Salve, Sono un ragazzo di 27 anni di roma che nel gennaio 2019 ha subito un infortunio a piede e ca

8 risposte
Salve,
Sono un ragazzo di 27 anni di roma che nel gennaio 2019 ha subito un infortunio a piede e caviglia praticando sport da combattimento. Premetto che ho subito due distorsioni alla caviglia SX e l'ultima mi ha causato non pochi problemi che, tutt'oggi, ancora non riesco a risolvere dopo 1 anno e mezzo. A infortunio avvenuto non capendo cosa mi affliggesse tanto dolore a piede e caviglia ho eseguito prima una rx (negativa), poi una ecografia (negativa a parte una tendinite i flessori delle dita del piede) e per ultimo una rmn che mi ha dato il verdetto: edema della spongiosa ossea dal II al IV metatarso incluso malleolo peronale.
Tutto ciò mi ha portato ad una deambulazione totalmente errata caricando tutto sul II metatarso del piede SX e sul III metatarso del piede opposto (come si evince poi dall'esame barapodometrico che eseguii successivamente).
Metatarsalgia a non finire e sensazione di un "sassolino" o "pallina" sotto il II metatarso che quale NON RISULTA nulla di evidente dagli esame sopra riferiti. Affidatomi ad un ortopedico per la questione edema osseo eseguendo una terapia farmacologica a base di difosfonal intra-muscolo per 4 mesi, mi sono ritrovato costretto a cambiare una decina tra fisioterapisti ed osteopati di Roma, avendo eseguito le più varie terapie tra cui ultrasuoni, tecar, laser, onde d'urto e magneto terapia e avendo sborsato MIGLIAIA di € mi ritrovo tutt'oggi con fitte sul dorso SX non appena accingo a correre o saltare, la deambulazione è pessima in quanto avverto costantemente di sovraccaricare II metatarso piede SX e II piede DX, notando la costante presenza di questa "pallina" (addensamento fasciale?) che tutt'oggi ancora non si sa cosa è e avendo costanti tendinite peronee e achillee arto SX e, stando in punta di piedi avverto come se II e III metatarso del piede SX toccassero di più terra rispetto gli altri, nonostante le RX siano negative per un eventuale cedimento metatarsale. Mi sento costantemente in postura errata e allo specchio si evince davvero tanto la rotazione di bacino e i compensi assunti anche al livello del piede. Avverto sempre una sorta di "BLOCCO" a livello del collo del piede e della caviglia che puntualmente "sblocco" con il classico "clack" facendo auto-manovre di torsione piede e caviglia. Sono un caso clinico e lo riconosco, ma nessuno mai dei professionisti a cui mi sono rivolto ha preso in considerazione un riequilibrio posturale globale. Chiedo consigli perché, da sportivo RADICALE non ne posso più di questa situazione, senza poter né più correre né più saltare, sono arrabbiato quanto deluso per la poca considerazione di ogni singolo professionista a cui mi sono rivolto, avendo trattato il mio caso (esposto con questa precisione) come uno dei tanti pazienti di passaggio, con una superficialità disarmante. Non mi sono mai trovato in una situazione simile, infortuni ne ho avuti e anche parecchi, nessuno mi ha causato mai problemi a tal punto di non capire come risolverli.
Buongiorno. Capisco perfettamente la sua frustrazione ed ha perfettamente ragione. Il problema vedo che nelle terapie eseguite ha sempre “subito” dei trattamenti, ricevendo terapie passive che aimè sono supportate da poche evidenze scientifiche nonostante siano rinomate e molto sponsorizzate. Ci troviamo sicuramente di fronte ad una condizione di dolore cronico (dove per cronico intendiamo oltre i 3 mesi). Semplifico molto quello che sto per dire per ovvi motivi, ma quando ci troviamo in queste condizioni è ovvio che il sistema dolore che non è nient altro che un sistema di allarme è da resettare perché continua a segnalare dolore anche quando clinicamente non c’è nulla per cui dovrebbe. È una condizione patologica che si ritrova spesso in molte lombalgia. La terapia migliore è quella manuale associata ad esercizi specifici. Nel suo caso il movimento plasmato ad personam su di lei è la chiave per uscire da questa situazione. Aggiungo inoltre che questo stato (giustificato) di stress e frustrazione non fanno altro che aumentare il volume di questo dolore. Le consiglio di rivolgersi ad un fisioterapista che utilizza un metodo basato sulle evidenze scientifiche e non che si affidi solo ai macchinari. Un caro saluto

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Buongiorno, concordo completamente con il collega. Cerchi un fisioterapista specializzato in disturbi muscolo-scheletrici, che sappia ascoltare la sua storia clinica e che imposti un percorso con degli obiettivi comuni, basato sull'esercizio. Vedrà che lavorando con la gestione graduale del carico e con tecniche per la riduzione del dolore riuscirà a riprendere pian piano il livello di attività fisica precedente. Saluti
Salve, le consiglio di affidarsi a terapisti che in primis agiscano a livello manuale e con trattamenti concreti piuttosto che sottoporla nuovamente a terapie strumentali. Magari reindirizzare il fisico e il segmento in questione cioè il piede al recupero del gesto atletico e della resistenza muscolare che nello sport è necessaria. Il percorso deve essere mirato all'approccio globale.. quindi lavorare anche sul bacino e sulle altre componenti struttursli che possono alterare la postura e di conseguenza lo scarico sugli arti inferiori.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento o consulto.
Cordiali Saluti
Salve, i ripetuti traumi riferiti e il perdurare della sintomatologia dolorosa nel tempo hanno sicuramente provocato uno squilibrio posturale che, non corretto, ha avuto tempo di consolidarsi.
Occorre un’accurata valutazione non solo della biomeccanica del distretto interessato ma anche della postura nella sua globalità, valutando l’eventuale presenza di tensioni e asimmetrie anche in zone distanti da quella sintomatica.
Il trattamento dovrà quindi prevedere il recupero progressivo della funzionalità tramite esercizi mirati, utilizzo di tecniche di terapia manuale per il trattamento delle problematiche locali e trattamenti di rieducazione posturale globale.
Cordiali saluti.
Capisco i suoi problemi e purtroppo non è il primo caso che incontro. Come hanno detto i colleghi, il fatto che lei abbia "subito" le terapie, è una costante che la scoraggia. Prima di tutto valuterei la sua postura e inizierei una rieducazione posturale (con metodo Mézières o Souchard), esercizi attivi di propriocezione abbinati a terapia manuale. Resto a sua disposizione, un saluto.
salve, capisco la sua situazione...mi è capitato molte volte di prendere in cura pazienti che hanno avuto precedenti trattamenti osteopatici e o fisioterapici senza trarre benefici. fortunatamente sono riuscita ad aiutarli e a migliorare la loro condizione. se vuole può contattarmi, sperando di esserle d'aiuto.
Salve,visto che le ha provate tutte senza grandi risultati provi con un plantare.Casomai rifaccia anche l'esame baropodometrico.
Cordiali saluti.
Buonasera
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie

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