Salve, sono un ragazzo di diciott'anni e ho paura di avere un tumore al cervello. vengo da un lungo
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Salve, sono un ragazzo di diciott'anni e ho paura di avere un tumore al cervello. vengo da un lungo periodo di pseudo depressione iniziato a metà dicembre, in concomitanza con la mononucleosi. All'inizio pensavo fosse covid, così sono andato a fare un tampone che risultò negativo. dopo l'esito del tampone e la fine dei sintomi (febbre, brividi) mi sono fatto uno spinello: ero un soggetto che se ne faceva 2 o 3 al giorno, e dopo 5 giorni di "astinenza" ne avevo troppa voglia. ricordo successivamente che prima di fumarla avevo l'impressione di non riuscire a pensare o formulare un'idea. Dopo averla fumata sono caduto in uno stato a mio parere depressivo, che poi ho sfatato con la mia psicologa: in quel momento ho semplicemente avuto uno shock molto forte, un momento di depersonalizzazione. passati i mesi sono appunto andato da una psicologa e successivamente da una psichiatra per iniziare una terapia. i sintomi che avevo erano somatizzazione, ansia, attacchi di panico, impossibilità di concentrazione e vuoti di memoria. Col tempo e con la terapia tutti questi sintomi sono praticamente scomparsi, mi sento molto più tranquillo sotto questo aspetto, grazie al citalopram e alle EN ma mi rimane questa fortissima ipocondria riguardo questo tema, ossia il poter avere un tumore al cervello. Da tempo pratico meditazione e mi sono accorto che aiuta a calmarsi e ho letto anche che aiuta lo sviluppo della materia grigia, ma comunque non mi sento tranquillo. non ho alcun tipo di cefalea, se non alcune momentanee probabilmente date dalla terapia e dal fumo (perchè ho smesso di bere e fumare spinelli ma non riesco a staccarmi dal tabacco) ma spesso mi sento come fuori dal mondo, come se quello che dico non lo dicessi io ma un'altra persona in automatico, in qualsiasi contesto sociale. fatico con la concentrazione e non ho memoria lucida, ossia ricordo le cose ma non vividamente, devo concentrarmi per ricordarmele e prima di questi eventi avevo una mente lucidissima (ho paura di aver sviluppato una specie di ADHD). riesco a fare collegamenti e ragionamenti, anche in ambito scolastico, ma mi sembra di non prestarci attenzione ne tantomeno di ricordarmeli, anche se poi le nozioni le acquisisco. oltre a ciò ho un bruttissimo presentimento quando leggo, mi sembra di non capire quello che leggo e ci devo ragionare sopra. perfavore datemi una rassicurazione o un consiglio medico perchè ho davvero difficoltà a viverla, vado avanti ma penso che fra poco tempo possa lobotomizzarmi e non accorgermene nemmeno, con questa ipocondria che mi tiro dietro da ormai più di 6 mesi. voglio anche andare a fare dei test ma ho paura a chiederlo ai miei parenti, come ad esempio RM o TAC. aspetto una risposta con ansia, Lorenzo
Buongiorno, nel suo caso, potrebbe risultare vantaggioso considerare una terapia breve strategica per affrontare l'ipocondria. Inoltre, raccomanderei una valutazione neuropsicologica al fine di stabilire una diagnosi accurata delle sue capacità cognitive. Sono a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
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Sono contenta di sentire che hai cercato aiuto da uno psicologo e da uno psichiatra per affrontare la tua ansia e i tuoi sintomi di pseudo depressione. È importante sottolineare che le tue paure riguardo a un tumore al cervello sembrano essere più una manifestazione dell'ansia e dell'ipocondria che hai sperimentato, piuttosto che una prova di una condizione medica grave. Tuttavia, è comprensibile che queste preoccupazioni possano essere estremamente angoscianti.
Ecco alcune considerazioni importanti:
Escludere cause mediche: Se hai preoccupazioni sulla tua salute fisica, è una buona idea parlare con un medico di fiducia per escludere qualsiasi problema medico. Possono eseguire esami appropriati per valutare la tua condizione, ma è importante comunicare apertamente i tuoi timori e la tua storia medica.
Continua la terapia: È positivo che tu stia già ricevendo supporto psicologico e farmacologico per la tua ansia e depressione. Continua a lavorare con i tuoi terapeuti per affrontare queste preoccupazioni e condividi con loro le tue paure riguardo a un tumore al cervello.
La meditazione è un buon approccio: Continua a praticare la meditazione, poiché può aiutarti a gestire l'ansia e migliorare il benessere generale. Puoi anche considerare la mindfulness, che può essere particolarmente efficace nel gestire l'ipocondria.
Parla con i tuoi familiari: È importante coinvolgere la tua famiglia nel tuo percorso verso il benessere mentale. Non aver paura di condividere i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni con loro. Chiedere il loro supporto può essere molto utile.
Evita l'auto-diagnosi: Internet può essere una fonte di informazioni utili, ma può anche alimentare l'ansia se inizi a cercare sintomi online. Cerca di evitare ricerche ossessive su sintomi e condizioni mediche.
Ricorda che il miglioramento richiede tempo: È positivo che i tuoi sintomi si siano attenuati grazie alla terapia e alla medicina, ma è normale che ci voglia del tempo per vedere miglioramenti significativi. Sii paziente con te stesso.
Discuti dei test con i professionisti della salute: Se i tuoi timori persistono, discuti dei test specifici con il tuo psichiatra o medico curante. Saranno in grado di valutare la necessità di ulteriori esami e indirizzarti verso i passi appropriati.
Ricorda che l'ansia può manifestarsi in modi diversi e portare a sintomi fisici e mentali che possono sembrare spaventosi. Continua a lavorare con i professionisti della salute per gestire le tue preoccupazioni e cercare il supporto che meriti. La consulenza e il trattamento mirati possono aiutarti a superare questa fase e vivere una vita più serena.
Ecco alcune considerazioni importanti:
Escludere cause mediche: Se hai preoccupazioni sulla tua salute fisica, è una buona idea parlare con un medico di fiducia per escludere qualsiasi problema medico. Possono eseguire esami appropriati per valutare la tua condizione, ma è importante comunicare apertamente i tuoi timori e la tua storia medica.
Continua la terapia: È positivo che tu stia già ricevendo supporto psicologico e farmacologico per la tua ansia e depressione. Continua a lavorare con i tuoi terapeuti per affrontare queste preoccupazioni e condividi con loro le tue paure riguardo a un tumore al cervello.
La meditazione è un buon approccio: Continua a praticare la meditazione, poiché può aiutarti a gestire l'ansia e migliorare il benessere generale. Puoi anche considerare la mindfulness, che può essere particolarmente efficace nel gestire l'ipocondria.
Parla con i tuoi familiari: È importante coinvolgere la tua famiglia nel tuo percorso verso il benessere mentale. Non aver paura di condividere i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni con loro. Chiedere il loro supporto può essere molto utile.
Evita l'auto-diagnosi: Internet può essere una fonte di informazioni utili, ma può anche alimentare l'ansia se inizi a cercare sintomi online. Cerca di evitare ricerche ossessive su sintomi e condizioni mediche.
Ricorda che il miglioramento richiede tempo: È positivo che i tuoi sintomi si siano attenuati grazie alla terapia e alla medicina, ma è normale che ci voglia del tempo per vedere miglioramenti significativi. Sii paziente con te stesso.
Discuti dei test con i professionisti della salute: Se i tuoi timori persistono, discuti dei test specifici con il tuo psichiatra o medico curante. Saranno in grado di valutare la necessità di ulteriori esami e indirizzarti verso i passi appropriati.
Ricorda che l'ansia può manifestarsi in modi diversi e portare a sintomi fisici e mentali che possono sembrare spaventosi. Continua a lavorare con i professionisti della salute per gestire le tue preoccupazioni e cercare il supporto che meriti. La consulenza e il trattamento mirati possono aiutarti a superare questa fase e vivere una vita più serena.
Salve,
posso solo dirle di non mollare la terapia, per ora è l'unica cosa che può davvero aiutarla in quanto i suoi sintomi sono abbastanza chiari sintomi di ipocondria ed ansia da malattia.
Cordiali saluti.
posso solo dirle di non mollare la terapia, per ora è l'unica cosa che può davvero aiutarla in quanto i suoi sintomi sono abbastanza chiari sintomi di ipocondria ed ansia da malattia.
Cordiali saluti.
Caro Lorenzo, dalle sue parole si evince una preoccupazione profonda e costante per le sue condizioni di salute. Ci chiede una rassicurazione ed esplicita la volontà di voler fare degli esami diagnostici di neuro immagine per verificare che sia tutto a posto. Questi due comportamenti che manifesta sembrano rappresentare due esempi di strategie per sopprimere certi pensieri negativi che popolano la sua mente. Le sembrerà assurdo, ma la continua ricerca di rassicurazioni e le frequenti azioni di verifica delle sue condizioni di salute, paradossalmente, non fanno altro che alimentare e accrescere i pensieri negativi che tenta di mettere a tacere. E’ un bene che lei sia seguito dai professionisti che menziona nel suo messaggio, infatti il miglior modo per gestire le problematiche che porta alla nostra attenzione è impegnarsi in un trattamento psicoterapico, integrato – laddove ve ne sia bisogno – con un intervento psichiatrico per un’eventuale terapia farmacologica, proprio come ha fatto sino ad ora. Un caro saluto
Gentile Lorenzo, grazie per aver condiviso la sua storia così intensa. Effettivamente, quello che racconta, sembra essere davvero impegnativo e destabilizzante. Spesso ci si può ritrovare a non riuscire a gestire i propri pensieri e ad esserne, addirittura, “sommersi”. Il percorso che ha fatto/sta facendo con lo psicologo e lo psichiatra sicuramente potranno aiutarla. Nel caso avesse sospeso la terapia psicologica, la invito a riflettere sulla possibilità di riprendere, in quanto credo possa rappresentare un modo per riuscire a risolvere queste sue difficoltà. In particolare, le consiglio di far fronte a questo suo disagio con la terapia cognitivo comportamentale (terapia d’elezione per questa tipologia di disturbi).
Ad ogni modo, le auguro di continuare a tener duro, perché le soluzioni esistono.
Cari saluti,
Dott. Ivan De Lucia
Ad ogni modo, le auguro di continuare a tener duro, perché le soluzioni esistono.
Cari saluti,
Dott. Ivan De Lucia
Salve Lorenzo. È evidente che stia attraversando un periodo di grande preoccupazione e ansia riguardo alla sua salute, in particolare per la paura di avere un tumore al cervello. È positivo che abbia cercato aiuto da professionisti della salute mentale e che stia già seguendo una terapia che ha contribuito a migliorare alcuni dei sintomi che stava sperimentando.
È comprensibile che i sintomi che sta vivendo, come la sensazione di depersonalizzazione, la difficoltà di concentrazione e i vuoti di memoria, siano fonte di preoccupazione aggiuntiva e possano alimentare ulteriormente la sua ipocondria. Tuttavia, è importante considerare che questi sintomi possono essere attribuiti anche ad altri fattori, come lo stress, l'ansia e i cambiamenti nel suo stile di vita.
La meditazione è sicuramente un'ottima pratica per promuovere il benessere mentale e la calma interiore, ma è importante anche valutare la situazione in modo obiettivo e razionale. Sebbene la meditazione possa essere utile, potrebbe essere necessario anche esplorare altre opzioni per gestire la sua ansia e le sue preoccupazioni, come la terapia con uno psicologo che possa aiutarla a sviluppare strategie per affrontare i pensieri ansiosi e irrazionali.
Quanto alla sua preoccupazione riguardo ai test diagnostici come la RM o la TAC, comprendo che possa essere difficile chiedere aiuto ai suoi parenti. Tuttavia, potrebbe essere utile parlare apertamente con loro riguardo alle sue preoccupazioni e spiegare perché ritiene che questi test siano necessari per la sua tranquillità mentale. In alternativa, potrebbe valutare la possibilità di parlarne direttamente con il suo medico curante, che potrebbe essere in grado di consigliarla e indirizzarla verso i test appropriati.
Infine, vorrei incoraggiarla a continuare a lavorare con i suoi professionisti della salute mentale e ad esplorare tutte le opzioni disponibili per affrontare i suoi sintomi e le sue preoccupazioni in modo efficace. È importante ricordare che la salute mentale è altrettanto importante della salute fisica e che ci sono risorse e supporto disponibili per aiutarla a superare questo momento difficile. Sono a disposizione anche online per eventuali approfondimenti, un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico
È comprensibile che i sintomi che sta vivendo, come la sensazione di depersonalizzazione, la difficoltà di concentrazione e i vuoti di memoria, siano fonte di preoccupazione aggiuntiva e possano alimentare ulteriormente la sua ipocondria. Tuttavia, è importante considerare che questi sintomi possono essere attribuiti anche ad altri fattori, come lo stress, l'ansia e i cambiamenti nel suo stile di vita.
La meditazione è sicuramente un'ottima pratica per promuovere il benessere mentale e la calma interiore, ma è importante anche valutare la situazione in modo obiettivo e razionale. Sebbene la meditazione possa essere utile, potrebbe essere necessario anche esplorare altre opzioni per gestire la sua ansia e le sue preoccupazioni, come la terapia con uno psicologo che possa aiutarla a sviluppare strategie per affrontare i pensieri ansiosi e irrazionali.
Quanto alla sua preoccupazione riguardo ai test diagnostici come la RM o la TAC, comprendo che possa essere difficile chiedere aiuto ai suoi parenti. Tuttavia, potrebbe essere utile parlare apertamente con loro riguardo alle sue preoccupazioni e spiegare perché ritiene che questi test siano necessari per la sua tranquillità mentale. In alternativa, potrebbe valutare la possibilità di parlarne direttamente con il suo medico curante, che potrebbe essere in grado di consigliarla e indirizzarla verso i test appropriati.
Infine, vorrei incoraggiarla a continuare a lavorare con i suoi professionisti della salute mentale e ad esplorare tutte le opzioni disponibili per affrontare i suoi sintomi e le sue preoccupazioni in modo efficace. È importante ricordare che la salute mentale è altrettanto importante della salute fisica e che ci sono risorse e supporto disponibili per aiutarla a superare questo momento difficile. Sono a disposizione anche online per eventuali approfondimenti, un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico
Gentile Lorenzo, innanzitutto mi spiace per l'intenso malessere che condivide nella sua lettera. Dalla descrizione che dà della sua storia clinica, emerge chiaramente un quadro di ipocondria abbastanza intrusivo. Consigliarle di svolgere degli esami strumentali, per escludere qualsiasi possibilità di avere un tumore cerebrale, in realtà per il suo caso sarebbe controproducente. Poichè una caratteristica propria dell'ipocondria è proprio quella di ricercare numerose rassicurazioni sia attraverso il parere degli esperti sia attraverso l'esecuzione di analisi, che non farebbero altro che alimentare il circuito di pensieri negativi che l'ipocondria porta con sè.
Continui a lavorare sul suo percorso psicologico/psichiatrico in modo da poter risolvere la sua ipocondria e da poter scoprire le sue risorse e potersi aprire maggiormente verso l'altro per condividere le sue preoccupazioni senza alcuna remora.
Sono a sua disposizione, cordiali saluti, Dott.ssa Desirèe Pesce.
Continui a lavorare sul suo percorso psicologico/psichiatrico in modo da poter risolvere la sua ipocondria e da poter scoprire le sue risorse e potersi aprire maggiormente verso l'altro per condividere le sue preoccupazioni senza alcuna remora.
Sono a sua disposizione, cordiali saluti, Dott.ssa Desirèe Pesce.
Gentile Lorenzo,
comprendo profondamente la tua preoccupazione e il senso di disagio che descrivi. È evidente quanto questa situazione di ansia e ipocondria possa pesare sulla tua serenità quotidiana, ed è un bene che tu abbia già trovato del supporto da parte di una psicologa e di una psichiatra. Avere il coraggio di condividere questo timore è già un passo importante.
L’esperienza che hai vissuto, tra il periodo della mononucleosi, l’episodio di depersonalizzazione e i sintomi ansiosi che sono seguiti, è qualcosa che molte persone attraversano, specialmente nei momenti di cambiamento e di crescita. La depersonalizzazione, quel sentirsi "fuori dal mondo" o come se i propri pensieri non appartenessero completamente a sé, è un sintomo comune quando l'ansia è molto intensa e cronica. Può essere il modo in cui il cervello cerca di difendersi dal carico emotivo, creando una distanza dal proprio stato emotivo e fisico.
I sintomi che descrivi, come la difficoltà a concentrarti, la fatica nel ricordare le cose in modo vivido, e l’ansia per la salute, possono essere parte di questo quadro di forte ansia e di stress accumulato. I dubbi su un potenziale ADHD sono comprensibili, ma considera che l’ansia stessa può creare molte delle difficoltà che descrivi nella concentrazione e nel ricordo. L’ansia e l’ipocondria, infatti, tendono a esaurire l’energia mentale che di solito usiamo per essere presenti e attenti, spostando il focus costantemente su preoccupazioni e timori.
Dal punto di vista medico, è positivo che tu non abbia cefalee costanti o gravi, segno che è improbabile la presenza di un problema neurologico grave. La meditazione, come stai già sperimentando, può essere un ottimo strumento per placare la mente e favorire una sensazione di calma e di stabilità. Anche se non rappresenta una soluzione immediata, nel tempo può aiutarti a ritrovare un equilibrio interiore.
Se senti che fare una risonanza magnetica (RM) potrebbe aiutarti a tranquillizzarti, valuta di parlarne con la tua psichiatra o con un medico di fiducia, che potrà indirizzarti verso un approccio specialistico, come un consulto con un neuropsicologo o un neurologo. Può essere un modo per darti la rassicurazione che cerchi e per affrontare la paura in modo costruttivo, con il sostegno di un esperto.
La tua paura di “lobotomizzarti” è molto comprensibile: l’ansia tende a ingigantire ogni sensazione, ma ricorda che ciò che stai vivendo è una reazione comprensibile a un periodo di grande stress e, in questi casi, è possibile uscirne con il giusto supporto. Parlare con un neuropsicologo potrebbe aiutarti a valutare il tuo livello di attenzione e memoria con maggiore chiarezza, dandoti un riscontro oggettivo su cui poter lavorare senza preoccupazioni infondate.
L’importante è che tu non affronti tutto questo da solo. Rimanere in contatto con i professionisti che ti seguono e parlare apertamente di questi sintomi li aiuterà a offrirti un percorso terapeutico personalizzato e il più efficace possibile.
comprendo profondamente la tua preoccupazione e il senso di disagio che descrivi. È evidente quanto questa situazione di ansia e ipocondria possa pesare sulla tua serenità quotidiana, ed è un bene che tu abbia già trovato del supporto da parte di una psicologa e di una psichiatra. Avere il coraggio di condividere questo timore è già un passo importante.
L’esperienza che hai vissuto, tra il periodo della mononucleosi, l’episodio di depersonalizzazione e i sintomi ansiosi che sono seguiti, è qualcosa che molte persone attraversano, specialmente nei momenti di cambiamento e di crescita. La depersonalizzazione, quel sentirsi "fuori dal mondo" o come se i propri pensieri non appartenessero completamente a sé, è un sintomo comune quando l'ansia è molto intensa e cronica. Può essere il modo in cui il cervello cerca di difendersi dal carico emotivo, creando una distanza dal proprio stato emotivo e fisico.
I sintomi che descrivi, come la difficoltà a concentrarti, la fatica nel ricordare le cose in modo vivido, e l’ansia per la salute, possono essere parte di questo quadro di forte ansia e di stress accumulato. I dubbi su un potenziale ADHD sono comprensibili, ma considera che l’ansia stessa può creare molte delle difficoltà che descrivi nella concentrazione e nel ricordo. L’ansia e l’ipocondria, infatti, tendono a esaurire l’energia mentale che di solito usiamo per essere presenti e attenti, spostando il focus costantemente su preoccupazioni e timori.
Dal punto di vista medico, è positivo che tu non abbia cefalee costanti o gravi, segno che è improbabile la presenza di un problema neurologico grave. La meditazione, come stai già sperimentando, può essere un ottimo strumento per placare la mente e favorire una sensazione di calma e di stabilità. Anche se non rappresenta una soluzione immediata, nel tempo può aiutarti a ritrovare un equilibrio interiore.
Se senti che fare una risonanza magnetica (RM) potrebbe aiutarti a tranquillizzarti, valuta di parlarne con la tua psichiatra o con un medico di fiducia, che potrà indirizzarti verso un approccio specialistico, come un consulto con un neuropsicologo o un neurologo. Può essere un modo per darti la rassicurazione che cerchi e per affrontare la paura in modo costruttivo, con il sostegno di un esperto.
La tua paura di “lobotomizzarti” è molto comprensibile: l’ansia tende a ingigantire ogni sensazione, ma ricorda che ciò che stai vivendo è una reazione comprensibile a un periodo di grande stress e, in questi casi, è possibile uscirne con il giusto supporto. Parlare con un neuropsicologo potrebbe aiutarti a valutare il tuo livello di attenzione e memoria con maggiore chiarezza, dandoti un riscontro oggettivo su cui poter lavorare senza preoccupazioni infondate.
L’importante è che tu non affronti tutto questo da solo. Rimanere in contatto con i professionisti che ti seguono e parlare apertamente di questi sintomi li aiuterà a offrirti un percorso terapeutico personalizzato e il più efficace possibile.
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