Salve, sono un ragazzo di 29 anni e soffro di psicosi perciò prendo terapia con quetiapina e clozapi

6 risposte
Salve, sono un ragazzo di 29 anni e soffro di psicosi perciò prendo terapia con quetiapina e clozapina. Sabato dopo il lavoro ho mangiato un piatto di risotto al tastasale che aveva come ingrediente la noce moscata che può dare allucinazioni, insomma dopo avere mangiato ho cominciato a sentirmi strano, troppo esaltato e delirante. Ho telefonato alla guardia medica che mi ha consigliato di bere molta acqua, il problema è che da quel giorno prima di andare a dormire o quando voglio riposare quando chiudo gli occhi inizio a fare dei pensieri insensati che mi mettono angoscia. Cose che non hanno senso. Io sono sicuro che essendo ormai diventato molto sensibile a tante cose, la colpa è stato avere mangiato quel piatto. Passerà il problema? Magari devo prendere qualche goccia di diazepam visto che per dormire bevo il latte caldo?
Quel risotto non c'entra. La noce moscata per dare allucinazioni deve essere assunta a dosi centinaia di volte superiori a quelle usate in cucina, e allora dà anche altri sintomi, sintomi fisici, che avrebbe ben notato. Inoltre nel suo scritto non parla di allucinazioni, ma di altri sintomi ("sentirmi strano, troppo esaltato e delirante"... "pensieri insensati"). Una messa a punto della terapia può essere opportuna. Ma per questa consulti il suo psichiatra curante: può consigliarla meglio di qualsiasi specialista su internet.

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Ritengo che la noce moscata non sia responsabile del problema in quanto ovviamente a dosaggi alimentari. E' probabile che invece possa esser stato qualcos'altro (vino? Funghi? scompenso della patologia?). E' auspicabile un nuovo controllo specialistico dal proprio Psichiatra.
La strana sensazione ha probabilmente innescato un pò di paura e quindi la difficoltà a prender sonno.
Una dose di Kauma (ansiolitico erboristico) potrà risolvere il problema notturno.
Penso che non sia la noce moscata del risotto! Mi rivolgerei al suo medico e nell’attesa può assumere diazepam nelle quantità minime consigliate
Come giustamente suggeritole dai colleghi escluderei la noce moscata quale responsabile dei sintomi da lei prescritti.
Provi a contattare il suo psichiatra per una rivalutazione della terapia, escludendo l’automedicazione.
Cordialmente,
dottoressa Angela Garozzo
Buongiorno,
Non mi pare che ci siano gli estremi per parlare di tossinfezione alimentare, e anche se le interazioni “ minori “ tra farmaci e alimenti sono da tenere in considerazione, i suoi sintomi sono troppo duraturi per essere dovuti a una sola assunzione di un alimento “particolare”.
E’ tuttavia probabile che in una fase di compenso psicologico un pochino fragile l’evento abbia mostrato il fianco alle sue ansie. Come già suggeritole ne parli con il suo psichiatra che saprà rassicurarla e gestire al meglio la sua terapia.
Buona giornata
non penso assolutamente che la causa quel tipo di alimentazione .

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