Salve, sono una donna di 35 anni, molto ansiosa e ipocondriaca, fatto tutte le trafile, psicologi e

19 risposte
Salve, sono una donna di 35 anni, molto ansiosa e ipocondriaca, fatto tutte le trafile, psicologi e psichiatri(tengo a bada tutto x un po') ma poi esce fuori la paura x tutto.. Da cosa potrebbe dipendere e posso uscirne in qualche modo? Grazie
Gentilissima Utente,
comprendo le sue paure e mi dispiace per il suo disagio. La cosa che mi colpisce è proprio la definizione che lei da a questo "tutto": una trafila, un tenere a bada. Ecco, questo a mio parere, rimarca l'ansia e l'ipocondria che riporta e che dopo un po' (proprio perchè "tengo a bada" ovvero, mi passi il termine, forse reprimo o controllo) esplode di nuovo.
Credo che un primo passo sia trovare la forza e la motivazione per rivolgersi ad uno psicoterapeuta e partire proprio da queste sue esperienze e dal come le ha vissute; esplorandone al tempo stesso i contenuti, le sfumature e i confini.

Resto a disposizione,
un caro saluto.
Dott.ssa Ilaria Terrini

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Buongiorno. Sono molto dispiaciuta per la situazione in cui si trova e capisco le difficoltà. Penso che l'iter da lei intrapreso sia quello più corretto: affiancare ad un sostegno farmacologico un percorso di psicoterapia. Per questo il mio consiglio è quello di non demorde e continuare nel percorso corretto che ha in precedenza iniziato.
Rimango a disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Buongiorno cara! se lei è veramente motivata ad affrontare le sue paure ne uscirà. Il primo passo è individuare che tipo di paura sta provando, in modo da poterla delimitare e poi pian piano seguire il flusso delle attività che le verranno proposte.
Cara utente, difficile dirle da cosa potrebbe dipendere senza conoscere la sua storia. È ancora in cura parallelamente da psichiatra e psicoterapeuta? Entrambi i percorsi dovrebbero essere fatti in contemporanea è costantemente per essere efficaci. Probabilmente ci sono degli aspetti che in alcuni momenti la attivano maggiormente. Potrebbe essere utile capire a cosa fanno riferimento.
Resto a disposizione. Dott.ssa Francesca Tardio
Gentile utente, l'ansia e le paure pervasive che descrive potrebbero dipendere da molti fattori e per questo dovrebbero essere esplorate con attenzione. La scelta di rivolgersi a uno psichiatra e a uno psicoterapeuta è certamente un buon modo per affrontare il suo disagio attuale. La combinazione di questi interventi può davvero migliorare la sua situazione. Rimango a disposizione.
Dott.ssa Francesca Frigerio
Cara signora, a quanto pare ha provato varie strade, ma non ha avuto riscontri positivi.
Naturalemente se ne esce, bisogna solo trovare la strada più giusta per lei.
Ha provato l'EMDR?
Penso che potrebbe aiutarla.
Se ha bisogno di informazioni, mi chieda pure.
Un caro saluto
Gentile utente, avverto dalle sue parole l’urgenza nel risolvere il problema, ma dietro quello che viene chiamato sintomo, c’è la storia di una donna. Probabilmente , dalle esperienze precedenti, non si è sentita accolta e compresa e ciò , oggi, le fa credere di averle provate tutte senza risultati appaganti . Anche in psicoterapia non è semplice incontrare l’altro, ma non demorda e non perda fiducia .
Rimango a disposizione . Saluti
Gentile Signora la sua è una nota molto breve e diretta con pochi e significativi elementi. Nonostante ciò per fornire una risposta sono necessarie anche molte altre indicazioni. Che ne pensa di valutare un consulto con uno psicoterapeuta per approfondire i temi che indica. Sulla base delle sue indicazioni è possibile solo darle delle indicazioni di natura molto generale e teorica. Sicuramente non è questa la sua aspettativa che probabilmente è legata ad un fare concreto e diretto per trovare una soluzione alle sue specifiche esigenze. Pertanto valuti la possibilità di chiedere un consulto con uno specialista che sicuramente le saprà dare delle indicazioni specifiche. Un cordiale saluto
Buongiorno, superare una situazione ansiogena importante implica impegno condiviso e alleanza tra paziente e psicoterapeuta, combinando un parallelo supporto farmacologico. La psicoterapia non può nulla senza l'impegno del paziente perchè si attui un rilevante cambiamento di prospettiva e di visione del problema. Un caro saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti
Le consiglio una terapia cognitiva per i disturbi d'ansia.
Rimango a disposizione per chiarimenti.
Dott.ssa Chiara Pavia
Gentile utente di mio dottore,

sarebbe opportuno intraprendere un percorso di psicoterapia con costanza e continuità per la risoluzione di problematiche come quella da lei descritta. L'approccio per il trattamento dei disturbi d'ansia è solitamente di tipo integrato, in quanto alla psicoterapia viene affiancata terapia farmacologica.
Dovesse aver bisogno di un consulto non esiti a contattarmi in privato.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno signora. Forse "tenere a bada" non è il modo migliore per gestire le proprie emozioni, che hanno invece bisogno di venire a galla, essere espresse e condivise con un professionista che sappia ascoltarla ed aiutarla nel loro riconoscimento. Negare o reprimere i vissuti di sofferenza può portare a sviluppare sintomi diversi, quali ansia e ipocondria. Può in alcuni casi essere utile anche una terapia farmacologica. A volte ci vuole tempo prima di vedere i benefici del trattamento, per cui le consiglio di proseguire la terapia psicologica. Vedrà che gradualmente riuscirà a ritrovare il benessere e la tranquillità. La saluto. Dott.ssa Paola Cavallotto.
Ho la netta impressione che c'è qualcosa di grosso che non ha funzionato nella sue "trafile di psicologi e psichiatri". A mio parere è opportuno che lei si impegni in una seria e approfondita terapia non per "tenere a bada" ma per risolvere veramente il suo malessere. Salve.
Gentile utente, le sue scelte sono idonee: farmaci e psicoterapia. Non è chiaro se sta proseguendo su questa strada o meno.
Rimango a sua disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buongiorno a lei,
comprendo la sua esasperazione nel non venire fuori dai suoi sintomi. Credo che il punto non sia tanto "la trafila" (psicoterapeuta e psichiatra), ma il modo con cui lei si relaziona alle sue paure. Non è sufficiente riconoscere il problema a grandi linee: esso va delimitato, compreso nel profondo. Per fare questo lavoro ci vuole lo specialista che la affianca, ma soprattutto ci vuole il suo desiderio di cambiare, comprendere e risolvere i suoi sintomi. Dunque non molli, un caro saluto, dott.ssa Margherita Maggioni.
Gent.le Utente,
non perda le speranze e non cerchi dei tentativi per "tenere a bada", perchè più tenta di controllare e più andrà verso il discontrollo. E' necessario affidarsi ad un professionista con il quale intraprendere un percorso di terapia, non solo nei momenti più acuti ma continuativo e costante in modo che possa sviluppare tutte le capacità e gli strumenti per poter fronteggiare questo suo disagio e per potergli dare un significato comprendendo da dove deriva, e quali origini ha la "paura" che descrive. E' una donna giovane con sicuramente un bagaglio di risorse che deve aprire senza paura in un cammino terapeutico in cui il professionista possa accompagnarla e sostenerla.
Coraggio e non demorda!
Un cordiale saluto
Dott.ssa Marianna Parente
Salve signora, cosa intende per "fatto tutte le trafile.."? E' seguita da qualcuno in questo momento?
Saluti,
Rosella Pettinari
Gentile utente, l'iter da lei intrareso è quello più corretto: magari non ha funzionato perchè ha "mollato" non appena vedeva i primi segni positivi della terapia, mentre è necessario continuare anche quando si sta bene per poter stabilizzare la terapia ed avere un effetto duraturo. Altro non aggiungo in quanto non ho abbastanza elementi per poter inquadrare il suo caso. Ha pensato di riniziare i percorsi interrotti o intraprendere un altro tipo di psicoterapia? Un caro saluto

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