Salve, sono un ragazzo di 32 anni di Roma e ho portato per anni l'apparecchio fisso e mobile per

5 risposte
Salve,

sono un ragazzo di 32 anni di Roma e ho portato per anni l'apparecchio fisso e mobile per allineare i denti.
Anche se l'allineamento è stato quasi del tutto risolto, per la malocclusione di seconda classe non è stato così.
Ho un problema di avanzamento dell'arcata superiore rispetto a quella inferiore che a detta di vari odontoiatri non è risolvibile con ortodonsia.
Vorrei quindi capire se fosse risolvibile con intervento, quali sarebbero le tempistiche e i costi.

Grazie per l'aiuto che vorrete darmi
Per risponderle sarebbe necessaria una visita supportata da indagini radiologiche con un tracciato cefalometrico.

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Buongiorno,
per rispondere alle sue richieste, è necessaria una visita unitamente ad uno studio radiografico mirato del caso.
In linea di massima, comunque, una dismorfia facciale dento-scheletrica, se vi sono i presupposti, è passibile di una correzione combinata ortodontico-chirurgica
Cordialmente
Salve, se il collega odontoiatra ha detto che non è risolvibile con la solo ortodonzia allora quasi sicuramente bisogna ricorrere alla chirurgia ortognatica. Studiando ovviamente le radiografie e l’occlusione ma molto probabilmente dovendo riprendere anche l’ortodonzia. Un percorso del genere dura da 1 a 3 anni, e i prezzi non sono mai inferiori ai 12/15.000€
E' necessaria una visita per poter effettuare un corretto inquadramento del caso. L'esame clinico unitamente a quello radiografico permette di capire il tipo e la gravità della malformazione dento-scheletrica e se, come le hanno già detto, quella chirurgica può essere l'unica opzione terapeutica perseguibile.
Buongiorno, dal quadro clinico descritto è stato realizzato un compenso ortodontico di riallineamento occlusale , eventuali alterazioni delle basi scheletriche, qualora siano presenti , possono essere risolte soltanto chirurgicamente con eventuale associazione di trattamento ortodontico da valutare su singolo caso clinico. é comunque necessaria una valutazione clinica e strumentale per definire il trattamento indicato per il singolo paziente e di conseguenza il percorso da intraprendere.

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