Salve, Sono una ragazza adolescente e vorrei chiarirmi alcune idee, chiedendo a degli specialisti d

19 risposte
Salve,
Sono una ragazza adolescente e vorrei chiarirmi alcune idee, chiedendo a degli specialisti del settore. In generale, nella mia vita, soni capitati dei momenti particolarmente stressanti, o difficili. L'anno scorso è l'esempio più lampante, in quanto da circa aprile (ma in realtà anche prima non stavi proprio benissimo) fino ad agosto/settembre, ho passato un brutto periodo. Piangevo quasi ogni giorno, mi sentivo contantemente stanca, demotivata, avevo perso interesse per tutto ciò che mi piaceva, tanto da non ricordare più come fossi prima di stare così male e da non vederne una fine. Verso fine agosto ed inizio settembre, pensavo di stare meglio, ma poi in verità ho sperimentato quelli che poi ho scoperto essere i miei primi attacchi di ansia e di panico (non ho una diagnosi certa, in quanto non sono mai andata da uno specialista, ma i sintomi erano esattamente quelli). Col tempo sono stata meglio, anche se ancora oggi mi capita di avere periodi più brevi in cui mi sembra di tornare a quei momenti. I miei chiarimenti si riferiscono sopratutto a questo. Quel periodo può essere stata depressione (sono consapevole che non potete effettuare una diagnosi solo tramite queste informazioni e che avere una definizione precisa non mi è poi realmente utile a migliorare la situazione, è solo pura curiosità). È possibile, inoltre, che, in questi giorni, mi capitano degli "attacchi di panico" molto brevi, come di 3/4 minuti? Volevo, inoltre, capire un altro meccanismo strano. È strano il fatto che quando mi trovo ad affrontare periodo difficili (come quello descritto poco fa o altri piu brevi e attuali), inizio ad avere ansia per qualsiasi cosa? Ad esempio, in alcuni giorni, in cui sto peggio, inizio ad essere ansiosa anche per questioni abbastanza strane (ho ansia che entrano i ladri in casa la notte, che facendo un viaggio si possa fare un incidente, che durante un temporale possa colpirmi un fulmine). Mi sono sempre vergognata, soprattutto per questo ultimo punto, però vorrei capire meglio.
Vi ringrazio davvero tanto e mi scuso per il disturbo.
Buona giornata e buon lavoro.
Cara ragazza,

Capisco quanto possano essere difficili e confusi questi periodi per te. I sintomi che descrivi – la sensazione di stanchezza costante, la perdita di interesse per ciò che ti piaceva, il pianto frequente e gli attacchi di ansia – potrebbero indicare un episodio depressivo e una condizione di ansia. È importante ricordare che solo un professionista della salute mentale può fornire una diagnosi accurata, ma posso offrirti alcune riflessioni e consigli utili.

È comune che, durante periodi di stress o difficoltà emotiva, l'ansia si estenda a molteplici aspetti della vita, facendoti preoccupare per situazioni che normalmente non ti causerebbero ansia. Questa ipersensibilità alle possibili minacce può portare a preoccupazioni irrazionali, come la paura che entrino i ladri in casa o che durante un temporale possa colpirti un fulmine.

Dato il quadro che descrivi, penso che parlare con uno psicologo o un terapeuta possa essere molto utile per te. Un professionista può aiutarti a comprendere meglio questi sentimenti e offrirti strategie per gestire l'ansia e migliorare il tuo benessere emotivo. Anche se potresti sentirti nervosa o insicura all'idea di chiedere aiuto, sappi che è un passo importante e coraggioso verso la tua salute mentale.

Inoltre, considera di condividere i tuoi sentimenti con amici fidati o familiari. Il supporto sociale può essere molto alleviante. Imparare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga potrebbe aiutarti a ridurre l'ansia quotidiana. Mantenere una routine stabile e includere attività che ti piacciono può anche contribuire a stabilizzare il tuo umore.

Se ti fa piacere, posso offrirti il mio supporto come terapeuta. Posso aiutarti a esplorare queste sensazioni, a comprendere meglio le tue esperienze e a sviluppare strategie per affrontarle. Non esitare a contattarmi per discutere di come possiamo lavorare insieme.

Ti auguro tutto il meglio nel tuo percorso di comprensione e guarigione.

Cordiali saluti.

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Salve! Il nostro sistema psicofisico reagisce agli eventi\periodi stressanti in varie maniere, e fra queste senz'altro può esservi una fluttuazione del tono dell'umore (in cui si può avere la sensazione di essere più stanchi, tristi e demotivati) e\o un'attivazione del sistema di allerta maggiore rispetto al livello che consideriamo come nostro livello "soglia" (quella paura per eventi "strani" che ha menzionato, per esempio). Per quanto riguarda i sintomi ansiosi è proprio come se la sua mente ed il suo corpo si preparassero a reagire ad una minaccia e, di conseguenza, è come se si attivasse un sistema di difesa che può esitare in una condizione di allerta che sembra esulare dal nostro controllo (anche con scenari spaventosi e catastrofici che fanno più parte del nostro immaginario che di una situazione che si sta realmente verificando). Comprendo profondamente il disagio che può provare quando si verificano queste situazioni, tuttavia sia per l'interesse e la capacità di analisi che sembra mostrare nei confronti di ciò che le accade, sia per darsi la possibilità di affrontare questo disagio, mi chiedo se abbia valutato di intraprendere un percorso con un professionista. Potrebbe essere utile per supportarla nell'apprendere ulteriori cose sul suo funzionamento e funzionale per imparare a gestire meglio le emozioni che risultano più faticose. Rimango a disposizione e le auguro di potere stare meglio!
Buonasera, grazie per il suo quesito. Le reazioni che descrive sono perfettamente normali e possono occorrere in situazioni di forte stress emotivo e prendere la forma di ansie ricorrenti e pervasive. Un certo grado di ansia fa parte di noi e può essere utile - nelle popolazioni primitive era addirittura vitale per poter sopravvivere. Una quota troppo elevata, invece, non ci permette di vivere con serenità la nostra vita quotidiana. Nel caso l'ansia diventasse eccessiva e non gestibile le consiglio di rivolgersi ad uno specialista psicologo o psicoterapeuta che la potrà senz'altro aiutare nella comprensione e gestione di questi momenti. Cordiali saluti,
Cara ragazza, grazie per aver condiviso con noi la tua situazione e le tue curiosità. Hai vissuto un periodo depressivo che è rientrato aprendo la strada agli attacchi di panico. Le sensazioni che stai vivendo sono le conseguenze di qualcosa che hai vissuto, che non sei riuscita ad elaborare completamente e che ora di porti dietro come sintomo che rende disagevole vivere serenamente la tua vita. Ti stai affacciando al mondo, è importante che tu ti fermi ed affronti quello che ti ha segnato nel passato. L'adolescenza porta in sé una grande spinta di rielaborazione di ciò che è stato perché tu possa emergere come donna.
Per farlo al meglio fatti accompagnare da uno psicologo che ti aiuti e sostenga.
Un abbraccio
Gentile utente, prima di tutto ti ringrazio per la tua condivisione. Comprendo che ciò che stai vivendo sai per te motivo di grande sofferenza e confusione, ed è ammirevole il coraggio con cui hai scelto di condividerlo. Premetto che non c'è nulla di cui vergognarsi rispetto a ciò che stai provando: ognuno di noi ha delle fragilità. Al contempo, avverto in te il desiderio di una maggiore chiarezza rispetto a questi vissuti e di una maggior serenità interiore. Per poter realizzare ciò, è importante intraprendere un percorso di cura. In età adolescenziale è naturale confrontarsi con sconquassamenti emotivi. Se vi sono vulnerabilità più profonde, come mi pare di capire sia il tuo caso, un sostegno può esserti di grande aiuto per esplorare e comprenderne più a fondo la causa, così come per sviluppare strategie per gestire queste emozioni disagevoli. Come hai avuto il coraggio di condividerti su questa piattaforma, non esitare a chiedere aiuto, rivolgendoti a famigliari, amici e, naturalmente, ad un professionista empatico. Spero di averti dato una risposta utile e, rimanendo a tua disposizione, ti auguro il meglio. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari
Gentile utente,
ti ringrazio per la condivisione.
Si percepisce dalle tue parole la tua sofferenza e parlarne potrebbe aiutarti a comprendere meglio queste esperienze e trovare strategie per gestirle.
Resto a disposizione, dott.ssa Maraio Francesca.





Buongiorno, grazie per la condivisione di sue considerazioni e sentimenti personali. Rispetto a ciò che descrive, è successo qualcosa di particolare che possa averle provocato questo stato di malessere che lei riporta? A volte capita che qualcosa di particolare che accade ci possa ricordare sensazioni passate. Mancano alcune informazioni rilevanti della sua storia.
Forse potrebbe esserle utile uno spazio protetto, con un professionista, in cui esporre i suoi dubbi e le sue incertezze, che mi sembrano molto adeguate rispetto alla situazione.
Un saluto
Dott.ssa Stefania Rubiero
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, capisco quanto tu stia vivendo un periodo difficile e confuso. I sintomi che descrivi potrebbero indicare un episodio depressivo e una condizione di ansia, molto comuni in momenti di stress emotivo. L'ansia può estendersi a molti aspetti della vita, portandoti a preoccuparti per situazioni irrazionali. Parlare con uno psicologo o terapeuta può aiutarti a comprendere meglio i tuoi sentimenti e a ridurre l'ansia. Inoltre, condividere i tuoi pensieri con amici o familiari può essere molto benefico, così come imparare delle tecniche di rilassamento e mantenere una routine stabile possono aiutarti a gestire l'ansia quotidiana. Se desideri, posso offrirti il mio supporto e possiamo lavorare insieme. Ti auguro intanto di trovare le risposte che cerchi. Cordiali saluti.
Dott.ssa Consalvo
Salve. Grazie per la condivisione e per essersi esposta. E' importante, come già ha sottolineato lei, non dare diagnosi affrettate. E' un periodo particolare della sua vita: non si può dare una diagnosi di depressione così come se fosse una cosa assolutamente banale. Bisognerebbe approfondire, indagare, cogliere aspetti della propria storia e situazioni specifiche capitate in questo ultimo periodo. Bisogna anche considerare che il periodo dell'adolescenza è di per sé complicato e soggetto a particolari dinamiche.
Di fronte ai vissuti di ansia, è normale, in queste circostanze, essere "ipervigilanti", così come può accadere che compaiano pensieri negativi (ladri in casa, ecc) e che le cose possano andare storte. In un certo senso, è come se non si sentisse al sicuro, che non c'è controllo sulla propria realtà, anche perché gli attacchi di panico e le crisi potrebbero presentarsi in qualsiasi momento. Questa situazione di incertezza e di sospensione ci può portare a trovare delle situazioni ben specifiche, sebbene irrazionali, come paura eccessiva di un incidente, ladri in casa e così via per avere una sorta di controllo: se ci riflette, paura dei ladri in casa e le altre che lei ha descritto sono più circoscritte e "maneggevoli" rispetto all'ansia, che è più generale e sfumata e coinvolge ogni aspetto del suo vivere. Dover affrontare la paura di un incidente stradale è più "facile" che affrontare un'ansia generale o una preoccupazione riferita a non si sa bene cosa.
In effetti un percorso potrebbe essere per lei d'aiuto per l' esplorazione di vissuti e di aspetti che da sola non riesce a mettere a fuoco.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Un caro saluto, Carmelo Pacino.

Gentile utente, descrive un mondo pieno di situazioni, esperienze, emozioni, sentimenti, comportamenti che andrebbero presi e trattati un passo alla volta, un pezzo alla volta. Quando attraversiamo dei periodi difficili in un ambito della nostra vita, è normale che anche altri ambiti ne risentano ed è questo meccanismo che ci fa poi sentire sopraffatti. Se consideriamo e mettiamo fatti e situazioni in uno stesso pentolone tutto ci sembrerà insormontabile, quindi, intanto per questi meccanismi credo sia utile che si rivolgesse a un professionista a cui poi potrà anche condividere e descrivere bene gli attacchi di panico in modo da poter valutare il tipo di trattamento. Cordiali saluti, dott.ssa Carla Dilaghi
Buongiorno e grazie per aver riposto fiducia in questo spazio che seppur virtuale può contenere emozioni e richieste.
Immagino che quello che ha vissuto sia stato difficile da decifrare e gestire.
Spesso non riusciamo a comprendere il perchè di alcuni stati d'animo e talvolta vi sono più motivazioni che portano la nostra mente a reagire in una data modalità.
Comprendo che questo periodo sia complesso ma il suo corpo le sta offrendo una chance per poter modificare ed accomodare pensieri e comportamenti che l'hanno appesantita.
Rivolgersi ad una specialista in tal senso potrebbe essere una chiave di volta per entrare nei vari ingressi del suo stato psicofisico, concedendosi di esplorarlo.
Un caro abbraccio.
dott.ssa Erica Battista
Buongiorno,
Non possiamo sapere se possa essere stato un periodo di depressione ma quello che mi pare evidente è che ci sia uno stato di malessere dovuto all'ansia che persiste ancora oggi. Le consiglio di affidarsi ad un collega.
Dott. Marco Cenci
Buongiorno, come hai correttamente detto non è possibile fare una diagnosi di depressione solo dalla tua breve descrizione senza conoscere bene la tua storia e usare gli strumenti adatti, quale può essere il colloquio psicologico. Ti chiedo però di riflettere anche da sola sulla tua storia personale, per cercare di capire se c'è stato un evento o un momento della tua vita particolarmente stressante e/o emotivamente sfidante da cui può essere derivato il tuo malessere. Per quanto riguarda le paure "strane", può essere che la tua ansia generale, a cui non sai dare un "nome", debba essere "tradotta" in qualcosa di più concreto per essere più facilmente affrontata, controllata, maneggiata. Posso assolutamente consigliarti di iniziare un percorso psicologico, spero tu possa stare meglio. Un abbraccio, dott.ssa Francesca Macchi
Carissima,
grazie e complimenti per l'accuratezza, non sempre è facile capire che non si sta bene e riconoscere i momenti difficili. Come hai ben puntualizzato è difficile poter effettuare una diagnosi. Per questo è necessario comprendere con uno specialista l'intensità di questi sintomi/episodi, la loro frequenza, i loro precedenti, quindi, che possa aiutarti a capire non solo gli episodi che hai vissuto, e la possibile sintomatologia, ma anche le cause che hanno portato ad emergere queste reazioni emotive.
Per rispondere più precisamente alle tue domande, l'attacco di panico potrebbe durare anche qualche minuto, uno specialista ti aiuterà a riconoscere se le tue sensazioni e pensieri correlati in modo da poter definire o meno questi fenomeni in questa categoria. Sì, è normale che l'ansia possa ampliarsi ed estendersi anche ad altri ambiti della vita, motivo per cui è importante riconoscere e poter (per quanto possibile) lavorarci prima che questo accada in modo tale da non sentirsi invasi da essa e poter ristabilire l'equilibrio e il benessere.
Spero di averti dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
mi dispiace sentire che hai affrontato un periodo così difficile. I sintomi che hai descritto potrebbero essere indicativi di una forma di depressione e di attacchi di panico. È importante discutere di questi sintomi con uno specialista per ottenere una valutazione accurata e un supporto adeguato. L'ansia può amplificarsi durante periodi di stress e portare a preoccupazioni irrazionali. Parlarne con uno specialista può aiutarti a comprendere meglio e affrontare queste esperienze. Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Ciao cara,
l'adolescenza è di per sè un periodo pieno impegnativo, pieno di scoperte, nuove esperienze, sentimenti e sensazioni, volte proprio a costruire e definire la nostra persona, chi siamo, cosa vogliamo e cosa non vogliamo. Accade spesso, di conseguenza, sperimentare sentimenti di confusione, paura, sentirsi spaesati e a volte sopraffatti. Ed è proprio qui che possono insinuarsi vissuti di ansia e sperimentare degli eventuali attacchi di panico.
Un percorso di sostegno sarebbe utile proprio per guidarti verso il comprendere ciò che sta accadento dentro di te e intorno a te.
Dott.ssa Ilaria Pannone
Buona sera, grazie per aver condiviso questo importante aspetto del suo vissuto. È chiaro che non è il luogo giusto per fare diagnosi, pertanto la invito piuttosto a chiedersi "a cosa le serviva" questo tipo di emozione. Verso dove la conduce? E da cosa la protegge. Se le va di parlarne non esiti a contattarmi. Forza e coraggio!
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Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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