Salve sono un ragazzo di 22 anni studio all'università e una relazione a distanza di 3 anni e ci ved

18 risposte
Salve sono un ragazzo di 22 anni studio all'università e una relazione a distanza di 3 anni e ci vediamo qualche giorno al mese. Da due anni soffro di ansia a volte è invalidante invece alcuni giorni è assente. Da diversi mesi per ogni sintomo che accusavo dovuto all'ansia pensavo sempre al peggio ossia a qualche malattia oppure qualche tipo di disturbo. All'inizio stavo cercando di capire solo quale fosse la causa della mia ansia invalidante ma ultimamente sembra che mi stia concentrando più sui sintomi e mi sono accorto che sono diventato più suscettibile ad esempio quando sento un tipo di malattia mentale o disturbo mentale subito mi metto in allarme e faccio di tutto per vedere se ho quei sintomi. Cosa potrei fare? Vi ringrazio
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentilissimo,
provare a cercare aiuto qui è sicuramente già un passo molto importante per Lei e il Suo benessere. Per poter provare a capire come risolvere il Suo disagio, però, sarebbe sicuramente necessario approfondire meglio la Sua storia di vita personale e questo è possibile solamente attraverso un percorso di terapia individuale.
Rimango eventualmente a disposizione e Le auguro intanto buona fortuna.
Cordialmente,
dott.ssa Stefania Di Leo
I diturbi d'ansia producono la sintomatologia che ha descritto: focalizzazione sui sintomi, ipervigilanza e suscettibilità. Ovviamente per aiutarla è necessario approfondire. Ho però notato che la prima cosa che ha scritto riguarda la storia a distanza che va avanti da 3 anni, può esserci una correlazione tra l'esordio della sintomatologia e la relazione che sta vivendo, ma è solo un'ipotesi da cui partire. Auguri. Alessandro Terlizzi
Salve, la sintomatologia che le descrive sembrerebbe ascrivibile a tutta la sfera ansiosa.
Tuttavia occorro ulteriori verifiche per comprendere le cause.
Un percorso psicologico la potrebbe aiutare a identificare i pensieri sottostanti alla sua forte ansia.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Buonasera,
per poter comprendere meglio in che modo l'ansia che prova si attiva e a cosa è effettivamente legata, occorrerebbero più informazioni.
Valuti l'opportunità di un consulto psicologico. Uno spazio personale dove poter affrontare ed elaborare i suoi vissuti con la calma e la profondità necessarie, può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Buonasera, grazie per aver condiviso qua la sua esperienza. Per comprendere meglio la sua sintomatologia ansiosa, andrebbe collocata all' interno della sua storia di vita; a volte l' ansia è la manifestazione di un possibile disagio o difficoltà, a cui non stiamo dando ascolto. Le consiglio di esprimere ed affrontare i suoi vissuti, con un professionista, all' interno di uno spazio accogliente e non giudicante, in cui possa sentirsi sicuro nel poter affrontare tali dinamiche.
Un saluto,
dott.ssa Angela Peronace.
Salve, mi dispiace per la situazione di sofferenza che sta affrontando. Credo che possa essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia per apprendere inizialmente delle strategie che le permettano di affrontare e ridurre gli stati di ansia. Successivamente credo che possa essere importante anche individuare le origini e risolvere le cause che la stanno portando a vivere queste sensazioni negative. Resto a disposizione, un cordiale saluto, Dott.ssa Valeria Minola
Buonasera, i sintomi non vengono mai dal nulla. Se questo disagio dura da diverso tempo e non trova soluzione le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico. I sintomi si autogenerano finché la condizione emotiva sottostante non cambia. L'unica via è affrontare il problema attraverso un approfondimento attento di ciò che le accade nella vita.
Rimango a disposizione, se ha bisogno mi può contattare o scrivere.
Le sedute possono essere effettuate anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve, mi spiace molto per la situazione descritta. Se il disagio dura da diverso tempo le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico al fine di elaborare pensieri e le emozioni connessi alla situazione descritta e trovare strategie utili per fronteggiarla. Se sceglierà di affidarsi ad un professionista, io faccio anche consulti online, resto a disposizione, Dott.ssa G.Mangano
Buonasera, mi dispiace per lo stato che descrive, deve essere molto difficile. Riporta diverse informazioni tra cui la relazione a distanza e l'occupazione attuale (quella di studente). Pensa che possano essere collegate all'insorgenza del sintomo?
Il suo ricercare le cause probabilmente si configura come una strategia per ridurre l'angoscia che sente, il conseguente "allarmarsi" al pensiero di un ipotetico "disturbo mentale" - come lei dichiara - probabilmente è dovuto al fatto che "la causa" non è pervenuta.
Pensavo a cosa intende per invalidante? La sintomatologia che lei dichiara inficia sulla sua qualità di vita? Quali sono i sintomi che sente di avere? Sono ricollegabili ad un periodo del giorno preciso?
Sarebbe molto utile iniziare un percorso terapeutico per avere una panoramica della sintomatologia che riporta e per poter mettere a fuoco l'intervento volto al ridimensionamento della quota ansiosa.
Resto disponibile per qualsiasi dubbio o chiarimento,
Cordiali Saluti
Dott. Vincenzo Costantino
Gentile utente, ciò che lei descrive sembra far parte di una sintomatologia ansiosa. Questo comporta in lei, probabilmente, un susseguirsi di pensieri che si autoalimentano e rinforzano, diventando sempre più pervasivi e fastidiosi. Quello che attualmente lei può fare è cominciare a indagare le cause di questi pensieri e lavorarci con l'aiuto di un professionista; altrimenti, se non ne capisce almeno la causa, l'ansia si farà sempre sentire.

Saluti, dott. Lorenzo Ferdinandi.
Gentile utente,
la paura dell’ansia genera ansia… sembrerebbe un circolo vizioso ma non è difficile uscire! Lei è prima di tutto una persona e non i suoi sintomi.
Si affidi ad un bravo professionista. Un percorso psicologico o psicoterapico l’aiuterà a far chiarezza e le fornirà gli strumenti per affrontare gli stati ansiosi senza che diventino così ingombranti.
Le faccio i miei migliori auguri!
Cordialmente,
Dott.ssa Zena Ballico
Gentile utente, considerando che l’ansia è la punta di un iceberg, l’espressione, sotto forma di sintomi fisici ed angoscia, di esperienze relazionali, di emozioni e bisogni inconsci. Certamente un percorso psicoterapeutico può aiutarla a comprendere i significati profondi delle sue preoccupazioni ansiose in un clima di sicurezza e rilassamento. Con la speranza di esserle stata di aiuto le porgo i miei cordiali saluti.
Dott. Ssa Elisa Taverniti
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Gentile utente, la preoccupazioni e l'ansia di cui scrive necessiterebbero di una spazio di ascolto e di cura per capire in che modo sono collegati ai suoi vissuti, alla sua storia personale, alla sua vita relazionale e all'impatto che questi due ultimi anni di pandemia hanno avuto sul suo benessere. Come molti colleghi le hanno già scritto, l'ansia non si genera dal nulla ma poggia le sue basi su qualcosa di cui potrebbe occuparsi all'interno di un percorso psicologico. Cordialmente, Dott.ssa Anna Sensale
Salve, la sua richiesta è già un ottimo segnale perché sottende una sua volontà di affrontare e risolvere il disagio. Dal poco che ha scritto si può desumere, sottolineo desumere, che lei soffra di sintomi legati al disturbo d'ansia ma le suggerisco di rivolgersi a uno psicoterapeuta che analizzi con più attenzione tutta la sfera del suo disturbo per risolvere definitivamente il problema e avere una qualità di vita migliore. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
I sintomi servono a richiamare l'attenzione della coscienza. Sono cioè delle spie che avvertono che qualcosa non va. Il sintomo, in sé, non è il vero problema, serve indagare cosa in sintomo cerca di rivelare.
Buon pomeriggio, in base agli elementi da lei portati potrebbe essere estremamente utile richiedere un supporto psicologico professionale. Saluti
Gentile utente, sebbene i pochi elementi a disposizione, alcuni comportamenti sembrano essere associabili a una forma ansiosa. Iper-monitoraggio della minaccia e pensiero catastrofico ad esempio. Tuttavia, potrebbe essere utile con un consulto psicologico approfondire meglio la sintomatologia, per fornirle un quadro più chiaro e anche il funzionamento su cui poggia. Un caro saluto.

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