Salve, sono una ragazza abbastanza ansiosa di 20 anni che "vive" (se così si può dire) in modo infel

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Salve, sono una ragazza abbastanza ansiosa di 20 anni che "vive" (se così si può dire) in modo infelice e pressante da parte dei miei genitori (soprattutto da mio padre). Avevo la prima visita psicologica circa due mesi fa ma essendo presa dal nervosismo al pensiero della prima seduta, ho rifiutato ad andarci e adesso dovrò riprenotare ma aspettare un po' in quanto le sedute non saranno effettuate privatamente. Ho terminato un anno fa le scuole superiori e mi sarebbe piaciuto frequentare quest'anno l'università ma proprio l'ultimo anno del 5° superiori mi ha presentato dei problemi a causa della scuola e da lì è iniziato il mio primo attacco di panico che mi portava all'insonnia. Questa insonnia e paura mi hanno portata a chiudermi in me stessa. Ho paura di andare a convivere con coinquilini per iniziare a lavorare e mettere qualcosa da parte per poi ricominciare ad andare a scuola. Non vorrei lavorare per poi ritornare a casa dai miei (dove sono tutt'ora) perché l'ambiente nei miei confronti è stressante e sembra che io debba lavorare per fare un piacere a loro piuttosto che a me stessa e per questo sto sempre a casa a non fare nulla. Allo stesso tempo ho paura di andare a lavorare perché penso 'se non dormo domani non vado al lavoro e sarò licenziata' e se penso di affittare un appartamento (non da sola perché ho paura) dico 'chi pagherà l'affitto se anche in questo ambiente ho paura di non farcela e di non riuscire a dormire per poi andare al lavoro'... E da lì metterei nei guai i miei genitori perché si aggiunge un ulteriore spesa (l'affitto di quei pochi giorni in cui sono stata). Insomma vivo di paure ma non so cosa fare, non posso lavorare a causa di un infortunio (fortunatamente non grave) in quanto dovrei fare riabilitazione ma non ho gli strumenti per iniziare. Dovrei iniziare psicoterapia ma anche se non sono private i miei mi dicono che non se lo possono permettere... Forse al momento un po' è vero ma io cosa potrei fare ? In più mi dicono (A VOLTE) 'te le paghi tu le visite' e quindi ancora ansia. Aspetto dei consigli, grazie in anticipo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente dalle sue parole sembra che da una parte voglia conquistare il mondo ma poi mette l’accento su tutte le possibili paure che il mondo possa avanzarle. Io credo che lei una possibilità fra le tante possa coltivarla, ma lo deve fare con forza e determinazione e non per i suoi genitori ma per se stessa. Parlo di intraprendere una psicoterapia ( valuti anche gli specialisti che aderiscono al bonus psicologico) Andrebbe ad Interrompere poi anche questa credenza che ciò che fa o non fa sia legato al benessere o malessere dei suoi. Se fosse così sarebbe una implicita rivolta contro i suoi , il non muoversi da casa. Detto ciò la psicoterapia che valuto più idonea e’ l’EMDR , focalizzata e mirata a sciogliere dinamiche traumatiche anche relazionali. Un saluto cordiale
Bungiorno, non ho capito bene se c'è un effettivo impedimento ad intraprendere il percorso terapeutico cui accennava, nel pubblico. Ma sarebbe la strada migliore in quanto presenta una situazione di blocco perchè da un lato si sente trascinata dalle sue aspirazioni e dall'altro dalle sue paure. è necessario approfondirle e rimuoverle altrimenti non riuscirà ad emanciparsi dalla sua famiglia di origine.
Buongiorno,

iniziare una psicoterapia sarebbe la cosa migliore. Privatamente o pubblicamente, non farebbe molta differenza. Si affidi quanto prima ad uno specialista, vedrà che lungo il percorso troverà le risposte che cerca.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve su questo portale svolgiamo la psicoterapia in forma privata, provi a chiedere il bonus psicologo. Sicuramente sarà molto utile iniziare un percorso con uno psicoterapeuta.
Dott.ssa milvia verginelli
Buonasera e grazie per aver chiesto aiuto!
Quello che stai vivendo è legato ad un passaggio importante nella tua vita.
Nuove scelte, nuove responsabilità e da qui la paura di non farcela, la paura di diventare adulti., ma sai, l'unica possibilità che abbiamo nel far fronte alla paura, è vivere , vivere gli ostacoli, sapendo che di volta in volta impareremo qualcosa in più e che saremo via via più pronti e forti di affrontare nuovi ostacoli. intanto, comincia la terapia, fatti aiutare ad affrontare questa ansia e vedrai che ti aspetta un futuro luminoso!
Buona sera, ho la sensazione che il suo ambiente familiare in questo momento non le sia di aiuto ed anzi fomenti la sua ansia. Nonostante ciò capisco che le difficoltà finanziarie in questo momento la costringano a rimanere in casa con loro, alimentando il serpente che si morde la coda. Sarebbe importante per lei se riuscisse a farsi qualche colloquio psicologico in un ambiente rassicurante.. A breve riattiveranno il bonus psicologico, provi ad informarsi perchè le permetterebbe di avere da 10 fino a 12 sedute gratuite, con i terapeuti privati che vi hanno aderito, in alternativa esiste la modalità on line, dove può accedere direttamente da casa ed in media è più economica. Non si faccia scrupoli a chiedermi ulteriori informazioni. Resto a disposizione, un abbraccio.
Gentile Utente, affrontare le proprie paure non è mai semplice ma indispensabile per superarle e non lasciare che ci immobilizzino. Un percorso terapeutico di certo potrà aiutarla, privato o pubblico che sia.
Un caro saluto, Dott.ssa Ramona Borla
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Buongiorno, le parole lasciano emergere le sue paure e l'ansia che le accompagna ma altrettanto il desiderio di trovare un suo percorso e la sensazione quasi di impossibilità oggi a percorrerlo. Probabilmente un sostegno psicologico potrebbe oggi effettivamente aiutarla. Tenti pertanto nuovamente nel pubblico o provi ad accedere al Bonus Psicologico. Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra Domigno
Salve, il suo forte desiderio di risolvere quanto la turba, i suoi attacchi di panico e l'ansia così invadente è un fatto che va vissuto positivamente perché lei vuole sentirsi meglio, vivere meglio. La viva come il primo passo verso la soluzione, il più importante tra le altre cose. Passando alla fase successiva, sarebbe opportuno tentare di coinvolgere i suoi genitori facendoli incontrare con uno psicologo che molto spesso offrono il primo colloquio gratuitamente e senza nessun impegno futuro. Una chiacchierata con un professionista potrebbe motivare i suoi genitori e trovare la strada per non far pesare sull'economia familiare il peso delle sedute oppure farsi indicare un approccio gratuito e pubblico. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, le rispondo cercando di darle uno spunto di riflessione: il contesto familiare o scolastico possono assumere, nel profondo, il ruolo di "contenitore sicuro" nonostante, a livello conscio, vengano percepiti come stressanti o ansiogeni; ne consegue che il passaggio all'età adulta possa essere percepito come un "salto" in un mondo privo di riferimenti conosciuti. Le assicuro che se ne possono creare altri, nuovi e più saldi e che si può recuperare dentro di noi il "buono" del nostro passato. Un percorso di Psicoterapia la aiuterà in tal senso, anche in ambito pubblico.
Un caro saluto
Dott.ssa Marina Bellomo
È comprensibile che tu stia affrontando diverse sfide e paure. Considerando la tua situazione finanziaria, potresti cercare opzioni a basso costo o gratuite per la psicoterapia, come servizi pubblici o universitari che offrono supporto psicologico. Inoltre, potresti discutere con i tuoi genitori in modo aperto riguardo alle tue preoccupazioni e cercare di trovare un compromesso sulla questione finanziaria per le visite.
Ricorda che prendersi cura della tua salute mentale è una priorità, e ci sono risorse disponibili per aiutarti anche con risorse finanziarie limitate. Non esitare a cercare il supporto di organizzazioni locali o istituzioni che possano offrire assistenza a basso costo.
In ogni caso, credo sia importante mantenere un dialogo aperto con i tuoi genitori per trovare soluzioni condivise.
Un saluto
Dott.ssa Giulia Cosi
Buongiorno e grazie per aver condiviso il suo disagio. Crescere e emanciparci dalla famiglia di origini è sempre un momento complesso ma necessario per diventare delle persone adulte. Quello che mi sento di dirle è di rivolgersi a un professionista che l'aiuti ad approntare questo momento di crescita. Resto a disposizione per anche un consulto online. Un caro saluto Dott.ssa Lina Robertiello
Credo che tu stia attraversando un periodo di transizione dall'adolescenze all'adultità. E' comprensibile che tu provi disagio con i genitori e può darsi che in questa fase di passaggio qualcosa sia andato storto e abbia contribuito a generare la fragilità e l'ansia. Avresti bisogno, a mio parere di un supporto psicologico, in modo da imparare a gestire l'ansia, liberarti dai condizionamenti e diventare pienamente una giovane adulta.
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Gentile utente, comprendo il suo disagio e le sue paure. Le consiglio di informarsi sul servizio pubblico psicologico nella sua città. Sarebbe fondamentale per lei trovare un suo spazio in cui poter approfondire le sue ansie e da cosa queste derivano.
Un abbraccio
Dott.ssa Veronica Guidi
Caro utente , mi dispiace per la situazione che riporta e comprendo la difficoltà che sente ad intraprendere qualsiasi nuova situazione, per cui ritengo essenziale che lei inizi un percorso di psicoterapia che la metta in contatto con le sue paure e le sue ansie
Saluti
Buonasera, l'ansia e la paura la paralizzano e mi sembra che la visione che le rimandano i suoi genitori alimenti queste insicurezze. È chiaramente necessario un supporto psicologico il prima possibile onde evitare che la situazione peggiori ulteriormente. Se i suoi genitori non riescono a vedere il suo disagio, lei però deve dare legittimità ai suoi vissuti e pensare che da soli non è affatto semplice, spesso impossibile, riuscire ad uscirne. Non è una questione di volontà, per cui non alimenti il suo senso di non avere le forze per farlo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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