Salve, sono un ragazzo di 31 anni. A 28 anni ho avuto il primo problema di prostatite. Visita dallo

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Salve, sono un ragazzo di 31 anni. A 28 anni ho avuto il primo problema di prostatite. Visita dallo specialista, ecografia transrettale e cura. Problema risolto. Novembre 2017 di nuovo problemi alla prostata.Emospermia. Visita dallo specialista, esplorazione rettale, spermiocoltura ed uroflussometria(perfetta) . Due cicli di antibiotici e 90 giorni di prostanox. Dopo poco di nuovo emospermia. Ecografia, esplorazione rettale, spermiocoltura (negativa) urinocoltura (negativa) e faccio (su prescrizione dello specialista) RMN con contrasto alla prostata. Alla fine di questi esami, prescrizione di 90 giorni di permixon. Voglio specificare che durante queste prostatiti NON HO MAI AVUTO DISTURBI/PROBLEMI MINZIONALI. Arrivo ad agosto, rifaccio esami del sangue(perfetti) spermiocoltura (negativa) urinocoltura (negativa). Il medico di base mi ha fatto prendere Ibuprofene, due al giorno, per 5 giorni.
Qui sono iniziati i miei problemi, dopo il primo giorno di Ibuprofene ho cominciato ad avere problemi minzionali (andavo ad urinare di continuo). Così vado dallo specialista, solita routine, ecografia, esplorazione rettale, esami colturali. Il medico dice che non ho nulla. Dopo due settimane la frequenza minzionale si attenua ma ho il fastidio di avere come una goccia che sta per uscire. Inoltre sembra di avere glande umido ed è freddo ma se vado a toccarlo pare asciutto. Allora vado da un altro specialista per sentire un secondo parere. Di nuovo solita trafila (ecografia, esplorazione rettale, esami colturali) e dice che NON HO PATOLOGIE IN ATTO. Ma io continuo ad avere questo problema, inoltre sembra (ho la sensazione) che alcune volte ho calore/bruciore/pizzicore al meato uretrale. Mentre durante la minzione non ho bruciore o fastidi.
Se può essere utile, siccome ho fatto una visita proctologica 4 giorni fa per un problema emorroidiario, ho fatto anche una manometria (risultato, a detta dello specialista, PERFETTA).
Sto veramente andando incontro ad un esaurimento nervoso per questo problema che mi crea disagio psicologico. Cosa può essere? Grazie e scusate per il lungo messaggio.
Ciò che emerge dal suo racconto è che lei ha in corso da tempo (ben prima dei 28 anni) una congestione infiammatoria pelvico-prostatica che è stata valutata unicamente in sede prostatica, peraltro dagli esami che cita solo parzialmente, ed è stata trattata solo per quanot rilevato localmente senza mai porsi il problema delle ragioni della sua genesi. Lo stato emorroidario testimonia lo stato di congestione infiammatoria pelvica. Ritengo che sia ora di rivolgersi ad un ottimo andrologo che rivaluti con attenzione tutto quanto ha fatto e rivaluti la sua situazione con l'esecuzione degli esami atti a definire le ragioni di persistenza del quadro congestizio-infiammatorio pelvico-prostatico. Solo così sarà possibile attivare un adeguato percorso terapeutico che presumibilmente richiederà almeno un anno.

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Gentile paziente tale condizione richiede una valutazione completa di tutte le componenti del piano pelvico; molto probabilmente siamo di fronte ad un quadro di CP/CPPS per cui credo sia utile un inquadramento più accurato.
Sembra trattarsi di un quadro di flogosi prostatica o pelvica cronica, trattata ma mai risolta completamente. Le consiglio di rivolgersi ad un urologo per inquadrare defintivamente l'entitià e le origini di questo stato (che sono molteplici) e per impostare un trattamento progressivo e definitivo.
Si tratta sicuramente di uno stato flogistico pelvico cronico che potrebbe essere legato anche a una colite (visto lo stato ansioso) di cui anche le emorroidi fanno parte. Se come penso ha problemi intestinali le conviene fare test di intolleranza alimentare e relativa dieta. In questi casi è molto utile il Cranberry (UROFIL) e i fermenti lattici per molti mesi. Non faccia antinfiammatori che sono tossici e lasciano il tempo che trovano. Comunque l’emospermia é un sintomo fastidioso da un punto di vista estetico ma non grave. Di solito è legato a esiti di prostatite cronica e come tale non può essere curato in maniera definitiva. Quindi è possibile che si ripeta ma ci deve convivere cercando di capire che cosa ha irritato la prostata in quel momento (alimentazione, alcolici?) per evitare in futuro queste spine irritative.

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