Salve, sono una donna di 34anni e ho problemi di capillari, dolori alle gambe e pesantezza. In famig

2 risposte
Salve, sono una donna di 34anni e ho problemi di capillari, dolori alle gambe e pesantezza. In famiglia abbiamo sia mia madre che zie capillari diffusi.
Ho già fatto visita con chirurgo vascolare facendo ecodoppler ed è tutto ok(per lui è familiarità ) visita dal posturologo e podologo per capire se è questione di appoggio Ma nulla!
Osteopata per capire l’allineamento dei diaframma, prendo giornalmente integratori alimentari, sono in normopeso e frequento palestra
Ok ho familiarità ma davvero non riesco a fermare la situazione?
Le mie gambe, interno ginocchia,esterno e dietro coscia distrutte dai capillari, soprattutto quest’anno!
Ho fatto jump con tappeto elastico e no va bene, se alleno le gambe devo stare attenta a non esagerare! Davvero sono demoralizzata! In più ho fatto diverse sedute di scleroterapia Ma sembra che in alcune zone sia peggiorata!
Suggerimenti ?
Grazie mille
Potrà fare tutta la ginnastica e tutta l'attività fisica che vuole (male di certo non le farà), ma lei ha probabilmente ereditato la qualità (scarsa) dei tessuti interni dei suoi vasi.
L'importante è che non vi sia (almeno al momento) un'insufficienza venosa cronica.
Non c'è nulla da fare se non controllarsi regolarmente e, eventualmente, proseguire con la terapia sclerosante.
Non è colpa sua: è il suo DNA ereditato.
Saluti

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Si, credo che la predisposizione familiare possa essere l'elemento più importante della sua situazione vascolare venosa. I suoi vasi tendono nel tempo a sfiancarsi e i capillari continuano ad aumentare. Mi stupisce però che in tutto il suo racconto non menzioni mai le calze elastiche! Eppure in una situazione in cui i vasi si dilatano e si fanno evidenti per la debolezza dei tessuti delle loro pareti, sostenerli dall'esterno è probabilmente l'unica opzione valida per rallentarne l'aumento. E questo vale soprattutto nelle situazioni in cui i vasi vengono messi sotto sforzo (attività fisica, stazione eretta o seduta prolungata, calore intenso dei mesi estivi e dell'ambiente lavorativo). Le suggerisco pertanto l'utilizzo di calze elastiche (autoreggenti o collant, punta aperta) a compressione progressiva di almeno 18 mmHg, almeno fintanto che i tronchi safenici rimangono continenti (da controllare con ecodoppler almeno ogni 24 mesi, meglio se 12). L'elastocompressione dovrebbe anche aiutare il mantenimento dei risultati della terapia sclerosante. Qualora i tronchi safenici diventassero incontinenti si dovrà passare ad una prima classe di compressione (KKL1) ed eventualmente prendere in considerazione altre strategie terapeutiche.
Sperando di poterle essere stato di aiuto Le porgo cordiali saluti
Dr Andrea Raspadori

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