Salve, sono un ragazzo di 38 anni che ha sempre pratico sport (pallamano per 20 anni, poi palestra,

Salve, sono un ragazzo di 38 anni che ha sempre pratico sport (pallamano per 20 anni, poi palestra, palla grossa e, ultimamente un corso di mma). Nel 2019, in palestra mi prese un calo di forza al lato sinistro specialmente al braccio e pettorale, con fastidio e lieve dolore al collo e trapezio e contratture infrascapolari. Mi recai immediatamente dal mio fisioterapista di fiducia, mi fece tutte le prove sottosforzo e di manipolazione e disse che probabilmente avevo un'ernia cervicale che comprime sul fascio di nervi. Fatta la risonanza è emerso che in effetti ho due ernie cervicali: la peggiore è la C5-C6 che, appunto, comprime sul fascio di nervi, ma anche la C6-C7. Intrapresi subito delle cure fisiche fisioterapiche e poco dopo mi recai da un Neurochirurgo che mi fece delle infiltrazioni di ozonoterapia inframuscolari (con un macchinario in una valigetta). Feci due cicli di ozonoterapia, uno più ravvicinato (un'infiltrazione a settimana per circa una decina di volte), poi un periodo di pausa e dopo il secondo ciclo più dilazionato (un'infiltrazione o 2 al mese, sempre per una decina di volte), feci anche due elettromiografie ed altre 2 risonanze magnetiche, dove risultò tutto invariato. Non trovando benefici, decisi di sentire il miglior Neurochirurgo di Firenze, il quale mi sconsigliò l'operazione perché non avevo lesioni spinali e mi consigliò di andare da un fisiatra che conosceva, il quale mi disse che secondo lui non c'era soluzioni, se non aspettare che col tempo le ernie si secchino da sole. Nel frattempo non avevo smesso di allenarmi in palestra, facendo il possibile e non sforzandomi, ma durante il 2020, nel secondo lockdown, mi riprese il calo di forza. Non dandomi per vinto, sentii diversi dottori, fino alla visita con una neurofisiopatologa, la quale mi disse che aveva avuto la stessa cosa ma in zona lombare e che dovevo fare l'ozonoterapia intradiscale con TAC guidata e che un Neurochirurgo a Firenze la faceva. Feci la visita da questo dottore e mi prescrisse questa ozonoterapia con TAC guidata. Finalmente trovai sollievo e un miglioramento duraturo: tornai ad allenarmi alzando i carichi e ad una buona muscolatura, fino a stabilizzarmi, ma non tornando al 100%. Successivamente, a febbraio, mi fece fare un ciclo di ozonoterapia inframuscolare di 4 volte al mese, una a settimana e con un macchinario più grande, non in valigetta. Ultimamente, ad inizio mese, mentre mi allenavo m'è tornato il calo di forza e dato che il Neurochirurgo non rispondeva ai miei messaggi e alle mail, decisi di fare un'altra visita da un dottore Neurochirurgo e terapista del dolore. Mi fece notare che l'ozonoterapia certificata viene sempre fatta con dei macchinari ingombranti e non con dei macchinari portatili, tipo valigetta; che i cicli di ozonoterapia inframuscolare sono da 12 sedute e molto ravvicinati (2 infiltrazioni a settimana) ed infine mi fece notare che l'ozonoterapia intradiscale mi è stata fatta con un ago 22G, troppo corto per arrivare nelle vicinanze dell'ernie, oltre che, secondo lui, è una tecnica sperimentale e non certificata. Il sollievo che ho avuto è solo perché le punture erano più mirate, grazie alla TAC, e ciò ha fatto in modo da rivitalizzare il nervo e fermare l'ischemia dovuta dalla compressione con l'ernia e la conseguente perdita di forza alla parte e al braccio e di presa alla mano sinistra.
Quello che chiedo è più chiarezza in merito a queste terapie di ozonoterapia e, se è davvero possibile fare quella intradiscale con un ago consono che vada in profondità, perché presumo che possa essere la soluzione ai miei problemi.
Grazie.