Salve. Sono una ragazza di 16 anni e prima d’ora non ho mai pensato di “raccontare” a qualcuno di me

21 risposte
Salve. Sono una ragazza di 16 anni e prima d’ora non ho mai pensato di “raccontare” a qualcuno di me e delle mie sensazioni.
Frequento il terzo anno di liceo, amo la scuola e mi piace studiare, pertanto cerco di concentrare tutta me stessa affinché il mio sogno di diventare un futuro medico si avveri.
Fin da piccola mi sono sempre sentita molto diversa dai miei coetanei, credo nell’amore ma ho paura al tempo stesso di provare tale sentimento, come se non l’avessi mai conosciuto davvero. Non ho mai avuto rapporti affettivi stretti con i miei genitori e per questo verso i sette anni ho iniziato a vivere con mia nonna paterna, dove sono tutt’ora. Anche i legami tra i miei e la mia famiglia non sono mai stati positivi, ricordo solo momenti di litigi e urla che continuano tutt’ora. Prima a 9 e poi a 15 anni ho subito due interventi chirurgici che mi hanno portata sulla strada dell’oncologia pediatrica, per questo vorrei legare il mio passato al mio futuro e vorrei diventare medico. Tuttavia, nè la scelta del liceo, nè quella dell’università viene condivisa dai miei genitori e ho paura di dover affrontare tutto da sola. Ultimamente mi sento spesso nervosa e stanca mentalmente, cosa potrebbe aiutarmi?
Ciao, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale provare a chiedere ai tuoi genitori che tu possa intraprendere un percorso per indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei tuoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

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Innanzi tutto complimenti per la capacità di narrare la tua storia costellata di momenti significativi e di grande "peso". Certamente l'aver attraversato tali criticità ha allenato la tua personale resilienza. Non siamo mai soli, tua nonna ha rappresentato e rappresenta per te una figura di riferimento importante, certamente ce ne saranno state altre (insegnanti, amici, familiari) che hanno contribuito a costruire la rete delle tue relazioni. Questo è accaduto e accadrà ancora in futuro, non siamo mai soli. Comprendo, allo stesso tempo, il bisogno di fare ordine e di capire....la relazione tra i tuoi genitori, la relazione dei tuoi genitori con te...sei rientrata a scuola da poco, tanto tempo trascorso in DAD ha significato tanto. La sensazione di stanchezza mentale può dipendere anche da questo dato di realtà, insieme al peso della tua storia familiare e di malattia.
EMDR potrebbe aiutarti ad elaborare i ricordi che ti disturbano ancora nel presente e che possono manifestarsi in molti modi differenti (ansia, disturbi del sonno, vergogna, insicurezza). Complimenti ancora per la tua sensibilità e capacità.
Cara ragazza, nonostante la giovane età il fatto di avere affrontato prove potenzialmente traumatiche come un percorso oncologico ed un ambiente familiare difficile, dimostra che hai un elevato grado di resilienza. Capisco che affrontare la vita senza l'approvazione genitoriale può essere difficile, ma non sei sola. Tuttavia questo momento di scelta può essere complesso e forse potresti trarre beneficio da un sostegno di percorso psicologico che ti aiuti a dare un senso alla tua attuale esperienza di vita. Tieni presente, tuttavia, che se sei ancora minorenne è necessario il consenso dei tuoi genitori per intraprendere un percorso di questo tipo. Ti auguro di poter realizzare i tuoi sogni. Un caro saluto, dott.ssa Marinella Balocco
Ciao, essendo giovane mi permetto di darti del tu. Mi dispiace per la situazione che stai vivendo, perché non chiedi ai tuoi genitori di intraprendere un percorso psicologico per ritrovare un po’ di serenità? Tranquilla, vedrai che con il tempo le cose si aggiusteranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buon giorno cara ragazza, mi permetto di darti del tu, visto la giovane età. Come già ti hanno fatto notare i colleghi, sei una ragazza piena di risorse e di vita che ha dovuto affrontare sfide fin troppo difficili fino ad ora. Questo probabilmente ti ha portata a maturare prima dei tuoi coetanei ma il prezzo da pagare è un bagaglio pesante da portare da sola, che ti fa sentire sola. Ti suggerirei di rivolgerti ad un consultorio nella tua zona, dove i ragazzi della tua età possono svolgere percorsi psicologi senza sia necessario il consenso dei genitori (che in tutti gli altri luoghi è indispensabile). Credo che un/a terapeuta potrà aiutarti ad alleggerire, almeno in parte, il peso che hai sulle spalle. Ti faccio un grossissimo in bocca al lupo di cuore, per il tuo grande progetto per il futuro. Sono sicura che se vorrai, riuscirai a realizzarlo con il sostegno delle persone a cui TU vuoi bene (che non sempre coincidono con la nostra famiglia di origine). Un abbraccio virtuale dott.ssa Margherita Cadoni
Gentile Utente, ho letto con tenerezza e commozione la sua storia. Ammiro la sua scelta di raccontarsi e, senza ancora addentrarmi nei contenuti, immagino ci sia una forza molto potente che l'ha motivata. Soffermandomi poi su ciò che ha scritto, ho l'impressione che sia riuscita a mettere insieme delle parti preziose e altrettanto impegnative della sua storia e quindi della persona che sta scegliendo di essere. Per rispondere in maniera adeguata alla sua richiesta, sarebbe opportuno approfondire i riferimenti che ha fatto, dando uno spazio e un tempo adeguato alla sua narrazione, impiegando così le risorse che sembrano evidenti già in poche righe. Conoscere un* psicolog* e affidarsi al suo supporto sarebbe un modo per prendersi cura di lei, della paura che nomina e della fatica che riporta con un aiuto adeguato e dedicato. Data la sua età, deve chiederne il consenso ai suoi genitori: potrebbe interrompere la catena di "litigi e urla" comunicando come si sente, partendo dal suo malessere ed esprimendo il suo desiderio di sentirsi supportata, da loro prima che da un professionista. Le faccio i miei migliori auguri per ogni sua scelta, presente e futura. Dott.ssa Valentina Cecchi
Gentile Signorina sicuramente un consulto psicologico può esserle utile per valutare la sua situazione e gli eventuali ulteriori passi. La sua età mi costringe a ricordarle che tutto questo può avvenire solo se sia lei che i suoi genitori concordate sull'opportunità di questo tentativo che sulla base di quanto narra sembra essere opportuno. Sul paino emotivo, non sembrano elementi di poca importanza i vissuti emotivi legati ai suoi familiare e le sue esperienze di vita legate all'oncologia. Un cordiale saluto
Carissima forse la nonna la può aiutare a sostenerla anche per una possibile individuazione di un collega nelle sue vicinanze per perseguire il suo progetto di vita e professionale che mi sembra importante e merita impegno e risorse positive per essere realizzato.
Un caro saluto
dott.ssa Laura Prosdocimo
Salve. Mi colpisce la capacità di raccontare con lucidità l'esperienza vissuta finora. La stanchezza mentale e il nervosismo mi sembrano il minimo rispetto al vissuto raccontato. La determinazione ad andare avanti sulla strada di realizzazione del desiderio di diventare medico, nonostante non sia una scelta condivisa dalla famiglia e il modo di raccontare l'esperienza della sua salute, mi fanno pensare a una persona che ha grande fiducia in se stessa. A volte capita di sentirsi soli, soprattutto quando si è più maturi dei coetanei. Comprendo il desiderio e, contemporaneamente, lo spavento dell'amore, può essere vissuto come un elemento destabilizzante. In questo momento complesso, consiglierei di parlare con la famiglia per intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a farla sentire sostenuta e le possa chiarire le cause del suo nervosismo e stanchezza, sintomi che le stanno mandando segnali che vanno indagati in funzione della sua storia. Distinti saluti
Salve, hai descritto la tua storia con poche parole ma ricche di dolori e difficoltà che hai passato nella tua storia di vita. La scelta universitaria è sicuramente una scelta importante e il supporto genitoriale dovrebbe essere presente, tuttavia ti chiedo come mai i tuoi genitori non condividono con te questa scelta? Mentre tua nonna cosa ne pensa di un'eventuale carriera da medico?
Partendo da queste due domande a cui puoi risponderti, ritengo che tu sia una ragazza matura e consapevole puoi chiedere un supporto psicologico, con il consenso dei tuoi genitori, al fine di definire la tua progettualità anche in un'ottica meno rigida e che possa trovare un punto comune con i tuoi genitori. A disposizione, Dott.ssa Maria Elisa
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Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
salve, si concentri sui suoi obiettivi, la scuola e l'università, da quello che scrive ha già affrontato diverse difficoltà riuscendo a mantenere una bella visione del futuro. quindi riuscirà sicuramente a realizzare i suoi sogni!
Ciao,
è evidente che la vita ti abbia messo precocemente a dura prova ma il tuo racconto fa emergere la tua resistenza alle avversità e la tua resilienza grazie sicuramente anche alle figure affettive significative che ti hanno accompagnato nel tempo.
I tuoi interrogativi sull’amore il tuo recente stato di nervosismo e stanchezza, quest’ultimo probabilmente correlato al blocco delle attività imposto dalla pandemia, meritano un approfondimento con uno psicologo che possa accompagnarti nell’elaborazione delle fragilità e dei traumi trascorsi così da aiutarti ad affrontare i compiti evolutivi legati all’adolescenza.
Parlane in famiglia e con i tuoi genitori, il loro coinvolgimento è importante non solo per il consenso.
Ti auguro di realizzare i tuoi sogni e di trovare presto la serenità che meriti.
Un saluto
Dott.sa Francesca Filardi
Oltre alle fatiche che hai affrontato e che, come per tutti, lasciano il segno, il momento attuale spesso porta le persone a sperimentare uno stato di affaticamento, nervosismo, apatia o scoraggiamento. Altrettanto importane è ricordarsi però che sei arrivata fin dove sei ora con delle risorse, che sicuramente ci sono in te ma che possono essersi nascoste o affievolite: un percorso di supporto psicologico potrebbe essere una buona occasione per ritrovare quelle energie e capacità con cui affrontare altre fatiche così da trasformarle in opportunità di crescita. Una di queste risorse può essere la creatività, puoi provare a sperimentarla senza un compito o un obiettivo, ma semplicemente lasciando andare il pennarello sul foglio, giusto per piacere.
Cara ragazza, trovo bellissima l idea di studiare medicina....mi dà l idea di trasformare la sofferenza in qualcosa di meraviglioso!
È importante però che tu non affronti tutto da sola come sei abituata a fare.... cerca il sostegno di un terapeuta
Buona vita!
Gent.ma, la descrizione della sua esperienza, sintetica e chiara, andrebbe meglio compresa per capire come poterle essere meglio di aiuto. Sarebbe opportuno condividesse con i suoi genitori o con sua nonna alcune delle sue preoccupazioni e desideri, sia perché potrebbe trovare un aiuto e un sostegno da loro, sia perché potreste valutare insieme l’ipotesi di contattare uno specialista per il suo disagio. Potrebbero non essere d’accordo sulla scuola e sull’università, ma potrebbero accogliere il suo bisogno di contattare uno psicologo. Al riguardo, non essendo maggiorenne è richiesto il consenso dei suoi genitori per una consultazione, a meno che non sia invece sua nonna a esercitare la potestà: in questo caso, può riferirsi a lei. Qualora però la sua situazione sia così difficile da non consentirle di parlare coi suoi genitori o con sua nonna (ma spero che questo non sia il suo caso) potrebbe provare a rivolgersi allo psicologo scolastico (se è presente), oppure contattare un consultorio: in alcune zone è presente un servizio dedicato agli adolescenti. Anche in questa circostanza si potrebbe presentare comunque il problema del consenso, ma lo potrà affrontare con il servizio e gli specialisti. Naturalmente, rimane intesa l’opportunità di dialogo con i suoi genitori e con la nonna, e un loro coinvolgimento a favore della sua salute. SG
Cara, stai andando alla grande, e di certo continuerai alla grande.....sicuramente indirizzarti verso un ausilio di uno psicoterapeuta potrebbe giovarti, nel percepirti meno sola di fronte alla complessità delle esperienze che hai affrontato e che stai affrontando...
Un carissimo abbraccio
Ci sono momenti e condizioni di vita che purtroppo non scegliamo, e questo a volte diventa terribile. La sua situazione è molto delicata. Prima di dare un suggerimento sarebbe opportuno approfondire le dinamiche che stanno permeando la sua vita, e solo dopo possiamo fare un ragionamento sul piano d'azione più giusto per lei.
Come già accennato da alcuni colleghi, data la sua età, il primo passo da compiere è quello di confrontarsi con i suoi genitori circa la possibilità di intraprendere un percorso.
Buongiorno, data la tua giovane età mi permetto di darti del tu. Può capitare che i nostri sogni e i nostri desideri non siano condivisi e talvolta ostacolati dai nostri genitori.
I dubbi che ti stai ponendo sono assolutamente giusti. Ti consiglio iniziare un percorso psicologico con un professionista (con il consenso dei tuoi genitori dato che sei una minorenne) Al fine di Trovare un po’ di serenità per te stessa e affrontare al meglio questa situazione fare la scelta giusta forse forse migliorare il dialogo con i tuoi familiari.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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