Salve, sono una ragazza di 22 anni, è da circa tre anni che ho dei grandi sbalzi d'umore che aumenta

5 risposte
Salve, sono una ragazza di 22 anni, è da circa tre anni che ho dei grandi sbalzi d'umore che aumentano in modo esponenziale con il passare del tempo. Sto passando il periodo più forte in questo momento, non riesco più a controllare emozioni e pensieri. Questo mi causa molta ansia e nervosismo che sfociano in attacchi d'ira o di panico irrazionali e istintivi.
Ho disturbi del sonno e non riesco più a gestire la mia vita.
La domanda che vorrei fare è se è consigliabile uno psicologo (da cui sono già stata ma con scarsi effetti, anzi sono peggiorata), o uno psichiatra. Sento il bisogno di andare da uno specialista perché ho il timore di avere qualche disturbo di personalità, ma non so come funzionano queste cose. La domanda è : cosa mi consiglia di fare? Per andare da uno psichiatra devo prima andare da uno psicologo che valuta se consigliarmi lo psichiatra o posso andare di mia spontanea volontà?
Grazie in anticipo
Considerando ciò che scrive le consiglio una visita direttamente con uno psichiatra in quanto può valutare la necessità di assumere una terapia farmacologica. E’ bene intervenire precocemente in alcune condizioni psicopatologiche.
Dr.ssa Doria

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Buonasera, capisco che possa sembrare difficile scegliere. Uno psicologo e uno psichiatra hanno aree di competenza che si sovrappongono ed altre distinte. Da quello che descrive può scegliere sia uno psicologo che uno psichiatra. Come diceva la collega, lo psichiatra tendenzialmente può coprire uno spettro di disturbi (più gravi) nei quali è indicata e/o richiesta una terapia farmacologica. Questo di solito avviene quando una terapia psicologica non è possibile (per vari motivi) o non richiesta. Nel suo caso credo possa fare una visita iniziale con l'uno o l'altro. Buona fortuna.
Mi sento di consigliarle uno psichiatra, soprattutto nell’ottica di iniziare una terapia farmacologica se necessario. In un secondo momento, quando il quadro si sarà stabilizzato e lei avrà recuperato energia e maggiore serenità, potrà iniziare un trattamento psicoterapico. Attualmente la priorità dovrebbe essere chiarire la diagnosi e valutare tutte le possibili strade da prendere.
Buongiorno, innanzitutto i miei complimenti per aver preso la decisione di farsi sostenere in un momento difficile. Spesso non è facile decidere di consultare uno specialista, ma in situazioni di sofferenza e in presenza di alcuni sintomi, come quelli ai quali lei accenna (come per esempio i disturbi del sonno), questa è sicuramente la strada per guadagnare un maggiore benessere. Quello che le suggerisco è di considerare entrambe le strade, sia quella di consultare uno psichiatra che quella di incontrare uno psicoterapeuta. Questi professionisti potranno, con strumenti diversi, aiutarla a stare meglio e, se lo riterranno necessario, potranno chiederle di essere messi in contatto per confrontarsi. Spesso psichiatri e psicoterapeuti collaborano, quindi è anche possibile, se già non ha dei riferimenti, che contatti una delle due figure e chieda al professionista stesso se può suggerirle un collega o una collega di cui si fida. Ha accennato a un percorso psicologico in passato, da cui dice di non aver tratto benefici. Il mio invito è quello di riprovare ad avere fiducia nelle potenzialità di questo strumento. Ci sono fasi diverse della nostra vita ed è possibile che noi stessi possiamo fare esperienze molto diverse di una stessa cosa, se fatte in periodi diversi. Le faccio i miei auguri per il percorso che sta pensando di intraprendere.
Buongiorno,
come già suggerito dai colleghi, le consiglierei una prima visita psichiatrica visto che parla di sintomi che durano da parecchio tempo. Potrete trovare insieme una terapia farmacologica adatta alla sua situazione. Per il percorso con uno psicologo mi sento di dirle che potrebbe essere un'aggiunta al lavoro con lo psichiatra, spesso sono due strade che vengono intraprese insieme. Raggiungere un equilibrio emotivo grazie ai farmaci, potrà permetterle di iniziare ad indagare con lo psicologo le cause (non solo biologiche). Mi spiace che la sua precedente esperienza con uno psicologo non l'abbia aiutata. Non demorda, la sua capacità di fare una buona lettura dei suoi sintomi e delle sue sensazioni è un'ottima risorsa che la aiuterà anche in un percorso psicologico. Buona fortuna

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