Salve, sono una paziente oncoematologica. Sono due anni che assumo 3 giorni a settimana un antibioti

8 risposte
Salve, sono una paziente oncoematologica. Sono due anni che assumo 3 giorni a settimana un antibiotico generico e tutti i giorni al mattino una protezione per lo stomaco e mattino e sera un antivirale per l'herpes zoster. Da un anno assumo altri medicinali tra cui il cortisone. Quest'ultimo devo assumerlo necessariamente a stomaco pieno, gli altri no infatti i medici mi lasciano libera di assumerli all'orario che preferisco. Volevo chiedere se, al fine di preservare almeno un po' il microbiota, potesse essere utile assumere questi farmaci lontano dai pasti, in modo da assimilarne le proprietà nutritive come eventuali fermenti, oppure se l'azione dei farmaci vanifica la loro assunzione a prescindere dal momento in cui li consumo. Grazie.
Gentilissima paziente,
La ringrazio per aver condiviso il suo percorso e le sfide che sta affrontando. È chiaro che sta vivendo un momento complesso e delicato, e voglio esprimere la mia ammirazione per la forza e la resilienza che dimostra quotidianamente.
La salute è un aspetto fondamentale della nostra vita, e quando ci troviamo a dover affrontare malattie come quelle oncoematologiche, ci rendiamo conto di quanto sia importante prendersi cura di noi stessi in ogni aspetto. È comprensibile sentirsi sopraffatti dalla moltitudine di farmaci e dalle indicazioni dei medici. Ogni medicinale che assume rappresenta un passo verso il suo benessere, e riconosco quanto possa essere difficile gestire tutto questo.
Essere custodi della propria salute è un compito importante. Le sue preoccupazioni riguardo all'assunzione dei farmaci e al microbiota sono valide. È fondamentale ascoltare il proprio corpo e cercare di capire come ogni trattamento possa influenzare il benessere generale.
In generale, l’assunzione di farmaci può influenzare il microbiota intestinale, specialmente nel caso degli antibiotici. Tuttavia, è fondamentale seguire le indicazioni specifiche fornite dai medici riguardo a quando e come assumere i farmaci. Alcuni medicinali, come il cortisone, devono essere assunti a stomaco pieno per prevenire effetti collaterali, mentre altri possono essere assunti in momenti più flessibili.
È consigliabile discutere con il suo medico riguardo alla possibilità di assumere i farmaci lontano dai pasti, soprattutto se ha preoccupazioni riguardo al microbiota. Possono fornirle indicazioni personalizzate basate sulla sua situazione clinica e sui farmaci specifici che sta assumendo.
Inoltre, se desidera supportare il suo microbiota, potrebbe considerare l'inserimento di probiotici o alimenti fermentati nella sua dieta, ma è sempre meglio farlo con il consenso e la supervisione di uno specialista.
La comunicazione con i professionisti è essenziale: non esiti a porre domande e a esprimere i suoi dubbi. Solo così potrà ottenere le risposte e il supporto necessario.
La resilienza che menziona è una qualità straordinaria. Affrontare le avversità richiede coraggio e determinazione è un segno della sua forza interiore. La speranza, poi, è una luce fondamentale. È quella forza che ci spinge a credere che ogni giorno possa portare nuove opportunità e che ogni passo ci avvicini a un futuro migliore.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.

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Nel suo caso è comprensibile voler proteggere il microbiota durante l’assunzione dei farmaci. Assumere medicinali lontano dai pasti può talvolta ridurre l'interferenza con l'assorbimento di nutrienti, anche se gli antibiotici, in particolare, tendono a impattare il microbiota indipendentemente dal momento in cui vengono assunti. Potrebbe essere utile integrare la dieta con alimenti fermentati e consultare il suo medico per un eventuale uso di probiotici specifici. Ogni modifica nel timing dei farmaci deve però essere valutata con il suo specialista, soprattutto considerando i vari medicinali assunti.

Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Buonasera, più che al timing orario degli antibiotici che assume tri settimanalmente secondo piano terapeutico, potrebbe concordare con il suo dietologo/nutrizionista l'assunzione di alcuni ceppi selezionati di probiotici che siano in grado di resistere alla tipologia del farmaco utilizzato e che, con determinate formulazioni, abbiamo modo di ripopolare selettivamente il microbiota che possano anche coadiuvare l'effetto dell'antivirale per lo zoster.
Si affidi ad uno specialista per la scelta del prodotto più adatto al suo delicato caso.
Un saluto. Cordialmente
dott.ssa Samantha Di Vito
buongiorno, mi dispiace tanto per la sua condizione patologica. inmerito alla sua domanda , rispondo che non è necessario, l'assorbimento dei farmaci avviene lo stesso a qualsiasi ora. consiglio l'assunzione di fermenti latticic per tutelare la flora intestinale. tanati auguri, cordiali saluti Dott. Rosario Cuscona
Buongiorno,
purtroppo non ci sono significative differenze tra le 2 opzioni da Lei palesate, in termini di preservazione del microbiota.
Cordialmente
Francesco
Buongiorno, non sono sicura di aver compreso appieno la domanda, ma al fine di preservare il microbiota intestinale potrebbe avere senso fare dei cicli di probiotici, oltre che curare l'alimentazione con un/a professionista della nutrizione. Potrebbe cominciare a chiedere a chi la segue se ha un probiotico di fiducia da affiancare ai farmaci che già prende, e sicuramente farei tutte le domande relative all'efficacia dei farmaci sempre ai medici di riferimento. Cordialmente, dott.ssa Claudia Penzavecchia
Capisco la sua preoccupazione, in quanto dal momento che stà assumendo varie terapie farmacologiche, è normale avere un maggior riguardo per la salute del proprio microbiota, data la sua importanza sia per il sistema immunitario che per la sua salute generale. Sicuramente gli antibiotici, come detto anche dai miei colleghi, sono quelli che hanno un maggiore impatto, in quanto lo alterano notevolmente, eliminando sia i batteri patogeni che quelli benefici. Per questo motivo, l'ideale, al di là del fatto di essere a stomaco pieno o meno prima dell'assunzione dei suoi farmaci, sarebbe utile sicuramente fare dei cicli di probiotici, in particolar modo con il lievito Saccharomyces boulardii. Infatti, la capacità di questo probiotico di competere con i patogeni per gli stessi siti di adesione nell’intestino, contribuisce a prevenire l’insediamento di organismi dannosi, riuscendo quindi a ridurre il rischio di infezioni intestinali e migliorare la risposta del sistema immunitario. Naturalmente ne deve parlare con il suo medico curante, e poi non dimentichi di seguire sempre una corretta alimentazione, ricca di fibre e prebiotici (sostanze che nutrono i batteri buoni), che sicuramente può favorire la crescita di un microbiota sano. Un cordiale saluto, Manuela
Buongiorno! Come ormai molti di noi sanno, gli antibiotici possono influenzare la nostra flora batterica intestinale e vista la sua giusta attenzione alla cosa le consiglio di parlare con il suo medico e gli specialisti che la seguono per valutare l'assunzione di eventuali probiotici o alimenti fermentati (kefir, yogurt, pane a lievitazione naturale etc.).
Per quanto riguarda gli orari di assunzione per alcuni farmaci, come il cortisone di cui fa uso, è meglio assumerli a stomaco pieno così da limitare gli effetti collaterali, per altre tipologie di farmaci invece siamo più "liberi".
Mi raccomando, data la sua delicata situazione, eviti il "fai da te" ma si rivolga sempre a un professionista.
Un grande in bocca al lupo e un caro saluto, Dott.ssa Clelia Staibano.

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