Salve, sono un ragazzo di 24 anni. Ho un diploma alberghiero, sono 5 anni che lavoro come cameriere

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Salve, sono un ragazzo di 24 anni. Ho un diploma alberghiero, sono 5 anni che lavoro come cameriere ma non è il lavoro dei miei sogni e non vorrei farlo più. Ho intrapreso l’università telematica Pegaso, corso di laurea scienze motorie, ma non m’interessa, mi mancano pochi esami alla laurea. Non capisco se non sono soddisfatto per il sistema dell’università telematica, perché ho saputo che non va più fatto l’elaborato finale ovvero la tesi. Avevo il sogno di laurearmi, di stilare la tesi e di essere proclamato dottore. Proprio per cercare di cambiare vita. L’idea di fare l’università mi ha sempre affascinato, sono combattuto non so più cosa fare. Volevo passare alla statale ma la vedo dura, vedere gli esami che mi verrebbero convalidati e quelli no. Iniziare da capo nemmeno me la sento, sono 4 anni che sono all’università, per un’incidente stradale sono stato per due anni fermo, ora sono fuori corso. Non so se qualche psicologo potrebbe darmi un consiglio. Non so nemmeno se sono al posto giusto per fare questo tipo di richiesta.
Inizio a sentirmi fallito, svogliato di quello che sto facendo e come se avessi perso l’interesse.
Salve,
Quello che sta vivendo è un momento di grande confusione e incertezza, una sensazione che può essere molto comune quando ci si trova di fronte a una strada che sembra non portare alla realizzazione personale. Il fatto che lei stia valutando la sua esperienza universitaria e lavorativa con un senso di insoddisfazione indica che forse i suoi desideri e aspirazioni stanno cambiando. E questo non è affatto un fallimento, ma può essere un segnale che qualcosa dentro di lei sta cercando di emergere, qualcosa di più autentico che forse non ha ancora trovato piena espressione.

Il desiderio di fare una tesi e vivere quel momento come coronamento del suo percorso è un elemento significativo: potrebbe rappresentare non solo un traguardo accademico, ma anche un bisogno di riconoscimento, di compimento di un percorso che sente incompleto. Avere aspettative alte verso se stessi e vedere che qualcosa sembra non realizzarsi come desiderato può essere difficile da accettare, ma questo non significa che non ci sia una strada che la possa appagare.

Un aspetto su cui potrebbe riflettere è se davvero non le interessa più l’ambito delle scienze motorie o se sia il contesto dell'università telematica che le ha tolto il fascino e l’energia di cui aveva bisogno. Inoltre, potrebbe essere utile esplorare se le difficoltà vissute negli ultimi anni, come l'incidente stradale e la pausa negli studi, abbiano avuto un impatto sul modo in cui si sente oggi, influenzando il suo entusiasmo e la sua motivazione.

Parlare con uno psicologo potrebbe essere una buona idea per aiutarla a fare chiarezza su cosa desidera davvero e su come affrontare queste difficoltà, non tanto per cercare una soluzione immediata, ma per comprendere meglio i suoi bisogni e trovare un equilibrio tra quello che le interessa e quello che è fattibile al momento. Le consiglio di contattare un professionista per discutere di questi aspetti e valutare insieme come procedere.

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Gentile 24enne, quello che mi sento di dirle è di valutare insieme ad un professionista cosa le piacerebbe fare nel prossimo futuro e capire quali sono i pro e i contro del percorso attuale. Non sempre si è animati da una forte passione per qualcosa, ma strada facendo l'interesse può accendersi come no. Bisognerebbe capire cosa non le fa apprezzare quello che sta studiando ora, se sono le materie di studio oppure il fatto di non poterle condividere non frequentando fisicamente un Ateneo. Inoltre bisognerebbe esplorare anche il motivo per cui adesso, in una fase conclusiva vorrebbe mollare tutto. Rimango a disposizione. Un cordiale saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Gentile utente, grazie della sua condivisione. Avvicinarsi alla conclusione di un percorso porta con sé un "tirare le somme" e questo potrebbe causare un fisiologico momento di incertezza. Dalle sue parole, emergono le aspettative che lei aveva sul percorso universitario, sull'università come mezzo per "cambiare vita". Cosa ha fatto crollare queste aspettative? Il momento della proclamazione è sicuramente un'esperienza dall'altissimo valore simbolico e mi dispiace molto che per le modalità dell'università telematica questo non sia compreso nel percorso. Mi chiedo se questa mancanza non le faccia percepire i suoi studi come "meno validi", meno riconosciuti. Uno psicologo non dà consigli ma cerca di capire, insieme al proprio paziente, quali sono i sentimenti, le convinzioni, le aspettative e i progetti legati ad un determinato momento della vita per scoprire quale sia il modo migliore per proseguire per la persona. La invito, dunque, a considerare la possibilità di intraprendere un percorso con un/una professionista e concedersi uno spazio in cui poter sbrogliare, un pezzo per volta, tutta la complessità che ha riportato nel suo messaggio. Resto a sua disposizione. Un caro saluto! Dott.ssa Federica Bertucci
Caro utente, comprendo che si trova in una situazione difficile e che sta affrontando molte emozioni contrastanti. È normale sentirsi insoddisfatti quando ci si rende conto che il percorso intrapreso non corrisponde completamente ai propri desideri. Questo può essere amplificato dalla stanchezza accumulata durante un lungo percorso universitario e, probabilmente, dall'impatto emotivo e pratico dell'incidente stradale di cui parla. Queste esperienze possono influenzare la sua motivazione e il suo interesse, rendendo più difficile vedere il valore del lavoro che sta svolgendo. La invito a riflettere su ciò che l'ha spinta a scegliere la sua attuale carriera e il percorso di studi, valutando se ci sono alternative che potrebbero allinearsi meglio con le sue passioni e obiettivi. Cambiare direzione può essere un processo complesso e spaventoso, ma può anche rappresentare un'opportunità per riscoprire ciò che la motiva davvero. Resto a disposizione.
Salve, la ringrazio per aver condiviso i suoi pensieri. È normale sentirsi smarriti quando ci si rende conto che il percorso che si sta seguendo non porta alla soddisfazione sperata. Ha già fatto molti passi, e il fatto che si stia interrogando su cosa sia meglio per lei è un segnale di grande consapevolezza.

La sensazione di fallimento che descrive può derivare dall'essere in una situazione che non la rispecchia più. Il fatto che abbia intrapreso l'università con un'aspettativa diversa – come quella di scrivere una tesi e raggiungere il titolo di dottore – è significativo. Cambiare rotta ora può sembrare complicato, ma non è bloccato. Ogni percorso di vita è diverso, e a volte richiede pause o adattamenti. Potrebbe voler riflettere su cosa la appassiona veramente e su quali obiettivi futuri potrebbero darle una maggiore soddisfazione personale.

Parlare con uno psicologo potrebbe aiutarla a esplorare meglio questi dubbi, a chiarire le sue priorità e a ritrovare la motivazione.

Se ha bisogno di ulteriore supporto, rimango a disposizione.
Gentile utente, posso solo immaginare la fatica che sente. Aveva costruito tutto un immaginario su come sarebbero dovute andare le cose, come mai l'idea di non fare la tesi l'ha così turbata? Cosa avrebbe rappresentato quella proclamazione? Che cosa le avrebbe dato in termini valoriali? MI sembra, dal suo racconto, che dopo tale episodio le cose siano state messe un po in discussione, come mai?
Non posso darle una soluzione alle sue domande poiché sarebbe tante le cose da indagare e approfondire. Potrebbe però valutare la possibilità di un percorso con un professionista. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno. Da quello che racconta, sembra che si trovi in un momento di confusione e insoddisfazione rispetto al suo percorso. È normale sentirsi così quando si hanno dubbi sul futuro professionale o accademico. Da un lato, ha investito tempo e impegno nel corso universitario, dall'altro, sembra che l'idea di fare la tesi e laurearsi in modo più tradizionale fosse una parte importante del suo obiettivo.

Un passo utile potrebbe essere riflettere su cosa la spinge davvero: se è più importante il riconoscimento e il traguardo della laurea o la possibilità di fare qualcosa che la appassiona veramente. Non è sbagliato cambiare idea o adattare il percorso in base a nuove consapevolezze, ma è importante chiedersi cosa la renderà più soddisfatto a lungo termine.

Se ha la possibilità, potrebbe anche valutare di parlare con un orientatore professionale, che potrebbe aiutarla a chiarire i suoi obiettivi e a esplorare le opzioni per il futuro.
Un caro saluto, d.ssa Raileanu
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Le scelte sono spesso situazioni che ci possono mettere in difficoltà, dato che comportano sempre una "perdita". Mi sembra di capire che lei da un lato vorrebbe continuare il suo percorso di studi che ha intrapreso e ha condotto con impegno per 4 anni, ma dall'altro lato la mancanza dell'elaborato finale le impedisce di sentirsi completamente realizzato nel suo obiettivo, anzi a farle sentire di aver fallito e disinvestire nel percorso di studi. Sarebbe interessante comprendere il significato che ha per lei questo elaborato, verso il quale sembra aver proiettato molte delle sue aspettative. Le prestazioni scolastiche, che spesso si basano su simboli e criteri specifici a volte diventano il metro per stabilire il nostro valore personale e questo ci porta a investire - o disinvestire - molte delle nostre energie verso di esse. Forse un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a riflettere insieme a un professionista su questi temi e potrebbe essere utile per compiere una scelta. Dottoressa Federica Daneri
Gentile utente buonasera.
Credo che lei debba ribaltare la prospettiva su sé stesso. E' ancora così giovane ma mostra già tanto senso di responsabilità. Lavora ma contemporaneamente studia ed è prossimo a laurearsi, nonostante imprevisti di salute. Forse sta realizzando di aver preso decisioni che oggi non riprenderebbe, per esempio sul corso di laurea o sull'università telematica, ma ogni scelta è motivata dal momento che una persona vive e da quelli che sono bisogni e necessità in quel periodo specifico di vita.

Provi a raccogliere il massimo da questa situazione: sviluppi la giusta dose di resilienza per concludere il corso telematico, sebbene ciò non le porterà quella visione di realizzazione che aveva sognato. Ma avrà chiuso un percorso e troverà soddisfazione anche in questo!

Poi potrà riformulare i suoi obiettivi, cambiare radicalmente strada per esempio, oppure scegliere una laurea magistrale in un'università pubblica.
L'interesse lo deve trovare nelle cose che l'appassionano, in quello che crea in lei uno stato mentale di flusso in cui si sente profondamente coinvolto e motivato, in cui vuole dedicare tempo e impegno, senza che questo le pesi in termini di ansia o stress.

Un percorso psicologico di crescita personale potrebbe aiutarla molto in tal senso: 1) lavorerebbe sulla sua autostima e sul senso di autoefficacia; 2) scoprirebbe i suoi punti di forza, quelle potenzialità del suo carattere che posso aiutarla a ottenere il massimo dalla vita; 3) imparerebbe a gestire meglio le emozioni negative e a captare più facilmente quelle fonti di benessere mentale e fisico, che possono cambiare l'atteggiamento generale verso la vita; 4)saprebbe come orientare positivamente il futuro, con obiettivi strategici e strategie step by step efficaci.

Se lo desidera, posso darle maggiori informazioni su un percorso psicologico di questo tipo. Mi contatti quando vuole, anche per una consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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Buongiorno, è comprensibile il suo senso di smarrimento. Ha investito molto sul suo percorso universitario, sia in termini di tempo che di aspettative. Ora però sta mettendo tutto in discussione e si sente demotivato.
La proclamazione è un rito simbolico di passaggio, ma questo non annulla la sua preparazione e il raggiungimento di un obiettivo formativo tanto desiderato.
Proverei a valutare il significato che sta attrbuendo a questo momento e comprendere come mai ha un impatto così forte sul valore di sé. Potrebbe affidarsi ad un professionista in questo percorso esplorativo.
Le auguro di ritrovare presto il suo equilibrio e di raggiungere gli obiettivi sperati.




Salve, comprendo il suo smarrimento. In questo momento storico per i giovani è molto difficile trovare una propria strada soddisfacente. Ma non per questo bisogna scoraggiarsi troppo. Innanzitutto è importante valorizzare cosa si ha e si ha fatto e lei ha una diploma alberghiero e avrà una laurea anche se diversa da come se l'aspettava. Potrebbe essere un buon momento per un percorso psicologico per riflettere su come riorganizzare la sua vita lavorativa affrontando anche le emozioni e i valori connessi. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente, mi dispiace tanto per quanto ha raccontato. Un percorso di supporto psicologico potrebbe esserle utile per capire cosa vorrebbe fare davvero.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Gentile, è del tutto normale sentirsi disorientati in momenti della propria vita in cui si è chiamati a prendere delle decisioni che possono determinare il prossimo futuro. Tuttavia, è anche grazie alle scelte che si sono fatte precedentemente che possono emergere nuove ambizioni o nuovi desideri. E' il percorso che si è fatto che determina chi vorremmo essere. Essere insoddisfatti ora del proprio mestiere o del percorso universitario effettuato finora, non comporta un reale fallimento, quanto più uno spunto di riflessione su ciò che si può sentire o non sentire più autentico. Cosa desidererebbe fare? Ha sviluppato nuovi interessi o capacità negli ultimi anni?
Provi a riflettere per prima cosa su questi punti e si renderà conto che niente di ciò che appartiene al percorso di vita è cristallizzato o immutabile, ma che si possono generare sempre nuove opportunità di cambiamento.
In secondo luogo, cerchi di capire se l'insoddisfazione universitaria deriva dalla mancanza della proclamazione, che per lei potrebbe essere un momento simbolico del suo successo o se è il contenuto del suo corso di laurea che non la interpella più come prima. Se per lei è più importante festeggiare la laurea utilizzandola come spartiacque - dunque come momento significativo per lei - fra la sua vita attuale e quella che vorrà realizzare, allora si informi se è possibile cambiare università di riferimento e se ha tutti i requisiti richiesti e intraprenda quel percorso per terminare gli studi.
Rimango a sua disposizione, Dott.ssa Desirèe Pesce.
Non sei "fallito". Sei in una fase di transizione, in cui stai cercando di capire cosa ti fa sentire realizzato. È naturale sentirsi persi in questi momenti, ma è anche da qui che spesso nascono le svolte più significative nella vita.
Questo momento di crisi potrebbe essere un’opportunità per riflettere su cosa davvero desideri per te stesso, non solo in termini di titolo accademico, ma anche di significato e realizzazione personale. Anche se non vuoi iniziare tutto da capo, potresti esplorare se ci sono modi per far coincidere il tuo bisogno di cambiamento con un percorso che ti faccia sentire vivo e coinvolto.
Salve,
la sensazione di non essere soddisfatti del proprio percorso di vita e di studio è un tema comune, soprattutto quando ci si trova di fronte a scelte che sembrano non riflettere appieno le proprie aspirazioni. Da ciò che racconta, emerge una forte volontà di cambiamento, ma allo stesso tempo una comprensibile difficoltà nel trovare la direzione giusta.
Uno degli aspetti principali che sembra pesare sulla sua attuale situazione è la disconnessione tra ciò che sta studiando e il suo desiderio di trovare un percorso che la soddisfi pienamente. È normale sentirsi combattuti tra completare qualcosa in cui si è già investito tanto e il desiderio di cambiare direzione per cercare un obiettivo più gratificante.
Le consiglio di prendersi un momento per riflettere su alcune domande importanti:
- Quali sono le sue reali passioni e interessi? Cosa la motiva al di là degli studi o del lavoro attuale?
- È possibile che, nonostante il suo desiderio di cambiare, concludere questo percorso di studi le possa dare una soddisfazione personale, anche solo per il senso di compimento?
- Ha considerato di esplorare alternative legate al suo diploma alberghiero che potrebbero risultare più stimolanti o adatte alle sue aspirazioni?
La sensazione di "fallimento" che descrive è spesso legata al non sentirsi allineati con le proprie ambizioni, ma è importante ricordare che è ancora in una fase della vita in cui ha molte possibilità di riorganizzarsi e trovare nuove opportunità.
La cosa più importante, in questo momento, è cercare di chiarire i suoi obiettivi a lungo termine e capire se l'attuale percorso universitario, anche se non le dà piena soddisfazione, potrebbe comunque aprirle delle porte. Potrebbe essere utile parlarne con un professionista che la aiuti a esplorare meglio le sue aspettative, trovare una maggiore chiarezza sui suoi desideri e stabilire un piano d'azione che tenga conto del suo benessere emotivo.
Resto a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pinella Chionna
Buongiorno, mi sembra che lei stia vivendo un momento di grande incertezza e confusione. Potrebbe esserle utile riflettere su come le aspettative sociali, familiari o personali abbiano contribuito a formare la sua idea di cosa significhi "successo" o "fallimento". Sentirsi "fallito" è un'esperienza che molti attraversano, specialmente quando i propri sogni sembrano non coincidere con la realtà. Ma è importante ricordare che non è una condizione permanente: lei è ancora in un processo di scoperta. Ciò che potrebbe esserle utile è esplorare le diverse parti di lei che stanno emergendo in questo momento. Cosa rappresenta per lei il lavoro come cameriere? Cosa cerca davvero nella laurea in scienze motorie? E quali sono i sogni o le aspirazioni che, forse, non ha ancora esplorato pienamente? Il desiderio di laurearsi e di fare una tesi potrebbe non essere solo una questione di completare un percorso formativo, ma anche un modo per sentirsi riconosciuto e per dare valore al suo impegno? Potrebbe esserle utile riscoprire cosa la motiva, cosa la fa sentire vivo e realizzato, al di là delle aspettative esterne, e continuare a riflettere e parlare di questo, se lo sente necessario, con il supporto di uno psicologo. Un saluto, dott.ssa Gloria Friso
Buongiorno, mi dispiace molto per il disagio che sta provando. Dalle sue parole si comprende che si trova in un momento di grande confusione che non lo aiuta a capire quale scelta prendere. Spesso capita di mettere in discussione le proprie scelte, soprattutto se, tali scelte, sono state caricate da aspettative specifiche che non vengono soddisfatta. In momenti come questo però sarebbe utile, prima di prendere una decisione, capire i motivi del suo senso d’insoddisfazione; infatti, il fatto che per lei sia molto importante avere un riconoscimento, che si concretizzerebbe solo con la tesi di laurea, potrebbe avere origini più remote. Inoltre, sarebbe utile riflettere sul suo senso di delusione e capire se, anche in passato, questo stato d’animo si sia ripresentato e in quali occasioni. Mi verrebbe quindi da suggerirle di rivolgersi a un professionista e seguire con lui un percorso psicologico anche per ricercare nelle sue relazioni e nel suo passato alcune risposte che la potrebbero aiutare a superare questo momento d’impasse.
Un caro saluto
Dott.ssa Giulia Mauri
Gentile utente, mi sento di dirle che è certamente nel posto giusto per iniziare a farsi delle domande, ciononostante queste richiedono un tempo ed uno spazio diverso per essere esplorate con la dovuta attenzione. Sembra chiaro che per arrivare dove si trova ora lei abbia fatto grandi sforzi, affrontando momenti di dolore, che non l’hanno però ostacolata nel perseguire gli obiettivi che si era posto. Al di là delle scelte che farà, le auguro di coltivare le sue potenzialità e di conservare il desiderio di raggiungere ciò che più sente in linea con sé stesso.
Un caro saluto

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