Salve, sono una donna di 32 anni e dall'adolescenza combatto con un forte sovrappeso. Ho l'ovaio pol

3 risposte
Salve, sono una donna di 32 anni e dall'adolescenza combatto con un forte sovrappeso. Ho l'ovaio policistico diagnosticato all'età di 15 anni, infatti da quell'età ho iniziato a prendere peso. Negli anni sono passata da una dieta all'altra senza grandi successi, faccio attività fisica abbastanza regolarmente, ma negli ultimi tempi il peso tende ad aumentare leggermente, anche con la dieta, e questo mi ha portata a voler fare esami un po più approfonditi. In seguito a visita ginecologica ho saputo di avere un endometriosi, il ginecologo mi ha chiesto in interrompere l'uso dell'anello e mi ha prescritto una serie di integratori, tra cui Inositolo e Vitamina D poichè ce l'ho molto bassa. La glicemia è 98. La curva glicemica mi ha dato questi risultati:
Basale: 90
60': 151 mg/dl
120': 119 mg/dl
È possibile che io abbia un problema di insulino resistenza?
Onestamente non so più cosa fare e a chi rivolgermi, spero di riuscire a trovare una soluzione..
Grazie a tutti.
Buongiorno! Si, l'insulinoresistenza fa (quasi) sempre parte del quadro dell'ovaio micropolicistico. L'inositolo è un integratore che si usa proprio per migliorare questo aspetto della sindrome. Dal punto di vista nutrizionale, quindi, le strategie migliori sono tutte quelle che tendono a diminuire il rilascio di insulina: dalla dieta ciclica al digiuno intermittente, dalla low-carb alla chetogenica vera e propria (da NON fare in autonomia, ma sempre seguiti da medico o biologo nutrizionista competenti). La sindrome non "guarisce", quindi sono strategie che bisogna padroneggiare perchè saranno la linea da seguire sempre.

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Buongiorno, se combatte da così tanto tempo con il peso, e dieta con attività fisica sono insufficienti, può cercare vicino a lei uno specialista che sia in grado di indicarle le terapie farmacologiche che possono essere associate alle modifiche dello stile di vita per aiutarla a gestire la malattia obesità.
Cordiali saluti
Federico Vignati
Buonasera, da quanto leggo reputo abbia bisogno di essere seguita da un professionista della nutrizione. Attraverso una anamnesi alimentare e patologica, attraverso una valutazione di esami del sangue completi, si cercherà di capire se effettivamente si tratta di insulinoresistenza. Se cosi fosse, sarà proprio il professionista a consegnarle in mano il piano alimentare adatto alle sue esigenze. A disposizione per chiarimenti.
Dott.ssa Serrao.

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