Salve! Sono una ragazza di 20 anni, fin da piccola ho sempre avuto comportamenti “strani”, di perfez

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Salve! Sono una ragazza di 20 anni, fin da piccola ho sempre avuto comportamenti “strani”, di perfezionismo. Il mio insegnante di psicologia delle superiori avvertì i miei genitori che soffrivo del disturbo ossessivo compulsivo, e che la causa principale erano loro. Io non mi ricordo esattamente cosa è successo nella mia infanzia, anche se molte mie amiche che mi stavano vicino sostenevano che i miei genitori fossero sempre stati molto severi con me. Da piccola, ricordo, manifestavo queste mie “ossessioni” cancellando continuamente qualsiasi cosa nel telefono, chat, foto, profili social, ricominciando tutto da capo (facevo anche il ripristino del mio cellulare più volte al giorno, appena mi accorgevo che c’era una cosa che non avevo eliminato ricominciavo da capo); adesso che ho 20 anni queste manifestazioni sono continue, cambiando le lenzuola del letto in continuazione, riordinando e sistemando sempre, credendo che ogni volta io sia una persona nuova e diversa. Non ho preso il diploma, mi sono fermata in 4 superiore dopo essere stata bocciata due volte, ora faccio la cameriera e la barista da ormai molti anni, vivo con i miei (che mi ripetono in continuazione che senza di me starebbero meglio), e ho distrutto completamente il poco rapporto che avevo con loro, non avendo preso il diploma e non sapendo, ancora, che strada prendere nella mia vita. Adesso, io non voglio dare la colpa ai miei genitori al 100%, perché non penso sia giusto, mi rendo conto che ho molti problemi di autostima e di accettazione di me stessa, anche se i ragazzi che mi notano sono tanti io non vedo nulla di quello che loro vedono in me, o almeno, faccio finta di essere forte e decisa ma in realtà non lo sono per niente. Dicono che sono una s**** e me lo dicono in molti ma tutto questo lo uso per mascherare la mia insicurezza che ho sempre avuto fin da bambina. Non voglio assolutamente chiedere aiuto e non sono sicura che il mio sia un Doc, non ho soldi per rivolgermi a uno psicoterapeuta, vorrei imparare a essere positiva, a attirare positività invece che negatività, e ho paura che questa cosa posso portarmela dietro per tanto tempo e mi limiterà in ogni ambito della mia vita, non vedendo mai un futuro felice e un “lieto fine”… se penso al mio futuro vedo solo oscurità, io provo a cambiare questa mia cosa ma è come un loop infinito da cui non riesco uscire… perfavore qualcuno mi dica cosa potrei fare.
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a. Per il problema economico sono convinta possa trovare una soluzione, magari parlandone con il terapeuta/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Chiedere aiuto non è mai segno di fragilità ma di responsabilità verso se stessi.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini

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Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto ciò possa essere impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico alla fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti e motivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Cara ragazza, quante cose ci sarebbero da dirti! Il tuo racconto ha davvero molti spunti (il fatto di voler essere una persona diversa, per esempio, l'autostima che dovrebbe dipendere da come ti guardano gli altri ma poi riconosci tu stessa che la cosa non funziona così, la consapevolezza delle insicurezze mascherate da un atteggiamento duro...). Sei molto giovane ma scrivi che non vedi speranze, e non sarà un "pensare positivo" che ti risolleverà, ma un percorso di conoscenza di te stessa. Sicuramente nella tua città ci sono consultori o servizi di psicologia a prezzi popolari, se vuoi metterti in discussione e rimboccarti le maniche per lavorare sul tuo benessere. Coraggio!
Salve, non deve essere semplice affrontare le difficoltà che racconta, è comprensibile che tutto ciò la porti a vivere una situazione di sofferenza. Intraprendere un percorso psicoterapeutico potrà permetterle di conoscere meglio le origini e i meccanismi che sostengono la sua sofferenze e da qui iniziare a modificare quelle modalità di affrontare la vita che non le sono utili. Modalità che sono appresa e che pertanto possono essere modificate!!
Se non ha disponibilità economica per un percorso con un professionista privato può rivolgersi al Centro di Salute Mentale (CSM), all'interno dell'Azienda Sanitaria, a cui potrà accedere tramite impegnativa del medico di base.
Un caro saluto!
Salve Buonasera, se volesse contattarmi in privato posso inoltrarle dei riferimenti territoriali utili al suo caso clinico.
Cordialmente
Dott.ssa Bachiorri Sara
Se non vuoi assolutamente affrontare questa tua situazione con la psicoterapia, la capisco. Cosa potresti fare? Come potrei aiutarti tramite messaggio? Potrei dirti che esistono molte strategie che si possono attuare. Un primo piccolo passo è cambiare il modo di vedere e conoscere se stessi, attraverso proprio il proprio dialogo interno. Comincerei ad osservare i momenti in cui ci giudichiamo, o i momenti in cui non facciamo altro che incolparci per fatti che non ci riguardano. Osservarci, vedere che accade quando cambio qualcosa, essere pazienti con questo. Infine ti consiglierei di investire su te stessa, e se anche non ti senti ancora pronta, comincia a prendere in considerazione di affrontare questa tua difficoltà con qualcuno che davvero può aiutarti. A volte non basta cambiare le lenzuola per vedere un letto nuovo, ma a volte può essere utile aprire la finestra e far cambiare semplicemente l'aria. Ti ringrazio, Dott. Benjamin Collins
Buonasera, ti do del tu visto che siamo entrambi giovani; parto con il dirti che avere 20 anni e non sapere ancora quale sia la propria strada credo che sia l'ultimo dei problemi. Hai ancora tanto da sperimentare, provare e vedere quindi prenditi tutto il tempo necessario, non c'è fretta. O meglio, non dovrebbe esserci! capisco la situazione e le pressioni che ne derivano ma sei l'unica che può effettivamente fare qualcosa; se economicamente non riesci a sostenere una terapia o un percorso da un privato rivolgiti al CSM (Centro di Salute Mentale) della tua zona, con il quale potrai effettuare un percorso dove andrai a mettere tutti questi punti che hai elencato in fila e cercherai di capire come uscire da questo "loop" infinito in cui sei intrappolata. Poi, per quanto riguarda le questioni di chi è la colpa o se si tratta di un DOC oppure no queste sono tutte secondarie e subordinate al disagio che ti creano, a come sei penalizzata nella quotidianità e alla tua qualità della vita.
Ti faccio un grande in bocca al lupo per il futuro e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, non esitare a contattarmi.
Cordialmente, dottor Moraschini.
Ciao, il malessere che riporti è comprensibile e capisco la difficoltà.
Provare ad iniziare ad accogliere le proprie fragilità potrebbe essere il primo passo per riconoscere che abbiamo bisogno di aiuto e successivamente iniziare a chiederlo.
Comprendo la difficoltà economica ma ogni territorio di appartenenza ha dei consultori e/o dei centri di salute mentale ove si accede con impegnativa del medico di base.
Perché non iniziare così.
Resto a disposizione per eventuali dubbi.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Salve, non sia così severa con se stessa perché non c'è il motivo. Non comprendo bene come le sia stato diagnosticato un DOC e credo che la cosa dovrebbe essere valutata seriamente da uno psicologo in sede terapeutico quindi non lo dia per scontato. Comprendo le difficoltà economiche e le suggerisco di rivolgersi al suo medico curante che le indicherà centri di ascolto dove gratuitamente si potrà rivolgere per parlare di quanto ci ha raccontato e valutare con più attenzione e serietà l'eventuale presenza di un DOC . Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Cara utente, il suo messaggio è davvero molto intenso e riporta il carico di sofferenza che la accompagna. Mi dispiace per la condizione che sta vivendo e, da quello che trapela, per non aver ricevuto il supporto necessario quando queste difficoltà sono insorte. Fare diagnosi tramite messaggio è impossibile e controproducente, ma al di là del sintomo specifico che descrive è la mancanza di speranza e l'aria relazionale nella quale è immersa a chiamare molto la mia attenzione. Capisco la difficoltà ad intraprendere in autonomia un percorso che può essere lungo e costoso, ma è la strada che mi sento di suggerirle poichè le permette di trovare in sè risorse inaspettate e soluzioni durature. Verifichi la presenza sul suo territorio di CSM (centri di salute mentale) per poter ricevere supporto dall'Asl, o di sportelli che offrano supporto a prezzi calmirati. Le faccio i miei auguri, spero possa trovare il supporto e le risorse delle quali ha bisogno. Un saluto,
dott.ssa Eleonora Donatelli
Cara utente,
la ringrazio per l'aver scritto su questa piattaforma sulle proprie fragilità; è già un passo in avanti verso la consapevolezza e manifesta la volontà di cambiamento.
C'è la possibilità di iniziare un percorso anche a prezzi calmierati. Un professionista può accogliere le sue preoccupazioni e il suo disagio attuale portandola ad un cambiamento orientando per il suo benessere.
Un saluto,
Dott. Alessio Masturzi
Buongiorno e grazie per la condivisione. Per rispondere alla domanda cosa potresti fare a mio parere avvicinarti ad un percorso di sostegno ti aiuterebbe ad interrompere questo loop, altrimenti da soli si tende a ripetere delle situazioni e comportamenti noti che sono quelli in cui ti riconosci da sempre. Iniziare un percorso mirato alla presa di consapevolezza ed il cambiamento potrebbe essere un passaggio fondamentale, dice che non vuole assolutamente chiedere aiuto ma di fatto qui siamo e non c'è giudizio da parte dei professionisti, anzi la possibilità di sperimentare un rapporto sano e curante nel setting adeguato. Arrivando alla questione economica, ci si può rivolgere a professionisti della salute mentale in modo gratuito, tramite l'accesso in CSM, a tariffa calmierata tramite degli appositi siti e così via, dunque il fattore economico non prescinde la possibilità di sperimentare un percorso anche verso un lieto fine. Rimango a disposizione per orientarla sui servizi del territorio e per qualsiasi altro dubbio,
Dott.ssa Beatrice Priori
Buongiorno,
per capire se davvero si tratta di un DOC o di altro è davvero importante effettuare l'analisi del problema con un professionista, di persona o online.
Se il problema è il costo delle sedute, le ricordo che può richiedere il bonus psicologo.
Se ha bisogno di più informazioni sono a disposizione!
D.ssa Giada Turra
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Salve,

ringrazio per aver condiviso con me le sue esperienze e le sfide che sta affrontando. È coraggioso cercare comprensione e supporto per le difficoltà che sta vivendo.

Quello che ha descritto sembra coinvolgere aspetti del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), che può influenzare significativamente la vita quotidiana e il benessere emotivo. È importante ricordare che i disturbi mentali non sono colpa della persona che li vive, ma possono essere influenzati da una combinazione di fattori genetici, ambientali e personali.

I comportamenti ossessivo-compulsivi che ha descritto, come il bisogno di cancellare, riordinare e ripetere azioni, possono creare una sensazione di controllo momentaneo, ma possono anche generare ansia e stress. È comprensibile che l'ansia e l'insicurezza abbiano un impatto su vari aspetti della sua vita, come l'autostima, le relazioni e la visione del futuro.

Riconoscere che desidera cambiare e migliorare la sua situazione è un passo importante. Anche se può sembrare un loop infinito, esistono modi per affrontare i pensieri e i comportamenti ossessivi e sviluppare una prospettiva più positiva sulla propria vita.

Tuttavia, lavorare su questi aspetti richiede tempo, impegno e, in alcuni casi, il supporto di un professionista. È comprensibile che i costi della terapia possano essere una preoccupazione, ma esistono risorse che potrebbe esplorare. In molti luoghi, ci sono servizi di assistenza sociale o organizzazioni non profit che offrono supporto psicologico a costi ridotti o gratuiti.

Inoltre, alcune terapie online o app di auto-aiuto potrebbero essere un punto di partenza per esplorare strategie per gestire l'ansia e il disturbo ossessivo-compulsivo. Se possibile, valuti l'opportunità di consultare un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che può aiutarla a sviluppare un piano personalizzato per affrontare queste sfide.

Spero che trovi le risorse e il supporto necessari per iniziare il percorso di cambiamento e guarigione.

Cordiali saluti,
Ilaria
Mi dispiace sentire che stai affrontando queste difficoltà. È importante cercare supporto per affrontare i tuoi problemi di autostima e il disturbo ossessivo-compulsivo. Anche se potresti avere risorse finanziarie limitate, esplora opzioni come i servizi di consulenza a basso costo o gratuiti nella tua comunità, o considera la possibilità di rivolgerti a organizzazioni di supporto. Ricorda che il cambiamento richiede tempo e impegno, ma con il giusto sostegno, puoi imparare a sviluppare una visione più positiva di te stessa e a superare le tue ossessioni.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile utente,
sono dell'opinione che rivolgersi ad uno psicoterapeuta sia la scelta più utile per il suo benessere. Tenga conto che si può rivolgere ad un centro pubblico di salute mentale per avere un sostegno psicologico gratuito o a prezzi molto calmierati. Andare in psicoterapia non significa soltanto cercare di risolvere dei problemi, ma significa conoscersi profondamente ed instaurare una relazione di fiducia con un terapeuta che dia modo di fare un'esperienza correttiva delle situazioni traumatiche e svilenti che ha vissuto in famiglia. Anche nel privato ci sono colleghi che, potendolo fare, offrono aiuto a prezzi calmierati, venendo incontro alle difficoltà economiche oggettive dei pazienti. Inoltre, può fare richiesta per il bonus psicologo.
Se vuole parlarne, mi scriva pure.
Cordialmente, Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Il "cancellare e ricominciare da capo" sembra il filo rosso nella Sua narrazione.
Vorrei soffermarmi su queste due frasi che ha scritto: 1) "...credendo che ogni volta io sia una persona nuova e diversa", e le chiederei "Perché voler essere una persona diversa?"; 2) "...che mi ripetono in continuazione che senza di me starebbero meglio". Potrebbe esserci una connessione con la prima frase?
Mi sembra che Lei sia già avanti con l'autoanalisi. L'aver scoperto di avere delle "insicurezze", e l'aver trovato una soluzione soggettiva per nasconderle (il "far finta di essere forte"). Interrogarsi ogni giorno sul proprio rapporto con gli altri potrebbe aiutarLa a conoscere alcune sfumature di Se stessa e della Sua posizione nella relazione con i Suoi genitori, nonché il senso della narrazione che fa della Sua vita (che scaturisce dalle Sue parole, che sono uniche e diverse dalle parole che usano gli altri per descriverLa).

Questi accadimenti nella sua vita avranno certamente, come dice Lei, delle radici nel rapporto con i suoi genitori. Ma una relazione si fa in due, un dialogo si fa in due, e la Sua visione soggettiva delle cose è ciò che crea la narrazione.

Ci vuole letteralmente quasi una vita per riuscire pazientemente a conoscersi - e "riconoscersi" nel proprio rapporto con l'Altro - abbastanza da potersi affrancare da certe ripetizioni. Lei ha già cominciato a porsi delle domande su Se stessa. L'analisi con un/a professionista sarebbe un boost: aiuta ad ottimizzare i tempi e fare un percorso ancora più pulito. Pertanto, le auguro di cuore di avere presto la possibilità economica di iniziare questa grande avventura, oltre ad altre esperienze che l'aspettano in questa vita.

Buona fortuna,

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