Salve sono un ragazzo di 31 anni purtroppo non ho mai avuto una ragazza, mi capita che quando sono s
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Salve sono un ragazzo di 31 anni purtroppo non ho mai avuto una ragazza, mi capita che quando sono stressato di masturbarmi 1-2 volte al giorno sopratutto di notte, questo premesso da quando avevo 24 anni, sarà perchè sono ancora single, io peró vorrei uscire da questa pratica che mi sta creando dipendenza sopratutto quando nella mente mi tornano pensieri erotici e mi accorgo che ogni volta che mi masturbo dopo un po’ mi torna l’ ansia e rabbia e per poi iniziare ad avere problemi a relazionarmi con gli altri e credo che sará anche per quello che ho problemi con le ragazze, mi dareste dei consigli perfavore su come evitare di pensare sempre a cose erotiche? (Chiedo scusa se possa essere una domanda stupida peró non saprei cosa fare)
Grazie a chi mi risponderà,
Cordiali Saluti
Grazie a chi mi risponderà,
Cordiali Saluti
Buongiorno gentile utente, mi dispiace per la questione che ha dovuto portare, causa di disagio profondo. Ha già provato a creare un primo rapporto terapeutico di fiducia? Credo che possa rappresentare "una prima relazione curativa": per capire, comprendere e successivamente trasformare il suo rapporto con le relazioni della sua vita. Probabilmente c'è stata una ferita, che può essere più o meno consapevole. Una volta rintracciata, fatto i conti con le emozioni sgradevoli che si porta dietro e curata, potrà sentire un senso di sollievo generalizzato che si estenderà e favorirà lo sviluppo oppure la modifica delle sue relazioni esistenti. Sono convinta che la masturbazione non costituirà più un "problema" ma troverà in modo spontaneo altri sbocchi. Non si scoraggi: cerchi una persona che la possa supportare in questo percorso, con cui creare e sperimentare fiducia. Le auguro un sincero in bocca al lupo! Sono disponibile anche online per un primo consulto. Un abbraccio, Valentina
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Gentilissimo, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo la fatica soprattutto nel gestire questa pratica intima che potrebbe in alcuni casi diventare quasi un comportamento ripetitivo e ossessivo. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarti nell'esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti le difficoltà relazionali che a sua detta ti porterebbero poi ad avere questo comportamento.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV
Caro utente,
risulta complicato darle dei consiglio come da lei richiesto, ma credo sia più utile e fattibile provare a parlare in modo più approfondito di questo tema con un professionista specializzato nel settore, come ad esempio un psicoterapeuta-sessuologo. Credo che insieme possiate trovare la ragione di quell'ansa e rabbia di cui parla e il modo per gestire le difficoltà relazionali che sta vivendo.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
risulta complicato darle dei consiglio come da lei richiesto, ma credo sia più utile e fattibile provare a parlare in modo più approfondito di questo tema con un professionista specializzato nel settore, come ad esempio un psicoterapeuta-sessuologo. Credo che insieme possiate trovare la ragione di quell'ansa e rabbia di cui parla e il modo per gestire le difficoltà relazionali che sta vivendo.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Salve e graze per aver condiviso questa sua situazione. Nulla è stupido , nessuan domanda, se posta a risoluzione di uno stato di malessere, è banale e certo non questa. Caro utente non è possibile rispondere con dei consigli, l'apetto di una pratica che da sporadica diventa abitudinaria e da ciò a compulsiva , fino a diventare compromettente per lo svolgimento di una vita relazionale e sociale, esige delle chiare spiegazioni . Mancano tutta una serie di informazioni che servono per indicarle delle modalità per frenare o coumnque riportare ad una condizione ,per lei ,accettabile questa pratica masturbativa. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista , se reputa che io possa a iurala lo farò volentieri, ma con le poche informazioni date non sarebbe professionale risponderle al meglio.
la saluto cordialmente
Dott.ssa Giusi Vicino
la saluto cordialmente
Dott.ssa Giusi Vicino
Non è una domanda stupida, ma sicuramente non può trovare risposta in un breve scambio scritto. La questione mi pare più ampia e va affrontata in quanto tale. Mi contatti pure così ne parliamo.
Buongiorno, grazie per aver condiviso questa parte di sé. So che non è facile affrontare apertamente questi temi, perché toccano aspetti molto personali e spesso carichi di giudizio. Voglio rassicurarla subito su una cosa: la sua domanda non è affatto stupida, anzi. È importante parlarne e cercare aiuto, perché ciò che descrive sta influenzando il suo benessere emotivo e la qualità delle sue relazioni, e merita attenzione e rispetto. Il legame che descrive tra la masturbazione, i pensieri erotici, e le emozioni come ansia e rabbia non è affatto insolito. Quando certi comportamenti diventano un meccanismo per gestire lo stress o le emozioni difficili, come nel suo caso, possono trasformarsi in una sorta di automatismo. Il sollievo che si prova inizialmente può essere temporaneo, e il fatto che poi tornino ansia e rabbia è spesso un segnale che non si sta affrontando pienamente ciò che c'è alla base di queste emozioni. È importante capire che il problema non è la masturbazione in sé, ma il modo in cui questa è diventata una risposta automatica a certe situazioni, come lo stress o i pensieri ricorrenti. Quando si creano questi circoli viziosi, può essere difficile uscirne senza prima lavorare sui pensieri e sulle emozioni che li alimentano. Un approccio che potrebbe aiutarla è imparare a riconoscere i pensieri e i segnali che scatenano questo comportamento. Spesso, i pensieri erotici o le immagini mentali non sono in sé il problema, ma il modo in cui li gestiamo può fare la differenza. In terapia cognitivo-comportamentale si lavora per sviluppare consapevolezza di questi automatismi e per sostituire le risposte abituali con strategie più funzionali. Ad esempio, potrebbe essere utile imparare a "osservare" i pensieri erotici senza lasciarsi trascinare da essi. Una tecnica che si usa spesso è la mindfulness, che aiuta a stare nel presente e a non reagire automaticamente ai pensieri. In parallelo, potrebbe essere utile affrontare la rabbia e l’ansia che descrive, poiché sembrano essere al centro di questo circolo. La rabbia e l’ansia non sono "nemiche", ma emozioni che ci dicono qualcosa su cosa sta succedendo dentro di noi. In terapia, si lavora per capire cosa le genera e come poterle gestire in modi più sani e costruttivi. Per quanto riguarda le difficoltà con le ragazze, è importante non colpevolizzarsi troppo. Non è insolito che ansia e insicurezza possano ostacolare le relazioni, ma questo non significa che sia destinato a rimanere così. Un lavoro su di sé, magari guidato da uno psicologo, può aiutarla a sviluppare una maggiore sicurezza nelle interazioni sociali e a superare questo blocco. Le relazioni autentiche non si basano sull’essere perfetti, ma sul sentirsi a proprio agio con sé stessi. Non è necessario affrontare tutto questo da solo. Un percorso di terapia può aiutarla non solo a interrompere questo circolo, ma anche a costruire una maggiore consapevolezza di sé e delle sue emozioni, e a migliorare il modo in cui si relaziona con gli altri. È un investimento su di sé che può avere un impatto positivo a lungo termine. Non si colpevolizzi e non si giudichi duramente: ciò che sta vivendo è qualcosa che si può affrontare, e il fatto che lei voglia lavorarci è un segnale positivo. Con il giusto supporto, può trovare un modo più sereno di vivere i suoi pensieri, le sue emozioni e le sue relazioni. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente,
La sua situazione è comprensibile e non è affatto stupida. La masturbazione, in sé, è un comportamento normale e può anche avere effetti positivi, ma se percepisce che sta diventando una compulsione legata all'ansia e alla solitudine, è importante affrontare la questione con attenzione.
Le consiglio di intraprendere un percorso che coinvolga l'autoconsapevolezza. Potrebbe iniziare tenendo un diario in cui annotare i momenti in cui sente il bisogno di masturbarsi e le emozioni che prova in quel frangente. Questo può aiutarla a identificare i trigger che scatenano questo comportamento.
Inoltre, consideri l'idea di esplorare tecniche di gestione dello stress e dell'ansia, come la meditazione, lo yoga o l'esercizio fisico regolare. Queste pratiche possono essere efficaci nel ridurre l'ansia e migliorare il suo stato d'animo generale, diminuendo così il bisogno di rifugiarsi nella masturbazione.
Infine, potrebbe essere utile avvalersi del supporto di un professionista, come un terapeuta, che possa guidarla nel comprendere le sue emozioni e lavorare su eventuali difficoltà relazionali. Questo potrebbe anche aiutarla a sviluppare abilità sociali e aumentare la sua fiducia nelle interazioni con gli altri.
Ricordi che non è solo e che ci sono risorse disponibili per aiutarla a superare questa fase. La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza e le auguro il meglio nel suo percorso, nonché rimango a sua disposizione qualora lo desiderasse.
Un caro saluto
La sua situazione è comprensibile e non è affatto stupida. La masturbazione, in sé, è un comportamento normale e può anche avere effetti positivi, ma se percepisce che sta diventando una compulsione legata all'ansia e alla solitudine, è importante affrontare la questione con attenzione.
Le consiglio di intraprendere un percorso che coinvolga l'autoconsapevolezza. Potrebbe iniziare tenendo un diario in cui annotare i momenti in cui sente il bisogno di masturbarsi e le emozioni che prova in quel frangente. Questo può aiutarla a identificare i trigger che scatenano questo comportamento.
Inoltre, consideri l'idea di esplorare tecniche di gestione dello stress e dell'ansia, come la meditazione, lo yoga o l'esercizio fisico regolare. Queste pratiche possono essere efficaci nel ridurre l'ansia e migliorare il suo stato d'animo generale, diminuendo così il bisogno di rifugiarsi nella masturbazione.
Infine, potrebbe essere utile avvalersi del supporto di un professionista, come un terapeuta, che possa guidarla nel comprendere le sue emozioni e lavorare su eventuali difficoltà relazionali. Questo potrebbe anche aiutarla a sviluppare abilità sociali e aumentare la sua fiducia nelle interazioni con gli altri.
Ricordi che non è solo e che ci sono risorse disponibili per aiutarla a superare questa fase. La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza e le auguro il meglio nel suo percorso, nonché rimango a sua disposizione qualora lo desiderasse.
Un caro saluto
Buongiorno, la sua domanda non è affatto stupida, anzi dimostra una grande consapevolezza e la volontà di affrontare una difficoltà che la sta mettendo a disagio. Non è raro trovarsi a vivere situazioni simili, specialmente quando ci si sente sotto pressione o si attraversano periodi di solitudine o stress emotivo.
L’abitudine che descrive potrebbe essere legata alla necessità di alleviare lo stress o gestire emozioni difficili, ma se questa le provoca ansia, rabbia o difficoltà nelle relazioni sociali, è importante affrontarla con serenità e senza giudicarsi. La chiave sta nel comprendere cosa potrebbe esserci alla base di questi pensieri ricorrenti e nel lavorare per sviluppare strategie che le permettano di gestirli meglio.
Inoltre, la sua difficoltà nelle relazioni con le ragazze potrebbe essere legata non tanto a questa abitudine, quanto a un mix di insicurezze o timori legati all’interazione sociale. In questo senso, potrebbe essere utile lavorare sulla fiducia in se stesso e sulla capacità di relazionarsi con gli altri in modo più spontaneo e sereno.
Per queste ragioni, le suggerisco di considerare un supporto psicologico. Un percorso con un professionista potrebbe aiutarla a esplorare le cause profonde di questi pensieri e della sensazione di dipendenza, oltre a fornirle strumenti pratici per gestire l’ansia e migliorare la qualità delle sue relazioni.
Non c’è nulla di cui vergognarsi nel chiedere aiuto: anzi, è un segno di maturità e di desiderio di crescere. Le auguro di riuscire a trovare il suo equilibrio e serenità nel suo percorso. Un caro saluto.
L’abitudine che descrive potrebbe essere legata alla necessità di alleviare lo stress o gestire emozioni difficili, ma se questa le provoca ansia, rabbia o difficoltà nelle relazioni sociali, è importante affrontarla con serenità e senza giudicarsi. La chiave sta nel comprendere cosa potrebbe esserci alla base di questi pensieri ricorrenti e nel lavorare per sviluppare strategie che le permettano di gestirli meglio.
Inoltre, la sua difficoltà nelle relazioni con le ragazze potrebbe essere legata non tanto a questa abitudine, quanto a un mix di insicurezze o timori legati all’interazione sociale. In questo senso, potrebbe essere utile lavorare sulla fiducia in se stesso e sulla capacità di relazionarsi con gli altri in modo più spontaneo e sereno.
Per queste ragioni, le suggerisco di considerare un supporto psicologico. Un percorso con un professionista potrebbe aiutarla a esplorare le cause profonde di questi pensieri e della sensazione di dipendenza, oltre a fornirle strumenti pratici per gestire l’ansia e migliorare la qualità delle sue relazioni.
Non c’è nulla di cui vergognarsi nel chiedere aiuto: anzi, è un segno di maturità e di desiderio di crescere. Le auguro di riuscire a trovare il suo equilibrio e serenità nel suo percorso. Un caro saluto.
Non è affatto una domanda "stupida", come hai scritto, ma piuttosto un’opportunità per esplorare il tuo rapporto con te stesso, con le tue emozioni e con le dinamiche che influenzano la tua vita sociale e relazionale.
La masturbazione in sé non è un problema, ma può diventarlo quando assume la funzione di rifugio o compensazione per difficoltà emotive o relazionali. Dal momento che hai individuato una connessione tra questa pratica e la comparsa di ansia e rabbia, è importante riconoscere che probabilmente non stai affrontando solo un comportamento abituale, ma anche un insieme di pensieri e sentimenti sottostanti che si intrecciano. La rabbia e l’ansia che emergono dopo sono segnali del tuo malessere e del fatto che, più che soddisfazione, questa routine ti lascia con un senso di vuoto o frustrazione.
È fondamentale affrontare i pensieri e le emozioni che emergono: chiederti perché l’ansia e la rabbia si manifestano dopo, quali sono i bisogni che senti insoddisfatti, e come poter lavorare su di essi in modo più costruttivo.
Un percorso di terapia strategico-integrata potrebbe rappresentare un supporto molto valido per affrontare questi temi. Questo approccio si focalizza sulla comprensione dei modelli di pensiero e comportamento che generano disagio, aiutandoti a spezzare i circoli viziosi che alimentano il tuo malessere.
Dott. Tommaso Giovannetti
La masturbazione in sé non è un problema, ma può diventarlo quando assume la funzione di rifugio o compensazione per difficoltà emotive o relazionali. Dal momento che hai individuato una connessione tra questa pratica e la comparsa di ansia e rabbia, è importante riconoscere che probabilmente non stai affrontando solo un comportamento abituale, ma anche un insieme di pensieri e sentimenti sottostanti che si intrecciano. La rabbia e l’ansia che emergono dopo sono segnali del tuo malessere e del fatto che, più che soddisfazione, questa routine ti lascia con un senso di vuoto o frustrazione.
È fondamentale affrontare i pensieri e le emozioni che emergono: chiederti perché l’ansia e la rabbia si manifestano dopo, quali sono i bisogni che senti insoddisfatti, e come poter lavorare su di essi in modo più costruttivo.
Un percorso di terapia strategico-integrata potrebbe rappresentare un supporto molto valido per affrontare questi temi. Questo approccio si focalizza sulla comprensione dei modelli di pensiero e comportamento che generano disagio, aiutandoti a spezzare i circoli viziosi che alimentano il tuo malessere.
Dott. Tommaso Giovannetti
Caro,
ti ringrazio per aver condiviso con me una parte della tua esperienza. Non è affatto una domanda stupida, e quello che stai vivendo è una difficoltà che molte persone affrontano in vari momenti della loro vita. È importante riconoscere il primo passo, che è quello di voler affrontare questa situazione e migliorare la tua relazione con te stesso e con gli altri.
La masturbazione in sé non è un problema, ma quando diventa una pratica che ti causa stress, dipendenza o interferisce con il benessere emotivo, come descrivi, è importante intervenire. L’ansia e la rabbia che provi dopo aver praticato la masturbazione potrebbero essere legate a una serie di emozioni non completamente esplorate o a un meccanismo di coping per gestire lo stress. Quando questi comportamenti influenzano negativamente le tue interazioni sociali o la tua autostima, può essere utile riflettere più a fondo sul loro impatto.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti:
-Identificare la causa principale dello stress potrebbe essere un passo fondamentale per ridurre la necessità di utilizzare la masturbazione come valvola di sfogo. Può essere utile esplorare se ci sono altre aree della tua vita, come il lavoro o le relazioni, che ti stanno causando ansia.
-Quando senti il desiderio di pensare a cose erotiche, cerca di distrarti con attività che richiedono concentrazione, come leggere un libro, fare un hobby, o praticare uno sport. Occupare la mente in modo positivo può ridurre la frequenza dei pensieri erotici.
-Parlare con un professionista può essere molto utile. Un percorso psicologico ti aiuterebbe a esplorare più a fondo le emozioni sottostanti e come gestire la dipendenza dalla masturbazione e dall'ansia che ne deriva. Potresti anche esplorare come affrontare le tue difficoltà relazionali e lavorare su come sentirti più sicuro nelle interazioni con le ragazze.
-Cambiare abitudini richiede tempo. Sii gentile con te stesso e concediti pazienza nel processo. Non c'è nulla di sbagliato nel voler migliorare, e fare piccoli passi verso un cambiamento positivo è la chiave per il successo a lungo termine.
Spero di esserti stata utile.
ti ringrazio per aver condiviso con me una parte della tua esperienza. Non è affatto una domanda stupida, e quello che stai vivendo è una difficoltà che molte persone affrontano in vari momenti della loro vita. È importante riconoscere il primo passo, che è quello di voler affrontare questa situazione e migliorare la tua relazione con te stesso e con gli altri.
La masturbazione in sé non è un problema, ma quando diventa una pratica che ti causa stress, dipendenza o interferisce con il benessere emotivo, come descrivi, è importante intervenire. L’ansia e la rabbia che provi dopo aver praticato la masturbazione potrebbero essere legate a una serie di emozioni non completamente esplorate o a un meccanismo di coping per gestire lo stress. Quando questi comportamenti influenzano negativamente le tue interazioni sociali o la tua autostima, può essere utile riflettere più a fondo sul loro impatto.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti:
-Identificare la causa principale dello stress potrebbe essere un passo fondamentale per ridurre la necessità di utilizzare la masturbazione come valvola di sfogo. Può essere utile esplorare se ci sono altre aree della tua vita, come il lavoro o le relazioni, che ti stanno causando ansia.
-Quando senti il desiderio di pensare a cose erotiche, cerca di distrarti con attività che richiedono concentrazione, come leggere un libro, fare un hobby, o praticare uno sport. Occupare la mente in modo positivo può ridurre la frequenza dei pensieri erotici.
-Parlare con un professionista può essere molto utile. Un percorso psicologico ti aiuterebbe a esplorare più a fondo le emozioni sottostanti e come gestire la dipendenza dalla masturbazione e dall'ansia che ne deriva. Potresti anche esplorare come affrontare le tue difficoltà relazionali e lavorare su come sentirti più sicuro nelle interazioni con le ragazze.
-Cambiare abitudini richiede tempo. Sii gentile con te stesso e concediti pazienza nel processo. Non c'è nulla di sbagliato nel voler migliorare, e fare piccoli passi verso un cambiamento positivo è la chiave per il successo a lungo termine.
Spero di esserti stata utile.
Ciao, grazie per aver condiviso quello che stai vivendo. La tua domanda non è affatto stupida, anzi, dimostra consapevolezza e il desiderio di migliorare il tuo benessere, sia personale che relazionale. Quello che descrivi è una difficoltà che molte persone affrontano, ma la buona notizia è che esistono strategie per gestire e ridurre questa dipendenza, oltre a lavorare sui pensieri erotici ricorrenti.
Primo passo: Comprendere il meccanismo
La masturbazione in sé non è negativa o sbagliata, ma quando diventa una risposta automatica a emozioni come lo stress, l’ansia o la solitudine, può trasformarsi in un’abitudine che genera frustrazione e ulteriori difficoltà. È importante distinguere tra la masturbazione come normale parte della sessualità e quella che diventa un modo per evitare o anestetizzare le emozioni difficili.
Strategie per gestire la situazione
Riduci lo stress con alternative sane
Se la masturbazione è diventata un modo per affrontare lo stress, trova altre attività che ti aiutino a rilassarti e scaricare la tensione. Esempi utili:
Esercizio fisico regolare: il movimento riduce lo stress e aumenta il benessere generale.
Pratiche come yoga o meditazione per calmare la mente.
Attività creative (scrittura, disegno, musica) per canalizzare l'energia in modo costruttivo.
Identifica i trigger
Cerca di capire quando e perché senti il bisogno di masturbarti. È la noia? Lo stress? La solitudine? Quando identifichi i momenti o le situazioni che scatenano il comportamento, puoi iniziare a lavorare per sostituirlo con altre azioni. Ad esempio:
Se è la noia, distraiti con un’attività interessante.
Se è lo stress, prendi una pausa con una passeggiata o un momento di relax.
Limita l’esposizione a contenuti erotici
Se la tua mente torna spesso a pensieri erotici, potrebbe essere utile ridurre l’esposizione a stimoli come pornografia, immagini o situazioni che alimentano questi pensieri. Inoltre, lavorare per coltivare pensieri alternativi e distrazioni può aiutarti a "riscrivere" la tua reazione mentale.
Occupati della tua routine notturna
Se il momento critico è la notte, prova a creare una routine che favorisca il rilassamento prima di dormire, come:
Leggere un libro non erotico.
Fare una meditazione guidata o ascoltare musica rilassante.
Evitare lo smartphone o il computer (che spesso sono fonte di tentazioni) prima di andare a letto.
Sostituisci i pensieri erotici con altri pensieri
Quando noti che un pensiero erotico inizia a prendere piede, prova a spostare il focus su qualcosa di diverso. Alcuni suggerimenti:
Pensare a un obiettivo personale o lavorativo.
Immaginare una situazione rilassante o piacevole (come una camminata in un bosco o un ricordo positivo).
Concentrare l’attenzione sul respiro (inspira profondamente contando fino a 4, trattieni per 4 secondi, espira per 6).
Impegnati in attività sociali e personali
Coltivare una vita piena e ricca di interessi aiuta a ridurre il tempo e l’energia mentale dedicati alla masturbazione e ai pensieri erotici. Prova a:
Intraprendere nuovi hobby o passioni.
Partecipare a gruppi o comunità locali, magari legate a sport o interessi condivisi.
Dedicarti ad attività che ti fanno sentire più connesso con te stesso e con gli altri.
Accetta il percorso di cambiamento
È normale che ci siano alti e bassi mentre provi a cambiare un'abitudine consolidata. Non colpevolizzarti se scivoli: ogni passo che fai è un progresso. Concentrati sul migliorare un po’ ogni giorno, senza pressioni inutili.
Per lavorare sulle relazioni
Il fatto che ti senti frustrato con le ragazze può essere legato a una serie di fattori, tra cui insicurezze, paura del giudizio o un eccesso di focus sulla sessualità. Per migliorare la tua capacità di relazionarti:
Cerca di conoscerti meglio e di aumentare la tua autostima: più sei sicuro di te, più sarai naturale con gli altri.
Concentrati sulla connessione emotiva piuttosto che sull’ansia di "essere all’altezza" in una relazione.
Fai pratica di socializzazione in contesti dove ti senti a tuo agio, senza pressioni.
Considera un supporto professionale
Se senti che la situazione è difficile da gestire da solo o che l'ansia e la rabbia post-masturbazione stanno avendo un impatto troppo forte su di te, considera di parlarne con uno psicologo o un sessuologo. Un professionista può aiutarti a esplorare le cause profonde del tuo blocco e a sviluppare strategie personalizzate.
Primo passo: Comprendere il meccanismo
La masturbazione in sé non è negativa o sbagliata, ma quando diventa una risposta automatica a emozioni come lo stress, l’ansia o la solitudine, può trasformarsi in un’abitudine che genera frustrazione e ulteriori difficoltà. È importante distinguere tra la masturbazione come normale parte della sessualità e quella che diventa un modo per evitare o anestetizzare le emozioni difficili.
Strategie per gestire la situazione
Riduci lo stress con alternative sane
Se la masturbazione è diventata un modo per affrontare lo stress, trova altre attività che ti aiutino a rilassarti e scaricare la tensione. Esempi utili:
Esercizio fisico regolare: il movimento riduce lo stress e aumenta il benessere generale.
Pratiche come yoga o meditazione per calmare la mente.
Attività creative (scrittura, disegno, musica) per canalizzare l'energia in modo costruttivo.
Identifica i trigger
Cerca di capire quando e perché senti il bisogno di masturbarti. È la noia? Lo stress? La solitudine? Quando identifichi i momenti o le situazioni che scatenano il comportamento, puoi iniziare a lavorare per sostituirlo con altre azioni. Ad esempio:
Se è la noia, distraiti con un’attività interessante.
Se è lo stress, prendi una pausa con una passeggiata o un momento di relax.
Limita l’esposizione a contenuti erotici
Se la tua mente torna spesso a pensieri erotici, potrebbe essere utile ridurre l’esposizione a stimoli come pornografia, immagini o situazioni che alimentano questi pensieri. Inoltre, lavorare per coltivare pensieri alternativi e distrazioni può aiutarti a "riscrivere" la tua reazione mentale.
Occupati della tua routine notturna
Se il momento critico è la notte, prova a creare una routine che favorisca il rilassamento prima di dormire, come:
Leggere un libro non erotico.
Fare una meditazione guidata o ascoltare musica rilassante.
Evitare lo smartphone o il computer (che spesso sono fonte di tentazioni) prima di andare a letto.
Sostituisci i pensieri erotici con altri pensieri
Quando noti che un pensiero erotico inizia a prendere piede, prova a spostare il focus su qualcosa di diverso. Alcuni suggerimenti:
Pensare a un obiettivo personale o lavorativo.
Immaginare una situazione rilassante o piacevole (come una camminata in un bosco o un ricordo positivo).
Concentrare l’attenzione sul respiro (inspira profondamente contando fino a 4, trattieni per 4 secondi, espira per 6).
Impegnati in attività sociali e personali
Coltivare una vita piena e ricca di interessi aiuta a ridurre il tempo e l’energia mentale dedicati alla masturbazione e ai pensieri erotici. Prova a:
Intraprendere nuovi hobby o passioni.
Partecipare a gruppi o comunità locali, magari legate a sport o interessi condivisi.
Dedicarti ad attività che ti fanno sentire più connesso con te stesso e con gli altri.
Accetta il percorso di cambiamento
È normale che ci siano alti e bassi mentre provi a cambiare un'abitudine consolidata. Non colpevolizzarti se scivoli: ogni passo che fai è un progresso. Concentrati sul migliorare un po’ ogni giorno, senza pressioni inutili.
Per lavorare sulle relazioni
Il fatto che ti senti frustrato con le ragazze può essere legato a una serie di fattori, tra cui insicurezze, paura del giudizio o un eccesso di focus sulla sessualità. Per migliorare la tua capacità di relazionarti:
Cerca di conoscerti meglio e di aumentare la tua autostima: più sei sicuro di te, più sarai naturale con gli altri.
Concentrati sulla connessione emotiva piuttosto che sull’ansia di "essere all’altezza" in una relazione.
Fai pratica di socializzazione in contesti dove ti senti a tuo agio, senza pressioni.
Considera un supporto professionale
Se senti che la situazione è difficile da gestire da solo o che l'ansia e la rabbia post-masturbazione stanno avendo un impatto troppo forte su di te, considera di parlarne con uno psicologo o un sessuologo. Un professionista può aiutarti a esplorare le cause profonde del tuo blocco e a sviluppare strategie personalizzate.
Buonasera,non esistono domande stupide su questioni che causano un malessere. L'energia sessuale fa parte dell'essere umano e come tale va soddisfatta, visto che lei non ha una partner è assolutamente normale che metta in atto un'auto gratificazione. La domanda su cui forse varrebbe la pena interrogarsi è che cosa la spaventa nel rapporto con l'altro da tenersene lontano.
Gentile Amico,
spesso un'attività del tutto normale come la masturbazione viene vissuta con colpa o vergogna. Iniziamo a farci prendere da pensieri sulla nostra inadeguatezza o sulla nostra "dipendenza" da essa...
Credo che il punto non sia la masturbazione, ma i sentimenti con cui la vive: ci dice che non ha una relazione da quando ha 24. E credo che questa situazione la possa far sentire solo e isolato. Partirei da questo e dalla sua condizione di vita ora, per permettermi uno spazio di psicoterapia in cui comprendere quali sono gli ostacoli ad una vita più piena e soddisfacente.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
spesso un'attività del tutto normale come la masturbazione viene vissuta con colpa o vergogna. Iniziamo a farci prendere da pensieri sulla nostra inadeguatezza o sulla nostra "dipendenza" da essa...
Credo che il punto non sia la masturbazione, ma i sentimenti con cui la vive: ci dice che non ha una relazione da quando ha 24. E credo che questa situazione la possa far sentire solo e isolato. Partirei da questo e dalla sua condizione di vita ora, per permettermi uno spazio di psicoterapia in cui comprendere quali sono gli ostacoli ad una vita più piena e soddisfacente.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno, mi dispiace che lei senta questo malessere. Innanzitutto ci tengo a specificare che la sua non è per nulla una domanda stupida. Ogni dubbio e ogni cosa che ci rende perplessi ha il diritto di essere espressa. Non credo che la soluzione sia evitare di pensare a "cose erotiche", vorrebbe dire reprimere le proprie pulsioni sessuali e questo tendenzialmente non porta a un benessere anzi potrebbe portare ad essere ancora più frustrati. Quello che sarebbe invece utile è trovare uno spazio per parlare di questi stati d'animo di rabbia e ansia che sente dopo la masturbazione e approfondire queste difficoltà che ha nelle relazioni. Anche perché imparare ad avere delle relazioni ricche ed appaganti è un'ottima modalità per incanalare la propria libido in senso costruttivo. Questo spazio non è però sufficiente per approfondire la dinamica di dipendenza che le porta malessere. Le suggerisco di dedicare un percorso terapeutico a questa sua problematica così delicata. Rimango a disposizione, Dott.ssa Laura Raco.
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