Salve, sono una donna di 79 anni e nel marzo 2016 ebbi un'infarto settore antero-laterale trattato c

5 risposte
Salve, sono una donna di 79 anni e nel marzo 2016 ebbi un'infarto settore antero-laterale trattato con impianto di 2 stent, mesi prima dell'infarto ebbi delle crisi ipertensive risolte con un diuretico ( lasix 25 mg) dopo l'infarto mi hanno prescritto dapprima seloken 100 mg 1/4 cp al mattino e 1/2 cp alla sera sostituito dal cardicor 1,25 mg 1 cp al mattino e alla sera 1cp di triatec 2,5 mg ma soffro sempre di crisi ipertensive sistolica che varia da 180 a 200 mmhg, diastolica da 80 a 120 mmhg, bmp da 66 a 80-90, lo specialista mi ha aumentato la dose di cardicor e del triatec rispettivamente a 3,73 mg e 5 mg sempre mattino e sera, ma ogni volta si verifica sempre un rialzo della pressione con dolore toracico. Quali esami potrei effettuare per scoprire la causa e rimuovere il problema anche perché tutto il giorno mi sento stanca come sei avessi una costante e persistente astenia. IL rialzo si verifica all'improvviso e con una pressione prima dell'accaduto del tutto normale tendente al basso sistolica 99-110, diastolica 54-64 bmp 58-62. Grazie delle risposte che mi fornirete
Salve
Le posso dire di ricontattare il cardiologo ed un geriatra per controllo ma prima faccia esami come Troponina ,EMOCROMO , MBK MBper vedere se c'è una sofferenza cardiaca, faccia un ecocardiogramma e metta Holter delle 24 per vedere i picchi pressori che sono da una persona ipertesa ma anche emotiva , così poi da modificare terapia per stabilizzarla .
L emotività e ansia gliela fanno alzare le consigliere miorilassanti .... cmque faccia una visita non virtuale ma vera e pratica con gli specialisti !! Saluti

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Salve, in relazione ai picchi pressori effettuerei un dosaggio delle catecolamine sulle urine delle 24 h al fine di escludere un rilascio catecolaminergico patologico sottostante ai picchi ipertensivi. A completamento, un ecocardio ed un test ergometrico al fine di escludere una coronaropatia sottostante, data la sintomatologia toracica, che però potrebbe comunque essere secondaria al rialzo pressorio.
Qualora fosse tutto negativo, prenderei in considerazione l'aspetto ansioso.
La sua problematica sono le crisi ipertensive, pertanto direi di eseguire come primo esame holter papà delle 24 h al fine di valutare l’andamento dei picchi e la modulazione della terapia farmacologica!
Successivamente se le crisi fossero oggettive e non responsive alla terapia, eseguirei controllo della perfusione renale mediante un ecocolordoppler arterie renali!
Per il dolore toracico, beh per quello va eseguito test ergometrico o meglio una spect
Cordiali saluti
buongiorno considerando l'età e la sua storia cardiologica la gestione dell'ipertensione merita un maggior controllo.
i farmaci elencati sono ottimi farmaci . dovrà essere valutata eventuale modifica della posologia in base alle sue caratteristiche cliniche ed eventuale modifica terapeutica se inefficace.
consiglio di contattare uno specialista che possa consigliarla al meglio ed indicare quali altri esami diagnostici è opportuno eseguire
Gentile Signora,

capisco quanto possa essere difficile convivere con questi sintomi, e comprendo le sue preoccupazioni. Per individuare la causa delle sue crisi ipertensive e del dolore toracico, sarebbe necessario iniziare con una valutazione medica completa. Solo successivamente, potrebbe essere utile eseguire alcuni esami mirati:

- **Holter pressorio delle 24 ore**: per monitorare le variazioni della pressione nell’arco della giornata.
- **Ecocardiogramma**: per valutare la funzione del cuore e la presenza di eventuali anomalie.
- **Eco-Doppler delle arterie renali**: per escludere eventuali problemi di flusso sanguigno verso i reni, che possono causare ipertensione.
- **Esami del sangue**: per verificare la funzionalità renale, eventuali alterazioni ormonali o la presenza di condizioni che potrebbero influire sulla pressione.

Ci tengo a sottolineare che questa risposta ha un valore puramente informativo e che questi esami devono essere considerati solo dopo una visita approfondita. È fondamentale valutare il suo caso nel dettaglio per definire una strategia diagnostica e terapeutica adeguata.

Un caro saluto

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