Salve, sono un ragazzo di 28 anni che convive da 8 anni con un ragazzo con la quale condivido un int
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Salve, sono un ragazzo di 28 anni che convive da 8 anni con un ragazzo con la quale condivido un intensa storia d' amore.
La nostra relazione è stata sempre molto instabile, passavamo da momenti di estrema serenità della durata di qualche giorno a litigi che potevano durare anche settimane.. abbiamo attraversato diversi problemi, i più importanti derivavano dalla sua famiglia, 2 sorelle che ospitavamo in buona fede anche per anni, privandoci della nostra intimità.. però mi sembrava di essere l unico a vivere male la situazione, non vedendo mai una fine... non solo abbiamo ospitato la sua famiglia ma anche i loro animali 2 gatti e 2 cani per anni sperando che finalmente sarei riuscito a restare solo col mio ragazzo.. negli anni non sentivo nemmeno mia la casa dove abitiamo..
Non ricordo l ultima volta che abbiamo fatto l' amore.. forse l anno scorso e oltretutto in un rapporto a 3.. dove ho perso la testa e il mio compagno con me.. un lungo percorso di riflessione dove mi consideravo un fallito avendo concesso al mio ragazzo di avere prima un rapporto privato con questo uomo e poi insieme a lui perché questa perversione mi passava per la testa...
Non sono mai stato una persona spiritualmente fedele ma non sono mai riuscito a spingermi oltre al semplice provare a tradirlo.. non riuscivo.. desideravo che insieme provassimo piacere a godere di esperienze simili ma solo se insieme mai da soli.
Arrivo al punto.. a dicembre ho confessato al mio ragazzo di averlo quasi tradito diverse volte.. senza mai concludere niente.. difficile da credere.. ma è così..
Arrivati a oggi mi ritrovo a pensare che forse sarebbe ora di finirla con questa storia perché non mi sento realmente compreso fino in fondo.. si rifiuta di andare a fare una terapia e per quante volte io abbia provato a lasciarlo a me è sempre sembrato un lutto..
9 anni fa eravamo migliori amici e poi amanti e nel giro di poco tempo ci siamo fidanzati superando insieme pregiudizi e difficoltà economiche.. è come se lui sa tirare fuori da me una forza immensa e allo stesso tempo riesce a togliermi la voglia di vivere e tutto mi sembra deprimente..
Avrei tanto di cui parlare ma il succo della questione è che non riesco a trovare la forza di separarmi da lui.. come dicevo non riesco a chiudere la porta.. è come un funerale dove scelgo io chi è il defunto..
La nostra relazione è stata sempre molto instabile, passavamo da momenti di estrema serenità della durata di qualche giorno a litigi che potevano durare anche settimane.. abbiamo attraversato diversi problemi, i più importanti derivavano dalla sua famiglia, 2 sorelle che ospitavamo in buona fede anche per anni, privandoci della nostra intimità.. però mi sembrava di essere l unico a vivere male la situazione, non vedendo mai una fine... non solo abbiamo ospitato la sua famiglia ma anche i loro animali 2 gatti e 2 cani per anni sperando che finalmente sarei riuscito a restare solo col mio ragazzo.. negli anni non sentivo nemmeno mia la casa dove abitiamo..
Non ricordo l ultima volta che abbiamo fatto l' amore.. forse l anno scorso e oltretutto in un rapporto a 3.. dove ho perso la testa e il mio compagno con me.. un lungo percorso di riflessione dove mi consideravo un fallito avendo concesso al mio ragazzo di avere prima un rapporto privato con questo uomo e poi insieme a lui perché questa perversione mi passava per la testa...
Non sono mai stato una persona spiritualmente fedele ma non sono mai riuscito a spingermi oltre al semplice provare a tradirlo.. non riuscivo.. desideravo che insieme provassimo piacere a godere di esperienze simili ma solo se insieme mai da soli.
Arrivo al punto.. a dicembre ho confessato al mio ragazzo di averlo quasi tradito diverse volte.. senza mai concludere niente.. difficile da credere.. ma è così..
Arrivati a oggi mi ritrovo a pensare che forse sarebbe ora di finirla con questa storia perché non mi sento realmente compreso fino in fondo.. si rifiuta di andare a fare una terapia e per quante volte io abbia provato a lasciarlo a me è sempre sembrato un lutto..
9 anni fa eravamo migliori amici e poi amanti e nel giro di poco tempo ci siamo fidanzati superando insieme pregiudizi e difficoltà economiche.. è come se lui sa tirare fuori da me una forza immensa e allo stesso tempo riesce a togliermi la voglia di vivere e tutto mi sembra deprimente..
Avrei tanto di cui parlare ma il succo della questione è che non riesco a trovare la forza di separarmi da lui.. come dicevo non riesco a chiudere la porta.. è come un funerale dove scelgo io chi è il defunto..
Buongiorno, leggendo le sue parole emerge la confusione che sembra caratterizzare questo periodo e la difficoltà emotiva che questa comporta.
Capita spesso che, nel corso di una relazione di lunga durata, ci si ritrovi a fare i conti con con le proprie aspettative su di sé, sull'altro e sulla relazione e che da queste valutazioni scaturiscano stati d'animo ambivalenti; la decisione di "stare" oppure di separarsi porta con sé una serie di vissuti emotivi che meritano di essere accolti e ascoltati in uno spazio dedicato.
In questo momento ha davanti a sé una grande occasione per andare a fondo e, se vorrà, farsi accompagnare per dare un significato a ciò che prova e ritrovare la *sua* strada.
Un caro saluto,
Dott.ssa Diane Zanella
Capita spesso che, nel corso di una relazione di lunga durata, ci si ritrovi a fare i conti con con le proprie aspettative su di sé, sull'altro e sulla relazione e che da queste valutazioni scaturiscano stati d'animo ambivalenti; la decisione di "stare" oppure di separarsi porta con sé una serie di vissuti emotivi che meritano di essere accolti e ascoltati in uno spazio dedicato.
In questo momento ha davanti a sé una grande occasione per andare a fondo e, se vorrà, farsi accompagnare per dare un significato a ciò che prova e ritrovare la *sua* strada.
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Dott.ssa Diane Zanella
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Salve,
Capisco che la situazione sia molto complessa e delicata. Sembra che la vostra relazione sia stata caratterizzata da alti e bassi, e che abbiate affrontato molte sfide nel corso degli anni, soprattutto riguardo all'influenza della famiglia di tuo compagno sulla vostra convivenza e intimità. Lei ha fatto passi importanti nel cercare di capire la situazione e le sue esigenze emotive. Vorrei chiederLe, ha mai cercato di parlare apertamente con il suo compagno riguardo ai suoi sentimenti e alle preoccupazioni che ha riguardo alla vostra relazione? La comunicazione aperta può essere un passo importante per cercare di risolvere eventuali problemi e capire meglio le dinamiche che stanno influenzando la vostra situazione.
Inoltre, ha mai considerato la possibilità di cercare supporto professionale, come una terapia di coppia o un consulente, per aiutare a esplorare insieme queste problematiche e trovare modi per migliorare la relazione?
Capisco che prendere decisioni difficili riguardo alle relazioni può essere molto doloroso, ma è fondamentale che Lei si prenda cura del suo benessere emotivo e della sua felicità. Se sente di essere bloccato o impotente riguardo alla situazione, cercare il supporto di uno specialista potrebbe aiutarLa a trovare una prospettiva più chiara e a prendere decisioni più consapevoli.
Rimango a disposizione per un consulto, anche online. Cordiali saluti Vittorio Mario Longo.
Capisco che la situazione sia molto complessa e delicata. Sembra che la vostra relazione sia stata caratterizzata da alti e bassi, e che abbiate affrontato molte sfide nel corso degli anni, soprattutto riguardo all'influenza della famiglia di tuo compagno sulla vostra convivenza e intimità. Lei ha fatto passi importanti nel cercare di capire la situazione e le sue esigenze emotive. Vorrei chiederLe, ha mai cercato di parlare apertamente con il suo compagno riguardo ai suoi sentimenti e alle preoccupazioni che ha riguardo alla vostra relazione? La comunicazione aperta può essere un passo importante per cercare di risolvere eventuali problemi e capire meglio le dinamiche che stanno influenzando la vostra situazione.
Inoltre, ha mai considerato la possibilità di cercare supporto professionale, come una terapia di coppia o un consulente, per aiutare a esplorare insieme queste problematiche e trovare modi per migliorare la relazione?
Capisco che prendere decisioni difficili riguardo alle relazioni può essere molto doloroso, ma è fondamentale che Lei si prenda cura del suo benessere emotivo e della sua felicità. Se sente di essere bloccato o impotente riguardo alla situazione, cercare il supporto di uno specialista potrebbe aiutarLa a trovare una prospettiva più chiara e a prendere decisioni più consapevoli.
Rimango a disposizione per un consulto, anche online. Cordiali saluti Vittorio Mario Longo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissimo, dal suo scritto si sente chiaramente la pena del prendere atto dell'altra faccia della medaglia del rapporto e senz'altro la metafora del lutto è calzante e da elaborare accompagnato da un professionista, come del resto è da accompagnare e ben vedere anche quella sensazione di non riuscire a separarsi. Le auguro che questa situazione possa permetterle di arricchirsi con nuove prospettive...rimanendo disponibile per ulteriori informazioni, la saluto.
Valentina
Valentina
Gentile utente,
dal suo scritto emerge la sua confusione che tende a offuscare le sue idee. Le relazioni durature "purtroppo" vivono momenti di "scompiglio".. possono essere transitori come no .. Credo che un supporto cognitivo le possa essere utile.
Rimango a sua disposizione.
Dott.ssa Rosa Argenti
dal suo scritto emerge la sua confusione che tende a offuscare le sue idee. Le relazioni durature "purtroppo" vivono momenti di "scompiglio".. possono essere transitori come no .. Credo che un supporto cognitivo le possa essere utile.
Rimango a sua disposizione.
Dott.ssa Rosa Argenti
Comprendo il peso e la complessità della situazione che stai vivendo con il tuo compagno. È evidente che la vostra relazione è stata caratterizzata da alti e bassi, e hai condiviso molte sfide e difficoltà nel corso degli anni.
Il fatto di aver confessato al tuo compagno i tuoi pensieri e le tentazioni di tradimento dimostra la tua sincerità e la volontà di affrontare i problemi apertamente. È comprensibile che tu stia riflettendo sulla possibilità di mettere fine a questa storia, poiché senti che qualcosa manca e non ti senti pienamente compreso.
L'importanza della comunicazione e dell'apertura emotiva è fondamentale in una relazione, ma mi rendo conto che sia difficile per te vedere il tuo compagno rifiutarsi di fare terapia o affrontare i problemi in modo più strutturato. Lasciare una relazione a cui sei stato così legato per lungo tempo può essere doloroso e sembrare un lutto da elaborare.
Ti incoraggio a prenderti il tempo necessario per riflettere sulle tue emozioni, i tuoi desideri e le tue aspettative riguardo a questa relazione. Considera anche il tuo benessere emotivo e la tua felicità personale. In momenti come questi, può essere utile cercare il supporto di amici di fiducia o di un professionista, come me, che può aiutarti ad esplorare i tuoi sentimenti e le tue scelte in modo più approfondito.
Ricorda che è importante prendersi cura di sé stessi e delle proprie esigenze emotive. Sii gentile con te stesso durante questo processo e cerca di trovare la chiarezza interiore per fare ciò che è meglio per te.
Il fatto di aver confessato al tuo compagno i tuoi pensieri e le tentazioni di tradimento dimostra la tua sincerità e la volontà di affrontare i problemi apertamente. È comprensibile che tu stia riflettendo sulla possibilità di mettere fine a questa storia, poiché senti che qualcosa manca e non ti senti pienamente compreso.
L'importanza della comunicazione e dell'apertura emotiva è fondamentale in una relazione, ma mi rendo conto che sia difficile per te vedere il tuo compagno rifiutarsi di fare terapia o affrontare i problemi in modo più strutturato. Lasciare una relazione a cui sei stato così legato per lungo tempo può essere doloroso e sembrare un lutto da elaborare.
Ti incoraggio a prenderti il tempo necessario per riflettere sulle tue emozioni, i tuoi desideri e le tue aspettative riguardo a questa relazione. Considera anche il tuo benessere emotivo e la tua felicità personale. In momenti come questi, può essere utile cercare il supporto di amici di fiducia o di un professionista, come me, che può aiutarti ad esplorare i tuoi sentimenti e le tue scelte in modo più approfondito.
Ricorda che è importante prendersi cura di sé stessi e delle proprie esigenze emotive. Sii gentile con te stesso durante questo processo e cerca di trovare la chiarezza interiore per fare ciò che è meglio per te.
Gentile Utente, ha condiviso una storia che riguarda quasi un terzo della sua esistenza che, vista la sua giovane età, dà un'idea di quanto sia comprensibile l'impatto emotivo che ha ben descritto. Ogni separazione, anche solo pensata, è l'inizio di un lutto, lo stesso cui lei ha fatto riferimento nelle ultime righe del suo prezioso racconto. Molte persone necessitano di supporto in momenti così delicati della propria vita, di transizione e cambiamento. Quando e se si sentirà pronto, avrà modo di condividere il peso di quanto sta sperimentando con un professionista che la possa accompagnare verso una dimensione di maggior consapevolezza e risolutezza. Cordiali saluti
Buongiorno,
mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Nonostante il suo rapporto la faccia star male, è sempre molto difficile lasciar andare una persona dopo tutti questi anni di amore intenso. Il consiglio che mi sento di darle è quello di iniziare un percorso psicologico personale, per lavorare sui suoi bisogni e sulle sue consapevolezze.
Le auguro di trovare la serenità.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Nonostante il suo rapporto la faccia star male, è sempre molto difficile lasciar andare una persona dopo tutti questi anni di amore intenso. Il consiglio che mi sento di darle è quello di iniziare un percorso psicologico personale, per lavorare sui suoi bisogni e sulle sue consapevolezze.
Le auguro di trovare la serenità.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno, arriva molto la sofferenza che sta provando. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a chiarire i suoi bisogni, quello che prova e a capire che significati assume questa relazione nelle rispettive famiglie d'origine esplorando anche il contesto più ampio e non solo il legame di coppia. Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Paola Oggioni
Buonasera e grazie per la condivisione, immagino non sia stato facile mettere nero su bianco tutto questo.
Certamente un percorso psicologico individuale può esserti utile per fare più chiarezza e prendere una decisione consapevolmente, qualunque essa sia.
Un funerale dove scegli tu il defunto sarebbe peggio di una relazione come quella che hai descritto? E in che modo ti aspetti che le cose col tuo compagno possano cambiare in futuro?
Mi sembra che tu abbia scelto un'opzione, ma allo stesso tempo stia alimentando i motivi dell'altra.
Restando a disposizione, un saluto e buona serata.
Certamente un percorso psicologico individuale può esserti utile per fare più chiarezza e prendere una decisione consapevolmente, qualunque essa sia.
Un funerale dove scegli tu il defunto sarebbe peggio di una relazione come quella che hai descritto? E in che modo ti aspetti che le cose col tuo compagno possano cambiare in futuro?
Mi sembra che tu abbia scelto un'opzione, ma allo stesso tempo stia alimentando i motivi dell'altra.
Restando a disposizione, un saluto e buona serata.
Carissimo, sento pienamente il peso della tua sofferenza e arriva forte e chiara la confusione che provi in questo momento della tua vita. Sono certa che lasciarti accompagnare in questo percorso di ridefinizione di quello che vuoi realmente ti sarebbe di grande aiuto. Hai tutte le carte in regola per riprendere in mano la tua vita: probabilmente hai soltanto bisogno di capire in che ordine posizionarle, ristabilendo così le tue priorità e dando a te stesso la possibilità di tornare ad essere sereno e aperto ad una relazione solida e sana come la desideri. Non c'è assolutamente nulla di male in questo, anzi.
Se volessi farti accompagnare in questo viaggio di rinascita, ci sono.
Un caro abbraccio.
Se volessi farti accompagnare in questo viaggio di rinascita, ci sono.
Un caro abbraccio.
Buonasera, comprendo la sua sofferenza e anche la fatica di alcune situazioni che ha dovuto affrontare per mantenere questa relazione e in virtù del suo sentimento.
Essendo stata una relazione emotivamente significativa, il suo partner in qualche modo è diventato una sua figura di riferimento dal punto di vista affettivo, di conseguenza è comprensibile che pensare alla chiusura del rapporto evochi dei vissuti abbandonici molto intensi. La difficoltà sta proprio nel gestire la paura di prendere contatto con quelle emozioni, temendo di rimanerne travolti e sopraffatti.
Le suggerirei di rivolgersi ad un professionista per poter condividere questi suoi vissuti emotivi affinché possa trovare uno spazio di ascolto e comprensione. Sarebbe inoltre importante approfondire se la difficoltà a lasciare il suo partner sia da rimandare ad una dipendenza affettiva, la quale ci riporta alla sua storia di attaccamento: ossia alle dinamiche relazionali che ha appreso nel rapporto con i suoi genitori, le quali influenzano significativamente anche la strutturazione dell'immagine di sè e il modo in cui ci si rapporta agli altri anche in età adulta.
Inoltre la solitudine è un'emozione su cui si fa fatica a stare, ma allo stesso tempo lavorare su questo in terapia permette di sviluppare delle risorse fondamentali per imparare a stare nel dolore della perdita (in questo caso di una relazione).
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Essendo stata una relazione emotivamente significativa, il suo partner in qualche modo è diventato una sua figura di riferimento dal punto di vista affettivo, di conseguenza è comprensibile che pensare alla chiusura del rapporto evochi dei vissuti abbandonici molto intensi. La difficoltà sta proprio nel gestire la paura di prendere contatto con quelle emozioni, temendo di rimanerne travolti e sopraffatti.
Le suggerirei di rivolgersi ad un professionista per poter condividere questi suoi vissuti emotivi affinché possa trovare uno spazio di ascolto e comprensione. Sarebbe inoltre importante approfondire se la difficoltà a lasciare il suo partner sia da rimandare ad una dipendenza affettiva, la quale ci riporta alla sua storia di attaccamento: ossia alle dinamiche relazionali che ha appreso nel rapporto con i suoi genitori, le quali influenzano significativamente anche la strutturazione dell'immagine di sè e il modo in cui ci si rapporta agli altri anche in età adulta.
Inoltre la solitudine è un'emozione su cui si fa fatica a stare, ma allo stesso tempo lavorare su questo in terapia permette di sviluppare delle risorse fondamentali per imparare a stare nel dolore della perdita (in questo caso di una relazione).
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Ciao,
Grazie per aver condiviso i tuoi sentimenti e le tue esperienze. Sembra che tu stia attraversando un momento molto complesso e ambivalente nella tua relazione. Capisco che sia difficile prendere decisioni quando ci si trova in una situazione così complicata e coinvolgente.
È normale che dopo una storia lunga e intensa come la vostra, ci sia la paura e l'incertezza di separarsi. È come se stessi affrontando un lutto, perché il cambiamento può essere doloroso, soprattutto quando hai condiviso così tanto con la persona che ami.
La tua ricerca di comprensione e desiderio di essere davvero compreso sono comprensibili e legittimi. È importante che tu ti prenda il tempo di riflettere su cosa sia veramente meglio per te e per il tuo benessere emotivo.
Considerando che il tuo compagno si rifiuta di andare a fare una terapia, potrebbe essere utile che tu cerchi supporto individuale da uno psicologo o uno psicoterapeuta. Questo potrebbe aiutarti a esplorare più a fondo i tuoi sentimenti, le tue preoccupazioni e le tue aspettative riguardo alla relazione. Inoltre, uno psicologo può aiutarti a trovare la forza necessaria per affrontare questa situazione e prendere decisioni più consapevoli riguardo al tuo futuro.
Ti incoraggio a prenderti cura di te stesso, a riflettere su ciò che vuoi davvero e a esplorare il tuo sentire senza giudizio. Prendersi del tempo per capire le proprie emozioni e pensieri è fondamentale per poter fare scelte autentiche e coerenti con i propri valori e bisogni.
Sarò qui per te se desideri approfondire questi temi o hai bisogno di ulteriori informazioni. Ti auguro il meglio per il tuo cammino.
Con affetto,
Ilaria
Grazie per aver condiviso i tuoi sentimenti e le tue esperienze. Sembra che tu stia attraversando un momento molto complesso e ambivalente nella tua relazione. Capisco che sia difficile prendere decisioni quando ci si trova in una situazione così complicata e coinvolgente.
È normale che dopo una storia lunga e intensa come la vostra, ci sia la paura e l'incertezza di separarsi. È come se stessi affrontando un lutto, perché il cambiamento può essere doloroso, soprattutto quando hai condiviso così tanto con la persona che ami.
La tua ricerca di comprensione e desiderio di essere davvero compreso sono comprensibili e legittimi. È importante che tu ti prenda il tempo di riflettere su cosa sia veramente meglio per te e per il tuo benessere emotivo.
Considerando che il tuo compagno si rifiuta di andare a fare una terapia, potrebbe essere utile che tu cerchi supporto individuale da uno psicologo o uno psicoterapeuta. Questo potrebbe aiutarti a esplorare più a fondo i tuoi sentimenti, le tue preoccupazioni e le tue aspettative riguardo alla relazione. Inoltre, uno psicologo può aiutarti a trovare la forza necessaria per affrontare questa situazione e prendere decisioni più consapevoli riguardo al tuo futuro.
Ti incoraggio a prenderti cura di te stesso, a riflettere su ciò che vuoi davvero e a esplorare il tuo sentire senza giudizio. Prendersi del tempo per capire le proprie emozioni e pensieri è fondamentale per poter fare scelte autentiche e coerenti con i propri valori e bisogni.
Sarò qui per te se desideri approfondire questi temi o hai bisogno di ulteriori informazioni. Ti auguro il meglio per il tuo cammino.
Con affetto,
Ilaria
Buongiorno. Innanzitutto la ringrazio per essersi messo in gioco nel parlare di una situazione di coppia non facile.
Per quanto la relazione con il suo compagno duri da tanto tempo e per quanto conosca lui da molto prima, è arrivato ad una situazione di stallo in cui non sa esattamente come muoversi.
Inoltre, in virtù di quanto ha voluto condividere, iniziare un percorso psicologico può essere un'occasione per fare i conti con vissuti e problemi ad oggi difficili da fronteggiare in solitudine.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Per quanto la relazione con il suo compagno duri da tanto tempo e per quanto conosca lui da molto prima, è arrivato ad una situazione di stallo in cui non sa esattamente come muoversi.
Inoltre, in virtù di quanto ha voluto condividere, iniziare un percorso psicologico può essere un'occasione per fare i conti con vissuti e problemi ad oggi difficili da fronteggiare in solitudine.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Gentile utente,
lei intrattiene una relazione di lunga durata con il suo compagno, e vista la giovane età, posso pensare che siate cresciuti insieme. Nei rapporti si cambia e i cambiamenti possono portare a difficoltà e crisi coniugali come la vostra. Ad ogni modo, c'è sempre la possibilità di ricostruire laddove ci sia il desiderio profondo di farlo. Ha detto che per un periodo non vivevate da soli; è ancora presente questa situazione? Se si domanda, dal profondo, "come vedo il mio futuro?", se lo immagina con il suo partner o sente che preferirebbe rimettersi in discussione?
Un caro saluto,
Dott. Gabriele Cocco
lei intrattiene una relazione di lunga durata con il suo compagno, e vista la giovane età, posso pensare che siate cresciuti insieme. Nei rapporti si cambia e i cambiamenti possono portare a difficoltà e crisi coniugali come la vostra. Ad ogni modo, c'è sempre la possibilità di ricostruire laddove ci sia il desiderio profondo di farlo. Ha detto che per un periodo non vivevate da soli; è ancora presente questa situazione? Se si domanda, dal profondo, "come vedo il mio futuro?", se lo immagina con il suo partner o sente che preferirebbe rimettersi in discussione?
Un caro saluto,
Dott. Gabriele Cocco
Caro Utente, innanzitutto vorrei ringraziarla per aver condiviso con noi la sua storia e la sua sofferenza. Quando si tratta di questioni, argomenti psicologici (che si tratti di rapporti sociali, disagi personali, o dei disturbi, autostima, motivazione etc..) dare risposte con così poche informazioni su di una piattaforma web, è difficile. Ognuno di noi è diverso e per comprenderlo fino in fondo bisogna ascoltarlo attentamente e porre le giuste domande.
Detto questo, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo con il quale riesca ad entrare in sintonia e intraprendere un percorso di sostegno o supporto psicologico così da poter indagare a fondo le sue emozioni, i suoi pensieri e il suo modo di percepire sé stesso e il mondo circostante. In questo modo è possibile raggiungere quel benessere che ognuno di noi si merita.
Rimango in attesa per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Linda Trogi
Detto questo, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo con il quale riesca ad entrare in sintonia e intraprendere un percorso di sostegno o supporto psicologico così da poter indagare a fondo le sue emozioni, i suoi pensieri e il suo modo di percepire sé stesso e il mondo circostante. In questo modo è possibile raggiungere quel benessere che ognuno di noi si merita.
Rimango in attesa per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Linda Trogi
Gentile utente. Grazie per aver condiviso la sua situazione. Lei e il suo compagno state insieme da tanto tempo e da quando eravate molto giovani e in questi anni la vostra intimità è stata minata da convivenze "forzate" con i familiari di entrambi. Questo non ha sicuramente aiutato il rapporto. Così come non l'anno aiutato i pensieri di tradimento reciproci. E' legato a lui da importanti sentimenti e per questo fatica a lasciare andare questa storia. Dovrebbe approfondire ciò che vuole veramente lei a livello di relazione e condivisione. La prima cosa da fare è condividere insieme al suo compagno il momento che state attraversando e valutare poi se intraprendere insieme un percorso anche di terapia di coppia. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Buongiorno, la ringrazio per questa condivisione. Credo che lei abbia tutto molto chiaro: ha capito che in questa relazione non si sente bene, ma fa fatica ad affrontare la parte più difficile, cioè quella della separazione. Ha detto bene quando ha scritto che si tratta di un lutto, "un funerale in cui scelgo io chi è il defunto": è proprio un lutto, a tutti gli effetti, ma tralascia un dettaglio importante. Lasciando andare una parte di sè, quella parte che è stata innamorata di questa persona e che ora fa tanta fatica a lasciarla, fa spazio ad altre parti di sè che le chiedono di cercare una relazione più
adeguata, in cui possa sentirsi appagato, compreso, amato. Ha raggiunto la consapevolezza che questa relazione non le dà quello che cerca: ora ha bisogno di fare spazio affinchè possa trovare quello di cui ha bisogno. In questa fase così delicata spesso chiedere il supporto di un professionista può facilitare il processo di elaborazione del lutto. Ad ogni lutto segue una nuova nascita, non lo dimentichi. Se ha bisogno di ulteriore supporto o chiarimenti resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
adeguata, in cui possa sentirsi appagato, compreso, amato. Ha raggiunto la consapevolezza che questa relazione non le dà quello che cerca: ora ha bisogno di fare spazio affinchè possa trovare quello di cui ha bisogno. In questa fase così delicata spesso chiedere il supporto di un professionista può facilitare il processo di elaborazione del lutto. Ad ogni lutto segue una nuova nascita, non lo dimentichi. Se ha bisogno di ulteriore supporto o chiarimenti resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Gentile utente, innanzitutto, grazie per aver condiviso la tua storia. Da quello che racconti, emerge una situazione molto complessa, piena di sfumature emotive e legami profondi. È chiaro che tu provi sentimenti intensi e contrastanti, e che questi stiano creando una notevole confusione dentro di te.
Da una parte, descrivi un legame fortissimo con il tuo compagno, qualcosa che vi ha uniti per quasi un decennio, durante il quale avete affrontato sfide insieme e superato pregiudizi e difficoltà. Dall'altra parte, però, sento la tua frustrazione crescente, la mancanza di comprensione, il peso di una relazione che sembra toglierti energie vitali invece di nutrirle.
Uno degli aspetti più rilevanti è il conflitto interno che vivi: da un lato, c'è la sensazione di essere intrappolato in una dinamica disfunzionale, dove non ti senti compreso, né libero di esprimere i tuoi desideri e i tuoi bisogni. Dall'altro, il dolore che provi anche solo a immaginare una separazione, quasi come se rompere questo legame fosse un lutto, una perdita irrimediabile.
Quando si crea una simile ambivalenza, dove il bisogno di libertà e la paura di perdere convivono, è normale sentirsi paralizzati. Separarsi da qualcuno che è stato una parte centrale della propria vita può sembrare devastante, ma a volte restare in una relazione che non ci fa più stare bene può essere altrettanto doloroso.
Una cosa che colpisce è il senso di "perdita di sé" che sembra emergere dalla tua descrizione. Hai parlato di come, nel corso degli anni, la casa non ti è sembrata più tua, e il tuo rapporto con la sessualità è diventato confuso e difficile. Questi sono segnali che forse la tua identità, i tuoi desideri e i tuoi bisogni sono stati messi in secondo piano per molto tempo.
Il fatto che il tuo compagno rifiuti di affrontare insieme una terapia è un altro elemento importante. Spesso, la terapia di coppia può offrire un contesto sicuro dove esplorare i conflitti e trovare nuove modalità di comunicazione. Il suo rifiuto, tuttavia, non deve bloccare il tuo percorso personale. Può essere utile per te iniziare un percorso di terapia individuale, per comprendere meglio cosa desideri veramente e per ritrovare la forza necessaria a prendere decisioni consapevoli.
Alla fine, il tema centrale sembra essere: cosa desideri davvero per te stesso? Stai continuando a vivere questa relazione per amore o per paura di quello che succederebbe se finisse? Sei legato a questa persona perché nutre parti di te, o perché hai paura di affrontare il futuro da solo?
È normale provare dolore, incertezza e paura di fronte alla possibilità di una separazione, soprattutto quando il legame è così lungo e intenso. Ma a volte, lasciare andare qualcosa che non ci nutre più può aprire la porta a una nuova fase della vita, dove possiamo ritrovare noi stessi e costruire un nuovo equilibrio.
Credo che il prossimo passo importante per te sia esplorare queste domande con profondità, senza fretta, ma con la consapevolezza che meriti di vivere una vita in cui ti senti compreso, rispettato e pienamente te stesso.
Se hai bisogno di continuare a riflettere su questi aspetti, potresti considerare un percorso di supporto psicologico individuale, che potrebbe aiutarti a chiarire i tuoi sentimenti e a capire quale direzione prendere.
Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico
Da una parte, descrivi un legame fortissimo con il tuo compagno, qualcosa che vi ha uniti per quasi un decennio, durante il quale avete affrontato sfide insieme e superato pregiudizi e difficoltà. Dall'altra parte, però, sento la tua frustrazione crescente, la mancanza di comprensione, il peso di una relazione che sembra toglierti energie vitali invece di nutrirle.
Uno degli aspetti più rilevanti è il conflitto interno che vivi: da un lato, c'è la sensazione di essere intrappolato in una dinamica disfunzionale, dove non ti senti compreso, né libero di esprimere i tuoi desideri e i tuoi bisogni. Dall'altro, il dolore che provi anche solo a immaginare una separazione, quasi come se rompere questo legame fosse un lutto, una perdita irrimediabile.
Quando si crea una simile ambivalenza, dove il bisogno di libertà e la paura di perdere convivono, è normale sentirsi paralizzati. Separarsi da qualcuno che è stato una parte centrale della propria vita può sembrare devastante, ma a volte restare in una relazione che non ci fa più stare bene può essere altrettanto doloroso.
Una cosa che colpisce è il senso di "perdita di sé" che sembra emergere dalla tua descrizione. Hai parlato di come, nel corso degli anni, la casa non ti è sembrata più tua, e il tuo rapporto con la sessualità è diventato confuso e difficile. Questi sono segnali che forse la tua identità, i tuoi desideri e i tuoi bisogni sono stati messi in secondo piano per molto tempo.
Il fatto che il tuo compagno rifiuti di affrontare insieme una terapia è un altro elemento importante. Spesso, la terapia di coppia può offrire un contesto sicuro dove esplorare i conflitti e trovare nuove modalità di comunicazione. Il suo rifiuto, tuttavia, non deve bloccare il tuo percorso personale. Può essere utile per te iniziare un percorso di terapia individuale, per comprendere meglio cosa desideri veramente e per ritrovare la forza necessaria a prendere decisioni consapevoli.
Alla fine, il tema centrale sembra essere: cosa desideri davvero per te stesso? Stai continuando a vivere questa relazione per amore o per paura di quello che succederebbe se finisse? Sei legato a questa persona perché nutre parti di te, o perché hai paura di affrontare il futuro da solo?
È normale provare dolore, incertezza e paura di fronte alla possibilità di una separazione, soprattutto quando il legame è così lungo e intenso. Ma a volte, lasciare andare qualcosa che non ci nutre più può aprire la porta a una nuova fase della vita, dove possiamo ritrovare noi stessi e costruire un nuovo equilibrio.
Credo che il prossimo passo importante per te sia esplorare queste domande con profondità, senza fretta, ma con la consapevolezza che meriti di vivere una vita in cui ti senti compreso, rispettato e pienamente te stesso.
Se hai bisogno di continuare a riflettere su questi aspetti, potresti considerare un percorso di supporto psicologico individuale, che potrebbe aiutarti a chiarire i tuoi sentimenti e a capire quale direzione prendere.
Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico
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