Salve, sono un uomo di 31 anni e da oltre 1 anno soffro di problemi digestivi. Ho effettuato EGDS a
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Salve, sono un uomo di 31 anni e da oltre 1 anno soffro di problemi digestivi. Ho effettuato EGDS a novembre 2022 con referto di Gastroduodenite antrale lieve associata ad H.P. Ho debellato l'h.p con test del respiro negativo a distanza di 3 mesi dalla sospensione della cura ma un fastidio che mi tormenta purtroppo non passa, ovvero la bolla gastrica associata a dolore dietro al schiena (parte alta). Spesso mi capita a distanza di 2-3 ore dal pasto (o nel cuore della notte) di avvertire dolore al centro delle scapole con sensazione di dover eruttare senza però riuscirci e questo dolore a volte è veramente invalidante, avverto come una sorta di palla che si blocca tra bocca dello stomaco ed esofago che mi provoca un grosso fastidio al centro della schiena alta e in petto (nonostante provi a liberarmi cercando di eruttare non sempre riesco e spesso mi capita che risalgano gli acidi piuttosto che la bolla gastrica). Ho provato gastroprotettori, inibitori IPP ecc senza però aver alcun minimo giovamento.
Devo dire che finita la cura per eradicazione H.P. i bruciori di stomaco sono diminuiti tantissimo ma questo fastidiosissimo sintomo purtroppo è rimasto e mi sta compromettendo la mia quotidianetà.
Da cosa può dipendere? E' una situazione che si può risolvere? Non ne posso piu...
Devo dire che finita la cura per eradicazione H.P. i bruciori di stomaco sono diminuiti tantissimo ma questo fastidiosissimo sintomo purtroppo è rimasto e mi sta compromettendo la mia quotidianetà.
Da cosa può dipendere? E' una situazione che si può risolvere? Non ne posso piu...
Salve. Il suo mi sembra un quadro di reflusso gastroesofageo che non risponde a terapia medica e che impatta sulla sua qualità di vita. Probabilmente non c'e' un'ernia jatale, perche la EGDS non la menziona, ma può esserci reflusso senza ernia. Si tratta però di avere una conferma con una pHmetria e una manometria dell'esofago. Certamente si può risolvere, o quantomeno fare qualcosa più efficace della terapia medica, come considerare una plastica antireflusso. Si tratta di un intervento chirurgico, che noi eseguiamo con approccio robotico o laparoscopico, che mira a ricostruire la valvola esofagogastrica non funzionante. Questi interventi, che sono a basso rischio, sono risolutivi in più dell'85% dei casi. Le consiglio di contattare un chirurgo che abbia esperienza in chirurgia esofagogastrica.
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L’ipotesi chirurgica é sicuramente degna di considerazione, ma ho l’impressione che la terapia medica finora eseguita non sia stata sufficientemente specifica e quantitativamente adeguata. Varrebbe la pena di provare prima un trattamento potenzialmente più efficace.
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