Salve sono un ragazzo di 24 anni che da qualche mese soffre di tachicardia Premetto che sono sempr
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Salve sono un ragazzo di 24 anni che da qualche mese soffre di tachicardia
Premetto che sono sempre stato un soggetto particolarmente ansioso, ma da circa un mese (in seguito ad un lutto di un amico) ho questi attacchi in cui mi sento il cuore a mille in cui i bpm arrivano anche a 143 (una tachicardia ansiosa non dovrebbe fermarsi sui 130?), per poi ritornare più o meno tranquillo con più o meno 100 bpm a riposo (che so essere tanti).
Soffrendo anche di cervicale associavo il dolore nel braccio sinistro più le palpitazioni ad un imminente infarto entrando ancora di più nel panico.
Sono stato in ospedale due volte dove mi hanno fatto ECG evidenziando nulla se non uno stato di ansia.
Non contento con attacchi che continuavano a venire, mi sono voluto rassicurare ulteriormente andando dal cardiologo, che una volta fatti vari esami tra cui: ecodoppler, ecocuore, ed elettrocardiogramma non ha evidenziato nulla di anomalo, dicendo anzi che è un cuore normalissimo e che non rischio nulla e che tutto fa parte della sintomatologia degli attacchi di panico .
Mi ha consigliato, però, di iniziare delle sedute da uno psicoterapeuta e così ho fatto.
Lo specialista in questione oltre ad esercizi per correggere il comportamento che porta a questi attacchi,mi ha prescritto anche delle gocce di EN da prendere mattina pomeriggio e sera (Anche perché non riuscivo a dormire per la tachicardia)
La cosa stava andando meglio e non so se per efficacia del farmaco o effetto placebo. Ma ora nonostante l'assunzione di EN, sto rifacendo questi attacchi.
Ho fatto anche analisi del sangue per tranquillizzarmi ulteriormente e di fatti anche questi non hanno evidenziato nulla.
La mia domanda è davvero qualcosa di psicologico, o il mio cuore ha qualche problema nonostante tutte le analisi fatte?
Attendo vostra risposta, non vivo più bene ogni momento che mi viene questo attacco ho apura possa essere un infarto.
Grazie a tutti
Premetto che sono sempre stato un soggetto particolarmente ansioso, ma da circa un mese (in seguito ad un lutto di un amico) ho questi attacchi in cui mi sento il cuore a mille in cui i bpm arrivano anche a 143 (una tachicardia ansiosa non dovrebbe fermarsi sui 130?), per poi ritornare più o meno tranquillo con più o meno 100 bpm a riposo (che so essere tanti).
Soffrendo anche di cervicale associavo il dolore nel braccio sinistro più le palpitazioni ad un imminente infarto entrando ancora di più nel panico.
Sono stato in ospedale due volte dove mi hanno fatto ECG evidenziando nulla se non uno stato di ansia.
Non contento con attacchi che continuavano a venire, mi sono voluto rassicurare ulteriormente andando dal cardiologo, che una volta fatti vari esami tra cui: ecodoppler, ecocuore, ed elettrocardiogramma non ha evidenziato nulla di anomalo, dicendo anzi che è un cuore normalissimo e che non rischio nulla e che tutto fa parte della sintomatologia degli attacchi di panico .
Mi ha consigliato, però, di iniziare delle sedute da uno psicoterapeuta e così ho fatto.
Lo specialista in questione oltre ad esercizi per correggere il comportamento che porta a questi attacchi,mi ha prescritto anche delle gocce di EN da prendere mattina pomeriggio e sera (Anche perché non riuscivo a dormire per la tachicardia)
La cosa stava andando meglio e non so se per efficacia del farmaco o effetto placebo. Ma ora nonostante l'assunzione di EN, sto rifacendo questi attacchi.
Ho fatto anche analisi del sangue per tranquillizzarmi ulteriormente e di fatti anche questi non hanno evidenziato nulla.
La mia domanda è davvero qualcosa di psicologico, o il mio cuore ha qualche problema nonostante tutte le analisi fatte?
Attendo vostra risposta, non vivo più bene ogni momento che mi viene questo attacco ho apura possa essere un infarto.
Grazie a tutti
Lo specialista le ha fatto fare tutti gli esami di base, esami che le conferiscono la capacità di praticare sport di tipo non agonistico. Se proprio vuole essere ancora più tranquillo potrebbe fare, ma lo ritengo inutile, una prova da sforzo o un Ecocardiogramma da sforzo che è un approfondimento ancora maggiore. Dopodiché può praticare anche attività sportiva agonistica. Ma secondo me nessuno glieli farà fare in quanto non esiste alcuna indicazione. Nel mio studio a Capurso in provincia di Bari esegui questi esami anche su semplice richiesta del paziente dopo aver appurato che non esistono controindicazioni.
Ad ogni modo vedo tanti ragazzi ed anche pazienti dai 40 anni in su che dopo il decesso di un amico vivono iquesta situazione finché non ricorrono ad esami direi estremi per chi non ha problemi ai precedenti che lei ha già fatto.
Ad ogni modo vedo tanti ragazzi ed anche pazienti dai 40 anni in su che dopo il decesso di un amico vivono iquesta situazione finché non ricorrono ad esami direi estremi per chi non ha problemi ai precedenti che lei ha già fatto.
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