Salve, sono un uomo di 62 anni. é già da un anno che ho troncato il rapporto con mia moglie dopo 27

17 risposte
Salve, sono un uomo di 62 anni. é già da un anno che ho troncato il rapporto con mia moglie dopo 27 anni di travagliato matrimonio e ho maturato una totale repulsione per non solo le relazioni, ma anche per le esternazioni bisbetiche delle donne che mi hanno letteralmente vessato per una buona parte della mia esistenza. Mi sento molto a mio agio da solo e non ho la minima intenzione di instaurare un qualsivoglia rapporto che potrebbe sfociare in un inizio di relazione sia pur casuale con donne. Vorrei sapere se il mio è un trauma o una normale reazione al nuovo genere femminile che non riconosco come attraente dal punto di vita emotivo relazionale. Ritengo a puntualizzare che non ho assolutamente perso la libido. Grazie.
Carissimo,
se si sente a suo agio da solo, rimanga da solo. Dove sta scritto che debba instaurare necessariamente una relazione?
Ipotizzo che a seguito delle sue esperienze relazionali, ad oggi abbia bisogno semplicemente di libertà e serenità.
Se vuole approfondire questi temi, le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia Cognitivo-Comportamentale.

Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza

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Le consiglio di non concentrarsi tanto sul perchè (che può comunque approfondire con un terapeuta se vuole) ma su quali sono i suoi desideri, perchè è lecito avere il desiderio di rimanere soli e contemporaneamente avere il desiderio di una vita sessuale attiva.
Una volta approfondito quello, capirà in che direzione vorrà andare.
Buonasera, credo che lei risenta le conseguenze di un rapporto di coppia difficile e travagliato. Difficile darle una risposta non conoscendo la sua storia personale né altro. Penso che debba dar voce a quanto prova e rimanere da solo, se è questo che vuole in questo momento della sua vita, senza farsi domande che forse in futuro troveranno risposte. Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, la "repulsione" per le relazioni può indicare anche un bisogno di proteggersi da ulteriori sofferenze o delusioni, un segnale che forse il suo sistema emotivo sta cercando di riprendersi da anni di difficoltà. La sua libido intatta suggerisce che non ha personale interesse per la vita in senso ampio, ma che preferisce evitare connessioni emotive complesse o situazioni potenzialmente dolorose.

Questa fase può essere temporanea o rappresentare un nuovo modo di vivere in cui si sente più libero e sereno, senza la pressione delle aspettative relazionali. L'importante è che si sente in pace con la sua scelta. Se però dovesse sentire che questa "repulsione" o evitamento relazionale sta limitando in qualche modo la sua libertà o felicità personale, potrebbe valere la pena riflettere su cosa ha influenzato profondamente questa decisione e se c'è qualcosa da elaborare rispetto al suo passato.

Se ritiene che ci possano essere dei temi su cui lavorare o un blocco da approfondire, potrebbe essere utile considerare un percorso terapeutico che la aiuti a comprendere meglio le dinamiche in gioco.
Cordiali saluti

Salve! Grazie per aver condiviso la sua storia. Dopo un matrimonio lungo e difficile, è comprensibile che lei possa sentire il bisogno di distaccarsi dalle relazioni. Il suo sentirsi a suo agio da solo potrebbe essere una reazione naturale per proteggersi da ulteriori sofferenze. Riguardo alla sua domanda, non è insolito che, dopo esperienze come la sua, si sviluppino meccanismi di difesa, come il rifiuto di nuove relazioni. Il fatto che lei non abbia perso la libido è un segnale positivo, ma può essere utile esplorare se ciò che provi sia legato a un trauma o a una nuova fase della sua vita. Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. Buona serata. Nunzio Nasti.
Salve. Senz'altro l'odio generalizzato verso il genere femminile non facilita una rinnovata e serena vita sessuale, ora che se lo potrebbe permettere.
È curioso, quanto la mente può imprigionare l'azione proprio nei momenti di potenziale libertà massima.
Se vuole approfondire la sua questione, resto a disposizione anche online per una consulenza anche online.
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Gentile utente, sembra essere una comprensibile fase della sua vita.
Se la repulsione di cui parla dovesse causarle disagio, allora sarebbe il caso di interpellarsi e approfondire la questione; tuttavia, dal racconto fornito, non mi pare che ad oggi rappresenti un problema, tanto meno un trauma. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Buongiorno, più che allontanarsi da una categoria generica, le donne, rifletterei maggiormente sul tipo di relazioni che ha instaurato con le persone che ha incontrato. Il vedersi vittima di vessazioni ha probabilmente più a che vedere con il suo modo di stare in relazione e con il tipo di persone con cui sceglie (o ha scelto) di mettersi in relazione.
Gentile utente, dopo 27 anni di vessazione avrà pur il diritto di "disintossicarsi"! Quando lo avrà fatto, potrà decidere, se vuole, di approfondire alcuni aspetti di sè che l'hanno portata a subire questa situazione e a differenziare le "donne", che non sono una categoria unica, ma un mondo di persone che possono essere anche piacevoli. Si tratta di scegliere. La strada è lunga, lei è ancora giovane. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente di mio dottore,
la lunga relazione con sua moglie potrebbe aver influenzato notevolmente il modo di percepire il femminile in toto, soprattutto se per anni è stata fonte di sofferenze. In futuro potrebbe tornarle il desiderio di voler condividere la sua vita con qualcuno, varrebbe la pena approfondire alcuni aspetti in merito alle situazioni qui riportate; questo al fine di scongiurare che alcuni pregiudizi possano cristallizzarsi con il tempo precludendole la possibilità di conoscere nuove donne e fare nuove esperienze.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente è particolare quello che scrive ovvero che non ha perso la libido, ma non vuole avere contatti con le donne. Quello che posso consigliarle è di iniziare un percorso terapeutico. Il mio approccio consiste in una prima call gratuita telefonica dove viene delimitata la problematica a cui far seguire un percorso terapeutico m. Cordialità dott. Gaetano Marino
salve, la fine di una relazione travagliata lunga 27 anni ha bisogno di un periodo che per ognuno puo variare per poter elaborare tutti gli aspetti di perdita che la conclusione porta con se.
Può essere comprensibile la sua intenzione di non aver intenzione di iniziare nuove relazioni . . questo periodo durerà il tempo necessario fino a quando vedrà e scoprirà le donne per quello che sono senza pregiudizi e magari si lascerà travolgere da un nuova persona..
se vuole approfondire la questione sono a sua disposizione. lavoro a Roma in zona Prati o Online.
cordialmente
carlo benedetti michelangeli
Salve a lei, grazie per aver condiviso la sua sofferenza, mi dispiace per quello che ha vissuto, non deve essere stato semplice. Credo che la sua risposta repulsiva sia del tutto normale dopo tanti anni di relazione. E' probabile che se sente il bisogno di solitudine, ne ha realmente la necessità per poter attraversare serenamente il suo dolore. Se lo ritiene opportuno consideri l'eventualità di parlarne con un professionista della salute mentale, anche solo per verbalizzare ciò che prova in questo momento così delicato della sua vita. Un cordiale saluto.
Buongiorno caro utente: partiamo dalla fine: Vorrei sapere se il mio è un trauma o una normale reazione al nuovo genere femminile che non riconosco come attraente dal punto di vita emotivo relazionale. Ritengo a puntualizzare che non ho assolutamente perso la libido. Grazie.
Rispetto al trauma, sì, si può dire che un trauma è anche una convivenza molto dolorosa e faticosa con un'altra persona, anche se non acuto però cronicizzato nel tempo. Non capisco la questione della "normale reazione al nuovo genere femminile... ecc.". A parte il fatto che più che un nuovo genere femminile la peste del politicamente corretto sta scientemente distruggendo l'armonica alternanza e dualità tra femminile e maschile, ying e yang, ma in ogni caso, si presume che lei possa essere interessato più o meno a sue coetanee, meno soggette (e vittime) di questa propaganda caotica distruttiva di masolinità e femminilità. E rispetto al non avere perso la libido: mi congratulo, ma come la soddisfa, in mancanza dell'altro sesso? Le uniche risposte che vedo sono entrambi tristi: l'autoerotismo o rapporti a pagamento, che per l'appunto escludono il relazionarsi e confrontarsi. Penso invece che non sia mai troppo tardi per trovare delle persone con cui stare bene assieme, e che valga comunque la pena provarci. Mi piacerebbe parlarne con lei, se questo piacere sarà condiviso, mi scriva.
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Salve, la ringrazio per aver scritto.
Sperimentarsi in una dimensione propria può richiedere del tempo, anche per interrogare quanto vissuto fino a quel momento, in attesa di poter poi eventualmente costruire un modo rinnovato per entrare in rapporto all’altro femminile nel prossimo futuro.
Cordiali saluti
Buongiorno utente, grazie per aver esposto la sua esperienza personale. Dalle sue parole emergono emozioni negative rispetto al genere femminile, probabilmente dovuto alla sua esperienza personale che ha generalmente riportato. Voler stare da solo, soprattutto dopo una lunga relazione travagliata, non ha nulla di sbagliato. Probabilmente dovrebbe darsi un po' di tempo per elaborare il tutto, magari con l'aiuto di un professionista. Tutto ciò non allo scopo di intraprendere nuove relazioni se non desiderato, quanto piuttosto di ritrovare una sua serenità personale. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o interventi, le porgo i miei saluti, dott.ssa Covri Annalisa.

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