Salve! Sono un ragazzo di 23 anni attualmente in cura sia da uno psicologo che da uno psichiatra. Pr
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Salve! Sono un ragazzo di 23 anni attualmente in cura sia da uno psicologo che da uno psichiatra. Premetto che scrivo qui perché i miei medici ora sono in una bella e lunga vacanza. Allora, ho un dag diagnosticato due mesi fa non particolarmente grave (infatti la cura è a dosaggi veramente bassi sia di Xanax che di paroxetina). So che la strada verso il traguardo non è lineare, spesso si può cadere e infatti dopo 7 mesi di attacchi di panico all'inizio non riconosciuti, e poco meno di 2 mesi di cura, ho avuto un periodo di 3 settimane finalmente normali (e vorrei sottolineare normali, assolutamente nulla di strano. Anzi per me era strano stare bene). Da 8 giorni però ho visto tornare l'ansia e le mie paure. Nel frattempo ho iniziato a meditare. Ora, la mia paura del periodo che sto vivendo è quella di star perdendo il contatto con la realtà, un po'perché a volte mi sento un po'distante dalla realtà, i luoghi non li sento familiari al 100% ma magari al 90 e questo per una mente controllante è la cosa peggiore forse. Tuttavia, la cosa che mi preoccupa di più è quando riesco a raggiungere un livello molto profondo (per me che sono un novizio della meditazione) di contatto con l'inconscio. Alcune volte riesco a mantenere il mio stato vigile e ad agire sul mio corpo quindi rilassandomi, calmando I battiti, ecc ma a volte sono in balia del mio inconscio e di alcune immagini belle, brutte, a sfondo sessuale... Oppure sento come se si creassero dei falsi ricordi ma io che sono consapevole della falsità di queste cose, in seguito mi mettono una grande ansia e agitazione e il risveglio è sempre un po' brutto. Cosa mi sta succedendo? Sto scivolando verso qualcosa di più grave, oppure, semplicemente, il contatto non guidato e anche insapettato con la parte più profonda di me (che ho sempre fatto fatica ad ascoltare) mi mette paura perché non so girarci dentro? Ovviamente quelle cose accadono solo ed esclusivamente quando entro in quello stato, quando ne esco restano solo le emozioni negative che con gran fatica riesco a gestire. Ringrazio in anticipo per la risposta
Gentilissimo, comprendo le sue preoccupazioni riguardo al suo percorso di cura e alle esperienze che sta vivendo durante la meditazione. È positivo sapere che sta ricevendo supporto sia da uno psicologo che da uno psichiatra, anche se al momento sono in vacanza.
La strada verso il benessere emotivo può essere complessa, e comprendo che potrebbero esserci momenti di alti e bassi. È normale sperimentare paure e ansie durante il percorso di guarigione. La meditazione può essere un'utile pratica per rilassarsi, ma è importante riconoscere che potrebbe portare a esperienze inconsce intense.
È possibile che il contatto con l'inconscio durante la meditazione possa generare emozioni e immagini intense, anche se non sempre comprensibili. È importante ricordare che la meditazione può aprire porte verso parti profonde di noi stessi, e ciò potrebbe suscitare sentimenti di paura o ansia.
Consiglio di continuare a monitorare le sue esperienze e di parlarne con il suo psicologo o psichiatra al loro ritorno dalle vacanze. Condividere queste esperienze potrebbe aiutare a comprendere meglio cosa sta accadendo e come affrontarle.
Nel frattempo, cerchi di dedicarsi alla meditazione con gentilezza e comprensione, senza giudicarsi per ciò che si sperimenta. Il processo di guarigione può essere progressivo e richiedere tempo.
È importante cercare di mantenere la calma e cercare il supporto necessario per affrontare le sfide che si presentano. Non esiti a contattare i suoi professionisti di riferimento per condividere queste esperienze e ricevere il supporto di cui ha bisogno. A sua disposizione, dr.ssa Marina Lumento.
La strada verso il benessere emotivo può essere complessa, e comprendo che potrebbero esserci momenti di alti e bassi. È normale sperimentare paure e ansie durante il percorso di guarigione. La meditazione può essere un'utile pratica per rilassarsi, ma è importante riconoscere che potrebbe portare a esperienze inconsce intense.
È possibile che il contatto con l'inconscio durante la meditazione possa generare emozioni e immagini intense, anche se non sempre comprensibili. È importante ricordare che la meditazione può aprire porte verso parti profonde di noi stessi, e ciò potrebbe suscitare sentimenti di paura o ansia.
Consiglio di continuare a monitorare le sue esperienze e di parlarne con il suo psicologo o psichiatra al loro ritorno dalle vacanze. Condividere queste esperienze potrebbe aiutare a comprendere meglio cosa sta accadendo e come affrontarle.
Nel frattempo, cerchi di dedicarsi alla meditazione con gentilezza e comprensione, senza giudicarsi per ciò che si sperimenta. Il processo di guarigione può essere progressivo e richiedere tempo.
È importante cercare di mantenere la calma e cercare il supporto necessario per affrontare le sfide che si presentano. Non esiti a contattare i suoi professionisti di riferimento per condividere queste esperienze e ricevere il supporto di cui ha bisogno. A sua disposizione, dr.ssa Marina Lumento.
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Salve, provi a riflettere su che cosa possa aver scatenato la situazione e su quali pensieri le si siano attivati e che vanno in qualche modo a contribuire alla sofferenza in atto.
L'ansia la porta a dover controllare tutto ma la soluzione che adotta molto spesso rappresenta invece la causa del problema.
Cordialmente, dott FDL
L'ansia la porta a dover controllare tutto ma la soluzione che adotta molto spesso rappresenta invece la causa del problema.
Cordialmente, dott FDL
Salve, ha mai pensato ad osservare semplicemente i suoi pensieri senza analizzarli troppo? Potrebbe essere un utile esercizio per condurla alla gestione dell'ansia. Per il resto, avrà modo di parlare coi professionisti che la seguono. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno
Se lei nota che ci sono dei momenti in cui perde contatto con la realtà le sconsiglio di fare da solo la meditazione. Perché la meditazione in certe situazioni e fatta senza una guida esperta può portare a vivere un'esperienza di dissociazione.
Se lei nota che ci sono dei momenti in cui perde contatto con la realtà le sconsiglio di fare da solo la meditazione. Perché la meditazione in certe situazioni e fatta senza una guida esperta può portare a vivere un'esperienza di dissociazione.
Buonasera,
Noto dalle sue parole che la meditazione sta facendo emergere contenuti interni,pensieri e sensazioni per i quali avverte paura/ansia ...provi ad guardarli come un osservatore esterno ... semplicemente mentre arrivano per poi lasciarli andare ..non c è giusto o sbagliato.....la nostra mente funziona così .
la meditazione ci insegna questo oltre che lasciare andare, focalizzarsi sul respiro e non farci agganciare da ogni pensiero.
Osservi quindi cosa succede in questo periodo in cui pratica la meditazione dato che ci vuole tempo per rendere familiare ed automatico ciò che è perfettamente nuovo... potrà ,al loro rientro, condividerlo con i suoi terapeuti .
Resto a disposizione
Doitt.ssa Manfredi S.
Noto dalle sue parole che la meditazione sta facendo emergere contenuti interni,pensieri e sensazioni per i quali avverte paura/ansia ...provi ad guardarli come un osservatore esterno ... semplicemente mentre arrivano per poi lasciarli andare ..non c è giusto o sbagliato.....la nostra mente funziona così .
la meditazione ci insegna questo oltre che lasciare andare, focalizzarsi sul respiro e non farci agganciare da ogni pensiero.
Osservi quindi cosa succede in questo periodo in cui pratica la meditazione dato che ci vuole tempo per rendere familiare ed automatico ciò che è perfettamente nuovo... potrà ,al loro rientro, condividerlo con i suoi terapeuti .
Resto a disposizione
Doitt.ssa Manfredi S.
Gentilissimo
Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo… purtroppo come ben sa’ anche lei ci sono alti e bassi in più il caldo può causare questi momenti di oscillazione… sono contenta che lei è seguito da entrambi i professionisti e mi chiedevo forse è il fatto che il suo psicologo e’ in vacanza che le può causare questi problemi? Ha pensato a riflettere su questo aspetto? Inoltre le consiglierei di non soffermarsi sull’ entrare in contatto con l’incoscio. Cerchi di respirare profondamente e pensare che tutto passerà… le consiglio inoltre di annotare tutto ciò che le accade per poi riferire il tutto al suo psicologo.
Se dovesse aver bisogno di sostegno resto a sua disposizione
Cordialmente
Dott.ssa solano giusy
Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo… purtroppo come ben sa’ anche lei ci sono alti e bassi in più il caldo può causare questi momenti di oscillazione… sono contenta che lei è seguito da entrambi i professionisti e mi chiedevo forse è il fatto che il suo psicologo e’ in vacanza che le può causare questi problemi? Ha pensato a riflettere su questo aspetto? Inoltre le consiglierei di non soffermarsi sull’ entrare in contatto con l’incoscio. Cerchi di respirare profondamente e pensare che tutto passerà… le consiglio inoltre di annotare tutto ciò che le accade per poi riferire il tutto al suo psicologo.
Se dovesse aver bisogno di sostegno resto a sua disposizione
Cordialmente
Dott.ssa solano giusy
Gentile utente di mio dottore,
le problematiche che in questo momento la sta accompagnando nella sua vita si manifestano anche attraverso le sensazioni di cui qui ha raccontato. ll suggerimento è quello di non perdere la fiducia, le vacanze sono solo una parentesi, e di pensare che a breve potrà tornare a lavorare su di sé, aspetto più importante. Eviterei di distrarmi con la richiesta di ulteriori pareri, potrebbero inquinare il setting terapeutico. In bocca al lupo per il prosieguo dei suoi percorsi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
le problematiche che in questo momento la sta accompagnando nella sua vita si manifestano anche attraverso le sensazioni di cui qui ha raccontato. ll suggerimento è quello di non perdere la fiducia, le vacanze sono solo una parentesi, e di pensare che a breve potrà tornare a lavorare su di sé, aspetto più importante. Eviterei di distrarmi con la richiesta di ulteriori pareri, potrebbero inquinare il setting terapeutico. In bocca al lupo per il prosieguo dei suoi percorsi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, la terapia che sta seguendo richiede tempi lunghi per risolvere il disagio. Inoltre nel percorso terapeutico si incontrano talvolta periodi di rallentamento o di regressione. Si affidi con fiducia ai professionisti che già la conoscono.
Salve. Comprendo le sue preoccupazioni riguardo alla sua esperienza con l'ansia, la meditazione e il contatto con l'inconscio. È positivo che stia ricevendo supporto da uno psicologo e uno psichiatra per gestire queste sfide.
La meditazione può portare a esperienze interiori profonde e talvolta intense, specialmente quando si è alle prime armi. È normale sentirsi distanti dalla realtà o avere pensieri, immagini o emozioni che emergono durante il processo di meditazione. Queste esperienze possono variare e non sempre riflettono qualcosa di grave.
Potrebbe essere utile continuare a comunicare con i suoi medici riguardo alle esperienze che sta avendo, in modo da condividere i suoi pensieri e le sue preoccupazioni. Essi potrebbero aiutarla a capire meglio ciò che sta sperimentando durante la meditazione e fornirle un supporto adeguato.
Lavorare con uno psicologo esperto nella meditazione e nelle esperienze interiori potrebbe anche essere una possibilità da considerare, in modo da imparare a gestire meglio le emozioni e le immagini che emergono durante la pratica.
Ricordi che la strada verso il benessere può essere non lineare e richiedere tempo e pazienza. Sia gentile con sé stesso mentre esplora queste nuove esperienze e cerchi di evitare di auto-giudicarsi per ciò che sta sperimentando.
La meditazione può portare a esperienze interiori profonde e talvolta intense, specialmente quando si è alle prime armi. È normale sentirsi distanti dalla realtà o avere pensieri, immagini o emozioni che emergono durante il processo di meditazione. Queste esperienze possono variare e non sempre riflettono qualcosa di grave.
Potrebbe essere utile continuare a comunicare con i suoi medici riguardo alle esperienze che sta avendo, in modo da condividere i suoi pensieri e le sue preoccupazioni. Essi potrebbero aiutarla a capire meglio ciò che sta sperimentando durante la meditazione e fornirle un supporto adeguato.
Lavorare con uno psicologo esperto nella meditazione e nelle esperienze interiori potrebbe anche essere una possibilità da considerare, in modo da imparare a gestire meglio le emozioni e le immagini che emergono durante la pratica.
Ricordi che la strada verso il benessere può essere non lineare e richiedere tempo e pazienza. Sia gentile con sé stesso mentre esplora queste nuove esperienze e cerchi di evitare di auto-giudicarsi per ciò che sta sperimentando.
Buonasera, credo che la pausa dalla terapia possa essere faticosa da gestire. Ricorrere alla meditazione non guidata può essere rischioso, perché entra in contatto con vissuti profondi che richiedono sia un accompagnamento, sia una corretta e professionale rielaborazione. Più utile contattare chi la segue se si trovasse in emergenza.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, mi arriva molto la sua preoccupazione rispetto alla sua salute mentale.
Probabilmente il distacco dal terapeuta e dallo psichiatra ha evocato dei vissuti emotivi e/o abbandonici intensi che possono aver contribuito ad incrementare il suo malessere psichico?
Appena ritornerà il suo psicologo condivida tutto ciò che ha vissuto durante la sospensione delle sedute perchè merita uno spazio di esplorazione condivisa.
Inoltre mi preme sottolineare che la meditazione non fa per tutti e non è indicata in tutti i momenti di vita.
Non so se per "meditazione" intende la Mindfulness, ma comunque lo stare con gli occhi chiusi con lo scopo di porre intenzionalmente la propria attenzione sul respiro e su ciò che accade nel corpo è un'esperienza psicofisica molto intensa. Non indicata per persone con disregolazione emotiva o una sintomatologia ancora attiva. Provi a parlare anche di questo al suo psicologo il quale, alla luce della sua storia e del percorso che state facendo ,è l'unico che può darle le indicazioni più efficaci per lei.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Probabilmente il distacco dal terapeuta e dallo psichiatra ha evocato dei vissuti emotivi e/o abbandonici intensi che possono aver contribuito ad incrementare il suo malessere psichico?
Appena ritornerà il suo psicologo condivida tutto ciò che ha vissuto durante la sospensione delle sedute perchè merita uno spazio di esplorazione condivisa.
Inoltre mi preme sottolineare che la meditazione non fa per tutti e non è indicata in tutti i momenti di vita.
Non so se per "meditazione" intende la Mindfulness, ma comunque lo stare con gli occhi chiusi con lo scopo di porre intenzionalmente la propria attenzione sul respiro e su ciò che accade nel corpo è un'esperienza psicofisica molto intensa. Non indicata per persone con disregolazione emotiva o una sintomatologia ancora attiva. Provi a parlare anche di questo al suo psicologo il quale, alla luce della sua storia e del percorso che state facendo ,è l'unico che può darle le indicazioni più efficaci per lei.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile,
La tua descrizione evidenzia un percorso di autoscoperta e gestione della tua ansia, che è sia complesso che coraggioso. È comprensibile che possa esserci preoccupazione nel notare variazioni nel proprio stato di benessere, specialmente dopo un periodo di apparente normalità.
La sensazione di distacco dalla realtà, descritta spesso come "derealtizzazione" o "dissociazione", può effettivamente essere un sintomo associato all'ansia e agli attacchi di panico. In situazioni di forte stress o ansia, alcune persone possono sperimentare queste sensazioni come meccanismo di difesa del cervello.
Per quanto riguarda la meditazione, essa può portare alla superficie emozioni, ricordi o pensieri repressi. Può essere sia una potente fonte di guarigione che, se non gestita adeguatamente, una fonte di stress aggiuntivo. L'esperienza di "falsi ricordi" o immagini di varia natura non è insolita durante sessioni profonde di meditazione. Tuttavia, se tali esperienze generano disagio, potrebbe essere utile ridurre la profondità o la durata delle sessioni di meditazione, o considerare di essere guidato da un esperto in meditazione o mindfulness.
Ti consiglio di parlare delle tue esperienze e delle tue preoccupazioni con i tuoi medici non appena rientrano dalla loro pausa. Nel frattempo, potrebbe essere utile considerare di ridurre o modificare le sessioni di meditazione se ritieni che possano contribuire al tuo disagio. Se senti che la situazione sta diventando particolarmente difficile da gestire, non esitare a cercare un supporto temporaneo o consultare un altro professionista.
Ti auguro un percorso di crescita e benessere.
Distinti saluti,
Ilaria.
La tua descrizione evidenzia un percorso di autoscoperta e gestione della tua ansia, che è sia complesso che coraggioso. È comprensibile che possa esserci preoccupazione nel notare variazioni nel proprio stato di benessere, specialmente dopo un periodo di apparente normalità.
La sensazione di distacco dalla realtà, descritta spesso come "derealtizzazione" o "dissociazione", può effettivamente essere un sintomo associato all'ansia e agli attacchi di panico. In situazioni di forte stress o ansia, alcune persone possono sperimentare queste sensazioni come meccanismo di difesa del cervello.
Per quanto riguarda la meditazione, essa può portare alla superficie emozioni, ricordi o pensieri repressi. Può essere sia una potente fonte di guarigione che, se non gestita adeguatamente, una fonte di stress aggiuntivo. L'esperienza di "falsi ricordi" o immagini di varia natura non è insolita durante sessioni profonde di meditazione. Tuttavia, se tali esperienze generano disagio, potrebbe essere utile ridurre la profondità o la durata delle sessioni di meditazione, o considerare di essere guidato da un esperto in meditazione o mindfulness.
Ti consiglio di parlare delle tue esperienze e delle tue preoccupazioni con i tuoi medici non appena rientrano dalla loro pausa. Nel frattempo, potrebbe essere utile considerare di ridurre o modificare le sessioni di meditazione se ritieni che possano contribuire al tuo disagio. Se senti che la situazione sta diventando particolarmente difficile da gestire, non esitare a cercare un supporto temporaneo o consultare un altro professionista.
Ti auguro un percorso di crescita e benessere.
Distinti saluti,
Ilaria.
Gentilissimo utente, buon pomeriggio.
Quando si è in terapia, il periodo di ferie dei proprio specialisti risulta essere una grande “messa alla prova”. Come ha ben specificato lei, la terapia e il disturbo prima che funzioni e sparisca ci vuole tempo e gli alti e bassi risultano essere dei segnali normalissimi. Non si preoccupi, questi episodi che ora sta vivendo fanno parte “dei bassi” della terapia. Cerchi in ogni modo di continuarla e soprattutto di far presente questa cosa ai suoi specialisti cosicché possano avere un punto di partenza sul suo percorso dopo le ferie.
Le faccio un grosso in bocca al lupo per il futuro.
A disposizione
Dott.ssa Silvia Marcelletti
Quando si è in terapia, il periodo di ferie dei proprio specialisti risulta essere una grande “messa alla prova”. Come ha ben specificato lei, la terapia e il disturbo prima che funzioni e sparisca ci vuole tempo e gli alti e bassi risultano essere dei segnali normalissimi. Non si preoccupi, questi episodi che ora sta vivendo fanno parte “dei bassi” della terapia. Cerchi in ogni modo di continuarla e soprattutto di far presente questa cosa ai suoi specialisti cosicché possano avere un punto di partenza sul suo percorso dopo le ferie.
Le faccio un grosso in bocca al lupo per il futuro.
A disposizione
Dott.ssa Silvia Marcelletti
Ciao, comprendo che stai attraversando un periodo di ansia e preoccupazione riguardo alla tua esperienza di contatto con l'inconscio durante la meditazione. È importante sottolineare che come psicologa virtuale, non posso fornire una diagnosi o un parere medico, ma posso offrirti qualche spiegazione generale.
La meditazione può portare a esperienze interiori profonde e a una maggiCiao, comprendo che stai attraversando un periodo di ansia e preoccupazione riguardo alla tua esperienza di contatto con l'inconscio durante la meditazione. È importante sottolineare che come psicologa virtuale, non posso fornire una diagnosi o un parere medico, ma posso offrirti qualche spiegazione generale.
La meditazione può portare a esperienze interiori profonde e a una maggiore consapevolezza di te stesso. Durante questo processo, potrebbero emergere pensieri, immagini o sensazioni che possono sembrare insolite o scomode. È comune che durante la meditazione si verifichino fluttuazioni nell'esperienza di contatto con la realtà, e ciò può essere interpretato come una sorta di "distacco" o "stranezza". Tuttavia, è importante ricordare che queste esperienze sono spesso temporanee e non indicano necessariamente un problema più grave.
Le immagini o i ricordi che emergono durante la meditazione potrebbero essere collegati a pensieri o emozioni che sono presenti nell'inconscio. È possibile che tu stia semplicemente toccando parti di te stesso che sono rimaste nascoste o che non hai consapevolmente esplorato in precedenza. Questo può essere un processo di scoperta e di autoconoscenza, anche se può essere spaventoso o confuso inizialmente.
Se queste esperienze ti provocano ansia o disagio significativo, potrebbe essere utile parlarne con il tuo psicoterapeuta o psichiatra quando torneranno dalle vacanze. Lavorare con un professionista ti permetterà di esplorare in modo più approfondito le tue preoccupazioni e i tuoi sentimenti, e ricevere un supporto adeguato.
In generale, è importante essere gentili con te stesso durante questo processo di esplorazione interiore. Accettare e osservare le tue esperienze senza giudizio può contribuire a ridurre l'ansia e favorire una maggiore comprensione di te stesso. Se ti senti sopraffatto o hai bisogno di supporto immediato, considera di cercare assistenza da parte di un servizio di assistenza telefonica o di emergenza nella tua area.
Ricorda che ogni persona è unica e le esperienze durante la meditazione possono variare da individuo a individuo. È importante trovare un equilibrio che funzioni per te e che ti faccia sentire sicuro e supportato nel tuo percorso di guarigione.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
La meditazione può portare a esperienze interiori profonde e a una maggiCiao, comprendo che stai attraversando un periodo di ansia e preoccupazione riguardo alla tua esperienza di contatto con l'inconscio durante la meditazione. È importante sottolineare che come psicologa virtuale, non posso fornire una diagnosi o un parere medico, ma posso offrirti qualche spiegazione generale.
La meditazione può portare a esperienze interiori profonde e a una maggiore consapevolezza di te stesso. Durante questo processo, potrebbero emergere pensieri, immagini o sensazioni che possono sembrare insolite o scomode. È comune che durante la meditazione si verifichino fluttuazioni nell'esperienza di contatto con la realtà, e ciò può essere interpretato come una sorta di "distacco" o "stranezza". Tuttavia, è importante ricordare che queste esperienze sono spesso temporanee e non indicano necessariamente un problema più grave.
Le immagini o i ricordi che emergono durante la meditazione potrebbero essere collegati a pensieri o emozioni che sono presenti nell'inconscio. È possibile che tu stia semplicemente toccando parti di te stesso che sono rimaste nascoste o che non hai consapevolmente esplorato in precedenza. Questo può essere un processo di scoperta e di autoconoscenza, anche se può essere spaventoso o confuso inizialmente.
Se queste esperienze ti provocano ansia o disagio significativo, potrebbe essere utile parlarne con il tuo psicoterapeuta o psichiatra quando torneranno dalle vacanze. Lavorare con un professionista ti permetterà di esplorare in modo più approfondito le tue preoccupazioni e i tuoi sentimenti, e ricevere un supporto adeguato.
In generale, è importante essere gentili con te stesso durante questo processo di esplorazione interiore. Accettare e osservare le tue esperienze senza giudizio può contribuire a ridurre l'ansia e favorire una maggiore comprensione di te stesso. Se ti senti sopraffatto o hai bisogno di supporto immediato, considera di cercare assistenza da parte di un servizio di assistenza telefonica o di emergenza nella tua area.
Ricorda che ogni persona è unica e le esperienze durante la meditazione possono variare da individuo a individuo. È importante trovare un equilibrio che funzioni per te e che ti faccia sentire sicuro e supportato nel tuo percorso di guarigione.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Ciao.
Capisco il tuo stato di agitazione nel provare determinati sentimenti e stati psichici, ma su questo vorrei rassicurarti: da quel che racconti e da come lo definisci, sembra che ciò che stai vivendo in questo momento siano episodi di derealizzazione che, pur essendo ormai riconosciuti come disturbi dissociativi, sono fortemente correlati ai disturbi d'ansia e molto spesso si presentano in comorbidità.
Non è perdita di contatto con la realtà, non è l'esame di realtà ad essere alterato o compromesso, su questo puoi stare tranquillo: è più una sensazione di distanza, ma non credo tu debba avere altri timori (chiaramente non posso farti una diagnosi certa qui: è un'interpretazione plausibile sulla base di quel che riferisci).
Ciò non toglie che il vissuto rimane molto penoso e angosciante, ma niente che le benzodiazepine e la terapia non possano risolvere, soprattutto allargando la zona di consapevolezza. Per cui, in un periodo in cui sembra tu stia facendo progressi al riguardo, anche attraverso le pratiche meditative, non è raro sviluppare "sintomi", che sono più qualificabili come il segno di una riorganizzazione psichica complessiva, in senso buono.
Posso consigliarti, almeno finché non prendi maggiore confidenza e non sei più centrato e sicuro, di praticare la meditazione e cercare un contatto più profondo con te stesso solo in ambienti protetti, prima fra tutti la stanza d'analisi, in modo da fare pratica "in sicurezza".
Resto a disposizione.
Coraggio!
Capisco il tuo stato di agitazione nel provare determinati sentimenti e stati psichici, ma su questo vorrei rassicurarti: da quel che racconti e da come lo definisci, sembra che ciò che stai vivendo in questo momento siano episodi di derealizzazione che, pur essendo ormai riconosciuti come disturbi dissociativi, sono fortemente correlati ai disturbi d'ansia e molto spesso si presentano in comorbidità.
Non è perdita di contatto con la realtà, non è l'esame di realtà ad essere alterato o compromesso, su questo puoi stare tranquillo: è più una sensazione di distanza, ma non credo tu debba avere altri timori (chiaramente non posso farti una diagnosi certa qui: è un'interpretazione plausibile sulla base di quel che riferisci).
Ciò non toglie che il vissuto rimane molto penoso e angosciante, ma niente che le benzodiazepine e la terapia non possano risolvere, soprattutto allargando la zona di consapevolezza. Per cui, in un periodo in cui sembra tu stia facendo progressi al riguardo, anche attraverso le pratiche meditative, non è raro sviluppare "sintomi", che sono più qualificabili come il segno di una riorganizzazione psichica complessiva, in senso buono.
Posso consigliarti, almeno finché non prendi maggiore confidenza e non sei più centrato e sicuro, di praticare la meditazione e cercare un contatto più profondo con te stesso solo in ambienti protetti, prima fra tutti la stanza d'analisi, in modo da fare pratica "in sicurezza".
Resto a disposizione.
Coraggio!
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Le sue paure sono più che giuste. La strada verso il benessere e lunga e complicata. Tuttavia, dalle sue parole mi sembra molto consapevole di ciò. Ne parli con i professionisti che l'hanno in carica e prosegua con la mediazione. Le auguro di trovare la serenità che sta cercando. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Esistono almeno due macro categorie di meditazione. Una, nella quale si cerca di svuotare la mente, quindi "si accompagnano i pensieri all'uscita", cioè qualunque pensiero emerga viene considerato come una nuvola di passaggio in un cielo azzurro, non lo si insegue, ma lo si sposta fuori dall'attenzione, la quale invece si concentra sul respiro, sulle sensazioni corporee del qui ed ora. Un'altra, in cui si cerca di seguire la visualizzazione di immagini precise, seguendo la voce di un conduttore che porta l'attenzione verso immagini e sensazioni precise. In entrambi i casi, la meditazione aiuta a staccarsi dalla propria routine di pensieri, ad osservali come da un punto di vista esterno potremmo dire, per tendere verso la consapevolezza che "si tratta solo di un pensiero" e che si può "lasciare andare".
Se meditare da solo la destabilizza, può provare ad affidarsi a un esperto che possa accompagnarla in questo percorso. La meditazione può portare molti effetti benefici in molti casi.
Se meditare da solo la destabilizza, può provare ad affidarsi a un esperto che possa accompagnarla in questo percorso. La meditazione può portare molti effetti benefici in molti casi.
Caro, che bella cosa aver trovato un tuo spazio grazie alla meditazione, hai avuto coraggio nel cimentarti in questa pratica che vedrai ti condurrà e ti aiuterà molto nell’ istaurate un rapporto con te stesso. Inizialmente può succedere di percepire o vedere immagini o significati a noi sconosciuti, è come se stessi aprendo porte mai aperte. Fatti accompagnare dalla tua psicologa in questo momento rivelatore e senza paura lasciati portare dove il tuo inconscio desidera. Non sei solo, lasciati portare da queste visioni esterne ed interne.
Se avessi bisogno un domani di supporto non esitare a contattarmi. Un caro saluto, Dott.ssa Giorgia Schina
Se avessi bisogno un domani di supporto non esitare a contattarmi. Un caro saluto, Dott.ssa Giorgia Schina
Caro utente, le sue parole trasmettono chiaramente le difficoltà e la confusione che sta vivendo, ma anche un forte desiderio di comprendersi e stare meglio, e questo è un segno estremamente importante nel suo percorso. Capisco quanto possa essere destabilizzante, soprattutto alla sua giovane età, ma sarebbe difficile, e forse prematuro, provare a formulare qualsiasi ipotesi diagnostica in questa sede, poiché le sue affermazioni aprono molte domande e riflessioni che meritano di essere esplorate con calma e profondità in un contesto terapeutico. Continui a fidarsi del percorso terapeutico che ha intrapreso, i suoi medici, al loro rientro, la aiuteranno a fare chiarezza e a gestire meglio queste esperienze. Nel frattempo, provi a usare tecniche di meditazione più leggere o guidate.
Le auguro il meglio, un caro saluto.
Le auguro il meglio, un caro saluto.
Buongiorno,
Mi rendo conto che stai affrontando un periodo molto difficile, e la tua frustrazione è comprensibile, soprattutto quando, dopo aver vissuto tre settimane di normalità, l'ansia è tornata a farsi sentire. Quando si è in cura per un disturbo d'ansia generalizzato, come quello che ti è stato diagnosticato, è comune sperimentare alti e bassi. Il percorso non è mai lineare e, purtroppo, le ricadute fanno parte del processo di guarigione. Ciò che è importante è non interpretare queste fasi come un fallimento, ma piuttosto come una tappa naturale verso la stabilizzazione. Il ritorno dell'ansia e delle tue paure potrebbe essere una reazione temporanea legata a diversi fattori, come l'adattamento al trattamento farmacologico, lo stress quotidiano, o anche cambiamenti nell'ambiente o nelle tue abitudini. Il fatto che tu stia prendendo dosaggi bassi di farmaci come lo Xanax e la paroxetina potrebbe indicare che il tuo corpo e la tua mente stanno ancora cercando di trovare un equilibrio. È positivo che tu abbia avuto un periodo di benessere, e questo significa che i trattamenti stanno funzionando, anche se ci sono momenti di regressione. Riguardo alla sensazione di "perdere il contatto con la realtà", posso immaginare quanto possa essere destabilizzante. Quello che descrivi, come sentirsi "distante" dalla realtà o che i luoghi non ti sembrano completamente familiari, suona come sintomi di derealizzazione o depersonalizzazione, che sono comuni nelle persone che soffrono di ansia elevata. Il cervello, sotto stress, tende a dissociarsi come meccanismo di difesa, e può dare quella sensazione di estraneità o distacco che è molto sgradevole, ma non significa che stai perdendo il contatto con la realtà in senso psicotico. Questo tipo di sintomi può peggiorare quando l'ansia è alta, ma con il giusto trattamento e gestione emotiva, solitamente si riducono nel tempo. Per quanto riguarda la tua meditazione, quello che stai sperimentando sembra andare oltre una pratica di rilassamento o consapevolezza. Quando parli di entrare in contatto con l'inconscio e di esperienze visive intense, immagini sessuali o ricordi falsi, è normale che il contatto con aspetti non familiari di te stesso possa generare ansia, soprattutto se si tratta di emozioni o pensieri che non hai mai considerato. Tuttavia, ciò che stai vivendo non indica necessariamente che stai scivolando verso qualcosa di più grave. Il fatto che queste esperienze emergano solo durante la meditazione e che tu riesca a mantenere una certa consapevolezza del fatto che siano immagini o ricordi distorti, è un segno che hai ancora il controllo cognitivo e non stai perdendo il contatto con la reale. È importante ricordare che non c'è un modo "giusto" o "sbagliato" di meditare, ma ci sono approcci diversi, e non tutti possono essere adatti a chiunque in ogni momento. La meditazione può essere uno strumento molto potente, ma, come tutte le pratiche, va usata con attenzione, specialmente quando si è in un periodo delicato. Se senti che questa meditazione ti sta esponendo a contenuti che aumentano la tua ansia, potrebbe essere utile considerare un altro approccio più centrato sul rilassamento e meno sullo stato di coscienza profondo. Infine, è importante non affrontare tutto questo da solo. Anche se i tuoi medici sono in vacanza, può essere utile parlare con qualcuno di fiducia o cercare risorse alternative che ti aiutino a gestire questa fase. Quando tornerai a consultare il tuo psicologo, sarà utile discutere delle tue esperienze con la meditazione, così da poter trovare insieme un equilibrio tra la pratica e le tue esigenze terapeutiche. Non stai facendo nulla di sbagliato, ma in questo momento potresti aver bisogno di un approccio più delicato per non sovraccaricare la tua mente con esperienze che attualmente ti risultano difficili da gestire. Il percorso verso la guarigione richiede pazienza, e stai facendo già molto per prenderti cura di te stesso. Dott. Andrea Boggero
Mi rendo conto che stai affrontando un periodo molto difficile, e la tua frustrazione è comprensibile, soprattutto quando, dopo aver vissuto tre settimane di normalità, l'ansia è tornata a farsi sentire. Quando si è in cura per un disturbo d'ansia generalizzato, come quello che ti è stato diagnosticato, è comune sperimentare alti e bassi. Il percorso non è mai lineare e, purtroppo, le ricadute fanno parte del processo di guarigione. Ciò che è importante è non interpretare queste fasi come un fallimento, ma piuttosto come una tappa naturale verso la stabilizzazione. Il ritorno dell'ansia e delle tue paure potrebbe essere una reazione temporanea legata a diversi fattori, come l'adattamento al trattamento farmacologico, lo stress quotidiano, o anche cambiamenti nell'ambiente o nelle tue abitudini. Il fatto che tu stia prendendo dosaggi bassi di farmaci come lo Xanax e la paroxetina potrebbe indicare che il tuo corpo e la tua mente stanno ancora cercando di trovare un equilibrio. È positivo che tu abbia avuto un periodo di benessere, e questo significa che i trattamenti stanno funzionando, anche se ci sono momenti di regressione. Riguardo alla sensazione di "perdere il contatto con la realtà", posso immaginare quanto possa essere destabilizzante. Quello che descrivi, come sentirsi "distante" dalla realtà o che i luoghi non ti sembrano completamente familiari, suona come sintomi di derealizzazione o depersonalizzazione, che sono comuni nelle persone che soffrono di ansia elevata. Il cervello, sotto stress, tende a dissociarsi come meccanismo di difesa, e può dare quella sensazione di estraneità o distacco che è molto sgradevole, ma non significa che stai perdendo il contatto con la realtà in senso psicotico. Questo tipo di sintomi può peggiorare quando l'ansia è alta, ma con il giusto trattamento e gestione emotiva, solitamente si riducono nel tempo. Per quanto riguarda la tua meditazione, quello che stai sperimentando sembra andare oltre una pratica di rilassamento o consapevolezza. Quando parli di entrare in contatto con l'inconscio e di esperienze visive intense, immagini sessuali o ricordi falsi, è normale che il contatto con aspetti non familiari di te stesso possa generare ansia, soprattutto se si tratta di emozioni o pensieri che non hai mai considerato. Tuttavia, ciò che stai vivendo non indica necessariamente che stai scivolando verso qualcosa di più grave. Il fatto che queste esperienze emergano solo durante la meditazione e che tu riesca a mantenere una certa consapevolezza del fatto che siano immagini o ricordi distorti, è un segno che hai ancora il controllo cognitivo e non stai perdendo il contatto con la reale. È importante ricordare che non c'è un modo "giusto" o "sbagliato" di meditare, ma ci sono approcci diversi, e non tutti possono essere adatti a chiunque in ogni momento. La meditazione può essere uno strumento molto potente, ma, come tutte le pratiche, va usata con attenzione, specialmente quando si è in un periodo delicato. Se senti che questa meditazione ti sta esponendo a contenuti che aumentano la tua ansia, potrebbe essere utile considerare un altro approccio più centrato sul rilassamento e meno sullo stato di coscienza profondo. Infine, è importante non affrontare tutto questo da solo. Anche se i tuoi medici sono in vacanza, può essere utile parlare con qualcuno di fiducia o cercare risorse alternative che ti aiutino a gestire questa fase. Quando tornerai a consultare il tuo psicologo, sarà utile discutere delle tue esperienze con la meditazione, così da poter trovare insieme un equilibrio tra la pratica e le tue esigenze terapeutiche. Non stai facendo nulla di sbagliato, ma in questo momento potresti aver bisogno di un approccio più delicato per non sovraccaricare la tua mente con esperienze che attualmente ti risultano difficili da gestire. Il percorso verso la guarigione richiede pazienza, e stai facendo già molto per prenderti cura di te stesso. Dott. Andrea Boggero
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