Salve, Sono un ragazzo di 26. È da qualche mese che ho iniziato un percorso psichiatrico con l a

16 risposte
Salve,
Sono un ragazzo di 26.
È da qualche mese che ho iniziato un percorso psichiatrico con l assunzione di ansiolitici e antidepressivi.. Tutto questo è dovuto al fatto che ho accumulato tanto stress per una serie di cose sia familiari sia lavorative e sia sentimentali.. Tutt ora prendo il prazene, levopraid e elopram in quantità minime.. Ho notato che quando cerco di dormire mi si addormenta la mano sinistra per un po' e che quando cerco di dormire a occhi chiusi mi passano davanti ricordi della mia vita che neanche ricordavo... E poi come se cercassi di controllare il respiro o il cuore... É normale tutto ciò.. Noj dovrebbe accadere se sono sotto ansiolitici giusto? Inizierò la cura psicoterapeutica tra uj mese ma volevo sapere se mi devo preoccupare o devo andare da un neurologo..
Buonasera, fa bene ad iniziare una psicoterapia è sempre consigliabile associarla ai farmaci. Questi sintomi che ha esposto non sono da sottovalutare possono essere degli effetti collaterali, soprattutto se non li ha mai avvertiti prima di prendere i farmaci. Le consiglio di recarsi dallo psichiatra che le ha dato i farmaci lui saprà gestire le dosi che variano da soggetto a soggetto e per lei possono essere troppo elevate.

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Sicuramente le consiglio di tirnare dall psichiatra per una valutazione dei dosaggi.
Poi vedrà che con la psicoterapia riuscirà a comprendere l’origine dei suoi disturbi e di conseguenza a gestire la sua vita in modo migliore
Buongiorno. intanto vorrei,se possibile, rassicurarla sul percorso che ha deciso di intraprendere per "liberarsi"dallo stress. Un percorso Psicoterapeutico associato ad un sostegno farmacologico potenzieranno gli effetti positivi sul suo benessere psicologico.
Riguardo ai suoi sintomi potrebbe tornare dal suo Psichiatra e comunicargli la situazione.
Con la psicoterapia potrà andare ad analizzare le cause del suo malessere e trasformare radicalmente la sua vita. Cordiali Saluti.
Gli ansiolitici e altri farmaci psicotropi hanno la funzione di tenere sotto controllo i sintomi, ma non risolvono i problemi di fondo, che comunque affiorano costantemente. Anche i ricordi dell’infanzia che emergono quando sta a occhi chiusi sono il segno di qualcosa che preme dentro e ha bisogno di trovare una via d’uscita. Attraverso il dialogo con uno/una psicoterapeuta di fiducia riuscirà sicuramente a superare questo momento difficile.
Cordiali saluti
Adriana Roncella
Buona sera, i passi da lei compiuti fino ad ora per fronteggiare il suo disagio sono quelli giusti, ha fatto benissimo a rivolgersi a dei professionisti che la guideranno nel suo percorso. Per quanto riguarda la psicoterapia vedrà che la aiuterà a fare chiarezza relativamente ai problemi di cui ha accennato, la aiuterà a conoscersi meglio e soprattutto a volersi bene. Per tutto ciò che riguarda i farmaci e il dosaggio si affidi allo psichiatra esponendole tutti i suoi dubbi.
Cordialmente.
Dott.ssa Alessandra Biondi
Salve, sicuramente vedrà maggiore giovamento e serenità dopo l'inizio della psicoterapia, nel frattempo comunichi al suo psichiatra tutte le novità della sintomatologia in modo da calibrare al meglio il trattamento farmacologico.
Cordialmente
Non ritengo necessario rivolgersi dal neurologo, in quanto lo psichiatra è la figura più idonea a gestire questi problemi insieme allo psicoterapeuta. Inutile mettere troppa carne sul fuoco. Si tratta soltanto di adattare le loro azioni al suo caso specifico e questo credo che lo possano fare bene. Da parte sua occorre soltanto avere fiducia e attenersi a quanto da loro prescritto. Diversamente, nel caso in cui lei avesse dei dubbi sulle capacità di coloro da cui viene seguito, tutto diventerebbe più difficile. Cordialità
La cura psicoterapeutica le servirà anche ad apprendere strategie per affrontare la sintomatologia che ha descritto. Se le interessa tenga presente che il Levopraid aumenta l'appetito. Non capisco i "dosaggi bassissimi' e si ricordi di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno.
Buongiorno,
direi di no. Non c’è motivo di preoccuparsi. I farmaci che assume leniscono l’ansia ma non si tratta di una cura.
Immagino possa iniziare la psicoterapia a settembre e che per questo motivo il medico l’abbia supportata con una blanda dose di farmaci. Blanda per favorire il lavoro psichico. I suoi ricordi, le reveriè (sogni ad occhi aperti) possono indicare che lei già si sta preparando al percorso che ha deciso di intraprendere. Il suo inconscio sta probabilmente disegnando la mappa che potrà condurla, una volta iniziata la psicoterapia, a scoprire e dissotterrare i conflitti e/o traumi di cui i sintomi attuali sono degli utili indicatori.
Buongiorno, i farmaci che sta prendendo per la sintomatologia che ha descritto sono utili purchè siano somministrati a dosaggio adeguato. Se il dosaggio è basso bisogna che si rivolga ad uno psichiatra per stabilire quello giusto.
Buongiorno, per quanto riguarda i farmaci si affidi agli psichiatri che le hanno risposto e a colui che le ha prescritto le medicine che prende. Mi permetto di consigliarle di iniziare il suo percorso psicoterapico perchè il farmaco aiuta a tenere il sintomo sotto controllo ma se la sua psiche sta cercando di comunicarle qualcosa, sarà attraverso una terapia che riuscirà a capire cosa cambiare per stare meglio definitivamente.
Arrivederci
Buonasera,è provato scientificamente che per alcune patologie in particolar modo la depressione l'abbinata psicoterapia e psicofarmacologia è molto efficace. Con una psicoterapia di tipo cognitivo e comportamentale potrà sicuramente apprendere delle strategie di fronteggiamento sia dell'ansia che dello stress.
Cordialità Angela Stella
L'inizio di una psicoterapia associata al trattamento farmacologico completa il suo percorso di cura che sarà più efficace nel superamento dei sintomi ma soprattutto riguardo le motivazioni che sono alla base dell'ansia e della depressione.
Comunichi al suo psichiatra i disturbi che lei cita in quanto possibili effetti collaterali.
Cordiali saluti
Buon giorno, devo dire che ha descritto molto bene la situazione. La ringrazio per la precisione nei dettagli. Mi permetto di dirle di non preoccuparsi e di rivolgersi a un terapeuta come ha deciso di fare. Potrete andare insieme alla ricerca delle origini del suo malessere e ricercare possibili strategia di cura che sono spesso ritrovabili e riconducibili al rinforzo dell'Io. Il farmaco spesso viene vissuto come aiuto ma è un qualcosa di nuovo al quale non siamo abituati e talvolta possono avvenire delle autosuggestioni. Come affermato il farmaco è momentaneo e va affiancato a un accurato lavoro psicoterapico. Le auguro di raggiungere il benessere psico-fisico che desidera. Cordialmente Gian Piero Grandi
Buongiorno,
che diagnosi Le è stata fatta?
Saluti
Salve, i sintomi di cui parla potrebbero essere degli effetti collaterali per cui è bene che li riferisca allo Psichiatra di riferimento così da essere rassicurato su dosaggio e non pericolosità di tali effetti. Quei ricordi che emergono, appena prima di addormentarsi, indicano che la sua psiche, aiutata dal farmaco, inizia a far riaffiorare ciò che poi sarà preziosissimo portare in Psicoterapia al fine di comprendere, e superare, tutto ciò che l'ha portata ad accumulare i troppi stress. In bocca al lupo. Saluti Olimpia Miraglia

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