Salve sono una ragazza di 17 anni da circa un mese mi sono venuti i primi attacchi di panico , il pr

25 risposte
Salve sono una ragazza di 17 anni da circa un mese mi sono venuti i primi attacchi di panico , il primo scaturito da una reazione caldo freddo (sbalzo di temperatura) che mi ha angosciato è fatto pensare alle peggio cose.. subito mi sono recata in pronto soccorso dove mi hanno sottoposto a tutti esami neurologici tutti negativi hanno controllato esami del sangue di 11 mesi prima ma tutto ok… la mia ansia però continuava e così ho deciso di sottopormi ad un elettrocardiogramma sotto sforzo , esami delle urine e anche questi tutti benissimo .. successivamente per far calmare la mia ansia il mio medico mi ha prescritto tutte le analisi del sangue complete fatte quelle ho visto che non c’era nulla di cui preoccuparsi che andavano benissimo (detto da vari medici) .. nel mentre ho deciso di seguire un percorso dalla psicologa per mettere insieme i vari tasselli che hanno scatenato in me questo fenomeni..
Quando tutto sembrava passato è ormai mi ero rassicurata mentre ero fuori per un weekend con la mia famiglia ho cominciato ad avvertire un semplice dolore muscolare al braccio e da lì ho di nuovo rinunziato ad avere 100 pensieri scatenati anche dalle informazioni che ho trovato su internet .. tutte queste cose immagazzinato hanno fatto si che ho avuto un altro attacco di panico (tachicardia, vamapte di calore, senso di irrealtà) .. da quel giorno ho riavuto la mente inondata di pensieri negativi che mi hanno portato di nuovo ad andare in pronto soccorso (dove hanno visto le analisi perfette, ed hanno detto che gli accertamenti che dovevo fare li ho fatti e non serve che io continui ad agitarmi per ogni singolo sintomo perché molto spesso e tutto causato dalla testa ) e a consultare altri medici.. il mio stato d’ansia avanzava così il medico ha deciso di darmi mezza compressa di zoloft 50 , solo che da quando l’ho iniziato a prendere (3 gg) mi fa male la testa (di solito non soffro mai di questo ) è un effetto che potrebbe rivelarsi i primi giorni di assunzione? che fare?
Grazie anticipatamente
Un millepiedi se ne andava tranquillo per la sua strada quando incontrò una formica che gli chiese"Dimmi un po', come fai con tutti quei piedi a non inciampare mai?" Il millepiedi cominciò a pensarci sú, e da quella volta cominció ad inciampare.
Saluti
Dott. Vincenzo Cappon

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Cara, ragazza di 17 anni, sono un Medico specialista in Psicologia clinica, Psicoterapeuta ed Omeopata in primo luogo, visto che un medico le ha prescritto mezza compressa di zoloft 50, voglio sottolinearle che gli psicofarmaci devono essere utilizzati solo in una situazione di emergenza, poiché non curano le cause del malessere, producono effetti collaterali negativi e hanno controindicazioni. Sono del parere che ci sia bisogno, per ottenere risultati soddisfacenti, nel caso degli attacchi di panico di un rapporto psicoterapeutico in cui ci sia molta accoglienza, in cui si lavori seriamente e in modo approfondito sugli aspetti inconsci che generano malessere. E' opportuno anche che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io sono un medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta, omeopata ed esperto in terapie naturali- lavoro in questa maniera ottenendo degli ottimi risultati.
Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per informazioni. Ho lo studio a Roma, ma sono anche disponibile per terapie on line. Buona giornata!
Buonasera, è risaputo che per ansia ed attacchi di panico il trattamento d'elezione è la psicoterapua cognitiva comportamentale. Come il collega che ha scritto prima di me, ritengo inopportuna la prescrizione di psicofarmaci nel suo caso specifico. Saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, ho capito bene? Da circa un mese che ha avuto attacchi di panico e sta cercando un percorso per riprendere la strada? Ha parlato di un percorso da una psicologa, devo dirle che non è con un colloquio che si possono raggiungere dei miglioramenti, con il farmaco i sintomi posso attenuarsi, ma anche con lo zoloft ci vuole tempo e costanza.I risultati non si hanno a breve tempo. Considerato che io non sono un medico e non prescrivo farmaci, le suggerisco di affiancarsi ad un percorso di psicoterapia dove poter sostenere il momento che sta attraversando. Di dove è? Sono disponibile anche con terapia online e dato che è minore bisogna avere il consenso informato di entrambi genitori per procedere. Saluti ce la farà! Dott.ssa Maria Lombardo
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Cara utente, per i sintomi fisici del mal di testa chieda al suo medico che le ha prescritto il farmaco. Inoltre le consiglio di affiancare al farmaco una consulenza psicologica per capire se può essere sostenuta anche psicologicamente in questo momento così stressante per lei. Capire se si possono approfondire le cause degli attacchi di panico. Un caro saluto.
Dott.ssa Antonella Abate
Cara ragazza,
la problematica da cui è affetta riguarda un disturbo d' ansia da malattia, più comunemente definita ipocondria. In questi casi è opportuno un trattamento integrato che comprenda farmacoterapia e psicoterapia. La prima sarebbe opportuno la seguisse uno psichiatra, specialista nei trattamenti del disturbo su citato, la seconda uno psicologo specializzato in psicoterapia. La farmacoterapia è utile per alleviare i sintomi durante le loro fasi più acute, mentre la psicoterapia guarderebbe ad un benessere più a lungo termine. Ricontatti la psicologa con cui aveva cominciato percorso, e consulti anche uno psichiatra per quanto concerne il trattamento farmacologico. Vedrá che con il tempo starà meglio. È importante che ne parli coi suoi genitori, in quanto essendo minorenne dovranno autorizzarla per qualunque genere di trattamento.
Un caro saluto.
Dottor Diego Ferrara
Salve, sulla base della sua nota emerge che non sono presenti componenti di tipo organico poiché tutti i consulti con dei medici di sua fiducia sono stati negativi. Pertanto la ragione di questi suoi comportamenti può essere legata ad un fattore di tipo psicologico. Sulla base di questa ipotesi diventa utile per lei contattare uno psicoterapeuta e valutare con lui la sua attuale situazione per confermare l'ipotesi delle componenti psicologiche e successivamente stabilire le eventuali attività. Dalla sua nota non si possono ricavare alcuni elementi e pertanto un consulto con uno psicoterapeuta è una buona possibilità da non sottovalutare. Un cordiale saluto
Si certo ! poi passa !
Buon pomeriggio. Per avere maggiori informazioni in merito al mal di testa come effetto del farmaco che sta assumendo si rivolga al medico che glielo ha prescritto, o ad un altro medico psichiatra, perché competenti in materia. In generale invece, leggendo la sua condivisione credo che, considerando che attraverso gli esami svolti ha escluso il coinvolgimento di aspetti organici e neurologici in relazione ai sintomi sperimentati e descritti, sarebbe utile consultare nello specifico uno/a psicoterapeuta, con l'accordo dei suoi genitori vista la sua età, per valutare l'inizio di un percorso terapeutico attraverso il quale poter lavorare su di sé a livello personale con l'obiettivo di ritrovare la propria sicurezza e salute. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve. Per i farmaci si rivolga al medico che glieli ha prescritti. Sta continuando il percorso con la psicologa? Le consiglio di continuare o di riprendere in caso abbia interrotto. Non serve solo mettere insieme i vari tasselli ma anche esprimere ed elaborare i vissuti emotivi che possono essere alla base del vissuto d'ansia. Per liberarsi dal vissuto ansioso è necessario recuperare il contatto col piacere, stimolare la fiducia in sé, comprendere cosa l'ansia le sta comunicando, individuare in cosa si sta forzando, verificare quale è il rapporto con il senso del perfezionismo e senso di colpa, capire se ha un atteggiamento protettivo nei confronti degli altri, liberare ed esprimere le emozioni ecc. Tutto questo richiede tempo, altrimenti i sintomi possono ritornare. Nella mia esperienza un buon percorso psicoterapeutico, quando si crea l'alleanza terapeutica, aiuta a liberarsi dai condizionamenti vissuti che si manifestano con sintomatologie varie, nel suo caso ansia, che impediscono di vivere serenamente. Distinti saluti
Non le ripeto quello che tutti i colleghi hanno già scritto. Le suggerisco di ascoltare il Podcast Le Stanze Della Paura, disponibile gratuitamente su Spotify, Google Podcast, Pocket Cast e Leastennotes.com. Può anche seguire la pagina Facebook Le Stanze Della Paura. Troverà molte informazioni sui disturbi d'ansia e strumenti d'auto aiuto che potrà utilizzare per ridurre gli stati d'ansia e gestire attacchi di panico. Buona serata. Bruno Ramondetti
Salve,
Ci sono molti eventi in una giornata che scatenano la risposta allo stress (che sono i sintomi a cui lei si riferisce) , non sono solo la relazione con parenti o amici difficili, ma perfino il caldo, il freddo, e perfino le forti reazioni emotive.
La sua capacità di affrontare lo stress ha un ruolo fondamentale nel determinare il suo stato di salute, e secondo me lei avrebbe bisogno di migliorare la sua risposta a breve e a lungo termine contro le situazioni stressanti.
Sarebbe importante conoscere e lavorare sulla causa ultima di tutto quello che a lei succede, ma questo non basterebbe, perché a quei traumi lei si è adattata e ha sviluppato delle strategie per andare avanti con la vita; le sue stretegie sono la preoccupazione, il monitoraggio costante del suo corpo, delle sue sensazioni fisiche, il controllo che è proprio quello che a lei tanto la disturba in questo momento.

Di fondamentale importanza la psicoterapia.

Rimango disponibile se ha qualche dubbio su quello che ho scritto.
Gent.ma sig.na, gli attacchi di panico sono un disturbo di cui soffrono moltissime persone e non si deve spaventare. Conosco molto bene l'intensità con cui colpiscono perché sono una della materie a cui ho principalmente dedicato la mia professione e le assicuro che con il giusto percorso terapeutico si risolvono in brevissimo tempo. Non condivido molto la scelta dell'intervento farmacologico prescritto dal suo medico ma avrà avuto i suoi buoni motivi che di certo io non posso conoscere da poche righe che ho letto. Stia tranquilla e si rivolga a chi ben conosce questo disagio. Saluti. Professor Antonio Popolizio
Cara ragazza, io le suggerisco di parlare con il medico di base riguardo gli effetti riscontrati dall' assunzione del farmaco magari modificherà il disagio. Inoltre le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico per lavorare sui suoi attacchi di panico ma soprattutto per ritrovare un po'di serenità.Dott.ssa Antonia Lagana'
Ciao, sarebbe consigliato un percorso di psicoterapia sistemico familiare per capire ed analizzare anche cosa ci sia sullo sfondo ai tuoi disturbi.
Buona serata
Dott.sa Luisa Anibaldi
Dott. Raffaello Di Monte
Cerchi nel luogo dove vive un terapeuta EMDR. Molte evidenze scientifiche e cliniche dimostrano l'efficacia di questo approccio nel trattamento dell'ansia invasiva e dell'attacco di panico.
Gentile utente, ho letto il suo racconto che la angoscia e le numerose risposte dei colleghi. Mi permetto di suggerirle una terapia integrata: psicofarmacoterapia (prescritta da uno psichiatra e non dal medico di base), associata ad una psicoterapia che implichi tempi relativamente brevi per la risoluzione di un problema di questo tipo, quale, per es. la psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Cordialmente. Dott.ssa Marina Ceruti
Anche Seneca diceva che non c'è niente di così dannoso e di irrefrenabile come il panico, e io aggiungerei, soprattutto alla tua età. Delle volte bisogna scavare, indagare e arrivare a capire le motivazioni che hanno portato all'insorgere del panico, il farmaco può aiutarti a stare meglio , ma non a capire il perché questi attacchi di panico ti vengono. Quindi a parer mio sarebbe opportuno non solo seguire una terapia farmacologica ma anche un percorso di psicoterapia con uno/una psicoterapeuta con la quale tu ti possa trovare bene e con cui tu possa stringere una buona alleanza terapeutica a prescindere dall'orientamento. Molti percorsi di psicoterapia si interrompono proprio perché manca tutto questo.
Ti auguro di stare bene prestissimo
Dott.ssa Ilenia Moro
Gentile utente, per quanto concerne i sintomi fisici chieda al suo medico che le ha prescritto il farmaco. Le consiglio inoltre di intraprendere un percorso di sostegno dal punto di vista psicologico in modo da capire se si possono approfondire le cause degli attacchi di panico. Un caro saluto.
Dott.ssa Viganò Antea
Buongiorno, lavoro da tempo con gli adolescenti e questi non sono stati anni facili. Gli attacchi di panico e i sintomi corporei di cui parla sono sintomi di qualcos'altro, di uno stato emotivo che sta vivendo.
Perciò le consiglio di cominciare un percorso psicoterapeutico per comprendere le cause del suo malessere.
In bocca al lupo!
Gentile utente, i sintomi da Lei descritti, rientrano certamente tra i disturbi d’ansia che, come ben racconta, possono risultare invalidanti, restringere i propri interessi e prosciugare le proprie energie mentali, tutte destinate a “controllare” l’insorgenza del prossimo sintomi, del prossimo “attacco”, in un ciclo che si autoalimenta peggiorando la propria condizione emotiva. C’è da dire che l’insorgenza di un sintomo è sempre un modo che la nostra mente ha di comunicarci qualcosa. Spesso i sintomi denunciano un qualche problema relazionale e, seppur appaia paradossale, hanno una funzione all’interno di un determinato sistema, familiare solitamente.
Data la sua età e le capacità di ripresa che la connotano, le suggerirei di intraprendere un percorso psicoterapeutico familiare, per andare all’origine dello sviluppo dei sintomi e non soltanto per tentare di “cancellarli”. La farmacoterapia puó certo essere utile in alcuni casi, ma il rischio è che si estingua un sintomo e ne compaia un altro.
Cordialmente,
Dott.ssa Annamaria Pipitó
Riallacci il rapporto con la psicologa da cui è già stata seguita oppure individui un altro professionista con cui possa affrontare più a fondo la situazione che che sta vivendo. Sembra essere la strada più indicata, dal momento che gli accertamenti medici hanno sempre dato esiti negativi, sul piano organico, alla sua sintomatologia.
Cordiali saluti e auguri.
Buonasera, ha fatto benissimo a rivolgersi ad una psicologa, putroppo ci vuole un pò di tempo prima di ottenere risultati, e ci possono essere ricadute. E' opportuno analizzare tutta la sua storia personale.
Per quanto riguarda il farmaco, data anche la sua giovanissima età, parli con il suo medico (che le ha prescritto il farmaco) e chieda a lui se questi sono effetti prodotti dal farmaco. Cosideri che i farmaci hanno sempre qualche effetto collaterale ed è per questo che sono prescritti solo se strettamente necessario, servono esclusivamente ad arginare i sintomi e nel frattempo lavorare sulla causa scatenante.
Spero di esserle stata d'aiuto
Dott.ssa Chiara Librandi
Buonasera, gli attacchi di panico sono segnali che qualche emozione o pensiero non è stato mentalizzato. Occorre sicuramente un percorso di psicoterapia per non fare peggiorare la situazione. Per quanto riguarda gli effetti collaterali dovrebbe parlarne con chi glieli ha prescritti e valutare il da farsi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Mia cara, paura e panico sono in effetti brutte bestie che spaventano a morte, ma sono dei truffatori: promettono cose terribili che non manterranno. Perchè il loro scopo è solo allertarla su disagi della vita quotidiana a cui magari non presta attenzione ed indicare i cambiamenti necessari. Riprenda con fiducia un percorso psicoterapeutico e per l aspetto farmaco inquadri col suo medico farmaco e dosaggi ottimali. In bocca...al lupo

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