Salve, sono un ragazzo di 29 anni non ho una vera vita sociale da anni. Non ho una relazione e non s

25 risposte
Salve, sono un ragazzo di 29 anni non ho una vera vita sociale da anni. Non ho una relazione e non sento il bisogno di averla. essendo precario dopo l'ennesimo contratto non rinnovato per motivazioni tipo ti vediamo senza voglia di lavorare , non sai lavorare in gruppo ecc.. (Vivo con i genitori) Penso di avere capito solo adesso che ho qualche disturbo mentale. Sono chiuso parlo molto poco e prima di parlare penso sempre prima quello che devo dire, mi faccio problemi per tutto,quando mi viene dato un rimprovero mi chiudo ancora di più, mi sento sempre tirato in mezzo, mi sento sempre osservato, ho quasi paura di affrontare le faccende quotidiane come fare spesa ecc. Ho zero autostima di me (mi si addice come persona timida, ma in realtà so che non è così) se può essere collegato ho spesso mal di testa, mi sento sempre stanco e ho mal di schiena (mi è stata diagnosticata scoliosi) grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi. Sarebbe opportuno inoltre trovare, all'interno del percorso di supporto, strategie utili per fronteggiare le situazioni maggiormente problematiche.
Cordialmente, dott. FDL

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Salve, credo che sia opportuno per lei intraprendere un percorso di psicoterapia per riuscire a gestire meglio l'ansia. Inoltre, quando sono comparsi i primi sintomi?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentilissimo, grazie per aver condiviso la sua situazione. Le sue parole mi hanno colpito molto, ho personalmente percepito molto disagio e una certa "tristezza" celata dietro le sue righe. Nella sua descrizione ho visto come "una lista" di attributi negativi verso sè e caratterizzata dalle qualità che sente di non avere. Chiedere aiuto ad un professionista in questo momento potrebbe aiutarla a scoprire e potenziare quelle risorse che in sè non vede ed imparare ad utilizzarle, per potersi vedere con occhi diversi ed a "stringere" per mano un nuovo clima emotivo. Resto disponibile per ulteriori approfondimenti. Cordialmente
Dott.ssa Chiara Piazzolla
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare e pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condiviso per alleviarne il dolore. I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento, così difficile per lei. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Salve, probabilmente i sintomi che riferisce sono collegati al disagio emotivo che sta vivendo, ma questo meriterebbe un approfondimento. Le consiglio una consulenza psicologica per valutare la possibilità di intraprendere un percorso che la sostenga verso una maggiore autostima e autonomia personale. Saluti, dottoressa Claudia Chiucini
Buongiorno, mi dispiace per il malessere che sta vivendo, certamente perdere il lavoro con delle motivazioni di questo tipo può creare molto disagio. Incontrare l'altro non è sempre facile, si può avere paura di confrontarsi o ci si può criticare per ciò per cui ci si sente carenti e nei momenti di incontro con gli altri questi possono anche involontariamente confermare o rinforzare le critiche che facciamo a noi stessi. Se a questo ci aggiunge che si sente sempre osservato e tirato in mezzo, appare comprensibile lo scarso interesse per gli altri, soprattutto se questi possono essere visti come fonte di critica e quindi di angoscia.
Da quanto ha scritto ci sono molte cose che potrebbe approfondire e parlane con uno psicologo potrebbe essere un buon modo di prendersi cura di sé: per ricevere sostegno per il suo malessere e per confrontarsi con le sue paure in uno spazio protetto e non giudicante.
Resto a disposizione anche per un eventuale colloquio.
Cordialmente
Dott. Claudio Cucina
Salve. Mi colpisce che parla di disturbi mentali, mentre vive un disagio basato su insicurezze, paure, poca fiducia in se stesso che le fanno diventare faticoso anche il vivere quotidiano, con ripercussioni sul piano fisico come mal di testa, stanchezza, mal di schiena. In altre parole, una somatizzazione di vissuti emotivi non espressi ma repressi, che le creano confusione e generano insicurezze. Sarebbe importante intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a stimolare la fiducia in se stesso, alla possibilità di esprimere le emozioni in modo chiaro, facendo chiarezza sulle cause della sua difficoltà ad affrontare la vita. Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
Buon giorno. Mi spiace per questa sua situazione che le genera non poca sofferenza e disagio. Ritengo però che data la sua giovane età possieda le risorse per affrontare e superare la situazione, bisogna riuscire solamente a farle emergere. Concordo con i colleghi nel consigliarle un percorso di Psicoterapia individuale al fine appunto di renderla maggiormente consapevole delle sue risorse e attutare accurato lavoro volto al rinforzo del suo Io. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
La tua consapevolezza è un elemento di grande valore che indica che c'è spazio per cambiare.
Caro ragazzo, avere delle difficoltà non significa soffrire di un disturbo mentale.
Le consiglio di intraprendere un percorso dove ritrovare il senso vero di se stesso e trovare la sua strada, la sua vera identità.
Buona fortuna.
Giada Bruni
Buon giorno,
complimenti per essersi reso conto, da solo, di questa sua situazione che le porta tutta questa sofferenza e questo disagio. I suoi 29 anni, però, possono aiutarla tantissimo, perché la vita è ancora tutta davanti a se’. Indubbiamente mi sento di consigliarle di iniziare al più presto un percorso di psicoterapia che certamente la accompagnerà a riappropriarsi sella sua vita nel modo migliore. Quello che ha raccontato offre tanti spunti di lavoro che le consentiranno una serenità nuova. Proceda con coraggio, già aver visto e riconosciuto questo disagio significa che è sulla strada giusta!
Buongiorno, nella sua lunga lettera si descrive raccontandoci il suo stTo di disagio e di difficoltà forte a dare una direzione alla sua vita. Soprattutto le risulta difficile mantenere un lavoro e delle relazioni di amicizia. Il periodo certamente è difficile e le occasioni di socialità e di lavoro sono molto diminuite. Forse può cogliere l'occasione di occuparsi del suo disagio e di cominciare una psicoterapia. Parlare di quello che sente la aiuterà a sostenere meglio quello che deve affrontare. Cordiali saluti. PG
buongiorno, penso sia opportuno che lei affronti il suo malessere sia sul versante fisico, contattando specialisti per la scoliosi come fisioterapisti, osteopati ecc., sia sul versante psicologico. La psicoterapia breve, ad esempio, può migliorare o risolvere problemi di autostima, difficoltà lavorative, relazioni sociali, familiari e lavorative.
Cordiali saluti
Buongiorno
Dalle sue parole e la chiarezza con cui parla di quello che vive mi sembra una persona coraggiosa che non si nasconde ai problemi. È un bel punto di forza. Vada avanti!
Gentile utente,
avverto con chiarezza il suo profondo sconforto rispetto alla situazione attuale. La mancanza di risorse amicali e relazionali e l'insoddisfazione rispetto alle sue stesse capacità devono essere molto dolorose per lei. Ritengo le sarebbe utile pensare a ritagliarsi uno spazio personale per approfondire i suoi stili relazionali e le motivazioni e i bisogni che li determinano. Attraverso un percorso di psicoterapia personale, infatti, potrebbe riuscire a comprendere le ragioni alla base delle difficoltà di cui ha parlato e, soprattutto, riattivare le sue risorse personali per raggiungere un vero stato di benessere. La sofferenza, per quanto penosa, è e resta l'unico e il migliore motore del cambiamento.
Le auguro un buon proseguimento di giornata e resto a disposizione per ogni ulteriore informazione o approfondimento
Dott.ssa Silvia Costanzo
Buongiorno, da quello che riporta sembrano unirsi alcuni evitamenti di attività quotidiane e di contatti sociali che portano, di conseguenza, ad una discreta chiusura verso il mondo esterno e le esperienze relazionali. Da qui ne deriva una scarsa voglia di conoscere, approcciarsi, energicamente esporsi alle situazioni e quindi si innesca un circolo vizioso. Avviare una terapia potrà esserle utile per rompere questo circolo.
Salve per prima cosa vorrei mettere in luce che nella sua nota manca una domanda esplicita eppure questo è uno spazio dedicato alle persone che voglio approfondire la conoscenza di un tema. Il racconto anche se breve mette in luce molti temi che la riguardano che possono essere oggetto di ulteriore approfondimento. Ovviamente tutto questo è possibile solo se lo desidera e quindi se pone una domanda esplicita. Di fatto se si sta raccontando su questo sito ha un desiderio ma non è semplice capire se vuole solo raccontarsi o vuole approfondire un tema. Certo che sta chiedendo attenzione e come vede molte persone le stanno rispondendo ma il passo di chiedere aiuto per un motivo riguarda lei. In ogni caso come vede ci sono molte perone che l'hanno ascoltata. Ora che ne pensa di contattare uno specialista per valutare approfonditamente la sua situazione e decidere se e cosa fare. Un cordiale saluto
Gentile ragazzo,
sicuramente la tua paura di non essere all'altezza ti crea disagi e rigidità ( mal di testa). Credo sia necessario intraprendere un percorso di psicoterapia in grado di aprirti a parlare in profondità di te, di cui ti affidi e ti affidi. Probabilmente non ti apri per paura di essere giudicato e preferisci che nessuno ti conosca per ciò che sei. Ti auguro di sperimentare delle relazioni intime in cui puoi imparare ad essere te stesso, senza paura di esprimerti.
Cordiali saluti
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
Salve, posso solo immaginare le difficoltà descritte, ma direi che é necessario indagare meglio e concedersi la possibilità di raccontarle in uno spazio protetto... Provi a fare il passo successivo... Scelga un terapeuta per intraprendere un percorso mirato... È la strada giusta. Cordialmente Dr.ssa C Cresciullo
Gentile Utente,
credo sarebbe per lei utile richiedere una consulenza psicologica con uno psicoterapeuta per approfondire questi suoi vissuti e impostare un lavoro che possa permetterle di affrontare il mondo che ora sente così minaccioso.
Buongiorno,
trovo per lei possa essere utile un percorso psicologico che la guidi a scoprire se stesso, le sue emozioni, capirle e accoglierle, scoprire le proprie risorse e a trovarne anche di nuove per essere più soddisfatto e tornare ad attingere in modo proficuo alla sua energia interiore.
Buongiorno,
Io credo che già quanto scritto sia frutto di un lavoro di consapevolezza che lei ha già avviato. Provi a lavorare sulla sua autostima partendo dal chiedersi: cosa potrei fare oggi di diverso se avessi più autostima?
Scelga una piccola cosa e la faccia
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buonasera mi dispiace per il disagio che sta provando . Il fatto che riconosce ed è consapevole del disagio che sta vivendo è già un passo in avanti . Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico ad indirizzo cognitivo comportamentale dal quale troverà giovamento fino alla risoluzione del problema . Per qualsiasi informazione resto a sua disposizione. Un caro saluto
Buonasera, grazie per aver condiviso le sue difficoltà. Mi spiace molto per la situazione in cui versa ed è comprensibile la sua motivazione a chiedere aiuto.. Ciò che le consiglio è di iniziare a riflettere sulla possibilità di iniziare un percorso che la possa aiutare a comprendere i meccanismi in cui sembra sentirsi intrappolato ed i fattori che sostengono il suo vissuto al fine di evitare che si irrigidiscano e continuino a procurarle malessere. I mal di testa potrebbero non essere scollegati ma andrebbero osservati più nel dettaglio.
Cordialmente
Dott.ssa J. Lazzari

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