Salve, sono una paziente oncoematologica. Sono due anni che assumo 3 giorni a settimana un antibioti

15 risposte
Salve, sono una paziente oncoematologica. Sono due anni che assumo 3 giorni a settimana un antibiotico generico e tutti i giorni al mattino una protezione per lo stomaco e mattino e sera un antivirale per l'herpes zoster. Da un anno assumo altri medicinali tra cui il cortisone. Quest'ultimo devo assumerlo necessariamente a stomaco pieno, gli altri no infatti i medici mi lasciano libera di assumerli all'orario che preferisco. Volevo chiedere se, al fine di preservare almeno un po' il microbiota, potesse essere utile assumere questi farmaci lontano dai pasti, in modo da assimilarne le proprietà nutritive come eventuali fermenti, oppure se l'azione dei farmaci vanifica la loro assunzione a prescindere dal momento in cui li consumo. Grazie.
Gentilissima paziente,
La ringrazio per aver condiviso il suo percorso e le sfide che sta affrontando. È chiaro che sta vivendo un momento complesso e delicato, e voglio esprimere la mia ammirazione per la forza e la resilienza che dimostra quotidianamente.
La salute è un aspetto fondamentale della nostra vita, e quando ci troviamo a dover affrontare malattie come quelle oncoematologiche, ci rendiamo conto di quanto sia importante prendersi cura di noi stessi in ogni aspetto. È comprensibile sentirsi sopraffatti dalla moltitudine di farmaci e dalle indicazioni dei medici. Ogni medicinale che assume rappresenta un passo verso il suo benessere, e riconosco quanto possa essere difficile gestire tutto questo.
Essere custodi della propria salute è un compito importante. Le sue preoccupazioni riguardo all'assunzione dei farmaci e al microbiota sono valide. È fondamentale ascoltare il proprio corpo e cercare di capire come ogni trattamento possa influenzare il benessere generale.
In generale, l’assunzione di farmaci può influenzare il microbiota intestinale, specialmente nel caso degli antibiotici. Tuttavia, è fondamentale seguire le indicazioni specifiche fornite dai medici riguardo a quando e come assumere i farmaci. Alcuni medicinali, come il cortisone, devono essere assunti a stomaco pieno per prevenire effetti collaterali, mentre altri possono essere assunti in momenti più flessibili.
È consigliabile discutere con il suo medico riguardo alla possibilità di assumere i farmaci lontano dai pasti, soprattutto se ha preoccupazioni riguardo al microbiota. Possono fornirle indicazioni personalizzate basate sulla sua situazione clinica e sui farmaci specifici che sta assumendo.
Inoltre, se desidera supportare il suo microbiota, potrebbe considerare l'inserimento di probiotici o alimenti fermentati nella sua dieta, ma è sempre meglio farlo con il consenso e la supervisione di uno specialista.
La comunicazione con i professionisti è essenziale: non esiti a porre domande e a esprimere i suoi dubbi. Solo così potrà ottenere le risposte e il supporto necessario.
La resilienza che menziona è una qualità straordinaria. Affrontare le avversità richiede coraggio e determinazione è un segno della sua forza interiore. La speranza, poi, è una luce fondamentale. È quella forza che ci spinge a credere che ogni giorno possa portare nuove opportunità e che ogni passo ci avvicini a un futuro migliore.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Nel suo caso è comprensibile voler proteggere il microbiota durante l’assunzione dei farmaci. Assumere medicinali lontano dai pasti può talvolta ridurre l'interferenza con l'assorbimento di nutrienti, anche se gli antibiotici, in particolare, tendono a impattare il microbiota indipendentemente dal momento in cui vengono assunti. Potrebbe essere utile integrare la dieta con alimenti fermentati e consultare il suo medico per un eventuale uso di probiotici specifici. Ogni modifica nel timing dei farmaci deve però essere valutata con il suo specialista, soprattutto considerando i vari medicinali assunti.

Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Buonasera, più che al timing orario degli antibiotici che assume tri settimanalmente secondo piano terapeutico, potrebbe concordare con il suo dietologo/nutrizionista l'assunzione di alcuni ceppi selezionati di probiotici che siano in grado di resistere alla tipologia del farmaco utilizzato e che, con determinate formulazioni, abbiamo modo di ripopolare selettivamente il microbiota che possano anche coadiuvare l'effetto dell'antivirale per lo zoster.
Si affidi ad uno specialista per la scelta del prodotto più adatto al suo delicato caso.
Un saluto. Cordialmente
dott.ssa Samantha Di Vito
buongiorno, mi dispiace tanto per la sua condizione patologica. inmerito alla sua domanda , rispondo che non è necessario, l'assorbimento dei farmaci avviene lo stesso a qualsiasi ora. consiglio l'assunzione di fermenti latticic per tutelare la flora intestinale. tanati auguri, cordiali saluti Dott. Rosario Cuscona
Dott. Francesco Serbassi
Nutrizionista
Matelica
Buongiorno,
purtroppo non ci sono significative differenze tra le 2 opzioni da Lei palesate, in termini di preservazione del microbiota.
Cordialmente
Francesco
Buongiorno, non sono sicura di aver compreso appieno la domanda, ma al fine di preservare il microbiota intestinale potrebbe avere senso fare dei cicli di probiotici, oltre che curare l'alimentazione con un/a professionista della nutrizione. Potrebbe cominciare a chiedere a chi la segue se ha un probiotico di fiducia da affiancare ai farmaci che già prende, e sicuramente farei tutte le domande relative all'efficacia dei farmaci sempre ai medici di riferimento. Cordialmente, dott.ssa Claudia Penzavecchia
Capisco la sua preoccupazione, in quanto dal momento che stà assumendo varie terapie farmacologiche, è normale avere un maggior riguardo per la salute del proprio microbiota, data la sua importanza sia per il sistema immunitario che per la sua salute generale. Sicuramente gli antibiotici, come detto anche dai miei colleghi, sono quelli che hanno un maggiore impatto, in quanto lo alterano notevolmente, eliminando sia i batteri patogeni che quelli benefici. Per questo motivo, l'ideale, al di là del fatto di essere a stomaco pieno o meno prima dell'assunzione dei suoi farmaci, sarebbe utile sicuramente fare dei cicli di probiotici, in particolar modo con il lievito Saccharomyces boulardii. Infatti, la capacità di questo probiotico di competere con i patogeni per gli stessi siti di adesione nell’intestino, contribuisce a prevenire l’insediamento di organismi dannosi, riuscendo quindi a ridurre il rischio di infezioni intestinali e migliorare la risposta del sistema immunitario. Naturalmente ne deve parlare con il suo medico curante, e poi non dimentichi di seguire sempre una corretta alimentazione, ricca di fibre e prebiotici (sostanze che nutrono i batteri buoni), che sicuramente può favorire la crescita di un microbiota sano. Un cordiale saluto, Manuela
Buongiorno! Come ormai molti di noi sanno, gli antibiotici possono influenzare la nostra flora batterica intestinale e vista la sua giusta attenzione alla cosa le consiglio di parlare con il suo medico e gli specialisti che la seguono per valutare l'assunzione di eventuali probiotici o alimenti fermentati (kefir, yogurt, pane a lievitazione naturale etc.).
Per quanto riguarda gli orari di assunzione per alcuni farmaci, come il cortisone di cui fa uso, è meglio assumerli a stomaco pieno così da limitare gli effetti collaterali, per altre tipologie di farmaci invece siamo più "liberi".
Mi raccomando, data la sua delicata situazione, eviti il "fai da te" ma si rivolga sempre a un professionista.
Un grande in bocca al lupo e un caro saluto, Dott.ssa Clelia Staibano.
Dott. Umberto Olivo
Nutrizionista, Professional counselor
Lecce
Gentilissima signora, comprendo perfettamente le sue perplessità. Procedo a rispondere al suo quesito e le faccio i complimenti per la determinazione che sta dimostrando nella gestione della situazione.

Per quanto riguarda il microbiota intestinale, l'impatto degli antibiotici vi è sempre, indipendentemente dalle tempistiche di assunzione, ma la scelta di allontanare l’utilizzo di farmaci dai pasti ha comunque dei risvolti positivi. Un fattore che assume certamente rilevanza in questo contesto è l’assorbimento dei nutrienti: infatti sarebbe bene assumere l’antibiotico in momenti non troppo ravvicinati ai pasti, per favorire una maggiore assimilazione delle sostanze nutritive. Per questo motivo, dal momento che i medici le hanno dato carta bianca, il mio consiglio è quello di tener conto di quanto le ho appena illustrato, ossia di allontanare l’assunzione di antibiotici dai pasti.

Per quanto riguarda il microbiota, comunque, c’è una cosa molto efficace che può fare per preservarlo, personalmente le consiglierei di farlo immediatamente. In commercio esistono ottimi probiotici in grado di resistere in maniera specifica all’azione degli antibiotici più comunemente prescritti; essi sono stati sviluppati dopo anni di ricerche proprio con la finalità di aiutare chi segue una terapia antibiotica per un lungo periodo.

Conoscendo con esattezza quale antibiotico assume attualmente, quindi, potrei facilmente indirizzarla verso un prodotto perfettamente in grado di sostenere e difendere il suo microbiota. Se lo desidera, può contattarmi qui su MioDottore, sarei lieto di aiutarla. Cordiali saluti, Dott. Umberto Olivo.
Salve! Vista la delicatezza della sua situazione a ringrazio per a condivisione e capisco perfettamente le sue preoccupazioni riguardo all'uso dei farmaci e alla salute del microbiota intestinale. In effetti, il trattamento farmacologico in contesti oncoematologici può avere un impatto significativo sul microbiota, e l'assunzione dei farmaci in determinati momenti della giornata può influenzare la loro efficacia e il loro impatto sul corpo. Gli antibiotici generici che assumi 3 giorni alla settimana sono sicuramente utili per prevenire o trattare infezioni, ma, come probabilmente già saprai, possono alterare la composizione del microbiota intestinale. Gli antibiotici distruggono non solo i batteri patogeni, ma anche i batteri benefici, con possibili effetti collaterali come la disbiosi intestinale.
Se possibile, è bene assumere gli antibiotici lontano dai pasti (salvo diverse indicazioni da parte del medico), perché il cibo può interferire con l'assorbimento di alcuni antibiotici e alterare la loro efficacia.
Tuttavia, in alcune persone gli antibiotici a stomaco vuoto possono causare disturbi gastrici. Quindi, se non hai effetti collaterali, assumerli a stomaco vuoto può essere una buona pratica per migliorare l'efficacia senza interferire con la digestione.
Come ti hanno indicato i medici, il cortisone deve essere assunto a stomaco pieno per minimizzare l’irritazione gastrica. Il cortisone è un farmaco che può alterare la funzione del sistema immunitario e, se assunto per periodi prolungati, può influire anche sulla composizione del microbiota. Tuttavia, la sua assunzione al momento dei pasti aiuta a limitare i possibili effetti collaterali gastrici (come acidità o ulcere).
Gli antivirali per l'herpes zoster, generalmente, non interferiscono direttamente con la digestione o con l’assorbimento dei nutrienti, e possono essere assunti indipendentemente dai pasti, a meno che non ci siano indicazioni specifiche diverse da parte del medico.
L'assunzione regolare di farmaci può avere un impatto negativo sul microbiota intestinale, alterandone l'equilibrio. Sebbene il momento in cui assumi i farmaci (prima o dopo i pasti) possa avere effetti limitati sull’assorbimento dei farmaci stessi, l’impatto sul microbiota è generalmente più dipendente dal tipo di farmaco (antibiotici, cortisone, ecc.) e dalla durata del trattamento. Se gli antibiotici sono assunti frequentemente, potrebbero causare una maggiore perturbazione della flora intestinale.
Se il tuo medico è d'accordo, per preservare il microbiota l'assunzione di fermenti lattici o probiotici durante o dopo il trattamento antibiotico può essere utile per aiutare a riequilibrare il microbiota. Ti consiglierei di discuterne con il tuo medico, poiché in alcuni casi è importante scegliere il probiotico giusto, e la tempistica di assunzione potrebbe variare (di solito dopo l'assunzione degli antibiotici e non contemporaneamente, per evitare interferenze).
Nel frattempo una dieta ricca di fibra, prebiotici e alimenti che favoriscono la crescita di batteri buoni, come frutta, verdura, cereali integrali, legumi e alimenti fermentati (come lo yogurt naturale, il kefir, il miso), può essere molto utile per mantenere il microbiota sano. È anche fondamentale evitare un eccessivo consumo di zuccheri raffinati e grassi saturi, che possono contribuire a infiammare l'intestino e causare disbiosi.
Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, sono a disposizione!
Dottoressa Silvia Testoni
Gentile paziente, non è una questione di timing in questo caso vista l'azione dell'antibiotico. Sarebbe più opportuna un alimentazione adeguata a mantenere la flora batterica, ed inoltre sarebbe anche indicata una valutazione del microbiota per capire se fosse possibile ed indicata rispetto al suo stato di salute una integrazione di probiotici.
Distinti Saluti Dott. Antonino Pellegrino
Gentilissima,
per preservare la flora batterica intestinale sarebbe meglio associare alla cura antibiotica dei fermenti lattici, da assumere lontano dai pasti, ad esempio la sera prima di dormire. Può chiedere al suo medico curante, in base al tipo di terapia antibiotica che sta seguendo, di consigliarle un integratore probiotico per migliorare il suo benessere intestinale.
Un caro saluto,

Dott.ssa Govoni
Buongiorno,
le consiglierei di assumere i fermenti lattici a stomaco vuoto finché non termina la terapia con l'antibiotico, per mantenere quanto più in salute possibile il microbiota intestinale. Per quanto riguarda l'assorbimento dei nutrienti i farmaci non dovrebbero dare nessuna interferenza, per cui può continuare ad assumerli come le ha consigliato il medico.
Rimango a disposizione per altri dubbi,
Dott.ssa Linda Perissinotto
Dott.ssa Patrizia Desogus
Nutrizionista
Guidonia Montecelio
Cara Signora , prima di tutto è importante assumere queste categorie di farmaci nel modo corretto affinchè possano essere biodisponibili al suo organismo nel modo giusto .
Mi spiego meglio , ogni farmaco come ad esempio la protezione dello stomaco si assumono in genere 1 ora prima del pasto e in genere la mattina viene consigliato .

Per gli antibiotici vale il discorso che se assunti a stomaco pieno potrebbero essere inibite in parte le loro capacità farmacologiche e quindi non coprirla adeguatamente .
pertanto segua sempre le indicazioni posologiche che il medico le ha prescritto .
Pertanto io immagino che li prenda già lontano dal pasto.
Cara Signora se il medico le ha già prescritto dei fermenti, validi al fine di ripristinare la sua flora intestinale dei batteri buoni e mantenere un microbiota in grado di poter essere attivo dal punto di vista immunitario, le avrà spiegato che la cortezza per garantire che questi non vengano neutralizzati dagli antibiotici , è quello di non assumere fermenti vicino a questi farmaci.
Questo è sicuramente un cosa che deve fare per garantire la loro sopravvivenza .
le faccio i miei auguri e segua le indicazioni del suo medico per non incorrere in eventuali errori.
Le auguro una buona giornata ,Dottssa Patrizia Desogus
Salve signora, dato la terapia che purtroppo è costretta a seguire direi che dei probiotici, ancor meglio se accompagnati da prebiotici sono da assumere fino a quando la terapia sarà in corso. Purtroppo gli inibitori di pompa protonica (protettori gastrici) e gli antibiotici, insieme allo stress che sta subendo hanno un'azione fortemente peggiorativa sul microbiota che è connesso a tutti il nostro organismo, comprese funzioni immunitarie. Per la tipologia di fermento sarebbe utile qualche domanda in più, ma senz'altro qualcosa che contenga lactobacillus acidophilus e bifidobatteri.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.