Salve, sono un ragazzo di 30 anni che si trova a dover prendere una decisione: cosa voglio realmente
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Salve, sono un ragazzo di 30 anni che si trova a dover prendere una decisione: cosa voglio realmente dalla vita e dalla mia attuale "relazione" a distanza (uso le virgolette perché sto cercando appunto una definizione appropriata). Premesso che ci conosciamo da 6 anni (con vari tira e molla) e non ci siamo ancora incontrati. Ci sentiamo e vediamo tutti i giorni (whatsapp e videochiamate). Abbiamo stretto il nostro legame sempre di più con l'arrivo della pandemia, passando ancora più tempo insieme. L'idea era proprio di vederci ma è subito scattato il lockdown e l'intenzione si è fermata lì. Premesso anche che sono un tipo decisamente solitario, non ho mai avuto amici né relazioni e forse mi sono convinto che sarei rimasto solo a vita, inoltre sono molto ansioso e ho paura che incontrandola possa non piacermi. Non sono un tipo espansivo, che si lascia andare in complimenti. Non ho una vita molto entusiasmante, anzì parecchio monotona.
In questo ultimo anno e mezzo comunque il nostro rapporto si è evoluto. Diciamo che all'inizio era tutto molto più intenso, così come anche l'attrazione fisica e sessuale nei suoi confronti, cosa che però è andata scemando col tempo. Esteticamente mi piace ma non riesco a sentire la stessa attrazione di prima (può darsi sia evoluta come cosa? o non mi piace abbastanza?).
Ci vogliamo davvero bene e abbiamo una sintonia e una complicità incredibile, credo unica e rara. Io mi sento accettato per come sono e così anche lei.
Nel frattempo mi ha dichiarato apertamente i suoi sentimenti, dicendomi che mi ama, che vorrebbe tante cose con me e che immagina la sua vita insieme a me. Ogni tanto però mi chiede cosa provo. Anche lei dopo 2 anni pretende giustamente delle risposte da parte mia.
Purtroppo non riesco a capire i miei sentimenti, cosa provo realmente. Non riesco a definire il nostro rapporto. Non riesco a capire se ho soltanto paura oppure se ho questa natura solitaria che non mi fa venire voglia di pensare ad un futuro insieme a lei oppure non mi piace abbastanza. Effettivamente però se penso di dover passare la vita con qualcuno penso a lei, principalmente per il rapporto che abbiamo e per i valori ed ideali che condividiamo. Eppure non riesco a pensare al futuro, non ci sono mai riuscito, da sempre, da che avevo 18 anni. Penso che la mia condizione (senza lavoro e senza diploma) mi metta delle nubi di incertezza e mi faccia paura.
Adesso ha deciso che vuole dei giorni, una pausa per riflettere. Io le ho detto che incontrarla mi servirebbe a capire cosa sento, a viverla di presenza. Lei senta l'ansia di un rifiuto se non dovesse piacermi. Comunque aspetto una sua risposta.
Allora mi chiedo, se la amo veramente, non dovrei superare tutte queste paura? Cosa provo veramente? La amo e le voglio bene come un amico o c'è di più? Voglio una vita insieme a lei?
La situazione è complessa, lo so, è impossibile descrivere tutto, però vi sarei grato se poteste darmi uno spunto di riflessione, un aiuto per capire i miei sentimenti, ne avrei un disperato bisogno. Grazie.
In questo ultimo anno e mezzo comunque il nostro rapporto si è evoluto. Diciamo che all'inizio era tutto molto più intenso, così come anche l'attrazione fisica e sessuale nei suoi confronti, cosa che però è andata scemando col tempo. Esteticamente mi piace ma non riesco a sentire la stessa attrazione di prima (può darsi sia evoluta come cosa? o non mi piace abbastanza?).
Ci vogliamo davvero bene e abbiamo una sintonia e una complicità incredibile, credo unica e rara. Io mi sento accettato per come sono e così anche lei.
Nel frattempo mi ha dichiarato apertamente i suoi sentimenti, dicendomi che mi ama, che vorrebbe tante cose con me e che immagina la sua vita insieme a me. Ogni tanto però mi chiede cosa provo. Anche lei dopo 2 anni pretende giustamente delle risposte da parte mia.
Purtroppo non riesco a capire i miei sentimenti, cosa provo realmente. Non riesco a definire il nostro rapporto. Non riesco a capire se ho soltanto paura oppure se ho questa natura solitaria che non mi fa venire voglia di pensare ad un futuro insieme a lei oppure non mi piace abbastanza. Effettivamente però se penso di dover passare la vita con qualcuno penso a lei, principalmente per il rapporto che abbiamo e per i valori ed ideali che condividiamo. Eppure non riesco a pensare al futuro, non ci sono mai riuscito, da sempre, da che avevo 18 anni. Penso che la mia condizione (senza lavoro e senza diploma) mi metta delle nubi di incertezza e mi faccia paura.
Adesso ha deciso che vuole dei giorni, una pausa per riflettere. Io le ho detto che incontrarla mi servirebbe a capire cosa sento, a viverla di presenza. Lei senta l'ansia di un rifiuto se non dovesse piacermi. Comunque aspetto una sua risposta.
Allora mi chiedo, se la amo veramente, non dovrei superare tutte queste paura? Cosa provo veramente? La amo e le voglio bene come un amico o c'è di più? Voglio una vita insieme a lei?
La situazione è complessa, lo so, è impossibile descrivere tutto, però vi sarei grato se poteste darmi uno spunto di riflessione, un aiuto per capire i miei sentimenti, ne avrei un disperato bisogno. Grazie.
Salve, comprendo il senso di disagio e confusione che presenta in questo momento.
Ritengo fondamentale che possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare meglio la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e capire cosa sente e cosa prova, in maniera chiara e sincera, al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare meglio la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e capire cosa sente e cosa prova, in maniera chiara e sincera, al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
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Buongiorno, la sua storia è molto particolare. Vivere una relazione a lungo senza vedersi in carne ed ossa forse è stato funzionale per lei sino ad adesso. Un rifugio sicuro, sicuramente una relazione intensa ma con una caratteristica specifica, quella di non mettersi in gioco di persona. Cosa manca ad una relazione senza incontro? Il contatto fisico che non è solo contatto ma reciprocità e significatività di un corpo vivo. E' esperienza del''altro ma anche esperienza di noi stessi. Il corpo è parte del vissuto affettivo, non è separabile. E' come se la vostra relazione fosse decurtata dall'esperienza viva. E vivere implica certamente il rischio di fallire ma anche quello di stare meglio.
Sicuramente potrebbe essere utile un percorso personale psicologico per approfondire il suo disagio.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Sicuramente potrebbe essere utile un percorso personale psicologico per approfondire il suo disagio.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera, mi dispiace per il disagio che sta attraversando. Malgrado la sua relazione affettiva sembra sia stata vissuta intensamente nonostante la distanza, le domande che lei si pone, potrebbero trovare una risposta nel momento in cui fa esperienza anche di momenti di contatto in carne ed ossa con questa persona. Nonostante questo sarebbe interessante comprendere i motivi per cui la vostra relazione si evoluta e mantenuta in questa condizione di distanza, se è stata ricercata, se era condivisa oppure se è capitata. In questi casi al fine di far chiarezza rispetto ai suoi vissuti, alle emozioni provate rispetto alla relazione e a questo timore rispetto a un possibile incontro, la consiglierei un consulto psicologico che la possa aiutare anche ai fini di una progettualità che sia per lei autentica.
Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
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Gentile Signore il disagio che esprime nella sua nota merita sicuramente una maggiore attenzione e forse potrebbe esserle utile contattare uno specialista. Il primo passo lo ha già fatto parlando di se su un sito dove rispondono degli esperti in psicoterapia. Ora perché non continua contattandone uno ed approfondendo i temi che accenna nella sua nota. Un cordiale saluto
Buongiorno,
Come suggerito dai colleghi sarebbe per lei utile parlarne con uno psicoterapeuta che la aiuti a far chiarezza
Come suggerito dai colleghi sarebbe per lei utile parlarne con uno psicoterapeuta che la aiuti a far chiarezza
Buon pomeriggio, da anni ormai i rapporti online sono diventati quasi normali e considerati dei veri e propri rapporti anche se a distanza. Ciononostante, io le consiglio vivamente di fare di tutto per vedere in carne ed ossa questa persona, in quanto sono quasi sicura che sia questa mancanza di contatto " reale" e tangibile la ragione dei suoi dubbj, come se avesse paura che l' idealizzazione che si è creato nella mente di tale persona, sia appunto una idealizzazione e non corrisponda alla realtà una volta che vi possiate incontrare.
Buona serata e buona fortuna
Dr.ssa C.M
Buona serata e buona fortuna
Dr.ssa C.M
Buonasera,
penso che abbia molto senso sentirsi in questo modo.
La invito a prendersi cura di sé attraverso un percorso di psicoterapia, penso possa essere molto utile per lei, così da dare significato a come si sente ed essere in grado di prendere decisione buone per lei.
Tanti auguri,
un caro saluto
Dott.ssa Daniela Vargiolu
penso che abbia molto senso sentirsi in questo modo.
La invito a prendersi cura di sé attraverso un percorso di psicoterapia, penso possa essere molto utile per lei, così da dare significato a come si sente ed essere in grado di prendere decisione buone per lei.
Tanti auguri,
un caro saluto
Dott.ssa Daniela Vargiolu
Buonasera, dalle sue parole mi sembra che la decisione da prendere non è solo una ma due. Innanzitutto ha bisogno di capire "cosa vuole realmente dalla vita", riuscire a figurarsi un futuro anche sul piano lavorativo, immaginarsi una strada senza nubi per sentirsi realizzato. Questo la aiuterebbe a chiarirsi le idee anche rispetto al tentativo di dare una definizione alla sua relazione. Già essere riuscito a condividere con questa ragazza il suo bisogno di incontrarla è un buon passo.
Per fare chiarezza sulle nostre relazioni occorre prima fare chiarezza su noi stessi.
Resto a disposizione. Buon viaggio!
Dott.ssa Elisa Andriolo
Per fare chiarezza sulle nostre relazioni occorre prima fare chiarezza su noi stessi.
Resto a disposizione. Buon viaggio!
Dott.ssa Elisa Andriolo
Salve, comprendo la sua situazione di disagio, il cui perpetrarsi non può che far aumentare i suoi dubbi. Tali dubbi tuttavia non possono avere una risposta cognitiva, ma emotiva ed esperienziale, perché soltanto facendo esperienza viva delle nostre capacità, delle nostre relazioni e quant'altro possiamo capire chi siamo e cosa vogliamo veramente. Mi riferisco pertanto a tutti gli ambiti della sua vita. Le consiglio pertanto di contattare un/una psicoterapeuta che possa aiutarla in questo percorso dii conoscenza. Cordiali saluti, dott.ssa Virginia Galli
Vedersi di persona vorrebbe dire affrontare tutte le sue paure: mi piacerà? sarò all'altezza? sarò come lei si aspettava che io fossi? finchè tutto resta mediato da uno schermo, gestito negli ambienti familiari e con una distanza fisica, è molto più facile sentirsi protetti e al sicuro, quindi meno esposti a certe domande e timori. Scegliere di fare esperienza dell'altro significa attraversare certi interrogativi, con tutto il carico emotivo che ne consegue. Certo che penso sia l'unica strada per lei per conoscersi.
Meglio se si cerca un supporto capace di fare il tifo per lei!
Meglio se si cerca un supporto capace di fare il tifo per lei!
Buonasera, mi colpisce molto la sua storia. Le domande che lei si pone sono tutte legittime ed importanti. Sarebbe utile però fare una riflessione a monte. Entrambi avete construito un rapporto una relazione su basi solide la sintonia, i valori, l'esserci l'uno per l'altro in maniera diversa. Tuttavia un pezzo importante manca al puzzle; l'essere nella relazione in maniera fisica. La distanza spesso ci aiuta a proteggerci, tutelarsi da qualcosa per noi terribile, mette una linea fisica che non potrà essere mai vilota salvo uno dei due faccia un movimento per raggiungere l'altro. La vicinanza fisica da paura per tante cose.
Rifletta sulle sue paure, magari anche con l'aiuto di uno psicologo.
Ma si ricordi che finché non si darà la possibilità di conoscere cosa c'è oltre quello schermo, è possibile, che tante risposte alle sue domande potrebbero faticare ad arrivare.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Rifletta sulle sue paure, magari anche con l'aiuto di uno psicologo.
Ma si ricordi che finché non si darà la possibilità di conoscere cosa c'è oltre quello schermo, è possibile, che tante risposte alle sue domande potrebbero faticare ad arrivare.
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Dott.ssa Alessia D’Angelo
Buonasera, la sua storia sembrava "già scritta prima" di questo incontro. Mi faceva riflettere leggerla e pensare "ma questa persona è felice?", per cui le consigli prima di tutto di focalizzare cos'è per lei la felicità o il sentirsi soddisfatto in prima persona. Focalizzando questo, probabilmente si possono trovare anche le risposte a quelle sue domande. Cercare uno spazio terapeutico, in cui farsi guidare alla scoperta di questa nuova strada sarebbe sicuramente idoneo.
Salve. L'amore a distanza è più facile da vivere, permette di idealizzare il rapporto, di confrontarsi più su un piano idealistico, di immagine poetica dell'amore. Vivere dei momenti di vita insieme nell'incontro fisico è confrontarsi con sensazioni, odori, contatto, ciò che viene detta "chimica" tra due persone. Non potete parlare di futuro, amore di coppia se non c'è un incontro. Comunque viene fuori un quadro di confusione rispetto alla relazione con questa ragazza e un vissuto di svalutazione di sé. Un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza e che possa stimolare la fiducia in sé, può aiutarla a comprendere cosa vuole fare nel futuro. Distinti saluti
Salve, la ringrazio per aver voluto condividere la sua situazione con un professionista. Certamente una relazione a distanza, pur facendo vivere la parte più pura di un interesse mentale, ci priva di tutte quelle dinamiche che scaturiscono dalla fisicità. Viversi “in presenza” permette sicuramente alla coppia di evolvere, facendo scoprire ad entrambi le reazioni, consce o meno, alla presenza dell’altro. Fare esperienza dell’altro, infatti, permette la conoscenza di noi stessi. I dubbi in merito ad un cambiamento di prospettiva, positivo o negativo che sia, nei confronti di questa relazione sono leciti ma ciò non vuol dire che la situazione di stallo che state vivendo sia auspicabile, poiché sta portando ad incertezze ed ansia. Sarebbe interessante approfondire, possibilmente attraverso il colloquio, le motivazioni che hanno giustificato questa relazione a distanza, sondando anche le emozioni legate alla percezione che ha di sé e i dubbi che ne derivano. Il primo passo verso questa consapevolezza è stato fatto, le consiglio di proseguire su questa strada. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata. Dott. Greco
Salve e grazie per aver condiviso la sua storia con noi psicologi su Miodottore.
Di spunti ce ne sono tanti forse dalla prima affermazione "sono un ragazzo di 30 anni", se fosse nel mio studio le chiederei come mai non è pronto a definirsi "uomo" di trent'anni, e ancora quali sono le difficoltà che la tengono senza lavoro e senza diploma.
Per quanto relativo alla storia di coppia dovrebbe considerarsi in relazione con l'altro, in questa maniera potrebbe iniziare a leggere i suoi comportamenti (ad esempio non spingersi ad un incontro in presenza) come i VOSTRI comportamenti.
Sarebbe davvero interessante per lei prenotarsi una consulenza con uno psicologo.
Io sono disponibile anche online.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Di spunti ce ne sono tanti forse dalla prima affermazione "sono un ragazzo di 30 anni", se fosse nel mio studio le chiederei come mai non è pronto a definirsi "uomo" di trent'anni, e ancora quali sono le difficoltà che la tengono senza lavoro e senza diploma.
Per quanto relativo alla storia di coppia dovrebbe considerarsi in relazione con l'altro, in questa maniera potrebbe iniziare a leggere i suoi comportamenti (ad esempio non spingersi ad un incontro in presenza) come i VOSTRI comportamenti.
Sarebbe davvero interessante per lei prenotarsi una consulenza con uno psicologo.
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Cordiali Saluti
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Buon pomeriggio, mi colpiscono le molte domande e i molti dubbi che sembrano essere in attesa di risposta ormai da tempo. Forse in un primo momento sicuramente bisogna raccogliere le sue paure che ora trovano un terreno fertile nella sua storia di coppia, ma che, come lei scrive, provengono da molto più lontano. Non ci si può fermare però solo ad una maggiore chiarezza nei confronti della relazione e della persona di cui lei parla, ma forse è arrivato il momento di ritagliarsi un tempo per mettere a fuoco energie perdute, per trovare o ritrovare una spinta maggiore, un motore che possa aiutarla nel profondo e anche nel quotidiano. Lo spunto di riflessione che lei chiede deve poter avere uno spazio d'osservazione più ampio, deve permetterle di guardare non solo la vita da dietro uno schermo, deve guidarla in un una strada dove i dubbi possono cedere spazio alle certezze, ma non solo per l'altra persona ma anche, e soprattutto, per se stesso.
Se desidera maggiore chiarezza può contattarmi, sono disponibile per incontri anche on line. Saluti Dott.ssa Francesca Romana Manni
Se desidera maggiore chiarezza può contattarmi, sono disponibile per incontri anche on line. Saluti Dott.ssa Francesca Romana Manni
Gentile Utente, a 30 anni le incertezze sono tante, è una fase in cui si consolida l'identità giovane/adulta; quella legata al lavoro, ai sentimenti ai progetti futuri. Le sue domande sono comprensibili. Sarebbe utile per lei un spazio di riflessione con un professionista psicologo per esplorare meglio la natura e l'intensità delle sue paure, al fine di elaborarle. Ne trarrà sicuramente dei benefici. Un cordiale saluto Dott. Damiano Spinali
Salve, il fatto che lei descriva una difficoltà a comprendere i suoi sentimenti è naturale. Una relazione a distanza che non ha mai avuto un riscontro fisico risulta complicata. Per quale motivo lei è così reticente ad incontrare questa ragazza?
Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti
Dottoressa Aurora Furma
Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti
Dottoressa Aurora Furma
La situazione che descrive è certamente complessa e carica di incertezze, specialmente perché coinvolge emozioni profonde e domande fondamentali sul Suo futuro. È comprensibile sentirsi bloccati tra il timore di fare un passo importante e la rassicurante familiarità di una connessione che sembra unica e rara.
La situazione con la Sua partner a distanza, che dura da sei anni, è una parte significativa della Sua vita, e rappresenta non solo una relazione romantica, ma anche una fonte di sostegno e accettazione. Sperimentare l’ansia per l’incontro fisico dopo anni di comunicazione virtuale è naturale e riflette il timore di disallineamento tra l’ideale e la realtà. È possibile che la relazione, costruita sulla comunicazione a distanza, rappresenti una forma di sicurezza per Lei, data la Sua natura solitaria e la difficoltà a immaginare un futuro chiaro.
Il Suo dubbio sull'amore e i sentimenti potrebbe essere alimentato da varie insicurezze, dalla paura del cambiamento e dalla mancanza di un percorso definito nella Sua vita personale e professionale. Questo può portare a un ciclo di pensieri che la immobilizza tra il desiderio di mantenere la sicurezza della relazione come è, e il possibile passo evolutivo di incontrarsi di persona e costruire qualcosa di più tangibile.
Proprio come ha ben identificato, incontrare la Sua partner potrebbe offrirLe maggiore chiarezza su ciò che prova realmente. Le relazioni a distanza possono trasformare la percezione dell'attrazione fisica e dell'intimità, ma solo vedendosi faccia a faccia potrà capire come si sente veramente.
Inoltre, è importante permettersi di esplorare questi sentimenti senza forzature. Potrebbe riflettere su ciò che Le impedisce di immaginare un futuro, e su come potrebbe iniziare a costruirne uno per se stesso, indipendentemente dalla relazione.
Esplorare questi temi con un professionista potrebbe offrirle un aiuto significativo per fare chiarezza sui Suoi sentimenti e desideri, così da prendere una decisione che rispecchi ciò che Lei è realmente. Se desidera parlarne più approfonditamente, non esiti a contattarmi.
Cordialmente,
Dottoressa Laura Lanocita
La situazione con la Sua partner a distanza, che dura da sei anni, è una parte significativa della Sua vita, e rappresenta non solo una relazione romantica, ma anche una fonte di sostegno e accettazione. Sperimentare l’ansia per l’incontro fisico dopo anni di comunicazione virtuale è naturale e riflette il timore di disallineamento tra l’ideale e la realtà. È possibile che la relazione, costruita sulla comunicazione a distanza, rappresenti una forma di sicurezza per Lei, data la Sua natura solitaria e la difficoltà a immaginare un futuro chiaro.
Il Suo dubbio sull'amore e i sentimenti potrebbe essere alimentato da varie insicurezze, dalla paura del cambiamento e dalla mancanza di un percorso definito nella Sua vita personale e professionale. Questo può portare a un ciclo di pensieri che la immobilizza tra il desiderio di mantenere la sicurezza della relazione come è, e il possibile passo evolutivo di incontrarsi di persona e costruire qualcosa di più tangibile.
Proprio come ha ben identificato, incontrare la Sua partner potrebbe offrirLe maggiore chiarezza su ciò che prova realmente. Le relazioni a distanza possono trasformare la percezione dell'attrazione fisica e dell'intimità, ma solo vedendosi faccia a faccia potrà capire come si sente veramente.
Inoltre, è importante permettersi di esplorare questi sentimenti senza forzature. Potrebbe riflettere su ciò che Le impedisce di immaginare un futuro, e su come potrebbe iniziare a costruirne uno per se stesso, indipendentemente dalla relazione.
Esplorare questi temi con un professionista potrebbe offrirle un aiuto significativo per fare chiarezza sui Suoi sentimenti e desideri, così da prendere una decisione che rispecchi ciò che Lei è realmente. Se desidera parlarne più approfonditamente, non esiti a contattarmi.
Cordialmente,
Dottoressa Laura Lanocita
Buon giorno e grazie per aver condiviso la tua esperienza. E' una situazione molto difficile per te, perché ti espone molto. In un certo senso, lo schermo o la distanza vi hanno un po' "protetto", sebbene siate riusciti a costruire un rapporto molto intenso fatto di complicità e sintonia. C'è sicuramente tanta paura e la paura spesso porta alla confusione, soprattutto quando, come nel tuo caso, ci si trova davanti una specie di bivio o ti viene richiesto un "salto". Ti sei descritto come una persona schiva, solitaria e la situazione attuale ti richiede di uscire fuori, di esporti a un rischio. E' come se stessi lasciando in sospeso il tutto. Tutte le domande che ti sei posto e hai posto qui sono complesse e richiedono un lavoro di riflessione interiore. Il piano dell'immaginazione ("se mi dovessi immaginare in futuro...") è un conto, ma poi nell'atto concreto sembra che ci sia qualcosa che ti tenga fermo e bloccato: le cose non stanno come sembrano?, mi devo esporre?, non provo ciò che penso?, ecc. Non credo sia solo 1 risposta, ma un insieme di tanti elementi che devono essere districati ed elaborati e probabilmente sei in una fase dove da solo non riesci.
Spero questo ti possa essere d'aiuto. Un caro saluto.
Spero questo ti possa essere d'aiuto. Un caro saluto.
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