Salve! Sono una ragazza di 21 anni, e da due anni e mezzo sono fidanzata con un uomo di 65. Premett

17 risposte
Salve! Sono una ragazza di 21 anni, e da due anni e mezzo sono fidanzata con un uomo di 65.
Premetto subito che lui è un uomo molto giovanile, non dimostra l'età affatto l'età che ha, a parte i capelli grigi, ha ancora un viso da ragazzo, un fisico da far invidia a tanti miei coetanei, ed una salute ancora di ferro. Ci siamo conosciuti ed innamorati, in una circostanza molto triste e particolare.
A 18 anni, quando ho finito la scuola, i miei genitori mi hanno cacciato di casa, affermando che a quell'età si deve andare a vivere da soli, e cercare di risolvere le proprie cose da soli, senza l'aiuto di nessuno. Sono rimasta senza niente, senza una famiglia, senza una casa, senza soldi... ho passato 4 mesi d'inferno, finchè un freddo e piovoso, venerdì mattina di fine Novembre del 2018, incontrai un signore molto gentile, che mi diede 10 euro. Mi disse che quei soldi, servivano più a me che a lui... da quel giorno diventammo amici, ed a Natale del 2018 ci fidanzammo. Nel frattempo, andai a vivere da lui e finalmente cominciai ad assaporare la bellezza dell'avere una casa, cioè un posto sicuro dove addormentarti, dove rifugiarti quando c'è un temporale...
Io e lui dormiamo sempre insieme nello stesso lettone!!! Le prime notti, mi sembrava di vivere in un sogno bellissimo, che non finiva mai!!! Ora ci ho fatto l'abitudine, ma per me la notte è sempre magica!!! Non abbiamo mai fatto sesso, io ho paura di sentire tanto dolore fisico, non so da cosa deriva questa paura, forse dal fatto che da piccola io ho preso moltissime botte, o forse dal fatto che sempre da piccolina ho subito un tentativo di violenza sessuale... fattostà che il mio fidanzato non mi ha mai costretto, ne abbiamo parlato più volte e mi ha sempre detto di star tranquilla perchè c'è una grandissima differenza tra la violenza ed un normale rapporto sessuale tra innamorati.
Nell'intimità io lo chiamo papà e non gli dà fastidio, anzi!!! Gli piace moltissimo!!! Il mio fidanzato mi ha promesso che un giorno mi sposerà, e che mi farà vivere una vita ancora più felice.
Solo che... da quando sto con lui, tutti i miei mi hanno isolata, esclusa... dicono che di una come me non ci si può fidare, quando mi vedono in giro da sola, mi strappano i vestitini che il mio fidanzato mi ha comprato tempo fa, e vorrebbero rubarmi una preziosa collanina d'oro con scritto il mio nome che il mio fidanzato mi ha regalato. Io vorrei sempre avere il mio fidanzato accanto, ma... lui ancora lavora, fa un lavoro molto importante ed impegnativo... quando è a casa ha occhi solo per me!!! I miei genitori non li vedo e non li sento da quando 3 anni fa mi hanno cacciato di casa. Se venissero a scoprire che sono fidanzata con un uomo di 65 anni, potrebbero ammazzarmi...
... vorrei che il mio sogno d'amore durasse per sempre, vorrei morire mano nella mano al mio fidanzato per non soffrire la perdita dell'unico uomo dolce della mia vita.
Che fare?
Salve, credo che debba fare un po' di chiarezza interiore. Datasi la complessità della situazione, servirebbero ulteriori informazioni per poterle dare una risposta esaustiva. Ha pensato a un consulto psicologico? Potrebbe aiutarla a trovare le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve. Non è chiara la domanda che pone e c'è molta confusione nella descrizione della sua vita. Potrebbe ricavarsi uno spazio per sé in un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza e a stimolare la fiducia in sé, in modo che il suo futuro e il suo benessere non dipendano da nessuno. Distinti saluti
Salve. Ci chiede che fare, ma dietro questa domanda c'è un mondo di bisogni inascoltati, bisogni che hanno trovato una casa e tante paure. Per trovare una chiarezza interiore, è importante definire quali siano i suoi bisogni e di quali tra questi il suo fidanzato si sta prendendo cura. Un percorso terapeutico le potrebbe essere utile, per imparare a cercare altro 'oltre il rifugio'. Saluti
Cara ragazza, l’amore ha molti volti e sono lieta che abbia trovato un luogo sicuro dove vivere bene, ma ci sono aspetti della sua storia che dovrebbe elaborare per vivere veramente serena.
Si rivolga ad un professionista che possa aiutarla senza giudizio, con comprensione.
Le auguro buona fortuna e la serenità che merita.
Giada Bruni
Leggendo il suo racconto emergono subito due aspetti di lei distinti e allo stesso sovrapposti. Da un lato c'è una bambina ferita che ha tanto bisogno di cure e amore, dall'altra una giovane donna con dei bisogni più adulti. È importante scindere queste due parti e nutrirle in modo sano e forse dalla domanda che fa ne potranno nascere altre, più complete e ottenere risposte
Buon giorno grazie per la sua domanda e per il racconto dettagliato che ha fornito. Racconto dal quale chiaramente emergono vissuti di sofferenza. Spiace sentire questa situazione nella quale come hanno bene evidenziato i colleghi vi sono due parti di lei in netta contrapposizione. Credo anche io che sarebbe opportuno iniziare un percorso di psicoterapia individuale per fare chiarezza tra la bambina ferita che vive dentro di lei e la donna adulta bisognosa di sognare e amare. Lavoro che forse da sola non può fare e per tale ragione le consiglio la psicoterapia. Potrà certamente esserLe utile per conoscersi meglio e riflettere su quelle che sono le sue risorse atte a un adeguato lavoro di rinforzo dell'Io. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi
carissima, dal suo racconto emerge tanta sofferenza che andrebbe elaborata insieme ad un professionista. Rimango a disposizione saluti Dott.ssa Serena Sciortino
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Carissima ragazza di 21 anni, leggere le sue parole mi addolora. Ha trovato in questo uomo molto più grande di le un fidanzato/papà che le da sicurezza, amore e soprattutto accudimento. Tutti aspetti che le sono mancati da quando a 18 anni i suoi l’hanno bruscamente buttata fuori di casa. È lecito che lei oggi provi tanto amore/affetto nei confronti di questo uomo ma le domande che vorrei porle per capire meglio sono tante. Provi ad affidarsi all’aiuto di uno psicoterapeuta che possa guidarla meglio nelle risposte che cerca. Un caro abbraccio e a disposizione nel caso in cui voglia approfondire altre curiosità. Floriana Guccione
Buongiorno, credo che ci siano molti nodi importanti da approfondire nel racconto della sua storia. Perché non intraprende un percorso di psicoterapia? Potrebbe di sicuro trovare molte delle risposte che cerca.
In bocca al lupo per tutto
Dott. ssa Barucci
Gentile utente,
non è facile rispondere al suo interrogativo. Le motivazioni profonde delle sue scelte relazionali e sentimentali si possono rintracciare nella sua storia e nel suo mondo interiore. Per questo le suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Giorno. Toccante la sua storia.
Il rifugio importante che lei ha trovato con un nuovo "papà" come lo definisce, premuroso di cure rispettose non basta però alla futura donna che ha bisogno di un amore adulto e completo.

Le violenze che ha subito in passato debbono essere curate per sbloccarsi al proposito.

Saluti
Dott. Gianpietro Rossi
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Buongiorno cara. Che fare? Dirigersi verso un percorso di crescita come tutti noi umani e riparare le ferite traumatiche che sono ancora vive in modo da bilanciare la parte adulta e autonoma che può viversi il rapporto di coppia con la serenità di chi finalmente può contare su se stessa, per donarsi al partner. La sua storia mi ricorda l' esperienza vissuta professionalmente con le ragazze della casa famiglia in cui ho lavorato per tanti anni. Molte di loro bruscamente si ritrovavano fuori senza niente purtroppo e piano piano hanno elaborato gli abusi subiti e a diventare autonome. Molte di loro adesso lavorano, sono consapevoli delle risorse personali e hanno un partner e deu figli. Quindi questo è possibile per lei. L'aiuto terapeutico, volto ad una desensibilizzazione del trauma può essere molto efficace. In bocca al lupo e non molli!
Gentile ragazza, quello che trapela dalla sua lettera è la paura di un futuro, che a volte appare roseo e felice ( non per questo l'Amore è chiamato follia a due !), e a volte si contorna di ansia e di preoccupazione, quando l'esterno preme per rompere questo suo sogno d'amore, riportandola bruscamente alla realtà nuda e cruda. La vita è un percorso a ostacoli e a volte abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a costruirci un sè forte, capace di rispondere agli urti che spesso ci investono. Lei è giovanissima, quindi il mio consiglio è quello di affidarsi ad un Consultorio familiare della sua zona, l'accesso è gratuito, dove potrà fissare un colloquio con la psicologa/o e iniziare così il suo percorso di crescita. In bocca al lupo!
Cara scrittrice, sembra aver vissuto delle esperienze altamente traumatiche, caratterizzare da quella che Kohut chiamerebbe "angoscia di disintegrazione" ovvero una paura innominabile associata alla minaccia di un totale annientamento. Fortunatamente, ha messo in atto delle strategie di sopravvivenza e di auto-cura, come il rifugiarsi in una relazione "riparatoria" con il suo fidanzato. Adesso però il lavoro non é finito, per stare bene avrebbe bisogno di iniziare una psicoterapia per rintracciare le radici storiche dei suoi traumi e trovare una nuova narrazione, più ampia, che renda onore alla persona equilibrata e consapevole che merita di diventare. La invito a rivolgersi ad un consultorio chiedendo di iniziare una psicoterapia. I miei migliori auguri e complimenti per il coraggio mostrato finora.
Buongiorno, dal suo breve racconto sembra aver vissuto esperienze molto spiacevoli. Il fatto di aver trovato un posto dove sentirsi amata e protetta è uno dei vantaggi. Sicuramente sarebbe importante indagare l'origine delle paure antiche e attuali che si nascondono dietro ai diversi problemi relazionali e sessuali elencati.

Il mio consiglio è di consultare uno psicologo/psicoterapeuta per avere più chiarezza e intraprendere un percorso di crescita.
Salve,
Credo che lei possa trarre giovamento da uno spazio personale dove poter fare chiarezza dentro di sé aprendo spunti di riflessione profondi, ragionare sui suoi vissuti, cercare risposte ragionevoli a domande molto importanti che in questo particolare momento della sua vita sono fonte di sofferenza. La sua storia è molto complessa e implica profondamente la figura genitoriale.
Un percorso psicoterapeutico potrà certamente aiutarla. EP

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