salve sono una ragazza di 20 anni, a maggio ho avuto un mal di testa che non passava con nessun medi
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salve sono una ragazza di 20 anni, a maggio ho avuto un mal di testa che non passava con nessun medicinale e quindi andai da un neurologo e disse che si trattava di emicrania e mi diede il seglor e un ansiolitico (prazene da 20 mg) perché allo stesso tempo avevo tachicardia e pesantezza al petto causati dalla paura di questo mal di testa che avevo perché sono molto ansiosa. Feci questa cura per 16 giorni e mi passò tutto ma dopo qualche giorno iniziò a tornarmi di nuovo mal di testa e provai a riprendere il seglor ma non mi passò ,invece poi presi solo l'ansiolitico e mi passò tutto. Successivamente sono andata in un centro per cefalee dove il neurologo mi ha tolto l'ansiolitico perché contrario e appena ho staccato, ho iniziato a sentire la testa pesante e col passare dei giorni aumentava sempre di più accompagnato da mal di testa e iniziai a vedere le luci artificiali molto forti quasi come se mi accecassero. Ho preso per dei giorni tachifene ( sempre somministrato dal mio neurologo) ma senza nessun beneficio. Col tempo ho iniziato ad avere sintomi diversi, non più mal di testa localizzato in dei punti ma avverto una costrizione e rigidità alla testa e come se fosse stretta da un morsa ,faccio fatica a corrugare la fronte per quanto è rigida e pure la mascella è rigida quando la apro ma la cosa più brutta è che sento la testa pesante , soprattutto quando sto in piedi, come se il mio corpo facesse fatica a reggere la mia testa e mi devo sforzare a restare in equilibrio. E poi ho perennemente questa pesantezza al petto. Il neurologo ha detto che si tratta di una cefalea tensiva e mi ha dato un antidepressivo (laroxyl) da prendere per tutto il mese iniziando da 2 gocce e arrivando a 5. Ha detto che i risultati si sarebbero visti almeno dopo 15 giorni ma io continuo a sentirmi sempre uguale.. in più da quando prendo laroxyl mi sento un po' stordita e sto avendo problemi alla vista , del tipo che vedo come se ci fossero dei puntini in movimento ,ho sensibilità alla luce e ronzio alle orecchie che avverto più che altro quando c'è silenzio e soprattutto se mi sdraio. Ho riferito questi sintomi al mio medico di base (visto che il mio neurologo è andato in ferie) e mi ha detto di diminuire le gocce e vedere se avverto ancora questi sintomi, le ho diminuite e mi sento meno stordita ma per il resto non cambia nulla. Ho fatto sia tac che risonanza ma con esiti negativi. Sto iniziando a pensare che da maggio probabilmente ho cambiato troppi farmaci, non è che pure questo può aver inciso? Oppure è possibile che lo stacco da prazene possa provocarmi tutto questo? Poi la costrizione alla testa è sintomo della cefalea tensiva e okay ma perché mi sento la testa pesante e faccio fatica a stare in equilibrio? è normale?
Buongiorno.
A mio avviso il punto focale è la risposta al prazene e il peggioramento/arricchimento della sua sintomatologia con il passare dei mesi in assenza di prazene.
La sua situazione neurologica merita una rivalutazione clinica e terapeutica alla luce della sua storia clinica e dell'inefficacia dei vari farmaci tentati, eccetto l'ansiolitico.
I suoi sintomi potrebbero essere in parte dovuti ad un disturbo d'ansia, che però non va trattato con il solo ansiolitico.
Pertanto è necessaria una rivalutazione neurologica (come le dicevo).
Cordialità
A mio avviso il punto focale è la risposta al prazene e il peggioramento/arricchimento della sua sintomatologia con il passare dei mesi in assenza di prazene.
La sua situazione neurologica merita una rivalutazione clinica e terapeutica alla luce della sua storia clinica e dell'inefficacia dei vari farmaci tentati, eccetto l'ansiolitico.
I suoi sintomi potrebbero essere in parte dovuti ad un disturbo d'ansia, che però non va trattato con il solo ansiolitico.
Pertanto è necessaria una rivalutazione neurologica (come le dicevo).
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Considerato, da quanto scrive, il dato di “normalità” della MRI e TAC cranio, è molto verosimile che si tratti di una cefalea tensiva con rilevante componente psicogena. Va rivalutata la terapia, ottimizzando il dosaggio del farmaco in uso, valutando anche la possibilità di sostituzione/integrazione con normotimizzanti. Le consiglio, quindi, una rivalutazione specialistica neurologica. Saluti
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