutto da separazione. La consapevolezza delle proprie emozioni e degli obiettivi personali sono un primo passo su cui prestare l'attenzione e decidere con chiarezza e rispetto reciproco di concludere una lunga e sentita relazione. Inizialmente bisogna accettare i propri sentimenti ed è normale provare svariate emozioni come tristezza, rabbia, confusione e anche pietà. Un altro passo da fare è prendersi cura di sé; concentrati su delle attività che ti portano gioia e serenità. Infine bisogna essere aperti al dialogo e all'ascolto per permettere anche all'altro di poter esprimere i suoi desideri e voleri. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
Cara utente,
Lei ha una consapevolezza molto sviluppata e anche un senso critico forte così come un pensiero lucido nel valutare la sua situazione. Tuttavia forse è proprio questo il problem. dal suo racconto vedo solo una bellissima relazione di amicizia, affetto e rispetto, che per un po' è diventato amore, forse frainteso, ma comunque sincero da parte di entrambi. Se ora le cose stanno cambiando e avete voglia entrambi di fare nuove esperienze non abbiate paura di deludere o ferire l'altro, perché in nome dell'amicizia che c'è/c'è stata sono sicura che ci sarà comprensione e non risentimento. Lei personalmente secondo me deve agire un po' più di pancia, lasciare correre i pensieri sul futuro della vostra relazione, se c'è affetto e rispetto andrà bene anche se non starete più insieme. Forse per un periodo starete separati chissà ma non c'è nulla che rovina la vostra amicizia se non voi stessi.
L'amore è un'altra cosa e dovete sentirvi liberi di sperimentarlo altrove se necessario.
In bocca al lupo
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Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti

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