Salve, sono un ragazzo di 26 anni. A breve mi approccerò al mondo del lavoro e sono preoccupato perc

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Salve, sono un ragazzo di 26 anni. A breve mi approccerò al mondo del lavoro e sono preoccupato perché soffro di disturbi di ansia e lieve depressione con pensieri negativi e ossessivi. Ho fatto uso per più di 3 anni di Sertralina 50 mg. L'ho sospesa un mese fa perché mi causava disfunzione erettile e sinceramente mi ero stancato. Ma i problemi si sono ripresentati. Vorrei un consiglio su come regolarmi e anche un consiglio su qualche psicotetapeuta che operi su Milano e mi aiuti a risolvere definitivamente questi problemi.
Grazie infinite
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
per quanto riguarda il farmaco, credo sia meglio rivolgersi al proprio medico, figura professionale più competente in materia.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
In bocca al lupo per tutto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, i farmaci per quanto utili sui sintomi non risolvono ciò che li genera. Per poter affrontare cosa sta alla base dei suoi sintomi è necessario un percorso di psicoterapia. Solo così potrà comprendere cosa nella sua esistenza mantiene questa condizione emotiva impedendole una vita serena. I sintomi non provengono mai dal nulla ma dalla sua esperienza concreta di vita.
Se ha bisogno intanto di un primo colloquio, rimango a disposizione anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera,
non so se ho ben compreso, ha sospeso il farmaco che assumeva di sua spontanea volontà? Chi glielo aveva prescritto?
Sono domande importanti perché gli psicofarmaci, qualunque essi siano, vanno sempre supervisionati da uno specialista (psichiatra). L'effetto collaterale della disfunzione erettile è estremamente fastidioso, ma potrebbe chiedere un farmaco alternativo che non da tali effetti.
Ritengo altresì che gli psicofarmaci (i quali agiscono sui sintomi) debbano sempre essere associati ad un percorso più prettamente psicologico (che possa agire sulle motivazioni per cui i sintomi si presentano).
Per quanto riguarda un professionista che possa seguirla in presenza, purtroppo non saprei indicarglielo nella sua città. Sarei però disponibile per una consulenza online.

Gianpaolo Bocci
Buonasera,capisco che l antidepressivo oltre ad avere collaterali,non è la soluzione esaustiva Considerata la sua situazione emotiva ansioso-depressiva credo che sia fondamentale avvicinarsi alla comprensione della sua sintomatologia attraverso un percorso psicologico mirato.Resto a disposizione dottoressa Luciana Harari
Gentile utente, i farmaci, come già segnalato dai colleghi, sono utili per gestire la parte sintomatologica quando crea forte disagio. Le consiglierei di rivolgersi ad uno psichiatra per impostare una terapia farmacologica più adeguata a lei e ai suoi bisogni, e allo stesso tempo rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta con cui intraprendere un percorso per esplorare insieme il suo vissuto e la radice del problema. Resto a disposizione, un caro saluto
Sconsigliabile sospendere terapia farmacologica senza consultare lo psichiatra di riferimento. E' opportuno che chieda una valutazione psicodiagnostica e un piano psicoterapeutico. Può ascoltare il Podcast Le Stanze Della Paura , disponibile gratuitamente su Google e Spotify e seguire le pagine Facebook e Instagram . Troverà molte informazioni sui disturbi d'ansia e anche strumenti per gestire stati di tensione psico fisica. Buona serata. Bruno Ramondetti
Ciao,

ti do del tu perché ho solo qualche anno in più di te. Mi sembra di capire che hai sofferto di ansia, considerando che hai preso quel farmaco in passato. Comprendo il tuo pensiero in riferimento alla tua prossima esperienza di vita che per te è nuova. È importante intraprendere un percorso psicologico che possa esserti di aiuto in questa fase di transizione. Resto a disposizione in remoto.

Dott. Riccardo Scalcinati
Gentile utente, i farmaci inibitori selettivi del reuptake della serotonina possono dare effetti collaterali nella sfera sessuale: tra gli effetti collaterali più frequenti vi è l'allungamento dei tempi di orgasmo, e in alcuni casi un significativa riduzione della libido (può anche esserci disfunzione erettile). La problematica che ci riporta necessita, a mio avviso, di un intervento congiunta da parte del medico-psichiatra prescrivente e di un sessuologo.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno,
Concordo con i colleghi nella prospettiva di richiedere un consulto al medico che aveva prescritto la terapia farmacologica condividendo con il professionista la sua difficoltà nell’aver notato cambiamenti dal punto di vista sessuale. Non è mai consigliata l’interruzione in autonomia di qualsiasi psicofarmaco.
Credo inoltre i farmaci da soli non siano efficaci nella comprensione e risoluzione delle cause sottostanti i sintomi, tendono ad alleviare i sintomi nel breve termine se non associati ad una percorso di terapia.
Per il trattamento dei disturbi ansioso-delpressivi le consiglio di intraprendere una terapia cognitivo-comportamentale (ad oggi si è dimostrata scientificamente efficace nella cura e nel trattamento della maggior parte dei disturbi d’ansia e di depressione).
Soprattutto in questa fase di cambiamento e transizione verso il lavoro avere un supporto e uno spazio d’ascolto e di lavoro terapeutico potrebbe essere importante e di gran miglioramento per la sua vita.
Rimango a sua disposizione anche in modalitá online.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessia Malaguti
Gentile utente di mio dottore,

per combattere efficacemente un disturbo ansioso/depressivo è innanzi tutto importante riconoscere il problema per quello che è e non come un vizio di carattere o una forma di debolezza. Le sindromi ansioso/depressive presentano dei sintomi tipici. Chi ne è affetto vive un profondo senso di disagio, di tristezza profonda e di scarsa o nessuna fiducia nei confronti del futuro, quello che sta accadendo appunto a lei in questo momento. Per curare la depressione è importante farsi seguire da un medico specialista in psichiatria ed uno psicologo/psicoterapeuta. Il trattamento prevede l’eventuale prescrizione di farmaci, un percorso di psicoterapia o entrambi. Visto anche il momento di vita assai complesso che sta attraversando la invito a non perdere altro tempo e a contattare quanto prima uno specialista. Per cercare uno specialista nella zona di Milano, adotti gli appositi filtri mediante il portale di mio dottore, riuscirà a trovare il professionista giusto per lei.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
è raccomandato in questo caso un percorso personale per affrontare le sue difficoltà, il farmaco può aiutare a contenere la sintomatologia ma se non risolve la causa ne avrà spesso bisogno.
Gentile utente, sul portale può trovare vari nominativi di teraeput* espert*. Per quanto riguarda il farmaco, consiglio un consulto con il medico che glie lo aveva prescritto all'epoca per valutare come procedere! Un caro saluto
Caro ragazzo, i problemi con l'ansia sono molto frequenti e con un piccolo aiuto (psicoterapeutico) possono rientrare perché è possibile imparare a gestire l'ansia, a comprendere il significato e a vivere in modo più sereno quelle situazioni con cui finora abbiamo fatto fatica. Questo è possibile con la psicoterapia.
Quindi ti consiglio d'intraprendere questa percorso. Gli psicofarmaci vanno bene per tamponare temporaneamente una situazione di difficoltà ma come lei ha  notato, i problemi si ripresentano.
Io lavoro a Milano, zona City Life, quindi mi può contattare quando vuole per un primo incontro conoscitivo. 
Puoi consultare pure la mia pagina web.
Cordiali saluti
Minerva Medina
Deve innanzitutto fare un consulto psichiatrico. vero che questo tipo di farmaci possono causare effetti collaterali in ambito sessuale, ma parlandone con il suo psichiatra può trovare un altro farmaco più adatto. Per la psicoterapia resto a disposizione on line. Grazie
Salve, la ringrazio della tua condivisione. Mi dispiace molto della situazione, capisco che non è semplice.
Un percorso psicologico ti aiuterà ad affrontare i disturbi dell'ansia, lieve depressione con pensieri negativi e ossessivi. Interrompere i farmaci senza una sospensione guidata da un professionista possono provocare l'effetto boomerang che lei ha detto di avere e cioè che i problemi si sono ripresentati. Se vuole sono a disposizione per una consulenza online.
Saluti Elisabetta
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Buonasera, approcciarsi al mondo del lavoro è sempre un momento delicato, uno step importante della vita. Ciò che sente e sta provando in questo periodo è assolutamente comprensibile.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica le consiglio di contattare il suo medico curante.
Visti i suoi vissuti mi sento di consigliare di valutare un percorso ad impronta cognitiva comportamentale che la aiuti a lavorare sui suoi vissuti, emozioni, pensieri e comportamenti restando su il qui ed ora della sua fatica.
Rimango a su disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente,
I farmaci a volte sono indispensabili e mi trova del tutto favorevole, ma come sappiamo modificano funzioni o processi biochimici preesistenti nel nostro organismo.
Il "Disturbo Ossessivo Compulsivo", quando è distonico come lei descrive, presuppone anche ad una serie di comportamenti appresi e false credenze cristallizzate che causano ansia eccessiva e solo la psicoterapia, in particolare cognitivo comportamentale, può scardinare. In primo luogo sarebbe importate capire da "dove viene" il disturbo, come e perchè si è strutturato e se altre componenti di natura psicologica lo sostengo.
Resto disponibile per ulteriori chiarimenti
Molti saluti
Silvana Zito
Caro utente, mi spiace per la situazione di ansia provata e del tono dell’ umore basso oltre all’effetto collaterale verificatosi dall’antidepressivo. Le consiglio di rivolgersi allo psichiatra che le ha prescritto la sertralina per discutere eventualmente del cambio farmaco e inoltre di intraprendere un cammino psicoterapeutico per approfondire le motivazioni di tale ansia e dell’umore basso.
Saluti
Gentilissimo, sul nostro portale può trovare vari nominativi di teraeput* espert*. Per quanto riguarda il farmaco, il mio consiglio èun consulto con il medico che glie lo aveva prescritto all'epoca per valutare come procedere! Un caro saluto
AV
Buongiorno, per quanto riguarda la cura farmacologica, dovrebbe rivolgersi ad un medico specialista. Le consiglio inoltre di iniziare un percorso psicologico.
I problemi si sono ripresentati perché il farmaco allevia i sintomi, non cura la causa.
Si rivolga a un collega che utilizzi l'EMDR. Con molta probabilità risolverà il disagio e in tempi relativamente brevi.
Buongiorno,
prima di tutto ci tengo a chiedere se la sospensione è avvenuta dall'oggi al domani o se è stata graduale. E' fondamentale che il farmaco venga levato scalando la dose, non da un giorno all'altro.
Io opero nella provincia di Milano ma lavoro molto anche online, mi rendo disponibile per un colloquio conoscitivo. Mi sembra una buona idea richiedere una consulenza psicologica e trovare delle strategie utili per fronteggiare questa situazione.
Cordialmente AG
Buongiorno caro, la sua richesta è più che legittima, si rivolga ad uno psicoterapeuta per affrontare i suoi sintomi di ansia e depressione. Come ben ha notato nella cura di tali sintomi il trattamento combinato farmaco e psicoterapia è la soluzione più indicata. Come ben dice si sta preparando ad affrontare una svolta nella sua vita: il lavoro, la fine della vita da studente. Tutta una nuova serie di preoccupazioni le si affacciano: è il momento giusto per intraprendere una psicoterapia. un saluto
Caro utente, il periodo dell'ingresso nel mondo del lavoro può essere molto delicato, soprattutto se già si vivono problemi legati all'ansia, che comunque restano molto frequenti. La soluzione però non è solo nell'assunzione di farmaci, dato che se questi possono aiutare a ridurre i sintomi, ma solo con il lavoro psicoterapeutico è possibile imparare a gestire le emozioni e a costruire consapevolezza sul significato che certi nostri vissuti hanno e sentire un benessere maggiore nella propria vita. inoltre per quello che riguarda gli psicofarmaci aggiungo solo di consultare uno psichiatra che sappia indicare o modificare la prescrizione o i dosaggi perché gestire gli effetti collaterali è possibile e necessario. Le faccio i miei auguri. Cordiali saluti Dott.ssa Eleonora Donatelli
Buongiorno, condivido l'idea di integrare con un percorso psicoterapeutico e risolvere le cause più che i sintomi. Può cercare sul portale di mio dottore, il professionista della sua zona. Scelga e provi con chi la fa sentire più a suo agio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
il cambiamento che sta per affrontare potrebbe effettivamente essere fonte di turbamento. E' importante in questo momenti "chiave" potersi prendere uno spazio per sè e lasciare spazio al pensiero piuttosto che agli agiti. Date le informazioni che ha riportato, è consigliabile iniziare un percorso di psicoterapia per arrivare a conoscere non solo sè stesso ma anche i maccanismi che la riportano su pensieri negativi e ossessivi. Il farmaco di per sè può essere un aiuto iniziale e auspicabile, ma non risolutore difficoltà più radicate. Ha già fatto un passo importante nel chiedere aiuto attraverso la sua domanda, si conceda un tempo solo per sè per approfondire questi temi.

Saluti
Buongiorno gentile utente, comprendo il disagio che esprime. L'uso di Sertralina era sotto controllo medico? La terapia farmacologica andrebbe combinata con un percorso psicologico per avere dei risultati migliori e più duraturi. Riguardo il suo ingresso nel mondo del lavoro, sicuramente le consiglierei di cominciare un percorso psicologico così da comprendere la radice profonda e i significati che ha per lei la sintomatologia che presenta.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buon pomeriggio, in merito all'assunzione o meno dei farmaci è sempre meglio rivolgersi al medico che l'ha seguita fino a questo momento e trovare insieme una soluzione.
Un percorso psicologico/psicoterapeutico è sicuramente utile per risolvere problematiche più profonde e complesse.
La scelta può effettuarla sui tanti portali a disposizione (anche questo). Gli psicoterapeuti si distinguono per l'orientamento teorico e pratico che seguono e per cui sono specializzati (analisti, cognitivo-comportamentali o sistemico-familiari e altro), ma tutti sono perfettamente idonei, per cui scelga la persona che meglio crede possa fare al caso suo.
Cordialità.
Gentilissimo utente, mi dispiace per ciò che sta affrontando in questo momento e accolgo questa sua sofferenza.
Per quanto riguarda il farmaco le consiglio di non sospenderlo autonomamente ma di rivolgersi al suo medico di riferimento che saprà indicarle l'iter da seguire .
Di solito le terapie combinate , quindi con un opportuno percorso psicoterapeutico, sono molto efficaci e lavorano da dove ha origine il sintomo e i comportamenti reiterati.
Resto a sua disposizione per incontri on-line.
Un abbraccio.
Dr.Luca Russo
Buongiorno,
intanto bisogna sottolineare quanto sia delicato e complesso il momento in cui una persona inizia la propria carriera lavorativa, è un passaggio importante, carico di emozioni positive e negative, si cambia totalmente vita. Per una persona già sensibile e tendenzialmente ansiosa questo può essere un momento difficile da gestire. Quello che posso dirle è che attraverso un percorso psicologico lei potrebbe iniziare ad accettare questa sua componente ansiosa non vedendola più come un nemico da scacciare ma come un alleato, che viene fuori in realtà quando qualcosa magari non sta andando nel verso giusto.
Inoltre consiglio di non sospendere farmaci in maniera autonoma ma di consultare sempre un medico, di base o psichiatra, prima di qualsiasi cambiamento di terapia.
Resto a sua disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Colombo
Accolgo la sua preoccupazione e il suo disagio. Per quanto riguarda l'assunzione del farmaco deve parlarne con il professionista medico ma le consiglio, a questo punto della sua vita, di accompagnare la cura farmacologica a quella terapeutica della psicoterapia. Resto a disposizione per un eventuale colloquio. Buone cose
Gentile utente, visti i problemi da lei riportati e l'imminente arrivo di un elemento stressante all'interno della sua vita, che è l'approcciarsi al mondo del lavoro, ritengo estremamente salutare da parte sua agire preventivamente anticipando l'eventuale ricaduta. Sicuramente i farmaci prescritti da uno specialista fanno parte di un percorso utile per la risoluzione dei suoi problemi, pertanto anche nella sospensione consiglio di consultare il medico che glieli ha prescritti per le modalità. Ma come le ho scritto, i farmaci sono solo una parte del percorso: la psicoterapia associata ad essi può portare a capire da dove proviene il problema e a risolverlo. Sono lieta che abbia preso la decisione di intraprendere un percorso, le auguro che possa risolvere i suoi problemi, e aggiungo solo che è molto importante nella scelta del terapeuta trovare qualcuno con cui riesce a sentire un ambiente clinico adeguato al lavoro che dovrete fare insieme. In questa ricerca valuti anche la possibilità di svolgere diversi primi colloqui prima di decidere con chi proseguire il percorso. Purtroppo non operando su Milano ma su Torino posso offrirle solo la mia disposizione per una consulenza online se la ritiene utile. Con la speranza che riesca a risolvere i suoi problemi e vivere in maniera serena quest'avventura lavorativa, le porgo sinceri saluti. Dott.ssa De Bona Denise.
Salve , inizio col dire che mi dispiace molto per la sofferenza riportata.
Le consiglierei innanzitutto di rivolgersi al suo medico curante o allo specialista che le ha prescritto il farmaco per informarlo degli effetti indesiderati (purtroppo comuni con questo tipo di farmaci)
ed avere un’indicazione quindi più precisa.
Inoltre sarebbe opportuno iniziare un percorso psicologico/ terapeutico per affrontare, gestire e risolvere i sintomi legati all’ansia ed agli stati depressivi e quindi far scomparire piano piano il disagio , le preoccupazioni ed i dubbi che ne derivano.
Su questa piattaforma può cercare comodamente un professionista in zona milano oppure selezionare il professionista che più la ispira anche online in tutta italia.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione
Distinti Saluti
Dr Marziani
Buongiorno, le consiglio di parlarne con il medico curante o/e eventualmente con lo psichiatra di riferimento. Sicuramente un sostegno psicologico potrebbe aiutare maggiormente a trovare una soluzione efficace ai suoi problemi
Ciao, mi dispiace sentire che stai affrontando questi problemi. Prima di tutto, è importante consultare un medico o uno psichiatra per valutare la tua situazione e trovare la soluzione migliore per te. Potresti prendere in considerazione di provare un altro tipo di farmaco per curare i tuoi disturbi di ansia e depressione, oppure potresti valutare la possibilità di seguire una terapia psicologica.
Inoltre, è fondamentale prendersi cura di sé stessi, mantenendo uno stile di vita sano ed equilibrato che includa esercizio fisico regolare, una dieta sana, il giusto riposo e il supporto sociale da parte di amici e familiari. Anche la pratica di tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga potrebbe aiutarti a gestire lo stress e l'ansia.
Ricorda che non sei solo in questo e che ci sono molte risorse e professionali disponibili per aiutarti. Non esitare a chiedere aiuto e supporto quando ne hai bisogno. Spero che tu possa trovare la soluzione migliore per te e superare definitivamente questi problemi. Rimango a tua disposizione per eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Buongiorno,
comprendo che il disagio arrecato dal farmaco potesse in qualche modo spingerla a prendere la decisione di interromperlo, ma posso chiederle se lo ha fatto sotto il controllo medico?
per quanto riguarda i disturbi di ansia e depressione è certamente utile cercare di indagarne le cause e il punto della sua storia di vita nel quale esse si sono generate così da potervi porre rimedio.
rimango a disposizione se desiderasse intraprendere un percorso sia in presenza a Milano che da remoto.
Dott.ssa Giulia Vitali
Buongiorno,
Non so se ho compreso bene: ha sospeso il farmaco senza consultare il suo medico di riferimento?
Ritengo indispensabile confrontarsi apertamente su queste tematiche e non ‘agire in autonomia’, togliendo il farmaco a causa dei possibili effetti collaterali (disfunzione erettile), di cui parla.

Lei riferisce che i problemi, ovvero sintomi ansioso-depressivi e ossessivi, si sono ripresentati. Quindi, Le suggerisco di parlare con il suo medico di riferimento e di considerare la possibilità di seguire un percorso psicologico, ai fini di comprendere queste problematiche che l’affliggono e trovare delle soluzioni nel lungo periodo, che La facciano stare bene. È un percorso che procede passo dopo passo, portando a dei risultati concreti ed efficaci.

Purtroppo, non saprei chi consigliarle a Milano, non avendo agganci in quella zona.
Un caro saluto, Dott. Daniele Morandin.
Buon pomeriggio, Ogni volta che si assume un farmaco si sta meglio ma si nasconde la vera causa che scatena il disagio. Io direi di iniziare un percorso di sostegno psicologico o psicoterapia per fare chiarezza sulla natura di questi disturbi, combattere l’ansia e aumentare la propria autostima. Ma cosa è l’ansia, è paura ed è fisiologicamente utile se non diventa invalidante, quindi bisogna controllarla cacciando I pensieri intrusive. Cordiali saluti Dottoressa Marrosu
Salve, il farmaco rimuove il sintomo ma non la causa.
Cerchi uno psicoterapeuta vicino a lei.
Un percorso di psicoterapia potrà aiutarla a gestire meglio i suoi problemi, saluti, dot.ssa Sandra Petralli
Gentile, grazie per aver condiviso la sua esperienza. E' importante capire come intende agire nel suo percorso terapeutico. Ri-assumere il farmaco può essere una buona soluzione, ma non porterà a risultati definitivi senza l'associazione di una psicoterapia.
Il farmaco, infatti, sopratutto in presenza di pensieri ansioso-depressivi o ossessivi può fungere da stampella in un primo periodo per risolvere il sintomo, ma non le permetterà di risalire alle cause scatenanti e ai fattori che mantengono le sue preoccupazioni. La invito a contattare nuovamente il medico di base e/o psichiatra che le ha prescritto la Sertralina, per riportarne gli effetti collaterali e capire se è possibile adottare una terapia alternativa. Però le consiglio anche di farsi affiancare da uno psicoterapeuta per il periodo necessario per lavorare sui suoi sintomi, in modo da affrontare con maggiore serenità tutti i cambiamenti di vita che sta affrontando. Per qualsiasi chiarimento, sono a sua disposizione. Dott.ssa Desirèe Pesce.

Buon pomeriggio,
in una prima età adulta si può riscontrare un sentimento di insicurezza nei confronti delle proprie capacità e risorse.
La difficoltà nel costituirsi una propria identità e quella di raggiungere l’indipendenza dalla famiglia genitoriale, possono determinare disturbi dell'umore, d'ansia e psicosomatici. Spesso i giovani sperimentano una situazione di profondo disagio e di blocco evolutivo, che si ripercuote nella vita quotidiana, causando diverse difficoltà, ad es. nell'ambito di un percorso di studi, nell'individuare la propria meta lavorativa o anche difficoltà nella sfera relazionale e di coppia.
I cambiamenti a cui un giovane adulto va incontro possono essere fonte di grande stress e richiedono l’attivazione di risorse personali e esterne per adattarsi alla nuova situazione e ritrovare un nuovo equilibrio. A volte si riesce da soli, a volte serve aiuto per superare queste tappe. Parlare delle proprie difficoltà, ricevere informazioni, nonché un sostegno appropriato può influire positivamente sul modo di affrontare i cambiamenti.
In tal senso, sicuramente un percorso con uno psicologo può essere di supporto, suggerisco tuttavia di condividere anche con il medico che la segue per la Sertralina gli effetti indesiderati e sentire anche un suo parere.

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