Salve, sono un ragazzo di 33 anni. Sto attraversando un periodo particolare, causato dalla fine dell

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Salve, sono un ragazzo di 33 anni. Sto attraversando un periodo particolare, causato dalla fine della relazione, durata 3 anni con la mia ex ragazza. Sono passati circa due mesi da quando lei ha posto fine alla relazione, andando via da casa, causata dalla sua difficoltà a seguirmi nella mia città di origine, per miei motivi lavorativi. La sua difficoltà motivata con il non riuscire a staccarsi dai suoi genitori, con l'esigenza di averli vicini, nonostante la sua età non proprio giovanissima (34 anni). Sono tormentato da mille pensieri perché è stata una delusione cocente per me, avevamo fatto mille progetti di vita insieme, proprio nella mia città di origine, nei quali lei si mostrava d'accordo nonostante avesse mostrato qualche titubanza e paura, come è giusto che sia, però almeno mi aveva dimostrato l'intenzione di provarci a vivere lontana dai suoi cari. Quando comunicai la notizia del mio trasferimento quasi imminente, le è crollato il mondo addosso, avendo una crisi mista di ansia e paura, scappando letteralmente dai suoi, ponendo fine alla relazione. Mi sento preso in giro, deluso da me stesso per non essermi accorto in tempo di questa sua dipendenza affettiva nei confronti dei genitori, più forte dell'amore che diceva di provare nei miei confronti, nella fase della mia vita più importante in assoluto. Sono spaesato e confuso, non so davvero come reagire a tutto questo, proprio perché inaspettato... Sono due mesi che non ci sentiamo, nonostante tutto non riesco a dimenticarla e andare avanti. Come posso fare a smaltire una delusione simile?
Gentile utente, quando una relazione finisce, provare sentimenti ed emozioni di disadattamento è un classico, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per vedere bene le emozioni ed i vissuti legati a questa relazione.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente,
di fronte alla fine di una relazione è normale provare sentimenti contrastanti e sensazione di smarrimento.
Intraprendere un percorso di supporto psicologico potrebbe però aiutarla ad affrontare al meglio la situazione, ad elaborarla e fare in modo che possa andare avanti nella sua vita nel modo più sereno.
Resto a disposizione qualora valutasse di chiedere il mio aiuto.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Cristina Fratto
Gentile utente, capisco quanto sia difficile attraversare un periodo così doloroso e confuso. È normale sentirsi spaesati e delusi dopo la fine di una relazione significativa, soprattutto quando ci si aspettava un futuro insieme e ci si trova di fronte a una rottura così inaspettata.

Innanzitutto, è importante permettersi di elaborare le proprie emozioni e darsi il tempo necessario per guarire. È normale sentirsi delusi e traditi, ma è anche importante non colpevolizzarsi e ricordare che le relazioni possono essere complesse e imprevedibili.

Per affrontare una delusione così intensa, potrebbe essere utile dedicarsi a se stessi e alle proprie passioni. Trovare attività che ti appassionano e che ti permettono di concentrarti su te stesso può essere un ottimo modo per ritrovare un senso di benessere e di identità personale.

Inoltre, è importante cercare il sostegno di amici e familiari durante questo periodo difficile. Parlarne con persone di fiducia può aiutarti a elaborare le tue emozioni e a trovare un senso di conforto e comprensione.

È anche importante essere gentili con se stessi e permettersi di sentire tutte le emozioni che stai vivendo, senza giudicarti. La delusione e il dolore sono parte del processo di guarigione e è normale passare attraverso fasi alti e bassi.

Infine, potrebbe essere utile considerare la possibilità di rivolgersi a uno psicologo per avere un sostegno professionale nel processo di elaborazione della delusione e nel trovare nuovi modi per affrontare le sfide del futuro

Ricorda che la guarigione richiede tempo, ma con il sostegno giusto e un impegno verso il proprio benessere emotivo, sarai in grado di superare questa delusione e di trovare nuove fonti di felicità e realizzazione nella tua vita. Un carissimo saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Buonasera, la fine di una relazione inizialmente può comportare a sentimenti di dolore e/o di rabbia nei confronti dell' ex partner. Tuttavia, se tali emozioni e pensieri dovessero persistere nel tempo e provocarle difficoltà maggiori, Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per indagare in maniera più approfondita il problema. Resto a disposizione, anche online. Un caro saluto
dott.ssa Rossi Greta
Buonasera a te. Grazie per la condivisione. Provare smarrimento, dolore, rabbia per uno sviluppo relazionale come quello che hai vissuto è normale. Tre anni di relazione di progetti comuni non possono essere facilmente superati in poco tempo. Se però questo smarrimento dovesse durare troppo e non riuscissi a ritrovarti ti consiglio di affiancarti ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta per elaborare delle strategie o delle azioni autodeterminate atte a poter vivere più serenamente e a trovare una luce in fondo al tunnel in un periodo di tempo funzionale. Ti auguro il meglio, coraggio, Se desideri contattarmi, trovi il mio nominativo qui a lato.
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Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Capisco la delusione, la rabbia e la sofferenza che sta provando. Non è facile accettare quando la persona che amiamo tradisce le nostre aspettative, ci delude e si allontana. Io credo che ci siano molte cose da mettere sul piatto e da valutare: quanto è importante questa relazione per lei? Sarebbe disposto a non trasferirsi per salvare il rapporto? O la reazione della sua partner è stata in qualche modo rivelatrice di qualcosa che secondo lei non funzionava alla base? Mi sembra di capire che la relazione è terminata per motivi logistici, non per una questione di sentimenti, quindi credo che rimodulando i propri orizzonti di vita e la propria prospettiva un recupero del rapporto possa essere in qualche modo plausibile. Il punto è: lei sarebbe disposto a fare una cosa del genere? O se lei non si adatta al suo lavoro non c'è margine di stare insieme? Credo che questi e molti altri interrogativi andrebbero esaminati, ed il mio consiglio è di farlo con un professionista che possa affiancarla. è un momento delicato e doloroso e guardarsi dentro da soli non è semplice. Se avesse bisogno di ulteriore supporto resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Gentile utente, oggi Lei si trova sicuramente in un momento di svolta della sua esistenza, momento che chiaramente ha destabilizzato equilibri nel tempo creatisi. Questo però, essendo in una dimensione di coppia, ha provocato un disequilibrio anche in chi era di fianco a lei, in modo repentino e inaspettato. Quella che lei definisce fuga sicuramente nasconde significati e sofferenze. Concentrandoci sulla sua di sofferenza, tuttavia, ritengo che in questo momento lei debba riacquisire uno stato di equilibrio proprio ed individuale, in un momento in cui la familiarità sta venendo meno.
Le consiglio di provare ad intraprendere un percorso psicologico che possa accompagnarla su questa strada. Io sono pienamente disponibile per questo, anche mediante consulenze online.
Cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa
Gentile utente, parto con il presupposto che la fine di una relazione non è mai semplice.. è il " risalire" è molto più difficile per la parte lesa. questo non significa che l'altra parte non stia male ma a volte la paura prende il sopravvento e quando gli occhi si annebbiano vengono meno molte cose, tra cui la razionalità e le promesse. la sua è una storia d'amore creata, costruita, idealizzata.. la difficoltà starà ora nel differenziare la realtà ( ciò che veramente è) e la parte idealizzata ( sogni, desideri, progetti futuri). far fronte alla parte idealizzata è più complessa e richiede un grande sforzo emotivo.
se crede che davvero non ci sia possibilità di ritorno, posso dirle che dal momento in cui realizzerà che veramente è finita, inizierà la parte più difficile ossia la " presa di consapevolezza". vogliamoci più bene. è giusto mettersi sempre in discussione ma ciò non preclude il fatto che " dobbiamo voler bene a noi stessi ". le relazioni iniziano e finiscono, qualcuna dura più di altre, alcune non finiranno mai. ognuno è nel proprio tempo, se questa relazione non era data per durare.. tenga duro è vedrà che, una volta metabolizzato e preso consapevolezza, sarà pronto per un nuovo inizio. le auguro il meglio.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso il suo stato d'animo che sembra connotato da una forte delusione e rabbia. Le domande che si pone sono legittime così come le sue emozioni, quello che le suggerisco è di intraprendere un percorso psicologico in cui elaborare la fine di questa relazione e la sensazione di delusione che prova nei confronti di se stesso. Solo comprendendo cosa ha provato ed elaborando tali vissuti potrà avere un maggiore spazio mentale per comprendere anche l'altro, così da superare questa delusione che si porta dentro. Resto a disposizione per un colloquio psicologico sia in presenza sia online. Dott.ssa Martina De Angelis.
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Salve, dalle sue parole emerge una grande sofferenza per la fine di questa relazione importanti per lei. Quello che le posso consigliare è prendersi uno spazio per sé, per riflettere con l'aiuto di un/una terapeuta su se stesso, su quello che è successo e su come andare avanti...la potrà molto aiutare...le auguro di stare meglio. Cari saluti
Gentile utente. Grazie per aver condiviso le sue emozioni e il dolore per la fine della sua relazione d'amore. L'amore cambia e ci cambia. Le relazioni di coppia sono complesse e il senso di spaesamento e di confusione che esprime possono essere una sorprendente occasione se esplorate in un contesto di ascolto senza giudizio. Dalle sue parole si evince che la delusione che vive, il suo sentirsi tradito, sono riferiti anche alle relazioni con la famiglia di origine della sua compagna. Può essere utile esplorare aspetti della sua relazione di coppia, osare letture da prospettive differenti che possano aiutarla a trovare un nuovo equilibrio. Si prenda cura delle sue emozioni e della fatica che sta attraversando. Se vuole sono disponibile anche online
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve , capisco perfettamente il suo dolore e la sua frustrazione in questo momento difficile. La fine di una relazione importante, soprattutto dopo aver fatto progetti di vita insieme, è un evento traumatico che può generare grande sofferenza
Non reprimere le emozioni. Piangere, arrabbiarsi, sentirsi tristi e confusi sono reazioni normali e salutari. Esprimi le emozioni in modo sano.Non rimuginare sul passato o su ciò che avresti potuto fare di diverso. Piuttosto, concentrati sul presente e su ciò che puoi fare per ricostruire la tua vita.
Un percorso di terapia può aiutarti ad elaborare il dolore, a capire meglio te stesso e le tue emozioni e a sviluppare strategie per affrontare la delusione e ricostruire la tua vita.
Buongiorno, lei esprime tutta la sofferenza e il dolore che provoca la chiusura di una relazione e credo che sia 'normale' questo stato d'animo nei mesi successivi alla separazione; separazione che in qualche modo rappresenta un lutto, una fine e per questo è necessario attraversare la fatica che questo evento determina. L'aiuto, il sostegno di uno specialista può essere utile e a volte necessario.
Resto a disposizione anche online, cordialmente dott.ssa Gabriella Pringigallo
Salve,
la sua crescita porta la sua ragazza davanti alla scelta della propria crescita, che non è forse pronta ad affrontare.
Lei parla di "dipendenza affettiva" che non è mai un buon segno di "adultità", si sceglie di stare insieme e di lasciare il nido, anche il proprio a volte.
Se ha interesse a capire cosa stia accadendo la invito a parlarne insieme.
Un caro saluto
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Gentile utente, la fine di una relazione provoca spesso sentimenti incoerenti. Iniziare un percorso psicologico di sostegno alla rottura potrebbe aiutarla ad affrontare al meglio la situazione, a gestire meglio le emozioni e i sentimenti contrastanti e fare chiarezza nella sua mente su come affrontare e proseguire il suo percorso. Resto a disposizione anche online. Cordiali saluti. Dott.ssa Giulia Pelini
Buonasera,
grazie per la sua condivisione e per aver portato a noi il suo vissuto. Indubbiamente la fine di una relazione rappresenta un momento complesso e molto doloroso da affrontare, spesso paragonato ad un lutto. Ciò che viene meno con la fine di una relazione non è solo la perdita della persona che in qualche modo rappresentava una presenza costante, bensì la perdita riguarda anche la funzione e il ruolo che entrambi avete svolto all'interno della relazione stessa.
Ciò che bisogna tenere in considerazione è che una relazione di coppia è basata sull'incontro di due persone che portano nel contesto relazionale il proprio bagaglio emotivo e di esperienze precedenti, legate anche alle modalità relazionali apprese all'interno della propria famiglia d'origine e alla possibilità di aver affrontato quello che viene definito come processo di separazione-individuazione che permette ad ognuno di noi di "separarsi" dalla famiglia creando una propria identità e autonomia personale in modo funzionale e completo senza trascinare con sé elementi irrisolti. Questo, purtroppo, non sempre rappresenta un processo giunto a compimento nel modo più funzionale e quello per cui sente di aver fallito, ovvero non essersi accorto di questa dipendenza affettiva dell'altra persona, potrebbe proprio essere indicativo di una modalità relazionale che non è esplicita neanche alla persona che le stava accanto.
La delusione e la rabbia che in questo momento avverte, possono rappresentare delle emozioni in qualche modo fisiologiche, anche comuni ma non per questo banali, legate al pensiero per cui si è cercato di dare tanto all'altra persona che invece non ha ricambiato con lo stesso impegno. Questo tipo di pensiero può creare uno stato confusionale perché, in parte, può rappresentare un bias cognitivo che ci porta a sentire di non aver ricevuto tanto quanto è stato dato all'altro. Un elemento, in tal senso, di fondamentale importanza è tenere a mente che il nostro 100% che viene dato all'altro, non sempre coincide con il 100% che l'altra persona può offrire e quindi quel che per noi può rappresentare un 20% in realtà è per l'altro il massimo che sente di potere offrire. Questo porta a chiedersi, all'interno di una relazione, quanto si è disposti ad accettare ciò che l'altro può offrirci, senza voler necessariamente cambiare l'altro o convincerlo a rispondere ai nostri bisogni emotivi. Può essere utile, per dare un po' di sollievo, poter guardare o provare a comprendere quali sono i bisogni emotivi di ciascun partner nonché le aspettative relazionali, proprio per poter nel tempo maturare un punto di vista differente che possa contribuire ad un abbassamento del senso di delusione e fallimento rispetto alla relazione.
Chiaramente le emozioni che sta provando necessitano di tempo per potersi modificare in termini di intensità, non è possibile controllarle ma sicuramente migliorare le gestione delle stesse, accompagnandole con una maggiore consapevolezza di ciò ha portato entrambi alle scelte fatte e ponendosi degli interrogativi rispetto al suo spazio personale e a ciò che desidera per Sé.
Per qualsiasi dubbio o necessità, resto a disposizione.
Dott.ssa Cafarelli Cristiana.
Buonasera.
Siamo disegnati per dare e ricevere amore, quando finisce una relazione affettiva il dolore relazione è inevitabile.
Può chiedere supporto ad uno psicologo in modo tale da accogliere le sue emozioni e ciò che la tormenta. Nella stanza di terapia si fa proprio questo, si snodano i propri grovigli interiori e si trovano nuovi significati alle esperienze vissute per rimettere insieme i pezzi della propria storia e della propria sofferenza.
Quando non si riesce, comprensibilmente, ad elaborare da soli il proprio dolore, chiedere aiuto è il dono migliore che ci si può fare.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dottoressa Martina Orzi
Gentile utente, capisco quanto sia difficile il periodo che sta attraversando. È normale sentirsi spaesati e confusi quando ci troviamo di fronte a una delusione così grande, soprattutto quando si tratta di progetti di vita condivisi che non si sono realizzati come speravamo. È importante permettersi di elaborare il dolore e il senso di perdita che prova. Potrebbe essere utile trovare uno spazio sicuro per esprimere le sue emozioni, come parlare con un amico di fiducia o cercare supporto da parte di uno psicologo. Inoltre, si concentri su sè stesso e sulle sue esigenze personali, si prenda cura di sè e delle sue emozioni. Con il tempo e il sostegno adeguato, sarà in grado di smaltire questa delusione e andare avanti verso una nuova fase della sua vita. Se ha bisogno di ulteriori consigli o supporto, non esiti a contattarmi. Un saluto. Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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Buongiorno caro utente, mi dispiace per la sua situazione e per quello che sta attraversando, ma non è così semplice rispondere alla sua domanda rispetto al come "smaltire una simile delusione" poiché non c'è una regola universale, valida per tutti. La prima cosa che mi verrebbe da dirle è che serve del tempo: la fine di una relazione porta con sé tanto dolore e sofferenza, oltre che, talvolta, rabbia, sensi di colpa. I sentimenti che si provano possono essere confusi, incoerenti e contrastanti. Potrebbe esserle utile farsi accompagnare, in questa fase, da un professionista che la aiuti ad esprimere le sue emozioni, a identificarle e riconoscerle, in modo che possa risignificare o ricostruire la storia che ha vissuto, e magari, nel frattempo scoprire qualcosa in più di se stesso. Rimango a disposizione se lo desidera, Dott.ssa Angela Ricucci

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