Salve, sono un ragazzo di 26 anni. Scrivo perché ho notato che mi capita un "fenomeno" ogni tanto. M

18 risposte
Salve, sono un ragazzo di 26 anni. Scrivo perché ho notato che mi capita un "fenomeno" ogni tanto. Mi capita di sentirmi "sovraccaricato" dalle emozioni positive. Sto così bene da stare male. Mi succede soprattutto quando in un giorno ho più interazioni sociali soddisfacenti (premetto che fatico a socializzare). Ad esempio, torno dall'uni dopo una giornata di ottime (per me) interazioni con i colleghi, mi sento bene e carico ma poi mi sento "sovraccarico". Ciò accade meno spesso per le emozioni positive di diversa origine (successi nello studio ecc). Sono arrivato a preferire i periodi "medi", in cui non sto male ma in cui non vivo neppure chissà quali eccessi emotivi in positivo. Che ne pensate?
Salve, grazie della sua condivisione. Ha descritto con molta precisione il "fenomeno" Da quanto le succede? Andrebbe indagato maggiormente. Visto che questo sovraccarico alla fine dal tanto star bene finisce per farla stare male, le suggerisco un colloquio con uno/una psicoterapeuta per un approfondimento e un eventuale percorso. La saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni

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Sembra che il sovraccarico sia associato ad una grande dispersione di energie mentali e fisiche nell' atto sociale. Sembra che sia preoccupato in realtà del giudizio degli altri e che le sue interazioni si carichino di grandi aspettative sull esito positivo di come e" stato percepito e considerato. Consiglio un chiarimento e approfondimento su tutti quegli aspetti legati alla preoccupazione sull propria immagine di sé. Con l approccio EMDR si va all origine di tali preoccupazioni che poggiano su una qualche convinzione negativa di sé stesso come il non sentirsi all' altezza , o adeguato o capace e per cui impegna molte risorse per scongiurare questa autopercezione.
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Salve, sembra che in qualche modo le manchi un sistema di contenimento e filtraggio della componente emotiva.
Questo può essere dovuto a diversi fattori che vanno dai neurotrasmettitori fino all’investimento che fa sulle emozioni stesse.
In ogni caso lei entra sotto stress.
Le suggerisco di seguire un percorso di mindfulness modulo specifico per lo stress MBSR, che le possa ridare quell’aglio che sembra non poter trovare.
Saluti, dott.ssa Petralli
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Salve,

Quello che descrive potrebbe indicare una difficoltà a gestire l'intensità delle emozioni positive. Questo fenomeno può essere collegato a una sensibilità emotiva elevata o a una risposta di sovraccarico emotivo quando le esperienze superano una certa soglia di stimolo. Una terapia psicologica breve strategica potrebbe aiutarla a esplorare queste reazioni e a sviluppare strategie per gestire meglio le emozioni intense. Questo approccio potrebbe anche supportarla nel trovare un equilibrio che le permetta di vivere le esperienze positive senza sentirsi sopraffatto.

Cordiali saluti,
Dott. Michele Scala
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Gentile utente, la descrizione del fenomeno che sente è stata molto precisa. Tuttavia sarebbe importante approfondire alcuni elementi per comprenderne le profonde origini. MI sento di aggiungere che ogni emozione se provata in modo molto intenso può recare malessere al soggetto. Pertanto comprendere come regolare le sue emozioni e poterci stare a contatto nel modo più funzionale possibile per lei, potrebbe essere importante. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Sembra che le interazione "positive" portino con sé un carico di stress (forse per un temuto esito "negativo"?!) che a fine giornata risulta stancante. Sembra anche che queste interazione portino con sé una dose di paura e di giudizio e forse può essere qui la fonte delle fatica.
Credo sia fuorviante dividere i contatti con le persone tra positivi e negativi; e che questa divisione sia figlia solo della paura e dell'ansia.
Un riconsiderare il proprio rapporto col mondo e con gli altri essendo più in contatto con i propri bisogni (e le proprie legittime paure) credo potrà far scorrere quel poco di energia in più per permettere alla rigidità di lasciare il posto alla spontaneità.
un saluto e in bocca al lupo
Buongiorno, indagherei con l'aiuto di uno/una psicoterapeuta per capirne la causa. Il sintomo potrebbe nascere da vari fattori, che afferiscono alla sua infanzia (stile di attaccamento), oppure alla struttura del suo sistema nervoso (in caso di neurodivergenza), oppure ad esperienze relazionali disfunzionali. Per affrontare il sovraccarico emotivo dovuto ad ambiti sociali, può esserci in ogni caso d'aiuto una tecnica chiamata "contabilità energetica". Le consiglio di affrontare il problema con l'aiuto di un professionista. Mi rendo disponibile, anche on line. Un cordiale saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Il dubbio è di essere ipomane? Improbabile pare più una persona entusiasta con una quotidianità da arricchire, difficile da dire così, parliamone
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Gentile utente, sarebbe interessante capire quando raggiunge questo sovraccarico che dal suo racconto sembra provocare in lei un disagio, come se essere troppo "positivo" fosse per lei un problema. Le consiglio di iniziare un percorso terapeutico per capire cosa le impedisce di essere "positivo". Cordialità dott. Gaetano Marino
Caro utente bisognerebbe avere più elementi , c’è la necessità di approfondire e ripercorrere la sua storia . Ad esempio ha detto che fatica a socializzare per cui il “sovraccarico” , come lo descrive lei , potrebbe essere la conseguenza.
Le consiglio comunque di intraprendere un percorso psicologico e valutare una psicoterapia
Saluti
Buonasera e grazie per il suo quesito. Credo che quello che descrive possa essere compatibile con una tendenza all'introversione (di cui lei accenna), con la conseguente necessità di rielaborare e riflettere su avvenimenti, scambi relazionali della quotidianità, fino ad una sensazione di "cortocircuito". Credo una psicoterapia possa aiutarla a conoscere meglio se stesso, le proprie caratteristiche, al fine di vivere con maggiore serenità la sua esistenza, senza dover, in fondo, sperare di non provare emozioni troppo positive.
Gentile utente di mio dottore,

la situazione che qui descrive andrebbe meglio esplorata all'interno di uno spazio di ascolto più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Si affidi quanti prima ad uno specialista, potrà aiutarla a troverà le risposte che cerca e con il tempo ad uscire dalla morsa del suo fastidio.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentilissimo, grazie per la condivisione! capisco la situazione che descrive, e talvolta "ci stupiamo" del fatto che tante emozioni positive possano in realtà farci stare male. Credo che possa essere per lei importante intraprendere un percorso di terapia, in modo da individuare delle strategie funzionali rispetto alla sua gestione emotiva che talvolta sembra essere faticosa da quello che riporta.
Resto a disposizione!
AV
Buongiorno,
grazie per aver scritto. Il suggerimento è di rivolgersi a un professionista per indagare pivprecisamente quanto riporta e calzare eventualmente un intervento mirato.
Saluti
Buongiorno gentile utente, capisco perfettamente la sua sensazione, sembra strano sentirsi così per una intensità di emozioni positive, ma è del tutto naturale perché anche nella positività c’è la paura che queste esperienze possano finire o addirittura trasformarsi.
A questo proposito le consiglio di cominciare un percorso di psicoterapia che possa aiutarla ad accettare le sue emozioni così come sono, invece di evitarle o reprimerle. Se vuole sono disponibile per un colloquio conoscitivo anche online.
Dedichi del tempo a se stesso. Un caro saluto dottssa Cristina Sinno
Gentile Amico,
tanto le emozioni negative che positive devono essere "regolate", altrimenti possono diventare un problema. Così come si può imparare a prendersi cura degli stati "down" (tristezza, ansia etc..) così è possibile comprendere meglio come prenderci cura deli stati "up".
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta: potrà coltivare una vita piena in cui saper godere ed apprezzare le cose belle che le accadono.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Siamo tutti più capaci di star male che di star bene. A quello ci dobbiamo abituare. Riconosce di fare fatica a socializzare, ne deduco che finora le sue interazioni sono state poche e poco significative. Si "spratichisca", faccia esercizio, si abitui e starà bene, limitando lo star male a quando qualcosa non andrà per il verso giusto.

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